Baita Lazaun/Lazaunhütte – Val Senales – marzo 2023

La Baita Lazaun/Lazaunhütte, posta a 2427 metri di quota, è situata in Val Senales/Schnalstal nell’area degli impianti da sci dell’area Ghiacciai Val Senales; la baita è posta in posizione magnifica al cospetto di montagne impnenti alte, in diversi casi, ben oltre i 3000 metri di quota (QUI la “pillola” sulla Val Senales e QUI quella sull’area sciistica).

La baita è raggiungibile da Maso Corto/Kurzars sia con l’omonima cabinovia sia a piedi lungo il sentiero innevato battuto che segue la pista da slittino (chiusa in questo inverno per gli slittini); il percorso presenta dislivello e sviluppo moderati con presenza anche di qualche tratto un po’ ripido.

Come detto, quest’anno la pista da slittino è percorribile normalmente dagli escursionisti; se nelle prossime stagioni invernali dovesse essere riaperta agli slittinisti bisognerà vedere come sarà regolamentata la percorrenza a piedi.

Il percorso comincia da Maso Corto al termine della strada della Val Senales (2011 m) superando il ponte e seguendo la pista da slittino verso la Malga Lazaun (chiusa per gli slittini in questo inverno); il percorso, solitamente battuto, sale inizialmente nel bosco in pendenza moderata.
Il tracciato, che segue sempre la traccia della pista da slittino, esce successivamente dal bosco salendo il ampi tornanti, con anche qualche tratto un po’ più ripido, fino a giungere nei pressi delle piste da sci.
Continuando sul tracciato della pista da slittino si costeggiano le piste giungendo, infine, alla Baita Lazaun (2427 m, rifugio, 1.30 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.15 ore, 2.45 ore dalla partenza.

Percorso: Maso Corto – Baita Lazaun – Maso Corto

Sentieri: percorso invernale che segue la pista da slittino

Dislivello: 400 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 2.45 ore totali (1.30 ora l’andata, 1.15 minuti il ritorno).

Quota massima: 2427 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo di 7 chilometri totali con alcuni tratti un po’ ripidi; difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche; in caso di ghiaccio o neve fresca è necessaria la relativa attrezzatura.

Data di percorrenza: marzo 2023

Annotazioni: è bene controllare il periodo di apertura del rifugio e della cabinovia in inverno e le condizioni di battutura del percorso; il rifugio è anche raggiungibile in cabinovia che può, volendo, anche essere usata in salita o discesa per abbreviare il percorso.

Lungo il primo tratto di salita nel bosco

Salendo nel tratto intermedio del percorso

Ultimo tratto di salita

Baita Lazaun

Panorami dalla Baita Lazaun

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare Maso Corto in Val Senales su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Rifugio Maseben – Vallelunga/Langtaufers –  Val Venosta – marzo 2023

Il Rifugio Maseben/Maseben Berghütte, situato a 2267 metri di quota, è posto in Vallelunga/Langtaufers, valle laterale dell’alta Val Venosta che si origina nei pressi del paese di Curon Venosta/Graun in Vinschgau; il rifugio è posta in zona magnifica ai piedi di montagne imponenti di oltre 3000 metri di quota del Gruppo della Palla Bainca/Weißkugel (QUI la “pillola” su Curon Venosta e la zona di Resia/Reschen e QUI quella sul comprensorio di sport invernali Belpiano-Malga San Valentino/Schöneben-Haideralm posto nella zona di Resia).

Il Rifugio, solitamente aperto anche in inverno, è raggiungibile dal parcehggio Maseben (tra i gruppi di case di Grub e Kapp) in Vallelunga; il percorso pedonale, è, solitamente, battuto dal gatto delle nevi e presenta uno sviluppo e dislivello moderati ma con presenza di diversi tratti ripidi.

Dal Rifugio Maseben partono anche molti itinerari scialpinistici verso le vette circostanti (naturalmente sono richieste la giusta esperienza e condizioni); dal rifugio gli scialpinisti possono poi tornare al parcheggio, se le condizioni lo permettono, anche sfruttando la vecchia pista da sci.

Il percorso comincia dal parcheggio Maseben (1868 m) seguendo il sentiero invernale per il Rifugio Maseben; il percorso, solitamente battuto dal gatto delle nevi, sale nel bosco in pendenza moderata fino ad un bivio.
Si segue per il Rifugio Maseben, sempre nel bosco, si ignora la deviazione a sinistra del sentiero 19 e si rimane sul sentiero forestale invernale raggiungendo un bivio non segnalato; a sinistra il percorso è più breve e ripido, a destra più lungo e meno erto; io ho seguito il percorso di sinistra che sale via via più ripidamente uscendo dal bosco e raggiungendo la Malga Masebneralm dove si ricongiunge col sentiero meno ripido (2018 m, chiusa).

Continuando per il Rifugio Maseben si sale ripidamente lungo la vecchia pista da sci e poi con un ultimo tratto, nuovamente nel bosco, fino a giungere al Rifugio Maseben (2267 m, 1.30 ore dalla partenza seguendo la variante più ripida).

Discesa per lo stesso percorso in 1.15 ore, 2.45 ore dalla partenza.

Percorso: parcheggio Maseben – Rifugio Maseben – parcheggio Maseben

Sentieri: percorso invernale che segue in parte il sentiero 19

Dislivello: 400 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 2.45 ore totali (1.30 ora l’andata, 1.15 minuti il ritorno).

Quota massima: 2267 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo di 7,5 chilometri totali con diversi tratti ripidi; difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche; in caso di ghiaccio o neve fresca è necessaria la relativa attrezzatura.

Data di percorrenza: marzo 2023

Annotazioni: è bene controllare il periodo di apertura del rifugio in inverno e le condizioni di battitura del percorso; il rifugio è anche raggiungibile, in determinati orari, con navetta su prenotazione.
In Vallelunga, a breve distanza dal punto di partenza per il Rifugio Maseben, è presente anche il percorso invernale per la Malga di Melago/Melageralm (QUI la “pillola” sull’escursione invernale alla Malga di Melago).

Cartelli alla partenza

Primo tratto nel bosco

Navetta del rifugio

Salendo verso il bivio tra variante più ripida e meno erta

Bivio tra variante più ripida e corta a sinistra e meno ripida e più lunga a destra

Salendo verso la Malga Masebneralm

Malga Masebneralm (chiusa)

Salendo al Rifugio Maseben

Rifugio Maseben

Panorami dal Rifugio Maseben

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.



Thuniversum (Universo Thun) – aziende e prodotti tradizionali – Bolzano – febbraio 2023

In Alto Adige/Südtirol sono presenti molte aziende, con prodotti molto noti e amati, che possono vantare una lunga tradizione e radicamento nel territorio; tra esse troviamo sicuramente l’azienda THUN che è nata nel 1950 a Bolzano/Bozen, grazie alla passione ed inventiva della sua fondatrice, la Contessa Lene Thun.

Dai primi angeli in ceramica, realizzati direttamente dalla fondatrice, la collezione dei prodotti THUN si è sempre più espansa abbracciando gli ambiti di prodotti per la casa, cucina, gioielli ed accessori, prodotti per bambini, bomboniere ed articoli legati ad eventi importanti quali Natale, matrimoni ecc…

THUN, come recita la sua vision, crea i propri prodotti per portare i propri consumatori a vivere ogni giorno dei momenti di gioia, amore, magia e calore; l’azienda è anche attiva nel mondo del sostegno sociale grazie alla Fondazione Lene Thun Onlus che si occupa di migliorare la qualità della vita dei bambini in cura nelle oncoematologie pediatriche attraverso laboratori permanenti di ceramico-terapia, anche in formato digitale.

A Bolzano, oltre alla sede dell’azienda, si trova anche il punto vendita principale di THUN, il “Thuniversum”; lo shop legato all’universo THUN è situato in Via Luigi Galvani, 29 ed offre una vastissima scelta di prodotti delle nuove collezioni, un outlet con prezzi ed offerte molto vantaggiose ed il caffè-bistrot “Caffè al volo”, naturalmente sempre a tema THUN (QUI la “pillola” sulla città di Bolzano).

Al Thuniversum, aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19, è anche possibile informarsi sulle attività della Fondazione Lene Thun e, se lo si desidera, su come si può contribuire a sostenere le attività della fondazione.

Per maggiori informazioni su THUN ed il Thumiversum i contatti sono i seguenti:

Azienda THUN:

Via Luigi Galvani, 29, 39100, Bolzano
Servizio clienti: 02 32328115
Sito internet: www.thun.com

Thuniversum: Via Luigi Galvani, 29, 39100, Bolzano
Telefono: 0471 2452552
Sito internet: https://www.thun.com/it_it/bz/bolzano/via-luigi-galvani-29

Thuniversum

Shop

Outlet

Cafè-bistrot “Caffè al volo”

Fondazione Lene Thun

Scopriamo QUI altre “pillole” su Bolzano e il Renon



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Malga Gampenalm – Val di Funes – marzo 2023

La Malga Gampenalm, situata a 2062 metri di altezza, è posta in Val di Funes/Villnösstal in posizione idilliaca ai piedi delle vette del gruppo dolomitico delle Odle/Geisler; la malga è solitamente aperta nel periodo invernale, è, comunque, bene controllare i giorni di apertura (QUI la “pillola” sulla Val di Funes).

Il percorso invernale raggiunge la malga su sentiero innevato, battuto dal gatto delle nevi, che partendo da Malga Zannes/Zanseralm si snoda dapprima nel bosco e poi in terreno aperto portando, con anche alcuni tratti ripidi nella parte finale, alla magnifica  area della malga; il percorso presenta circa 8 chilometri di sviluppo totale e dislivello moderato, la discesa può, volendo, essere effettuata in slittino con la giusta esperienza e condizioni.

La salita comincia da Malga Zannes (1680 m, rifugio, strada da Santa Magdalena), si segue, su sentiero solitamente battuto dal gatto delle nevi, la forestale numero 33 per la Malga Gampen.
Ignorato il bivio per il sentiero natura si procede con salita nel bosco in moderata pendenza fino al bivio per il sentiero invernale (che abbandona la pista da slittino).
Prendendo il sentiero invernale per pedoni si sale in moderata pendenza nel bosco, con anche alcuni punti panoramici verso le Odle, arrivando ad uscire dal tratto alberato.
Dopo una breve discesa continuando sulla traccia invernale in ampi spazi aperti panoramici si sale, adesso più ripidamente, fino ad incrociare la pista da slittini e, in breve, si giunge quindi alla Malga Gampenalm (2062 m, rifugio, 1.30 ore dalla partenza).

Discesa a piedi per lo stesso percorso in 1.15 ore, 2.45 ore dalla partenza (in slittino i tempi in discesa, naturalmente, si accorciano).

Percorso: Malga Zannes – Malga Gampenalm– Malga Zannes

Sentieri: traccia invernale che segue la forestale estiva 33 e poi percorso invernale per pedoni

Dislivello: 400 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 2.45 ore (1.30 ore la salita, 1.15 ore la discesa).

Quota massima: 2062 m              

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo di 8 chilometri circa, con alcuni tratti ripidi, e dal dislivello moderato ma dalla difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche; in caso di ghiaccio o neve fresca è necessaria la relativa attrezzatura.

Data di ascesa: marzo 2023

Annotazioni: è consigliabile controllare i periodi di apertura della Malga Gampenalm e le condizioni del percorso. La discesa eventuale in slittino, sull’apposita pista, richiede la giusta esperienza e buone condizioni del tracciato.
Da Malga Zannes partono anche diverse altre escursioni invernali come quella per il Rifugio delle Odle/Geisleralm (QUI la “pillola” sulla salita innevata al Rifugio delle Odle).

Cartelli alla partenza

Salendo nel primo tratto comune per chi scende in slittino e pedoni

Deviazione per il sentiero invernale per pedoni

Salendo nel bosco con alcuni punti panoramici sulle Odle

Usciti dal bosco

Vista sulle Odle di Eores

Vista sul gruppo principale delle Odle

Salendo più ripidamente verso la Malga Gampenalm

Malga Gampenalm

Scopriamo QUI altre “pillole su Bressanone e la Valle Isarco

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Malga di Melago/Melageralm –  Vallelunga/Langtaufers –  Val Venosta – marzo 2023

La Malga di Melago/Melageralm, situata a 1970 metri di quota, è posta in Vallelunga/Langtaufers, valle laterale dell’alta Val Venosta che si origina nei pressi del paese di Curon Venosta/Graun in Vinschgau; la malga è posta in zona idilliaca ai piedi di montagne imponenti di oltre 3000 metri di quota del Gruppo della Palla Bainca/Weißkugel (QUI la “pillola” su Curon Venosta e la zona di Resia/Reschen e QUI quella sul comprensorio di sport invernali Belpiano-Malga San Valentino/Schöneben-Haideralm posto nella zona di Resia).

La malga, solitamente aperta anche in inverno, è raggiungibile dal paesino di Melago/Melag posto al termine della Vallelunga; il percorso pedonale, che costeggia le piste da sci di fondo, è, solitamente, battuto dal gatto delle nevi e presenta uno sviluppo e dislivello contenuti con percorso in dolci saliscendi.

Il percorso per la Malga di Melago comincia da Melago (1912 m) seguendo le indicazioni per la Malga di Melago/Melageralm con il sentiero numero 2.
Seguendo i cartelli per la traccia invernale pedonale, solitamente battuta dal gatto delle nevi, si procede in leggero saliscendi costeggiando le piste da fondo; superato un piccolo dosso si continua su pianoro aperto, sepre seguendo le indicazioni invernali per i pedoni si oltrepassa un ponte e si sale, quindi, sull’ultimo tratto, leggermente più ripido, fino alla Malga di Melago (1970 m, posto di ristoro, 1.00 ora dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso, con i diversi saliscendi, in 45 minuti, 1.45 ore dalla partenza.

Percorso: Melago – Malga di Melago – Melago

Sentieri: traccia invernale che segue in parte il sentiero estivo 2

Dislivello: 100 metri in salita e discesa considerati i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 1.45 ore totali (1.00 ora l’andata, 45 minuti il ritorno).

Quota massima: 1970 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo e dislivello ridotti e dalla difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche; in caso di ghiaccio o neve fresca è necessaria la relativa attrezzatura

Data di percorrenza: marzo 2023

Annotazioni: è bene controllare il periodo di apertura della malga in inverno; fare attenzione alle indicazioni per il sentiero pedonale per non caslpestare la traccia preparata per lo sci di fondo
In Vallelunga, a breve distanza dal punto di partenza per la Malga di Melago, è presente anche il percorso invernale per il Rifugio Maseben (QUI la “pillola” sull’escursione invernale al Rifugio Maseben).

Indicazioni a Melago

Melago

Piste da sci di fondo

Vista sulla larga valle che porta alla Malga di Melago

Primo tratto del percorso verso la Malga di Melago

Lungo il tratto nel pianoro

Ponte

Ultimo tratto, leggermente più ripido, di salita alla malga

Alla Malga di Melago

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Rifugio Nino Corsi/Zufallhütte – Val Martello – febbraio 2023

Il Rifugio Nino Corsi/Zufallhütte, posto a 2264 metri di quota, è situato in alta Val Martello/Martelltal, valle laterale della Val Venosta/Vinschgau, nel Parco Nazionale dello Stelvio in zona idilliaca circondata da molte vette che superano i 3000 metri di quota; il rifugio è raggiungibile dal parcheggio posto al termine della strada della Val Martello con percorso non molto lungo ma battuto solo dagli escursionisti (QUI la “pillola” sulla Val Martello).

Il tracciato, dal dislivello moderato, presenta anche alcuni tratti un po’ ripidi e richiede la giusta attrezzatura; dal rifugio, aperto in inverno solitamente nel periodo dello scialpinismo da metà febbraio a fine aprile, è volendo possibile anche raggiungere, con percorso breve ma impegnativo, la vecchia diga della Val Martello.

La diga è stata costruita a fine ‘800 per contenere le piene di un lago glaciale ormai scomparso; dall’area della diga si gode anche un bellissimo panorama sul gruppo del Cevedale e molte altre vette imponenti.

La salita comincia dal parcheggio al termine della strada della Val Martello (2051 m, Hotel Genziana); dal parcheggio si seguono le indicazioni per il sentiero 151 per il Rifugio Corsi, la traccia invernale innevata, battuta solo dagli escursionisti, sale da subito piuttosto ripidamente nel bosco.
Alternando tratti ripidi ad altri in pendenza moderata si supera un ponte e si giunge ad un pianoro con rifugio visibile sul monte soprastante; ignorando le diverse deviazioni si continua sul sentiero 151 per il Rifugio Corsi salendo ripidamente a mezzacosta e poi con serpentine e pendio aperto fino a giungere al Rifugio Nino Corsi ed alla vicina chiesetta (2264 m, 1.15 ore dalla partenza).

Dal Rifugio, se condizioni ed esperienza lo permettono, si sale seguendo il sentiero 103-150 (indicazioni per  il Rifugio Martello); si costeggia una cascata ghiacciata e salendo ripidamente in un valloncello si giunge ad un tratto a mezzacosta piuttosto stretto fino a giungere ad un pianoro aperto ove è posta la vecchia diga della Val Martello (2318 m, 30 minuti dal Rifugio Corsi, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa, con attenzione, per lo stesso percorso in 1.15 ore, 3.00 ore dalla partenza.

Percorso: parcheggio al termine della strada della Val Martello – Rifugio Nino Corsi – vecchia diga – Rifugio Nino Corsi –  parcheggio al termine della strada della Val Martello

Sentieri: traccia invernale che segue i sentieri estivi 151 e 150-103

Dislivello: 300 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.00 ore totali (1.45 ore l’andata, 1.15 ore il ritorno).

Quota massima: 2318 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo e dislivello contenuti ma piuttosto impegnativa tecnicamente visto che il percorso è battuto solo dagli escursionisti e presenta diversi tratti ripidi e, verso la diga, anche in parte un po’ esposti. Sono necessarie buone condizioni della neve e meteorologiche oltre alla relativa attrezzatura (ciapsole e ramponi o sci da scialpinismo) ed esperienza.

Data di percorrenza: febbraio 2023

Annotazioni: è bene controllare il periodo di apertura del rifugio in inverno (soiltamente da metà febbraio a fine aprile circa); naturalmente, è possibile fermarsi al rifugio senza salire alla diga riducendo impegno tecnico e fisico

Alla partenza

Salendo nel primo tratto

Pianoro lungo la salita al Rifugio Corsi

Vista sul Lago di Gioveretto/Zufrittsee

Seconda parte di salita al Rifugio Nino Corsi

Rifugio Corsi con vicina chiesetta

Salendo alla vecchia diga

Antica diga

Vista sul gruppo del Cevedale

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Malga Stöfflhütte – Alpe di Villandro – febbraio 2023

La Malga Stöfflhütte, situata a 2057 metri di altezza, è posta sulla famosa Alpe di Villandro/Villanderalm; l’alpe offre in un contesto d’altipiano idilliaco con meravigliosa vista su diversi gruppi dolomitici e le Alpi Sarentine (QUI la “pillola” sull’Alpe di Villandro).

Il percorso per la Malga Stöffl è solitamente battuto dal gatto delle nevi e presenta circa 10 chilometri di sviluppo totale e un dislivello moderato; il tracciato, che alterna tratti nel bosco ad altri molto aperti e panoramici, parte  dal Rifugio Gasserhütte raggiungibile su strada dal paese di Villandro/Villanders in Valle Isarco/Eisacktal (QUI la “pillola” sui paesi di Velturno, Villandro e Barbiano).

La Malga Stöffl è, di solito, aperta anche nel periodo invernale con giorno di riposo al lunedì, è comunque, bene controllare i periodi di apertura.

La salita comincia dal Rifugio Gasser (1744 m, lunga strada che sale da Villandro e Barbiano), seguendo la traccia invernale che ricalca il sentiero estivo numero 6, solitamente battuta dal gatto delle nevi. Procedendo tra pini mughi e bosco si giunge dapprima al Rifugio Mair in Plun (1860 m) e poi, in breve, ad un bivio; si seguono, quindi, le indicazioni numero 15 per la Malga Stöffl. Si procede dapprima in saliscendi su mulattiera innevata salendo poi più ripidamente ad un pianoro molto panoramico.
Rimanendo sul sentiero 15 per la Malga Stöffl, ignorando le altre deviazioni, si procede in moderata salita in spazi aperti, dopo un breve tratto in saliscendi in rado bosco si sale nuovamente un po’ ripidamente fino alla Malga Stöffl (2057 m, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.30 ore, 3.15 ore dalla partenza

Percorso: Rifugio Gasser – Rifugio Mair in Plun – Malga Stöfflhütte – Rifugio Mair in Plun – Rifugio Gasser

Sentieri: traccia invernale che segue i sentieri estivi 6 e 15

Dislivello: 400 metri in salita e discesa considerati i saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.15 ore totali (1.45 ore l’andata, 1.30 ore il ritorno).

Quota massima: 2057 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo di circa 10 chilometri ma dalla difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche; in caso di ghiaccio o neve fresca è necessaria la relativa attrezzatura ed esperienza

Data di percorrenza: febbraio 2023

Annotazioni: è bene controllare i periodi di battitura del sentiero e di apertura dei rifugi in inverno; sull’Alpe di Villandro sono possibili anche altri percorsi invernali come quello per il Passo al Morto/am Toten con l’omonima chiesetta (QUI la “pillola” sulla salita a Passo e chiesa al Morto).

Tratto dal Rifugio Gasser al Rifugio Mair in Plun

Rifugio Mair in Plun

Verso il bivio per la Malga Stöffl

Salendo verso il pianoro panoramico

Sul pianoro panoramico

Verso la Malga Stöffl con qualche tratto più ripido ed altri in saliscendi

Malga Stöffl

Scopriamo QUI altre “pillole su Bressanone e la Valle Isarco

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo

Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio nei pressi del Rifugio Gasserhütte su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Torta di mele cotte della nonna – ricette tipiche

Esistono tanti tipi di torte di mele realizzabili con le diverse varietà delle apprezzatissime mele IGP coltivate in Alto Adige/Südtirol; viene qui descritta la preparazione di una ricetta dal gusto classico, molto adatta anche come merenda o spuntino, con ripieno di mele cotte e camicia di pasta frolla.

Ingredienti per 4 persone:

– 500 gr di farina Rieper

– 250 gr di burro Mila

– 2 uova

– 200 gr di zucchero a velo

– aroma di vaniglia

– un pizzico di sale


per la farcitura:

– 4 mele di tipologia “Golden delicious” Alto Adige/Südtirol IGP

– 2 mele di tipologia “Gala” Alto Adige/Südtirol IGP

– cannella in polvere

– 10 noci

– 80 gr di biscotti secchi

– due cucchiai di marmellata di pesche o albicocche


per la decorazione:

– zucchero vanigliato (eventuale)

Procedimento di preparazione:

Cominciamo preparando la frolla. Con la seguente ricetta potrete ricavare due panetti da 500 gr circa l’uno. Per realizzare la ricetta descritta seguentemente ve ne basterà uno solo; il secondo lo potrete congelare e utilizzare in un secondo momento. Dimezzate le dosi sopra citate per ottenerne uno solo.

In una planetaria mettere il burro, lo zucchero e l’aroma di vaniglia. Lavorare il composto con l’utilizzo della foglia finchè non si sarà amalgamato. Aggiungete le uova e, una volta incorporate al composto di burro e zucchero, versare la farina e il pizzico di sale.

Una volta ottenuto un composto omogeneo e liscio, levarlo dalla planetaria, creare due panetti da 500 gr circa l’uno, avvolgerli nella pellicola e farli riposare in frigo.

Sbucciare ora le mele, levare il torsolo e tagliarle a pezzi di medie dimensioni. Porle in una pentola, aggiungere mezzo bicchiere di acqua e farle bollire fino a che non saranno morbide. Ci vorrà circa mezz’ora.

Versare il composto in una ciotola e lasciarlo raffreddare. Porre i biscotti in un cutter e ridurli a una polvere finissima e versarla nel composto delle mele; ripetere l’operazione con le mele, ma in modo più grossolano cosicchè si possano ancora sentire dopo la cottura. Unirle al composto di mele e aromatizzare a piacere con la cannella. Infine mescolare per amalgamare il tutto. Se volete potete aggiungere qualche goccia di limone per dare una nota acida.

Riprendere ora un panetto di frolla dal frigo e stenderlo fino a raggiungere lo spessore di mezzo millimetro; imburrare e infarinare una teglia rotonda per crostate e adagiare la frolla, livellandola lungo i bordi per togliere l’eccesso di pasta. Spalmare i due cucchiai di marmellata sul fondo della torta per creare uno strato di impermeabilità, versare il composto di mele e stendere nuovamente la frolla per creare il coperchio.

Chiudere la torta pigiando i bordi per permettere alla frolla di aderire e non aprirsi in cottura.

In forno preriscaldato a 180° C posizionare la tortiera e cucinare per 40 min circa. La torta sarà pronta quando la parte superiore avrà raggiunto un bel colore dorato.

Levare dal forno e lasciar raffreddare prima di sfornare dalla tortiera. Servire tiepida con una spolverata di zucchero a velo e panna o gelato alla vaniglia per accompagnare.

Buon appetito!

Ideazione e preparazione della ricetta © Cristina Mapelli
Foto: Pillole sudtirolesi

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Malga Klammbachalm – Val di Sesto – febbraio 2023

La Malga Klammbachalm, situata a 1944 metri di quota, è situata nelle Alpi Carniche in Val di Sesto/Sextental; le malga presenta un panorama magnifico verso le Dolomiti di Sesto e la cresta carnica e può essere raggiunta in vari modi.

Vieni qui descritto il percorso “classico” che partendo da Moso/Moos porta alla Malga Klammbach su mulattiera forestale solitamente battuta dal gatto delle nevi; il percorso, dallo sviluppo piuttosto lungo e dal dislivello rilevante, si svolge per la maggior parte nel bosco (con alcuni punti panoramici) fino a giungere alla zona idilliaca molto aperta della malga (QUI la “pillola” su Sesto e Moso).

La Malga Klammbach è, di solito, aperta anche nel periodo invernale; è comunque bene controllare i periodi di apertura; la malga è, altresì, raggiungibile con percorso relativamente breve, in discesa, dalla stazione a monte della cabinovia Tre Cime, facente parte del comprensorio sciistico 3 Cime Dolomiti/3 Zinnen Dolomites (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico 3 cime).

La salita comincia da Moso/Moos (1340 m), dal centro del paesino si seguono le indicazioni numero 13 per la Malga Klammbachalm, si sale inizialmente su asfalto e poi su mulattiera innevata, solitamente battuta dal gatto delle nevi.
La mulattiera con un sottopassaggio supera una pista da sci e continua a salire con pendenza moderata nel bosco (facendo attenzione a possibili tratti con ghiaccio); ignorata la deviazione per il sentiero 139 si sale con pendenza più accentuata fino al bivio tra Malga Klammbach e Malga Nemes.

Si segue la mulattiera innevata numero 133 per Malga Klammbach; si giunge ad un punto panoramico e si procede, quind, sulla strada forestale in tornanti nel bosco per poi uscine nei pressi di Malga Klammbach (1944 m, 2.15 ore dalla partenza).
Dalla malga conviene salire a sinistra al vicinissimo punto panoramico dal quale si gode un panorama ancora più ampio.

Discesa per lo stesso percorso in 1.45 ore, 4.00 ore dalla partenza.

Percorso: Moso – Malga Klammbach – Moso

Sentieri: mulattiera innevata che segue il sentiero estivo 13 e 133

Dislivello: 600 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 4.00 ore totali

Quota massima: 1944 m

Difficoltà: EAI –  escursione dallo sviluppo di oltre 11 chilometri totali, con alcuni tratti un po’ ripidi, e dal dislivello piuttosto rilevante ma dalla difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche; in caso di ghiaccio o neve fresca è necessaria la relativa attrezzatura.

Data di ascesa: febbraio 2023

Annotazioni: è bene controllare i periodi di apertura della Malga Klammbach; la malga è, altresì, raggiungibile con percorso relativamente breve, in discesa, dalla stazione a monte della cabinovia Tre Cime, la cui stazione a valle si trova al “Pollaio”/Stiergarten non lontano dal paese di Moso

Indicazioni a Moso

Lungo il primo tratto di salita

Sottopassaggio e cabinovia 3 cime

Salendo verso il bivio tra Malga Klammbach e Malga Nemes

Bivio tra Malga Klammbach e Malga Nemes