Castel Festenstein – Burgstalleck (1019 m) – Catena della Mendola – ottobre 2023

Le rovine di Castel Festenstein e la vetta del Burgstalleck, posta a 1019 metri di quota, sono situate sulla Catena della Mendola/Mendel in posizione elevata sulla sottostante Valle dell’Adige/Etschtal; i due punti di interesse possono essere raggiunti da dversi accessi, viene qui descritto il percorso ad anello con partenza dal paese di Andriano/Andrian (QUI la “pillola” su Andriano).

Il percorso, dallo sviluppo e dislivello piuttosto rilevanti, si sviluppa principalmente tra gola e bosco e, nel tratto che conduce alle rovine del castello, presenta anche un tratto tecnicamente impegnativo.
Dai ruderi del castello, dal piccolo borgo di Gaido/Gaid (frazione di Appiano sulla Strada del Vino/Eppan an der Weinstraße), che si tocca lungo il percorso, e dalla vetta del Burgstalleck si godono anche ottimi panorami verso la Valle dell’Adige, il Gruppo di Tessa ed i gruppi dolomitici dello Sciliar/Schlern e del Catinaccio/Rosengarten (QUI la “pillola” su Appiano sulla Strada del Vino).

La salita comincia da Andriano (260 m), seguendo le indicazioni del sentiero 15 per Gaid si sale su strada asfaltata fino al piccolo parcheggio alto di Via dei Bottai/Bindergasse (volendo fin qui anche in macchina).
Seguendo sempre le indicazioni del sentiero 15 per Castel Festenstein e Gaido si sale in moderata pendenza su mulattiera sterrata nel bosco; si supera un ponticello sul torrente e si sale più ripidamente su sentiero terroso e sassoso nel bosco.

Superato un tratto molto ripido con gradoni e cavo di sicurezza si giunge nei pressi di una cascatella con bivio; seguendo a destra per le rovine di Castel Festenstein si sale molto ripidamente su traccia nel bosco (con alcuni tratti con gradoni e cavo).
La traccia entra poi in una gola con fondo sassoso e terroso (attenzione) salendo poi su scalette di legno e gradoni con cavo di sicurezza fino a giungere alle rovine di Castel Festenstein (750 m, 1.30 ore dalla partenza).

La traccia nel bosco, su fondo terroso e sassoso, raggiunge, quindi, alcune altre scalette di legno (più appoggiate e meno verticali) fino ad intercettare una stradina nei pressi di una casa; seguendo sempre il sentiero 15 per Gaid si sale su mulattiera nel bosco e poi su stradina asfaltata fino a giungere alle poche case ed alla chiesetta del borgo di Gaido con maso con punto di ristoro Moarhof (902 m, 30 minuti da Castel Festenstein, 2.00 ore dalla partenza).

Arrivati ad un grosso crocefisso si ignora la deviazione del Sentiero Larchsteig e si sale a destra seguendo il cartello per il Tinnerhof; salendo su stradina asfaltata si giunge, in breve, ad una Croce deprecatoria contro i temporali “Wetterkreuz) e ad un bivio.

Seguendo il sentiero 8 verso Sant’Apollonia si procede in lieve saliita prima su stradina asfaltata e poi su mulattiera nel bosco fino al bivio per il Burgstalleck; seguendo a destra il sentiero 6 per il Burgstalleck si sale su sentiero nel bosco con traccia terrosa e ghiaiosa.
Salendo su traccia prima in moderata poi ripida pendenza (attenzione a seguire i segni) si giunge, in breve, alla vetta boscata del Burgstalleck (1019 m, ometto e panchina, 30 minuti da Gaido, 2.30 ore dalla partenza).

Tornati, in breve, al bivio tra il sentiero 6 ed il sentiero 8 si seguono le indicazioni numero 6 verso Nalles/Nals; si procede dapprima, in breve, su fondo erboso nei pressi di una staccionata; si entra poi nel bosco scendendo, in moderata pendenza, su mulattiera sterrata e ghiaiosa.
La discesa, in lungo sviluppo, porta, quindi, al maso con punto di ristoro Bittnerhof (600 m, 1.00 ora dal Burgstalleck, 3.30 ore dalla partenza).

Seguendo, le indicazioni numero 5B per Andriano, si scende su stradina asfaltata ad un successivo bivio al quale si segue il sentiero 5 per Andriano.
Si procede, in lungo sviluppo dapprima in saliscendi e poi in discesa con pendenza moderata su mulattiera sterrata, e con un tratto sassoso lastricato, fino a giungere al Castagneto ed al punto panoramico Schlosspichl.

Dal punto panoramico scendendo su mulattiera piuttosto ripida si torna, quindi, al piccolo parcheggio di Via dei Bottai ed al centro di Andriano (1.00 ora dal Bittnerhof, 4.30 ore dalla partenza).

Percorso: Andriano – Rovine Castel Festenstein – Gaido – Burgstalleck – Bittnerhof – punto panoramico Schlosspichl – Andriano

Sentieri: 15 – 8 – 6 – 5B – 5

Dislivello: 850 metri in salita e discesa considerati i diversi saliscendi lungo il percorso

Tempo di percorrenza: 4.30 ore totali

Quota massima: 1019 m

Difficoltà: EE – itinerario che presenta complessivamente diversi tratti ripidi ed alcuni passaggi tecnicamente impegnativi, ed in parte scivolosi, salendo alla rovine di Castel Festenstein; sviluppo totale di circa 13 chilometri

Data di percorrenza: ottobre 2023

Annotazioni: è bene evitare di percorrere il tracciato con fondo bagnato o ghiacciato e fare attenzione anche alle foglie lungo il percorso ed ai numerosi bivi presenti; è bene, inoltre, controllare i periodi di apertura dei masi con punti di ristoro Moarhof e Bittnerhof

Esperienza di Stefano: io ho percorso questo itinerario con colori autunnali, il tracciato è, comunque, bello, anche in primavera (in estate fare attenzione al caldo potenzialmente elevato in alcune giornate soprattutto nel tratto di discesa). Io ho trovato una giornata in parte nuvolosa, con cielo sereno la vista panoramica sarebbe ancora più ampia; in generale è bene non sottovalutare l’impegno globale del tracciato

Salendo ad Andriano verso il parcheggio alto con vista sulle rovine di Castel Festenstein

Primo tratto di salita verso le rovine di Castel Festenstein

Tratto lungo il torrente con vista sulla cascatella

Salendo molto ripidamente verso le rovine di Castel Festenstein

Rovine Castel Festenstein

Salendo verso Gaido

Vista sul Monte Macaion/Gantkofel

Gaido con maso con punto di ristoro Moarhof

Grosso crocefisso

Salendo alla Croce del Tempo “Wetterkreuz”

Croce del Tempo “Wetterkreuz”

Verso il bivio per il Burgstalleck

Salendo al Burgstalleck

In vetta al Burgstalleck

Scendendo verso il maso Bittnerhof

Maso con punto di ristoro Bittnerhof

Scendendo al punto panoramico Schlosspichl ed Andriano

Punto panoramico Schlosspichl

Tornando ad Andriano

Cliccare sull’immagine per visualizzare Andriano su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime della Mendola, delle Maddalene e del Monte Corno

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val d’Adige



Torre Kröll/Kröllturm e Cascata del Rio Eschio/Aschlbach – Merano e Val d’Adige – primavera 2023

La Torre Kröll/Kröllturm e la Cascata del Rio Eschio/Aschlbach sono poste nel bosco in posizine elevata sopra il paese di Gargazzone/Gargazon in Val d’Adige/Etschtal; entrambi i punti di interesse possono essere raggiunti con percorso ad anello breve, ma con qualche tratto ripido, partendo direttamente dal paese di Gargazzone tramite il percorso “Kröllturm” (QUI la “pillola” sul paese di Gargazzone).

La Torre Kröll è stata costruita intorno al 1265 insieme ad un castello per volontà di Betrold Kröll; il castello è poi andato in rovina mentre la torre, restaurata nel 1984 e simbolo di Gargazzone, è ancora ben conservata.

La Cascata del Rio Eschio, che presenta un salto d’acqua di 40 metri, fa parte di un sistema di 10 cascate di diversa grandezza che il Rio Eschio forma nel suo corso di 12 chilometri partendo dai pressi di Eschio/Aschl (frazione del paese di Verano/Vöran) fino a confluire poi nel Fiume Adige.

Il tracciato ad anello, lungo il quale sono posti anche diversi pannelli informativi su natura, storia e strutture della zona, presenta uno sviluppo totale di circa 3 chilometri e 200 metri di dislivello in salita e discesa e può essere percorso in 1 ora abbondante di cammino; come detto l’escursione non è molto lunga ma presenta qualche tratto ripido in cui è bene fare attenzione.

Dal paese seguendo le indicazioni per la Torre Kröllturm si sale inizialmente su asfalto raggiungendo l’inizio del sentiero 7 nel bosco; si sale, quindi, nel bosco raggiungendo in breve il bivio tra il sentiero 7 e 7A. Seguendo a destra il sentiero 7A si sale piuttosto ripidamente su sentiero terroso e terroso nel bosco arrivando, con una breve deviazione, alla vecchia cava di porfido “Steinbruch” con punto panoramico.

Continuando a seguire il sentiero 7A si sale, quindi, alla Torre Kröll nei cui pressi è posto anche un punto panoramico con panchine e tavoli.

Seguendo in discesa il sentiero 7 si giunge in breve alla Cascata del Rio Eschio (attenzione all’ultimo tratto ripido e scivoloso che scende al punto panoramico basso verso la cascata); continuando col sentiero 7 in discesa nel bosco si giunge al punto panoramico “Halbweg”, con panche e tavolini, per poi tronare al bivio dell’andata tra il sentiero 7 e 7A e, infine, in paese a Gargazzone.

In paese a Gargazzone

Primo tratto su asfalto

Entrando nel bosco sul sentiero 7

Bivio tra sentiero 7 e 7A (cartello pericolante)

Vista su Gargazzone salendo

Salendo alla vecchia cava di porfido Steinbruch

Vecchia cava di profido Steinbruch

Panorama sulla Val d’Adige

Salendo alla Torre Kröll

Torre Kröll

Verso la Cascata del Rio Eschio/Aschlbach

Scendendo (terreno scivoloso) al punto panoramico basso verso la cascata

Sentiero 7 in discesa

Punto panoramico Halbweg

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare Gargazzone su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Rio Lagundo/Aschbach – Val Venosta – estate 2022 e primavera 2023

Il piccolo borgo di Rio Lagundo/Aschbach è posto in zona idilliaca tra pascoli in posizione elevata sulla bassa Val Venosta/Vinschgau; il paesino è frazione di Lagundo/Algund ma può essere raggiunto anche in funivia dalla Val Venosta da Rablà/Rabland, frazione di Parcines/Partschins (QUI la “pillola” su Lagundo e QUI quella su Rablà e Parcines).

La funivia partendo da Rablà porta in pochi minuti ai 1333 metri della stazione a monte a Rio Lagundo e può anche trasportare biciclette; la funivia è solitamente aperta tutto l’anno ma è comunque bene controllare periodi ed orari di funzionamento.

Il paesino di Rio Lagundo è formato da diversi masi ed ospita anche due punti di ristoro all’Ascbacherhof e all’Oberhaus; molto interessanti sono anche la Chiesa del Santissimo Cuore di Gesù e la più piccola ed antica chiesetta di Maria della Neve posta su una collinetta con magnifico panorama sulla Val Venosta.

Da Rio Lagundo partono anche diversi escursioni di diversa lunghezza ed impegno come il sentiero didattico, il percorso per la Malga Naturnseralm e la discesa a valle verso Rablà ed i sentieri che portano alla zona del Monte San Vigilio/Vigiljoch (QUI la “pillola” sulla discesa a Rablà e QUI quella sul percorso ad anello al Monte San Vigilio).

In particolare la zona del Monte San Vigilio, situata in posizione bucolica tra pascoli, ospita diversi punti di interesse quali l’antica chiesetta di San Vigilio, il Lago Nero/Schwarze Lacke e diversi punti di ristoro; l’area del Monte San Vigilio può essere raggiunta anche con gli impianti di risalita da Lana in Val d’Adige (QUI la “pillola” sul comprensorio del Monte San Vigilio).

Rio Lagundo

Aschbacherhof

Chiesa del Santissimo Cuore di Gesù

Chiesetta di Santa Maria della Neve

Vista sulla Val Venosta dalla Chiesetta di Santa Maria della Neve

Stazione a valle della funivia a Rablà

Lungo il viaggio in funivia

Alla stazione a monte della funivia a Rio Lagundo

Vista su Parcines, Rablà ed il Gruppo di Tessa dalla stazione a monte della funivia

Informazioni e percorsi didiattici nei pressi di Rio Lagundo

Lungo la discesa a piedi da Rio Lagundo a Rablà

Percorso ad anello per il Monte San Vigilio

Cliccare sull’immagine per visualizzare Rio Lagundo su Google Maps

Cliccare sull’immagine per visualizzare la stazione a valle della funivia Rio Lagundo a Rablà su Google Maps

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Waalweg/Rogge di Scena/Schenna – Alpi Sarentine – maggio 2023

I Waalweg della Val Venosta/Vinschgau e della zona intorno a Merano/Meran sono antiche rogge, cioè canali irrigui, ancora funzionanti, scavati secoli fa per canalizzare l’acqua molto preziosa soprattutto in questa zona caratterizzata da precipitazioni relativamente scarse.

Anche l’area del paese di Scena/Schenna, situato nei pressi di Merano, ospita dei sentieri Waalweg; viene qui descritto il percorso integrale dei Waalweg di Scena che, partendo dalla stazione a valle della funivia di Merano 2000, percorre le rogge con dislivello moderato e un lungo sviluppo totale di 16 chilometri circa tra andata e ritorno (il percorso può, volendo, comunque, essere abbreviato) – (QUI la “pillola” su Scena/Schenna e QUI quella su Merano).

Lungo il percorso si alternano tratti nel bosco ad altri aperti, si passa per diversi punti di ristoro e si hanno anche bellissimi panorami sulla sottostante zona di Scena e Merano; al termine del percorso si trova anche il caratteristico Rifugio Waalerhütte, posto in posizione caratteristica nel bosco.

Il percorso comincia dalla stazione a valle della funivia di Merano 2000 (650 m), si segue per gli Schenner Waalweg (le rogge di Scena) salendo prima su strada asfaltata e poi nel bosco fino a giungere all’inizio delle rogge con diversi pannelli informativi.
Facendo attenzione a tutti i tanti bivi a seguire sempre per gli Schenner Waalweg si alternano in leggera salita tratti nel bosco ad altri tra campi coltivati giungendo al punto di ristoro “am Waal” e ad un punto panoramico con stazione Kneipp.
Si prosegue nel bosco lungo le rogge passando anche accanto a delle cascatelle e con salita, breve ma ripida, su gradini si giunge ad un tratto più pianeggiante nel bosco che conduce alla stazione a valle della Funivia Taser con posti di ristoro (800 m, 1.30 ore dalla partenza).

Continuando sempre sugli Schenner Waalweg si prosegue, in breve, su asfalto e poi nuovamente nel bosco raggiungendo l’Hotel-ristorante Hasenegg ed un tratto in falsopiano tra prati giungendo all’ultimo caratteristico tratto nel fitto bosco.
Il percorso entra, infatti, nel bosco fitto e, facendo attenzione al sentiero un po’ stretto con radici, segue le rogge in moderata salita e poi su terreno più pianeggiante conduce al Rifugio Waalerhütte (1100 m, punto di ristoro, 2.45 ore dalla partenza).

Ritorno per lo stesso percorso con qualche leggero saliscendi in 2.15 ore, 5.00 ore dalla partenza.

Percorso: Stazione a valle funivia Merano 2000 – Schenner Waalweg – stazione a valle funivia Taser – Schenner Waalweg – Rifugio Waalerhütte – Schenner Waalweg – stazione a valle funivia Taser – Schenner Waalweg – stazione a valle funivia Merano 2000

Sentieri: Schenner Waalweg

Dislivello: 500 metri in salita e discesa considerati i vari leggeri saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.00 ore totali (2.45 ore l’andata, 2.15 ore il ritorno)

Quota massima: 1100 m

Difficoltà: E –  percorso non molto difficile tecnicamente ma che presenta un breve tratto ripido su gradini e un tratto finale un po’ stretto con radici (sconsigliabile con fondo bagnato); lungo sviluppo di circa 16 chilometri totali

Data di percorrenza: maggio 2023

Annotazioni: è possibile, volendo inoltre, abbreviare il percorso partendo, ad esempio, dalla stazione a valle della funivia Taser o da Scena. Prestare attenzione ai molti bivi lungo il percorso; se si decide di pranzare in uno dei diversi punti di ristoro presenti sul percorso è bene controllare in anticipo i periodi di apertura

Esperienza di Stefano:  è bene percorrere questo itinerario in primavera dopo che ad aprile l’acqua scorre, solitamente, nuovamente nelle rogge e scegliere anche una giornata con buona visibilità per godere del bel panorama. Sconsiglio la percorrenza, invece, con tracciato bagnato nel tratto finale o in giornate eccessivamente calde

Alla partenza

Avvicinandosi alle rogge

Lungo il primo tratto dei Waalweg

Vista dal punto panoramico verso Merano

Vista dal punto panoramico verso la chiesa di San Giorgio

Con Arianna di https://www.camminiamoyoga.com/ lungo le rogge

Punto di ristoro “am Waal”

Punto per Kneipp

Scorci panoramici lungo il percorso

Tratto con cascatelle

Tratto ripido su gradini

Stazione a valle funivia Taser

Tratto tra bosco e prati aperti

Ultimo tratto dei Waalweg

Al Rifugio Waalerhütte

Cliccare sull’immagine per visualizzare la stazione a valle della funivia Merano 2000 su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Alpi Sarentine

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Merano ed in Val d’Adige

Chiesa di Sant’Ippolito/St. Hippolyt – Val d’Adige – maggio 2023

In Alto Adige/Südtirol si trovano diverse chiese e strutture religiose poste in luoghi molto panoramici ed un po’ discosti dal centro dei paesi; tra esse troviamo, ad esempio, la Chiesa di Sant’Ippolito/St. Hippolyt a Narano/Naraun.

La chiesetta, posta a 759 metri di quota su un colle dominante la sottostante Val d’Adige/Etschtal, è raggiungibile con percorso piuttosto breve dal parcheggio, posto lungo la Strada del Passo Palade/Gampenpass, a pochi chilometri di distanza dagli abitati di Tesimo-Prissiano/Tisens-Prissian e Lana (QUI la “pillola” sul Passo Palade, QUI quella su Tesimo e Prissiano e QUI la “pillola” su Lana).

Il sentiero “classico” di salita percorre il “Percorso di riflessione/Besinnungsweg” a ricordo di Papa Giovanni Paolo II; il tracciato sale in moderata pendenza nel bosco su mulattiera sterrata, marcata con il numero 5, che presenta anche diversi bassorilievi riguardanti alcuni momenti della vita di Gesù.

Arrivati alla chiesa in circa 20-30 minuti di cammino si trova anche il punto di ristoro Sant’Ippolito (chiuso, al momento, al giovedì e venerdì) e si gode di un panorama bellissimo sulla Val d’Adige; la chiesa, invece, è aperta solo in occasioni di determinate funzioni religiose.

Il percorso di discesa può essere effettuato lungo il sentiero di salita o, per chi ha buona dimestichezza su tratti un po’ ripidi, può prevedere un tracciato ad anello; si scende in questo caso ripidamente verso Lana, su fondo sassoso e poi boscoso, fino al bivio per il Laghetto di Ippolito/Narauner Weihrer.

Seguendo il sentiero numero 7 per il lago si giunge in breve al piccolo specchio d’acqua e, proseguendo su mulattiera nel bosco, si arriva ad un successivo bivio dal quale si segue per Sant’Ippolito tornando, in breve, al parcheggio (posto, volendo, anche a 150 metri dalla fermata del bus di linea).

Il percorso ad anello prevede uno sviluppo totale comunque contenuto di 2,5 chilometri e 150 metri di dislivello in salita e discesa; se si scende, invece, per la stessa via di salita il percorso risulta essere ancora più breve.

All’inizio del percorso

Salendo lungo il Percorso di riflessione con alcuni dei diversi bassorilievi presenti

Chiesa di sant’Ippolito

Punto di ristoro nei pressi della chiesa

Panorami dalla zona della chiesa

Lungo il percorso di discesa (se si opta per il tracciato ad anello)

Bivio verso il Laghetto di Ippolito/Narauner Weihrer

Tornando al parcheggio

Chiesa di Sant’Ippolito vista con lo zoom dai dintorni del paese di Tesimo

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui monumenti religiosi in Sudtirolo

Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio per la Chiesa di Sant’Ippolito su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Waalweg/Rogge di Lagundo/Algund e Castel Torre/Schloss Thurnstein – Gruppo di Tessa – aprile 2023

I Waalweg della Val Venosta/Vinschgau e della zona intorno a Merano/Meran sono antiche rogge, cioè canali irrigui, ancora funzionanti, scavati secoli fa per canalizzare l’acqua molto preziosa soprattutto in questa zona caratterizzata da precipitazioni relativamente scarse.

Anche l’area del paese di Lagundo/Algund, situato nei pressi di Merano, ospita dei sentieri Waalweg; viene qui descritto un percorso ad anello, dallo sviluppo e dislivello moderati ma con qualche tratto ripido, che permette di visitare i Waalweg di Lagundo (con anche bellissime vedute panoramiche) oltre ad altri punti di interesse quali Castel Torre/Schloss Thurnstein e le grandi rocce Schlundenstein (QUI la “pillola” su Lagundo e QUI quella su Merano).

Il percorso comincia dal centro di Lagundo (360 m) seguendo il sentiero 25A per Vellau salendo prima su stradina selciata e poi asfaltata sotto grandi pergolati di viti fino a giungere ai bivi indicanti i Waalweg.
Si segue il Waalweg verso Gratsch procedendo in falsopiano lungo la roggia su fondo sterrato; lungo il percorso sono presenti anche diverse installazioni che spiegano la storia vinicola e paesaggistica della zona; proseguendo lungo il Waalweg si arriva (prima di giungere a Gratsch) al bivio per Castel Torre/Schloss Thurnstein.
Si segue, quindi, il sentiero 29A per Schloss Thurnstein salendo piuttosto ripidamente su percorso con fondo selciato con grossi massi fino a giungere a Castel Torre (500 m, ristorante 1.15 ore dalla partenza).

Da Castel Torre si seguono le indicazioni 29A per Vellau su stradina asfaltata, si giunge in breve al bivio col sentiero 29 che si segue verso Algund/Lagundo; si giunge, in breve, al punto di ristoro Unterötzbauer e si prosegue su sentiero prima sotto pergolato di viti (raggiungendo anche una cappella con Croce del Tempo/Wetterkreuz) e poi più ripidamente su fondo selciato con grosse pietre.
Incrociate nuovamente le indicazioni per i Waalweg si seguono le indicazioni per Plars; in breve si raggiunge il Cafè Konrad ed il bivio per il sentiero 25A per Vellau; si segue il sentiero 25A con molti pannelli illustrativi sulla storia vinicola della zona; il sentiero sale poi più ripidamente su sentiero nel bosco con anche qualche tratto selciato con grosse pietre fino a passare sotto la seggiovia per Vellau e raggiungere le grandi rocce Schlundenstein (550 m, 1.00 ora da Castel Torre, 2.15 ore dalla partenza).

Dalle rocce Schlundenstein si s segue il sentiero 21 per Plars, il percorso scende piuttosto ripidamente nel bosco e poi sotto pergolato e con diverse gradoni fino a portare, in breve, al Ristorante Leiter am Waal; dal ristorante si ritorna sui Waaweg seguendo le rogge, anche in questo caso con pannelli illustrativi sulla storia della zona, ripassando sotto la seggiovia per Vellau, fino a tornare al Cafè Konrad.
Dal Cafè Konrad si segue il sentiero 25A per Algund/Lagundo scendendo su asfalto e tornando alla via percorsa ad inizio salita sotto il pergolato di viti che si segue in discesa tornando, in breve, nel centro di Lagundo (1.15 ore dalla rocce Schlundenstein, 3.30 ore dalla partenza).

Percorso: Lagundo – Waalweg – Castel Torre – Rocce Schlundenstein – Waalweg – Lagundo

Sentieri: 25A – Waalweg – 29A – 29 – 25A – 21 – Waalweg – 25A

Dislivello: 400 metri in salita e discesa considerati i vari leggeri saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.30 ore totali

Quota massima: 550 m

Difficoltà: E –  percorso non molto difficile tecnicamente ma che presenta alcuni  tratti ripidi salendo e scendendo da Castel Torre e le Rocce Schlundenstein (sconsigliabili con fondo con pietre bagnate) 8 chilometri circa di sviluppo totali

Data di percorrenza: aprile 2023

Annotazioni: il percorso ad anello può essere percorso in entrambi i sensi; è possibile, inoltre, abbreviare il percorso (eliminando anche i tratti ripidi) percorrendo nei due sensi i Waalweg senza salire a Castel Torre ed alle rocce Schlundenstein. Prestare attenzione ai molti bivi lungo il percorso; se si decide di pranzare in uno dei diversi punti di ristoro presenti sul percorso è bene controllare in anticipo i periodi di apertura

Esperienza di Stefano: io percorro, solitamente, questo itinerario in primavera dopo che ad aprile l’acqua scorre nuovamente nelle rogge e sono anche presenti bellissime fioriture; è bene scegliere anche una giornata con buona visibilità per godere del bel panoramaverso la Valle dell’Adige. Sconsiglio la percorrenza, invece, con tracciato bagnato nei tratti ripidi o in giornate eccessivamente calde

Salendo dal centro di Lagundo verso i Waalweg

Lungo i Waalweg verso Gratsch

Vista su Castel Tirolo salendo a Castel Torre

Salendo a Castel Torre

Castel Torre

Lungo il sentiero 29

Salendo alle rocce Schlundenstein

Rocce Schlundenstein

Scendendo verso Plars

Nuovamente sui Waalweg


Cliccare sull’immagine per visualizzare Lagundo su Google Maps


DISCLAIMER
Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo di Tessa e delle Alpi dello Stubai

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Merano ed in Val d’Adige

Malga Wurzeralm – Merano e Val d’Adige – gennaio 2023

La Malga Wurzeralm, posta a 1707 metri di quota, è situata in zona idilliaca sull’Altopiano del Monzoccolo/Tschögglberg nelle Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen; dalla malga e lungo il percorso per raggiungerla, che parte da Avelengo/Hafling nei pressi di Merano/Meran in Val d’Adige/Etschtal, si godono anche bellissimi panorami verso il Picco Ivigna/Ifinger, il Gruppo di Tessa/Texel Gruppe e i monti di Val d’Ultimo/Ultental e Val Venosta/Vinschgau (QUI la “pillola” sui paesi di Avelengo e Verano).

Viene qui descritto un percorso ad anello che da Avelengo paese raggiunge la malga (solitamente aperta nel periodo invernale) tramite sentiero nel bosco, battuto solo dagli escursionisti, con discesa tramite la mulattiera forestale, solitamente battuta dal gatto delle nevi; in base alla condizioni della neve e della traccia è bene valutare se sia possibile percorrere il sentiero nel bosco o se sia meglio salire e scendere con la mulattiera.

Il percorso presenta circa 10 chilometri di sviluppo totale e 400 metri di dislivello in salita e discesa con alcuni tratti un po’ più ripidi; va tenuto conto, inoltre, che il primo tratto su asfalto risulata spesso senza neve.

La salita comincia da Avelengo paese (1280 m), segiendo le inidicazioni per la Malga Wurzeralm col sentiero 2A si sale su stradina asfaltata tra diversi masi.
Continuando sul sentiero 2A su stradina asfaltata si entra nel bosco, si ignora la deviazione del sentiero 16B, e, superato un tornante, si giunge al bivio col sentiero 2; seguendo, se le condizioni del sentiero battuto solo dagli escursionisti lo permettono, il sentiero 2 per la Wurzeralm.

Si procede su neve in leggera salita nel bosco fino a giungere ad un laghetto ghiacciato ed innevato con tettoia con panche per eventuale sosta; si giunge, quindi, all’incrocio con la strada forestale che si segue in breve salita fino a trovare nuovamente i cartelli per il sentiero 2.
Procedendo sul sentiero 2 si sale nel bosco, su traccia spesso non molto marcata, salendo con alcuni tratti un po’ più ripidi fino ad incontrare nuovamente la strada forestale nei pressi di una baita; continuando sul sentiero 2 si abbandona subito la strada forestale per rientrare nel bosco fino ad una radura con vista panoramica.
Continuando sul sentiero 2 si sale più ripidamente nel bosco, su traccia a volte un po’ stretta, uscendo poi dalla zona alberata e giungendo in vista della Mlaga Wurzeralm che si raggiunge su tratto finale in lieve pendenza (1707 m, 1.45 ore dalla partenza).

In discesa si segue la mulattiera forestale numero 2A per Avelengo paese, la mulattiera, solitamente battuta dal gatto delle nevi, scende con pendenza moderata, incrociando i vari bivi col sentiero nel bosco percorso in salita.
Seguendo sempre la mulattiera, facendo attenzione a possibili tratti ghiacciati, si giunge nuovamente al tratto asfaltato che riporta al paese di Avelengo (1.30 ore dalla Wurzeralm, 3.15 ore totali).

Percorso: Avelengo paese – sentiero nel bosco – Malga Wurzeralm – mulattiera forestale – Avelengo paese

Sentieri: traccia invernale che segue il sentiero estivo 2 in salita e 2A in discesa

Dislivello: 450 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.15 ore totali (1.45 ore l’andata, 1.30 ore il ritorno).

Quota massima: 1707 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo di oltre 10 chilometri circa; il sentiero descritto in salita in salita è battutto solo dagli escursionisti e richiede esperianza in questo tipo di percorsi; in caso di ghiaccio o neve fresca è necessaria la relativa attrezzatura, consigliabile avere con se sempre i ramponcini.

Data di percorrenza: gennaio 2023

Annotazioni: in caso di condizioni della neve o traccia difficoltosa sul sentiero (e/o minore esperienza) è bene salire e scende tramite la mulattiera, è anche consigliabile controllare i periodi di apertura della Malga Wurzeralm

Cartelli alla partenza ad Avelengo paese

Salendo nel primo tratto su asfalto con vista su Avelengo

Deviazione del sentiero 2

Laghetto innevato con punto di sosta

Continuando sul sentiero 2

Vista sul Picco Ivigna e la zona di Merano 2000 dalla radura lungo la salita

Lungo il sentiero 2 con alcuni tratti più ripidi

In arrivo alla Malga Wurzeralm

Malga Wurzeralm

Discesa sulla mulattiera forestale

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo

Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio di Avelengo paese su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Monte San Vigilio/Vigiljoch (1837 m) – Val d’Adige – agosto 2022

Il Monte San Vigilio/Vigiljoch, la cui massima elevazione del Dosso dei Larici/Larchbühel raggiunge i 1837 metri di quota, è posto tra la Val d’Adige/Etschtal, la Val d’Ultimo/Ultental e la bassa Val Venosta/Vinschgau; l’area del Monte San Vigilio è prevalentemente boscosa ed offre molte possibilità escursionistiche e punti di interesse.

Viene qui descritto l’accesso dalla funivia San Vigilio di Lana in Val d’Adige, il percorso ad anello, dal dislivello contenuto ma con sviluppo di circa 10 chilometri, raggiunge dapprima il piccolo Lago Nero/Schwarze Lacke per poi raggiungere la chiesetta di San Vigilio e la stazione a monte della seggiovia per poi tornare alal funivia tramite il Passo San Vigilio. La seggiovia permette, volendo, di abbreviare la salita o la discesa (QUI la “pillola” sul comprensorio San Vigilio e QUI quella sul paese di Lana).

La salita comincia dalla stazione a monte della funivia San Vigilio di Lana (1450 m, Albergo Vigilius Mountain Resort), si segue inizialmente il sentiero 34 per il Passo San Vigilio/Vigiljoch salendo in pendenza moderata su mulattiera sterrata fino al bivio col sentiero 7.
Si prende quindi a destra il sentiero 7 per il Lago Nero/Schwarze Lacke salendo con pendenza moderata su sentiero terroso nel bosco, si raggiunge poi un tratto in falsopiano con aperture nel bosco rientrando poi nella vegetazione e raggiungendo il bivio col sentiero 10.
Si segue il sentiero 10 per il Lago Nero/Schwarze Lacke, ignorando gli altri bivi, e raggiungendo in breve il Lago Nero ed il posto di ristoro Seespitz (1740 m, 1.15 ore dalla partenza).

Dal Lago Nero si segue il sentiero 9 per il Monte San Vigilio/Vigiljoch, si sale su mulattiera sterrata dapprima piuttosto ripidamente e poi in falsopiano raggiungendo la chiesetta di San Vigilio posta su un colle; dalla chiesetta si segue il sentiero 4 per la seggiovia salendo, ripidamente ma in breve, su mulattiera sterrata fino alla stazione a monte della seggiovia ed al posto di ristoro Sessellift (1814 m).
Volendo, in breve, dal Sessellift si può seguire la mulattiera non segnata che porta nei pressi delle antenne (recintate con divieto di accesso) poste sulla vetta del Dosso dei Larici (1837 m, 45 minuti dal Lago Nero, 2.00 ore dalla partenza).

Dal Dosso dei Larici si torna alla chiesetta di San Vigilio e si riprende il sentiero 9 che, in breve, porta su mulattiera sterrata al Passo San Vigilio/Vigiljoch (1743 m); dal passo si segue il sentiero 34 che su mulattiera sterrata scende dapprima alla Malga Gampl con posto di ristoro e poi riporta al bivio col sentiero 7 e, per la via di salita, in breve torna alla stazione a monte della funivia San Vigilio (1.15 ore dal Dosso dei Larici, 3.15 ore dalla partenza).

Percorso: stazione a monte funivia San Vigilio – Lago Nero – chiesetta San Vigilio – stazione a monte seggiovia – Dosso dei Larici – stazione a monte seggiovia – chiesetta San Vigilio – Passo San Vigilio – stazione a monte funivia San Vigilio

Sentieri: 34 – 7 – 10 – 9 – 4 – deviazione al Dosso dei Larici – 4 – 9 -34

Dislivello: 400 metri in salita e discesa considerati i saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.15 ore 

Quota massima: 1837 m

Difficoltà: E –  percorso che non presenta particolari difficoltà tecniche ma con sviluppo totale di circa 10 chilometri

Data di ascesa: agosto 2022

Annotazioni: per chi volesse abbreviare il percorso è possibile salire o scendere con la seggiovia monoposto che parte dai pressi dell’arrivo della funivia; la deviazione al Dosso dei Larici richiede senso di orientamento ma, volendo, può essere tralasciata

Esperienza di Stefano: escursione che ho percorso diverse volte e adatta anche, con tempo stabile, per un escursione pomeridiana

Salendo col sentiero 34

Bivio col sentiero 7

Percorso verso il Lago Nero

Lago Nero

Posto di ristoro Seespitz

Salendo alla chiesetta di San Vigilio

Chiesetta di San Vigilio

Salendo alla stazione a monte della seggiovia

Posto di ristoro Sessellift alla stazione a monte della seggiovia

Salendo al Dosso dei Larici

Dosso dei Larici

Scendendo al Passo San Vigilio

Passo San Vigilio

Scendendo alla stazione a monte della funivia su mulattiera

Malga Gampl

Scendendo alla stazione a monte della funivia

Cliccare sull’immagine per visualizzare la funivia San Vigilio di Lana su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime della Mendola, delle Maddalene, del Monte Corno e del Monte San Vigilio

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val d’Adige

Gola di Lana/Gaulschlucht –  Merano e Val d’Adige – estate 2022

In Alto Adige/Südtirol sono presenti diversi luoghi a bassa quota, posti nei pressi di noti centri abitati, che permettono in breve tempo di addentrarsi nella natura in luoghi selvaggi e particolari che risultano, inoltre, piuttosto freschi anche in estate.

Tra essi troviamo la Gola di Lana/Gaulschlucht formata dal solco del Rio Valsura/Falschauer; la gola può essere scoperta seguendo il sentiero, che partendo dal paese di Lana nei pressi del ponte sul Rio Valsura, alterna tratti nel bosco, una breve galleria e passaggi su passerelle e ponti sospesi (necessaria assenza di vertigini); (QUI la “pillola” sul paese di Lana).

Il percorso nella gola termina nei pressi di una galleria con divieto di passaggio e risulta essere di 2 chilometri di lunghezza tra andata e ritorno con bellissime viste sul corso d’acqua ed anche una cascatella; lungo il fresco percorso sono presenti anche alcune panche per picnic e un bar posto nei pressi della pista da pattinaggio.

Inoltre, seguendo il cartello posto lungo il percorso per il Castel Braunsberg, è possibile deviare dal sentiero della Gola di Lana e, salendo piuttosto ripidamente, con anche delle belle visuali sul paese di Lana, arrivare ai pressi del Castel Braunsberg (privato).

Seguendo il ripido percorso 34, prevalentemente su ciottolato ed asfalto, è poi possibile raggiungere anche la chiesetta dedicata a San Magno; se si arriva fino la chiesetta bisogna prevedere altri due chilometri aggiuntivi tra andata e ritorno dalla Gola.

Cartelli nei pressi del ponte sul Rio Valsura a Lana

Primo tratto del percorso verso la pista da pattinaggio

Breve galleria

Passaggio nei pressi di una casa

Primi giochi d’acqua del torrente

Cascatella

Spiegazioni sulla natura nella gola

Tratti su passerelle e ponti sospesi

Deviazione per il Castel Braunsberg

Vista su Lana salendo al Castel Braunsberg

Salendo al Castel Braunsberg

Vista su Lana

Salendo alla chiesa di San Magno

Chiesa di San Magno

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige


Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio Zuegg nei pressi del ponte sul Rio Valsura a Lana su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Stoanerne Mandln/Ometti di Pietra (2001 m) – Casera di Meltina/Möltner Kaser (1763 m) – Alpi Sarentine – maggio 2022

La cima degli Stoanerne Mandln (Ometti di pietra) è un elevazione erbosa, di circa 2000 metri di altezza, posta nelle Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen tra la Val d’Adige/Etschtal e la Val Sarentino/Sarntal; dalla vetta è possibile, grazie alla sua posizione isolata, godere un panorama molto ampio che spazia dalle Dolomiti al Gruppo dell’Ortles.

La cima presenta la particolarità di annoverare in vetta moltissimi cumuli di pietre, gli ometti, alcuni di essi sono molto antichi e, secondo la leggenda, sono  stati eretti in tempi di convegni di streghe; la cima presenta varie vie di accesso, qui viene descritta quella che parte dal parcheggio Schermoos posto tra i paesi di Meltina/Mölten e San Genesio/Jenesien (QUI la “pillola” su Meltina e QUI quella su San Genesio).

Il percorso, che attraversa boschi e pascoli, non difficile tecnicamente ma lungo, passa dapprima per il Monte di Meltina e la Casera di Meltina per poi raggiungere su terreno via via più aperto la vetta; sul sito è descritta, inoltre, anche la salita in vetta che parte da Avelengo paese/Hafling Dorf (QUI la “pillola” sul percorso che sale da Avelengo).

La salita comincia dal parcheggio Schermoos (1420 m) segeuendo il sentiero E5 per la Casera di Meltina/ Möltner Kaser; si sale, facendo attenzione ai vari bivi, dapprima in una zona interessata da lavori nel bosco fino a giungere ad incrociare una mulattiera piuttosto ripida.
Si sale poi su sentiero erboso fino ad incrociare un’altra mulattiera, si seguono sempre le indicazioni per la Casera di Meltina/Möltner Kaser raggiungendo il Monte di Meltina con grande croce; si prosegue, quindi, su sentiero erboso in saliscendi e poi su mulattiera nel bosco che, sempre in saliscendi, porta alla Casera di Meltina (1763 m, rifugio, 1.45 ore dalla partenza).

Dalla casera si segue il sentiero 28 per gli Stoanerne Mandln salendo dapprima su mulattiera fino ad un bivio; si prende, quindi, il sentiero 23A che sale dapprima su mulattiera e poi su sentiero erboso tra pascoli che porta alla vetta degli Stoanerne Mandln/Ometti di Pietra (2001 m, croce, tantissimi ometti, 45 minuti dalla Casera di Meltina, 2.30 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso con alcuni saliscendi tra la Casera di Meltina ed il Monte di Meltina in 2.00 ore, 4.30 ore dalla partenza).

Percorso: parcheggio Schermoos – Monte di Meltina – Casera di Meltina – Stoanerne Mandln – Casera di Meltina – Monte di Meltina – parcheggio Schermoos

Sentieri: E5 – 28 – 23A

Dislivello: 600 metri in salita e discesa considerando i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.30 ore (2.30 ore la salita, 2.00 ore la discesa).

Quota massima: 2001 m

Difficoltà: E – difficoltà tecnica contenuta, seppur con qualche tratto ripido. Sviluppo totale lungo di oltre 13 chilometri; attenzione ai tanti bivi presenti lungo il percorso

Data di percorrenza: maggio 2022

Annotazioni: controllare i periodi di apertura della Casera di Meltina se si volesse pranzare lì

Esperienza di Stefano: ho percorso questo giro nella seconda parte di maggio con i prati fioriti ed un ambiente molto bello bucolico; consiglio di percorrere l’escursione in una giornata con buona visibilità per godere dell’amplissimo panorama di vetta

Cartelli al parcheggio Schermoos

Salendo al Monte di Meltina

Monte di Meltina

Tratto verso la Casera di Meltina

Casera di Meltina

Salendo agli Stoanerne Mandln

In vetta agli Stoanerne Mandln

Panorami di vetta

Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio di Schermoos su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Alpi Sarentine

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Merano ed in Val d’Adige