Baita Messnerjoch – Dolomti – Val d’Ega – inverno 2022 e estate 2022 e 2023

La Baita Messnerjoch, situata a 1930 metri di quota, è situata in posizione bucolica e soleggiata ai piedi del gruppo dolomitico del Catinaccio/Rosengarten; dalla malga si hanno anche belle vedute verso il Latemar, il Corno Bianco/Weisshorn ed il Corno Nero/Schwarzhorn.

La Baita Messnerjoch, nei cui pressi si trova anche un’area gioco per bambini, è solitamente aperta sia in estate che in inverno ed offre molti piatti della cucina tipica sudtirolese; è sempre bene, comunque, informarsi sui periodi di apertura della baita.

Il percorso “classico” raggiunge la Baita Messnerjoch partendo dal Passo Nigra/Nigerpass che mette in comunicazione Nova Levante/Welschnofen e la strada del Passo Costalunga/Karerpass in Val d’Ega/Eggental con la Val di Tires/Tierstarl; il percorso della durata di circa 1 ora, marcato con il numero 1, si svolge su mulattiera sterrata che presenta una pendenza moderata e 250 metri di dislivello e 2 chilometri di sviluppo solo andata (QUI la “pillola” sul Passo Nigra, QUI quella su Nova Levante, QUI la “pillola” sul Passo Costalunga e QUI la “pillola” sulla Val di Tires).

Dalla baita, se non si volesse percorrere lo stesso percorso di salita, volendo, si può scendere un po’ più ripidamente col sentiero 1B verso la Malga Frommeralm.
Il percorso richiede circa mezz’ora di cammino con 200 metri di dislivello in discesa e 1 chilometro e mezzo di sviluppo tra bosco e spazi aperti; il punto di ristoro della Malga Frommeralm è posto lungo la strada del Passo Nigra nei pressi della stazione a monte della cabinovia Laruin 1 proveniente da Nova Levante e della stazione a valle della cabinovia Laurin 2 che porta al Rifugio Fronza alla Coronelle/Kölner Hütte.

Dalla Malga Frommealm è poi possibile tornare al Passo Nigra o in 3 chilometri di cammino in leggera discesa lungo la strada o in autobus (in questo caso è bene controllare in anticipo gli orari dell’autobus).
Partendo dalla Malga Frommeralm è anche possibile salire direttamente a piedi al Rifugio Fronza alle Coronelle (passando anche dalla Baita Messnerjoch); il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche ma si trovano alcuni tratti ripidi e 600 metri di dislivello di sola salita (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Inoltre, nella stagione invernale, la Baita Messnerjoch è posta lungo le piste del comprensorio Carezza Ski ed è raggiungibile anche a piedi seguendo la mulattiera, solitamente battuta dal gatto delle nevi, Passo Nigra alla baita (QUI la “pillola” sul comprensorio Carezza Ski, e QUI quella sul percorso a piedi invernale per la Baita Messnerjoch).

Al Passo Nigra

Mulattiera di salita alla Baita Messnerjoch con visuali sul gruppo del Catinaccio

Alla Baita Messnerjoch

Vista sul Latemar

Vista su Corno Bianco, Corno Nero ed i bucolici dintorni della baita

Sul sentiero tra la Baita Messnerjoch e la Malga Frommeralm

Malga Frommeralm

Cabinovia Laurin 2

Rifugio Fronza alle Coronelle

Lungo il percorso invernale dal Passo Nigra alla Baita Messnerjoch

Lungo le piste del comprensorio Carezza Ski nell’area della Baita Messnerjoch

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Passo Nigra su Google Maps

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Santuario La Crusc/Santa Croce – Val Badia – inverno 2022 e estate 2023

Il Santuario di Santa Croce/La Crusc è una delle strutture religiose più ragguardevoli poste ad alta quota in Alto Adige/Südtirol; la chiesa è situata a 2045 metri di quota in Val Badia/Gadertal e si trova ai piedi del Sas dla Crusc nel gruppo dolomitico delle Conturines.

La struttura religiosa è raggiungibile sia tramite gli impianti di risalita La Crusc (con stazione a valle posta a Badia paese/Abtei) sia a piedi dal paese sia da Furnacia, frazione di La Valle/La Val/Wengen; accanto al santuario si trova anche il Rifugio La Crusc che propone cucina tipica (QUI la “pillola” sull’area La Crusc in estate, QUI quella sul comprensorio in inverno, QUI la “pillola” su Badia paese e QUI quella sul paese di La Valle).

Il santuario è stato consacrato già nel lontano 1484 ed ospita diverse reliquie di Santi oltre a suggestivi affreschi e statue; inoltre, in estate viene portata al santuario anche l’immagine di Cristo che porta la Croce.

La struttura, che è anche stata chiusa dal 1786 al 1839, è stata poi riconsacrata e ristrutturata grazie alla cura di molti abitanti del luogo particolarmente affezionati a questo luogo di culto; ancora oggi il santuario è meta di pellegrinaggi e funzioni religiose.

Tra esse troviamo, ad esempio, ad inizio estate la traslazione nel santuario dell’immagine di Cristo che porta la Croce, le celebrazioni per la festa di S. Anna il 26 luglio e la festa di S. Bartolomeo il 24 agosto e in autunno il successivo ritorno, dell’immagine di Cristo che porta la Croce, dal santuario alla chiesa parrocchiale di San Leonardo.

Santuario La Crusc

Interno del Santuario

Rifugio La Crusc

Impianti La Crusc

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Badia

Scopriamo QUI altre “pillole” sui monumenti religiosi in Sudtirolo


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La Crusc/Santa Croce – comprensorio estivo – Prati dell’Armentara – Val Badia – estate 2023

In Val Badia sono presenti diverse aree escursionistiche e sciistiche molto note ed amate; tra esse, nel paese di Badia/Abtei, si trova il comprensorio La Crusc/Santa Croce che può contare sulla seggiovia La Crusc 1 e la cabinovia La Crusc 2 (QUI la “pillola” su Badia paese).

Nei pressi della stazione a monte degli impanti, posta a circa 2000 metri di quota, si gode una vista dolomitica spettacolare sulle Conturines, l’altopiano Gardenaccia-Puez e la Marmolada si trovano il Santuario La Crusc ed il Rifugio La Crusc con cucina tipica; il santuario è già citato dal 1500 e risulta essere una delle strutture religiose più ragguardevoli poste ad alta quota (QUI la “pillola” sul Santuario La Crusc).

Inoltre, nell’area intermedia del comprensorio, posta all’arrivo della seggiovia e partenza della cabinovia, si trovano altri punti di ristoro come il Rifugio Nagler ed il Rifugio Lèe ed il Summer Park con giochi d’acqua per bambini e sentieri tematici per famiglie.

Il comprensorio è anche punto di partenza per escursioni di diverse difficoltà, si trovano, infatti, sia i percorsi su mulattiere forestali verso i Prati dell’Armentara sia le impegnative ascese al Sas dla Crusc e Cima Dieci.

In particoare I Prati dell’Armentara sono un luogo molto noto ed idilliaco con ampie distese pascolive con molti masi; i prati, dai quali si hanno anche meravigliose viste panoramiche, sono attraversati da diversi percorsi.

I Prati dell’Armentara possono, infatti, essere raggiunti sia in discesa (e successiva risalita al ritorno) dalla stazione a monte della cabinovia La Crusc, con 200 metri di dislivello in salita e discesa, sia da Furnacia (frazione del paese di La Val/La Valle/Wengen) con tracciato breve che poi può essere prolungato fino al Santuario e Rifugio La Crusc, con complessivi 350 metri di dislivello in salita e discesa e 8 chilometri di sviluppo tra andata e ritorno (QUI la “pillola” sul paese di La Valle).

Anche in inverno il comprensorio La Crusc offre diversi punti di interesse con di 6 chilometri di piste in area poco affollata e tra le più panoramiche delle Dolomiti; le piste, grazie a due seggiovie, sono anche collegate sci ai piedi all’area della Gardenaccia e a tutto il resto del comprensorio Alta Badia comprendente oltre 130 chilometri di piste da sci (QUI la “pillola” sul comprensorio La Crusc in inverno).

Inoltre, anche nella stagione invernale, con buone condizioni, è possibile raggiungere i Prati dell’Armentara su percorso solitamente battuto dal gatto delle nevi ammirando i dolci pendii della zona coperti di neve (QUI la “pillola” sul percorso invernale per i Prati dell’Armentara).

Comprensorio La Crusc

Seggiovia La Crusc 1

Area tra l’arrivo della seggiovia e la partenza della cabinovia

Rifugio Nagler

Cabinovia La Crusc 2

Santuario La Crusc

Vista sul Sas dla Crusc nel gruppo delle Conturines

Vista sulla Marmolada

Rifugio La Crusc

Lungo i percorsi sui Prati dell’Armentara

Installazioni moderne

Punti informativi

Vista sul Sas de Putia

Vista su Val Badia e cresta di confine

Vista sull’altipiano Puez-Gardenaccia

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Badia


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Malga Ora/Auerlegeralm – Passo Oclini/Joch Grimm – Val d’Ega – agosto 2023

La Malga Ora/Auerlegeralm, posta a 1870 metri di quota, e il Passo Oclini/Joch Grimm, situato a 1989 metri di altezza, si trovano nella zona confine tra la sudtirolese Val d’Ega/Eggental e la trentina Val di Fiemme; questi luoghi giacciono, nell’area del gruppo montoso del Latemar, in posizione bucolica con bellissima vista sul Corno Bianco/Weißhorn, Corno Nero/Schwarzhorn.

Sia la malga che il passo possono essere raggiunti anche in macchina, è però possibile percorrere anche un bel percorso che parte dal Passo Lavazè, raggiungibile in macchina dai pressi di Nova Ponente/Deutschnofen, Ega/Eggen ed Obereggen in Val d’Ega e Cavalese in Val di Fiemme (QUI la “pillola” sul Passo di Lavazè e il Passo Oclini, QUI quella su Nova Ponente, QUI la “pillola” su Ega e QUI quella su Obereggen).

Il percorso a piedi presenta circa 100 metri di dislivello in salita e discesa con 6 chilometri di sviluppo tra andata e ritorno per la Malga Ora; il sentiero da Malga Ora a Passo Oclini presenta 150 metri di dislivello in salita e discesa e 3 chilometri di sviluppo tra andata e ritorno.

L’escursione comincia, quindi, dal centro fondo nei pressi del Passo Lavazè seguendo le indicazioni per “Malga Ora-percorso di 3 km), si interseca, con attenzione, diverse volte la pista da skiroll e si prosegue poi nel bosco in leggero saliscendi su mulattiera sterrata.

Seguendo a tutti i bivi le indicazioni per Malga Ora si raggiunge l’area delle Torbiere di Lavazè risalendo poi un po’ più ripidamente, in breve, alla Malga Ora ove sono poste anche diverse strutture gioco e sono visibili animali quali alpaca, pecore e mucche; è bene, comunque, controllare i periodi di apertura della malga.

Dalla Malga Ora, seguendo il sentiero 2, è poi possibile, volendo, salire verso il Passo Oclini, il tracciato sale su largo sentiero terroso e ghiaioso nel bosco, in pendenza moderata, raggiungendo, quindi, il Passo Oclini ove sono presenti anche due strutture alberghiere.

Il Passo Oclini è, inoltre, anche punto di partenza per le salite alle cime del Corno Bianco/Weisshorn e del Corno Nero/Schwarzhorn (QUI la “pillola” sull’itinerario per il Corno Bianco e QUI quella sul percorso per il Corno Nero).

Al Passo Lavazè

  Primo tratto di percorso per Malga Ora

Torbiere di Lavazè

Ultimo tratto di salita a Malga Ora

Malga Ora

Salendo al Passo Oclini

Al Passo Oclini

Vista sul Corno Bianco

Vista sul Corno Nero

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta.

Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Passo Sella/Sella Joch e Cabinovia Sassolungo/Langkofel – Val Gardena – inverno 2019 ed estate 2016, 2021 e 2023

Il Passo Sella/Sella Joch, posto a 2218 metri di quota nell’area dolomitica del gruppo del Sella e del Sassolungo-Sasso Piatto/Langkofel-Plattkofel, mette in comunicazione la  Val Gardena/Gröden/Gherdëina in Alto Adige con Canazei e la Val di Fassa in Trentino; dal versante sudtirolese il Passo Sella viene raggiunto dal paese di Selva Gardena/Wolkenstein/Selva Gherdëina (QUI la “pillola” sul paese di Selva Gardena).

Al valico si arriva dal paese di Selva Gardena in 10 chilometri di strada, passando anche per la località Plan de Gralba, con diversi tornanti con pendenza non eccessiva con  pendenza media del 6,8% e massima del 11%; dal versante trentino il passo viene raggiunto da Canazei, con molti tornanti, in 11 chilometri con pendenza media del 6,7% e massima del 9%.

Il Passo Sella è molto amato anche da ciclisti e motociclisti e si trova sul percorso del Sellaronda, posto tra Alto Adige, Trentino e Veneto, che raggruppa i passi Campolongo, Gardena/Gröden, Sella e Pordoi.

Dal passo e lungo i suoi versanti si godono bellissime vedute verso svariati i gruppi dolomitici e sono possibili diverse escursioni, nei gruppi di Sella e Sassolungo-Sassopiatto, sia più semplici che più impegnative.

Le escursioni in zona sono agevolate anche dalla presenza della caratteristica Cabinovia biposto Sassolungo che porta dall’Albergo Passo Sella (posto sul versante gardenese a breve distanza dal valico) alla Forcella del Sassolungo a 2685 metri di quota ove è posto anche il Rifugio Toni Demetz.

Dalla Forcella Sassolungo partono diversi percorsi come il giro intorno al Sassolungo (che tocca il Rifugio Vicenza/Langkofelhütte, il Rifugio-ristorante Emilio Comici e la “Città dei Sassi”) e la ferrata Oskar Schuster che raggiunge la cima del Sasso Piatto con percorso che scende poi al Rifugio Sasso Piatto/Plattkofelhütte (QUI la “pillola” sul giro intorno al Sassolungo e QUI quella sulla via ferrata Oskar Schuster).
Inoltre, la Forcella Sassolungo ed il Rifugio Toni Demetz sono, volendo, raggiungibili anche a piedi sia tramite sentiero che con la Ferrata Furcela de Saslonch (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Dalla zona del Passo sella e dalla partenza della cabinovia si dipartono anche altre escursioni brevi a rifugi vicini, il Sentiero Friedrich August Weg (che porta anch’essa al Rifugio Sasso Piatto toccando vari punti di ristoro) e le impegnative ferrate delle Mesules e del Col Rodella (QUI la “pillola” sul Sentiero Friedrich August e QUI la “pillola” sulla Ferrata Col Rodella).

L’area nei pressi del Passo Sella, inoltre, è in inverno situato lungo il famosissimo circuito Sellaronda, votato come uno dei tour sciistici più belli del mondo,  che unisce le piste delle valli: Gardena e Badia in Sudtirolo, Livinallongo in Veneto e Fassa in Trentino; sul versante sudtirolese il Passo Campolongo è inserito nel comprensorio Val Gardena a ospitate oltre 100 chilometri di piste (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Val Gardena).

Al Passo Sella

Gruppo del Sassolungo-Sasso Piatto visto dal Passo Sella

Marmolada vista dal versante trentino del Passo sella

Strada sul versante gardenese del passo

Escursionismo per famiglie nei pressi del passo

Rifugio Salei

Baita Miara

Cabinovia Sassolungo

Rifugio Toni Demetz

Discesa dal Rifugio Demetz al Rifugio Vicenza

Rifugio Vicenza

Rifugio-ristorante Emilio Comici

Città dei Sassi

Ferrata Furcela de Saslonch

Lungo la ferrata Oskar Schuster

In vetta al Sasso Piatto

Lungo la discesa dal Sasso Piatto al Rifugio Sasso Piatto

Rifugio Sasso Piatto

Lungo il Sentiero Friedrich August

Ferrata Col Rodella

In cima al Col Rodella

Vista dal Col Rodella verso l’area del Passo Sella

Piste della zona del Passo Sella in inverno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Gardena e l’Alpe di Siusi


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Torre Kröll/Kröllturm e Cascata del Rio Eschio/Aschlbach – Merano e Val d’Adige – primavera 2023

La Torre Kröll/Kröllturm e la Cascata del Rio Eschio/Aschlbach sono poste nel bosco in posizine elevata sopra il paese di Gargazzone/Gargazon in Val d’Adige/Etschtal; entrambi i punti di interesse possono essere raggiunti con percorso ad anello breve, ma con qualche tratto ripido, partendo direttamente dal paese di Gargazzone tramite il percorso “Kröllturm” (QUI la “pillola” sul paese di Gargazzone).

La Torre Kröll è stata costruita intorno al 1265 insieme ad un castello per volontà di Betrold Kröll; il castello è poi andato in rovina mentre la torre, restaurata nel 1984 e simbolo di Gargazzone, è ancora ben conservata.

La Cascata del Rio Eschio, che presenta un salto d’acqua di 40 metri, fa parte di un sistema di 10 cascate di diversa grandezza che il Rio Eschio forma nel suo corso di 12 chilometri partendo dai pressi di Eschio/Aschl (frazione del paese di Verano/Vöran) fino a confluire poi nel Fiume Adige.

Il tracciato ad anello, lungo il quale sono posti anche diversi pannelli informativi su natura, storia e strutture della zona, presenta uno sviluppo totale di circa 3 chilometri e 200 metri di dislivello in salita e discesa e può essere percorso in 1 ora abbondante di cammino; come detto l’escursione non è molto lunga ma presenta qualche tratto ripido in cui è bene fare attenzione.

Dal paese seguendo le indicazioni per la Torre Kröllturm si sale inizialmente su asfalto raggiungendo l’inizio del sentiero 7 nel bosco; si sale, quindi, nel bosco raggiungendo in breve il bivio tra il sentiero 7 e 7A. Seguendo a destra il sentiero 7A si sale piuttosto ripidamente su sentiero terroso e terroso nel bosco arrivando, con una breve deviazione, alla vecchia cava di porfido “Steinbruch” con punto panoramico.

Continuando a seguire il sentiero 7A si sale, quindi, alla Torre Kröll nei cui pressi è posto anche un punto panoramico con panchine e tavoli.

Seguendo in discesa il sentiero 7 si giunge in breve alla Cascata del Rio Eschio (attenzione all’ultimo tratto ripido e scivoloso che scende al punto panoramico basso verso la cascata); continuando col sentiero 7 in discesa nel bosco si giunge al punto panoramico “Halbweg”, con panche e tavolini, per poi tronare al bivio dell’andata tra il sentiero 7 e 7A e, infine, in paese a Gargazzone.

In paese a Gargazzone

Primo tratto su asfalto

Entrando nel bosco sul sentiero 7

Bivio tra sentiero 7 e 7A (cartello pericolante)

Vista su Gargazzone salendo

Salendo alla vecchia cava di porfido Steinbruch

Vecchia cava di profido Steinbruch

Panorama sulla Val d’Adige

Salendo alla Torre Kröll

Torre Kröll

Verso la Cascata del Rio Eschio/Aschlbach

Scendendo (terreno scivoloso) al punto panoramico basso verso la cascata

Sentiero 7 in discesa

Punto panoramico Halbweg

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


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Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Rio Lagundo/Aschbach – Val Venosta – estate 2022 e primavera 2023

Il piccolo borgo di Rio Lagundo/Aschbach è posto in zona idilliaca tra pascoli in posizione elevata sulla bassa Val Venosta/Vinschgau; il paesino è frazione di Lagundo/Algund ma può essere raggiunto anche in funivia dalla Val Venosta da Rablà/Rabland, frazione di Parcines/Partschins (QUI la “pillola” su Lagundo e QUI quella su Rablà e Parcines).

La funivia partendo da Rablà porta in pochi minuti ai 1333 metri della stazione a monte a Rio Lagundo e può anche trasportare biciclette; la funivia è solitamente aperta tutto l’anno ma è comunque bene controllare periodi ed orari di funzionamento.

Il paesino di Rio Lagundo è formato da diversi masi ed ospita anche due punti di ristoro all’Ascbacherhof e all’Oberhaus; molto interessanti sono anche la Chiesa del Santissimo Cuore di Gesù e la più piccola ed antica chiesetta di Maria della Neve posta su una collinetta con magnifico panorama sulla Val Venosta.

Da Rio Lagundo partono anche diversi escursioni di diversa lunghezza ed impegno come il sentiero didattico, il percorso per la Malga Naturnseralm e la discesa a valle verso Rablà ed i sentieri che portano alla zona del Monte San Vigilio/Vigiljoch (QUI la “pillola” sulla discesa a Rablà e QUI quella sul percorso ad anello al Monte San Vigilio).

In particolare la zona del Monte San Vigilio, situata in posizione bucolica tra pascoli, ospita diversi punti di interesse quali l’antica chiesetta di San Vigilio, il Lago Nero/Schwarze Lacke e diversi punti di ristoro; l’area del Monte San Vigilio può essere raggiunta anche con gli impianti di risalita da Lana in Val d’Adige (QUI la “pillola” sul comprensorio del Monte San Vigilio).

Rio Lagundo

Aschbacherhof

Chiesa del Santissimo Cuore di Gesù

Chiesetta di Santa Maria della Neve

Vista sulla Val Venosta dalla Chiesetta di Santa Maria della Neve

Stazione a valle della funivia a Rablà

Lungo il viaggio in funivia

Alla stazione a monte della funivia a Rio Lagundo

Vista su Parcines, Rablà ed il Gruppo di Tessa dalla stazione a monte della funivia

Informazioni e percorsi didiattici nei pressi di Rio Lagundo

Lungo la discesa a piedi da Rio Lagundo a Rablà

Percorso ad anello per il Monte San Vigilio

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Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Aldino/Aldein e GEOPARC Bletterbach – Val d’Ega e Monte Corno – primavera 2023

Il paese di Aldino/Aldein, con le sue frazioni di Redagno/Redein e Olmi/Holen, è posto in zona bucolica a 1225 metri di quota sull’altipiano del Regolo/Reggelberg nella zona compresa tra la Val d’Ega/Eggental e il Parco del Monte Corno/Trudner Horn.

Il paese è raggiungibile sia da Ora/Auer e Montagna/Montan in Bassa Atesina/Unterland che da Nova Ponente/Deutschnofen in Val d’Ega; come detto il borgo, situato intorno alla Chiesa parrocchiale dell’Invenzione della Santa Croce, si trova in posizione idilliaca tra ampie zone verdi con vista sulla Mendola/Mendel ed il Corno Bianco/Weisshorn ed il Corno Nero/Schwarzhorn (QUI la “pillola” su Nova Ponente, QUI quella su Ora e QUI la “pillola” su Montagna).

Dal paese ed i dintorni è possibile intraprendere varie escursioni; la più nota è sicuramente quella che porta nella Gola del torrente Bletterbach nell’omonimo GEOPARC; il punto di partenza dell’escursione è situato nel centro visitatori posto a pochi chilometri da Aldino.

La gola del torrente Bletterbach è di grande rilevanza naturale e geologica dato che la pareti della gola presentano stratificazioni rocciose, scavate nei millenni dal torrente, perfettamente visibili; sono stati rinvenuti in zona, inoltre, anche molti fossili antichi molto interessanti.

La gola è visitabile con percorso piuttosto impegnativo, ma di durata regolabile in base ai percorsi seguiti; il percorso è aperto solitamente da maggio a ottobre; per accedere al tracciato, con pagamento presso il centro visitatori, è obbligatorio usare il casco (con noleggio compreso nel prezzo al centro visitatori) ed avere tempo asciutto senza pioggia e temporali.
Maggiori informazioni su periodi di apertura e orari si possono trovare sul sito ufficiale del GEOPARC Bletterbach: www.bletterbach.info

Il percorso nella gola è caratterizzato dal fondo sassoso con diversi guadi del torrente in ambiente molto caratteristico; lungo il tracciato sono posti anche molti pannelli informativi su storia geologia e fauna della zona (QUI la “pillola” sull’escursione nella gola del Bletterbach).

A breve distanza del centro visitatori (che ospita anche un piccolo museo) è posta anche la Malga Lahneralm che propone cucina tipica ed è situata in zona bucolica ai margini del bosco.

Inoltre, a pochi chilometri da Aldino è posto anche il notissimo Santuario della Madonna di Pietralba/Wallfahrtsort Maria Weißenstein; il complesso religioso è stato edificato nel 17° secolo nel luogo dove al contadino del luogo Leonhard Weißensteiner (da cui il nome tedesco del santuario)  nel 1500 circa sarebbe apparsa la Vergine Maria guarendolo dalla sua malattia (QUI la “pillola” sul Santuario della Madonna di Pietralba).

Ad Aldino

Vista da Aldino verso la catena della Mendola

Vista da Aldino verso Corno Bianco e Corno Nero

Al GEOPARC Bletterbach

Pranzo alla Malga Lahneralm

Santuario della Madonna di Pietralba

Corno Bianco visto dal Santuario della Madonna di Pietralba

Cliccare sull’immagine per visualizzare Aldino su Google Maps

Cliccare sull’immagine per visualizzare il Centro visitatori del “GEOPARC Bletterbach” su Google Maps

Evento! – Camminiamo insieme all’Alpe di Rodengo/Rodeneck e Luson/Lüsen – 11 giugno 2023

CARPE DIEM!!

Prendiamo in prestito la famosa citazione latina per una grande novità “last minute” che proponiamo  unendo, per un’escursione GRATUITA, le competenze di CamminiAmo Yoga (Arianna) e Pillole sudtirolesi (io)!

L’escursione unirà le competenze di Arianna (Guida di Media montagna iscritta all’albo e insegnante di Yoga) e le mie (divulgatore dei punti di interesse dell’Alto Adige/Südtirol).

Arianna, nativa del luogo, certificata nelle sue competenze di Insegnate Yoga da molti anni, Guida di Media Montagna, Istruttrice di NordicWalking, coach di BenEssere naturale e conoscitrice della Natura, da diverso tempo riunisce le sue abilità accompagnando gruppi e persone.
Si può trovare l’attività di Arianna direttamente sul suo sito internet: https://www.camminiamoyoga.com/listaeventi

Io sono un appassionato di Alto Adige/Südtirol ormai da tantissimi anni, con oltre 250 cime diverse salite in Sudtirolo e visite a moltissimi dei suoi punti di interesse in quota, valle e paesi e città.
Sono attivo ormai da anni con il progetto Pillole sudtirolesi per divulgare sempre di più al pubblico italiano le bellezze più o meno note di questa bellissima area!

L’escursione si terrà domenica 11 giugno 2023 all’Alpe di Rodengo-Luson/Rodeneck-Lüsen, in Alto Adige/Südtirol, nella magnifica cornice di questo ampio altopiano posto non lontano da Bressanone/Brixen tra la Val Pusteria/Pustertal e la Valle di Luson/Lüsnertal.

La giornata è dedicata al camminare e alle semplici attività sportive e di BenEssere proposte con un giusto movimento, senza estremismi: valuta la tua reale disponibilità a godere fisicamente di una bella occasione per stare insieme!

Highlight: a seguito del desiderio dei partecipanti, con un breve sforzo aggiuntivo possiamo raggiungere anche la tonda ed erbosa vetta di Cima Lasta per godere di uno dei più spettacolari panorami sulle dolomiti della Val Badia e delle valli circostanti ed una pratica di BenEssere immersi in questa scenografia naturale

Le iscrizioni termineranno il 4 giugno 2023, o prima se raggiunto il numero massimo di partecipanti.

Quindi non aspettare oltre, ci sono solo 15 posti disponibili e solo questa volta, per vivere questo evento in modo gratuito! Prenota in tempo e sei dei nostri in questa esperienza che vede unire il meglio del “vivere la  montagna”: Natura – Movimento – Conoscenza

Puoi essere certo di partecipare inviando i tuoi dati a scrivi@camminiamoyoga.com ed assicurarti così (al costo di € 15.-) il tesseramento a CamminiamoYoga asd (tessera AICS-CONI) valida per tutto un anno di eventi organizzati da Camminiamo Yoga

Alcune note tecniche: in caso di maltempo la gita verrà spostata alla domenica successiva, 18 giugno 2023; le spese proprie per raggiungere il punto di partenza, parcheggio ed eventuale pranzo sono individuali ed a carico del singolo partecipante.


Come sempre per escursioni in montagna:

Sono previste soste e pause pranzo nelle tante malghe lungo il percorso, ma consigliamo comunque di avere uno snack e la borraccia dell’acqua con sé.

E’ vivamente consigliato abbigliamento adatto alla montagna: scarpe da trekking, giacca a vento, abbigliamento a strati, cappello e occhiali da sole, k-way o mantella e tutto quello che ritenete necessario per stare bene. 

Sono previste soste e pause pranzo nelle tante malghe lungo il percorso, ma consigliamo comunque di avere uno snack e la borraccia dell’acqua con sé.

Sono d’obbligo i bastoncini da trekking-nordicwalking (li utilizzeremo anche per le pratiche distensive, guidate da Arianna, durante l’escursione) 

Ricordatevi di avere anche contanti per parcheggio ed eventuali bere e mangiare in rifugio (non sempre in quota è presente o funziona il pos!)

Vi accogliamo con gioia, scriveteci! Noi sappiamo che avete voglia di scoprire la montagna sotto nuovi e rivitalizzanti aspetti 🙂 A presto! Pfiati! Namastè!

Arianna e Stefano

Scheda dell’evento:

DOVE: Alpe di Rodengo-Luson (BZ)
QUANDO: domenica 11 giugno 2023 (spostamento a domenica 18 giugno 2023 in caso di maltempo)
CON CHI: Arianna (CamminiAmo Yoga) – Stefano (Pillole sudtirolesi)
PUNTO DI PARTENZA: parcheggio Zumis (QUI il posizionamento su Google Maps), possibilità di unirsi in viaggio su meno macchine in base alla provenienza dei partecipanti
ORARIO DI RITROVO AL PARCHEGGIO ZUMIS: ore 8.00
DIFFICOLTA’: E – escursione su larghi sentieri con possibile salita facoltativa, su sentiero un po’ più ripido, alla panoramicissima Cima Lasta/Astjoch a 2100 metri di quota.
NUMERO MASSIMO PARTCIPANTI: 15 (l’escursione si terrà con un numero minimo di 8 adesioni)
COME MI ISCRIVO: invio dei dati per la tessera associativa a: scrivi@camminiamoyoga.com (costo 15€ con validità annuale)
TERMINE ISCRIZIONI: 4 giugno 2023, o prima se raggiunto il numero massimo di partecipanti
COSTI: partecipazione gratuita! Viaggio, parcheggio e soste nelle malghe a proprio onere
PRE-REQUISITI: capacità di un giusto movimento senza estremismi, per godere fisicamente delle attività previste nella natura
ATTREZZATURA RICHIESTA: zaino, abbigliamento a strati, cappello e occhiali da sole, k-way o mantella, bastoncini da escursionismo, acqua e qualcosa da mangiare, contanti per parcheggio e malga (non sempre in quota è presente o funziona il pos!)
Sono d’obbligo i bastoncini da trekking-nordic walking (che saranno utilizzati anche nelle pratiche distensive durante l’escursione); eventuale telo o tappetino da mettere in terra per i momenti di rilassamento guidati da Arianna.

Chiesa di Sant’Ippolito/St. Hippolyt – Val d’Adige – maggio 2023

In Alto Adige/Südtirol si trovano diverse chiese e strutture religiose poste in luoghi molto panoramici ed un po’ discosti dal centro dei paesi; tra esse troviamo, ad esempio, la Chiesa di Sant’Ippolito/St. Hippolyt a Narano/Naraun.

La chiesetta, posta a 759 metri di quota su un colle dominante la sottostante Val d’Adige/Etschtal, è raggiungibile con percorso piuttosto breve dal parcheggio, posto lungo la Strada del Passo Palade/Gampenpass, a pochi chilometri di distanza dagli abitati di Tesimo-Prissiano/Tisens-Prissian e Lana (QUI la “pillola” sul Passo Palade, QUI quella su Tesimo e Prissiano e QUI la “pillola” su Lana).

Il sentiero “classico” di salita percorre il “Percorso di riflessione/Besinnungsweg” a ricordo di Papa Giovanni Paolo II; il tracciato sale in moderata pendenza nel bosco su mulattiera sterrata, marcata con il numero 5, che presenta anche diversi bassorilievi riguardanti alcuni momenti della vita di Gesù.

Arrivati alla chiesa in circa 20-30 minuti di cammino si trova anche il punto di ristoro Sant’Ippolito (chiuso, al momento, al giovedì e venerdì) e si gode di un panorama bellissimo sulla Val d’Adige; la chiesa, invece, è aperta solo in occasioni di determinate funzioni religiose.

Il percorso di discesa può essere effettuato lungo il sentiero di salita o, per chi ha buona dimestichezza su tratti un po’ ripidi, può prevedere un tracciato ad anello; si scende in questo caso ripidamente verso Lana, su fondo sassoso e poi boscoso, fino al bivio per il Laghetto di Ippolito/Narauner Weihrer.

Seguendo il sentiero numero 7 per il lago si giunge in breve al piccolo specchio d’acqua e, proseguendo su mulattiera nel bosco, si arriva ad un successivo bivio dal quale si segue per Sant’Ippolito tornando, in breve, al parcheggio (posto, volendo, anche a 150 metri dalla fermata del bus di linea).

Il percorso ad anello prevede uno sviluppo totale comunque contenuto di 2,5 chilometri e 150 metri di dislivello in salita e discesa; se si scende, invece, per la stessa via di salita il percorso risulta essere ancora più breve.

All’inizio del percorso

Salendo lungo il Percorso di riflessione con alcuni dei diversi bassorilievi presenti

Chiesa di sant’Ippolito

Punto di ristoro nei pressi della chiesa

Panorami dalla zona della chiesa

Lungo il percorso di discesa (se si opta per il tracciato ad anello)

Bivio verso il Laghetto di Ippolito/Narauner Weihrer

Tornando al parcheggio

Chiesa di Sant’Ippolito vista con lo zoom dai dintorni del paese di Tesimo

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui monumenti religiosi in Sudtirolo

Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio per la Chiesa di Sant’Ippolito su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.