Torre di Toblin/Toblinger Knoten (2617 m) – (vie ferrate) – Sasso di Sesto/Sextner Stein (2539 m) – Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime/Drei Zinnen Hütte (2405 m) – Dolomiti di Sesto – luglio 2023

La Torre di Toblin/Toblinger Knoten, vetta di 2617 metri di quota ed il Sasso di Sesto/Sextner Stein, cima di 2539 metri di altezza, sono poste nelle notissime Dolomiti di Sesto/Sextner Dolomiten, inserite in ambiente tra i più belli delle Dolomiti con bellissima vista verso monti famosi come le Tre Cime di Lavaredo/Drei Zinnen e il Monte Paterno/Paternkofel (QUI la “pillola” sulle Dolomiti di Sesto).

La zona dove si trovano Sasso di Sesto e Torre di Toblin presenta molteplici possibilità di accesso, qui viene descritta la salita dal Rifugio Auronzo, raggiungibile in macchina dal Lago di Misurina in Veneto, il percorso si svolge, infatti, tra Veneto e Alto Adige/Südtirol.

Il percorso ad anello raggiunge, passando per la Malga Langalm, dapprima il famoso Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime/Drei Zinnen Hütte e sale poi per sentiero al Sasso di Sesto continuando, quindi, su ferrata sul versante nord alla Torre di Toblin. Scesi per la ferrata sul versante sud, e tornati al Rifugio Locatelli-Innerkofler, sia prosegue verso la Forcella Lavaredo tornando poi al Rifugio Auronzo, passando anche per il Rifugio Lavaredo.

Il percorso comincia dal Rifugio Auronzo (2320 m, strada a pedaggio dal Lago di Misurina), seguendo a sinistra il sentiero 105 per il Rifugio Locatelli-Innerkofler si raggiunge in saliscendi, in breve, su traccia sassosa e ghiaiosa, la Forcella dè l’Col de Medo (2305 m).
Continuando sul sentiero 105 si procede in moderata discesa su traccia ghiaiosa ad un laghetto ed alla vicina Malga Langalm; il sentiero procede, quindi, in salita in moderata pendenza su traccia sassosa e terrosa raggiungendo una selletta.
La traccia scende poi piuttosto ripidamente fino alla radura erbosa del Pian da Rin; da qui riprende al salita in moderata pendenza, su traccia sassosa e terrosa, che porta in tornanti all’incorcio col sentiero 102; seguendo sempre per il Rifugio Locatelli-Innerkofler si sale, quindi, in breve, al Rifugio Locatelli-Innerkofler (2405 m, 1.40 ore dalla partenza).

Seguendo i cartelli per la Ferrata Torre di Toblin si procede su traccia sassosa e ghiaiosa, a tratti ripida che porta ad una selletta; da qui, su traccia non segnata, ma ben intuibile con buona visibilità, si sale a sinistra, in breve, alla vetta del Sasso di Sesto (2539 m, ruderi di vecchie fortificazioni militari, 20 minuti dal Rifugio Locatelli-Innerkofler, 2.00 ore dalla partenza).

Tornati in breve alla selletta si segue la traccia (segnata con triangoli rossi) che costeggia le pareti della Torre di Toblin giungendo all’attacco della ferrata sul versante nord; si supera inizialmente un traverso con passerella di legno e si arriva alla targa di inizio della ferrata.
La ferrata sale dapprima su salti rocciosi attrezzati con cavo giungendo, quindi, ad una prima serie di scalette di ferro (alcune verticali e con primo piolo piuttosto alto); superata la prima serie di scale si sale su altri salti rocciosi ed un canalino in cui vanno cercati bene gli appigli.
La ferrata continua poi con altre serie di scale sempre esposte, superato un traverso con staffe si giunge, quindi, alle ultime scale verticali che portano alla vetta della Torre di Toblin (2617 m, croce, 45 minuti dal Sasso di Sesto, 2.45 ore dalla partenza).

Dalla cima si scende sul versante opposto seguendo i cavi che portano a diversi salti rocciosi, di moderata difficoltà tecnica seppur con l’impegno delle ferrate in discesa; la ferrata porta, quindi, alla base della parete dalla quale si segue la traccia sassosa e ghiaiosa a destra che riporta sulla traccia di salita che si segue, in breve, tornando al Rifugio Locatelli-Innerkofler (45 minuti dalla cima della Torre di Toblin, 3.30 ore dalla partenza).

Dal Rifugio Locatelli-Innerkofler si segue adesso il sentiero 101 per il Rifugio Auronzo; si scende dapprima su sentiero sassoso e ghiaioso procedendo poi in saliscendi e, infine, in risalita fino alla Forcella Lavaredo (2454 m).
Dalla Forcella Lavaerdo si segue il sentiero ghiaioso che porta in breve in discesa, in moderata pendenza, al Rifugio Lavaredo (2344 m); dal Rifugio Lavaredo si segue, quindi, la mulattiera ghiaiosa che riporta, in saliscendi, al Rifugio Auronzo (1.30 ore dal Rifugio Locatelli, 5.00 ore dalla partenza).

Percorso: Rifugio Auronzo – Forcella dè l’Col de Medo –  Malga Langalm – Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime – Sasso di Sesto – Torre di Toblin – Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime – Forcella Lavaredo – Rifugio Lavaredo – Rifugio Auronzo

Sentieri: 105 – traccia per il Sasso di Sesto – Ferrate della Torre di Toblin – 101

Dislivello: 600 metri in salita e discesa considerati i continui saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.00 ore totali

Quota massima: 2617 m

Difficoltà: E il Rifugio Locatelli-Innerkofler – EE il Sasso di Sesto – EEA la Torre di Toblin –  percorso senza particolari difficoltà tecniche, ma relativamente lungo, nell’anello per il Rifugio Locatelli-Innerkofler; salita al Sasso di Sesto su traccia sassosa con tratto finale non segnato ma ben intuibile con buona visibilità; la salita alla Torre di Toblin è su via ferrata (necessari kit da ferrata e casca) mediamente impegnativa tecnicamente (con due passaggi di difficoltà maggiore) ed esposizione elevata, la discesa è di moderato impegno tecnico (seppur con la difficoltà del percorrere ferrate in discesa). Lo sviluppo totale del percorso è di circa 13 chilometri.

Data di ascesa: luglio 2023

Annotazioni: è bene controllare i periodi di apertura dei rifugi; il rifugio Locatelli-Innerkofler può essere raggiunto anche attraverso altri itinerari ed è anche punto di partenza per altre diverse escursioni a cime e vie ferrate.
Troviamo descritte sul sito, ad esempio, il percorso che tocca i Rifugi Zsigmondy-Comici, Pian di Cengia e Locatelli-Innerkofler partendo dalla Val Fiscalina/Fischleintal (valle laterale della Val di Sesto/Sextental) e le salite alla Croda Fiscalina Orientale/Oberbacherspitze ed al Monte Paterno/Paternkofel (QUI la “pillola” sul percorso che raggiunge i rifugi dalla Val Fiscalina, QUI quella sulla salita alla Croda Fiscalina Orientale e QUI la “pillola” sull’ascesa al Monte Paterno)

Esperienza di Stefano: è necessario tempo asciutto ed è bene scegliere una giornata con buona visibilità per godere del magnifico panorama di vetta; è consigliabile arrivare presto al Rifugio Auronzo per evitare lunghe code in macchina al pedaggio e la possibilità che i parcheggi vadano esauriti.
La ferrata è di difficoltà media (per esperti di questo genere di percorsi) ma non va sottovalutata vista la forte esposizione.

Lungo il primo tratto di percorso

Malga Langalm

Tratto in saliscendi verso il Pian da Rin

Salendo al Rifugio Locatelli-Innerkofler con vista sulle Tre Cime di Lavaredo

Rifugio Locatelli-Innerkofler

Salendo verso Sasso di Sesto e Torre di Toblin con vista su Rifugio Locatelli-Innerkofler e Monte Paterno

Salendo verso Sasso di Sesto e Torre di Toblin

Tratto non segnato verso il Sasso di Sesto

In vetta al Sasso di Sesto

Vista dal Sasso di Sesto sulla Torre di Toblin

Tratto verso l’attacco della Ferrata della Torre di Toblin

Lungo la via ferrata di salita

In cima alla Torre di Toblin

Lungo la ferrata di discesa

Tratto tra il Rifugio Locatelli-Innerkofler e la Forcella Lavaredo

Scendendo al Rifugio Lavaredo

Rifugio Lavaredo

Tornando al Rifugio Auronzo


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Rifugio Auronzo su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta.

Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Pusteria e le sue valli laterali

Rudlhorn (2448 m) – Eisatz (2493 m) – Alpi Noriche – luglio 2023

Il Rudlhorn, cima di 2448 metri di quota, e l’Eisatz, vetta di 2493 metri di altezza, sono situati nelle Alpi Noriche/Norisch Alpen sulla cresta panoramica ricadente sula Val Casies/Gsieser Tal, valle laterale che si stacca dalla Val Pusteria/Pustertal all’altezza di Monguelfo-Tesido/Welsberg-Taisten (QUI la “pillola” sui paesi di Tesido e Monguelfo e QUI quella sulla Val Casies).

Le due cime presentano diverse possibilità di accesso, viene qui descritto l’itinerario “classico”  ad anello che, partendo dal Mudlerhof (posto sopra il paese di Tesido/Taisten in Val Casies), raggiunge, con lungo percorso dal dislivello rilevante, le due cime divse da cresta..

Durante il percorso si attraversano ambienti boscosi, pascolivi e creste panoramiche rendendo, così, l’itinerario molto vario ed interessante; lungo il percorso è posta anche la Malga di Tesido/Taistneralm con cucina tradizionale e situata in zona pascoliva idilliaca.

La salita comincia dal parcheggio del Mudlerhof raggiungibile da Tesido (1620 m, ristorante), si segue la mulattiera forestale numero 38A verso la Malga di Tesido/Taistneralm.
Procedendo sulla mulattiera sterrata, con pendenza moderata costante, si sale nel bosco, con anche alcune aperture panoramiche verso le Dolomiti, raggiungendo in lungo sviluppo la Malga di Tesido (2012 m, 1.20 ore dalla partenza).

Dalla malga si segue il sentiero 54B per il Rudlhorn, si sale inizialmente su mulattiera ripida sassosa nel bosco, ignorati alcuni bivi si procede sul sentiero 54B uscendo dal bosco e salendo molto ripidamente su sentiero terroso e ghiaioso.
Il sentiero porta quindi nei pressi di un’anticima procedendo su traccia sassosa con anche alcune scalette di legno appoggiate che, alternando tratti a mezzacosta ad altri di ripida salita, porta alla cima del Rudlhorn (2448 m, croce, tavola panoramica delle cime, (1.20 ore dalla Malga di Tesido, 2.40 ore dalla partenza).

Dal Rudlhorn si scende sul versante opposto col sentiero 54 verso l’Eisatz; la traccia scende, tra tratti su grossi sassi ed altri terrosi, portando ad una Croce del Tempo/Wtterkreuz e ad una forcella con cartelli.
Ignorato al momento il bivio del sentiero 54A si procede sul sentiero 54 per l’Eisatz salendo in moderata pendenza su traccia terrosa e sassosa giungendo alla base dell’ultimo ripido strappo su traccia sassosa che porta alla cima dell’Eisatz (2493 m, croce, 50 minuti dal Rudlhorn, 3.30 ore dalla partenza).

Si torna, quindi, per la via di salita alla forcella nei pressi della Croce del Tempo al bivio col sentiero 54A (indicazione verso il Durrakopf); si segue il sentiero 54A scendendo su traccia sassosa e ghiaiosa che porta ad un tratto su traccia erbosa e terrosa tra pascoli giungendo ad una sella con cartelli.

Seguendo il sentiero 38 per la Malga di Tesido/Taistneralm si scende su mulattiera sassosa tornando alla Malga di Tesido; per la via di salita si torna, quindi, su mulattiera sterrata con lungo sviluppo al parcheggio del Mudlerhof (2.15 ore dalla vetta dell’Eisatz, 5.45 ore dalla partenza).

Percorso: parcheggio Mudlerhof – Malga di Tesido – Rudlhorn – Eisatz – Malga di Tesido – parcheggio Mudlerhof

Sentieri: 38A – 54B – 54 – 54A – 38 – 38A

Dislivello: 1050 metri in salita e discesa considerati anche i saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.45 ore totali

Quota massima: 2493 m

Difficoltà: EE –  percorso con alcuni passaggi tecnici salendo alle due vette; dislivello rilevante e sviluppo lungo di 15 chilometri

Data di ascesa: luglio 2023

Annotazioni: è bene controllare i periodi di apertura della malga. Il Mudlerhof è anche punto di partenza della salita al Monte Luta e alla cima del Durakopf che con percorso molto lungo possono, volendo, essere concatenati al Rudlhorn ed all’Eisatz (QUI la “pillola” sul percorso per il Monte Luta ed il Durakopf)

Esperienza di Stefano: io ho percorso l’escursione con alcune nebbie e nubi lungo la salita alle vette, con cielo sereno il panorama sarebbe ancora più ampio, è necessario, comunque, tempo asciutto visti i diversi tratti di sentiero piuttosto tecnici; è bene dosare le forze lungo tutto il percorso, tenendo anche conto della discesa dal Rudlhorn con successiva risalita all’Eisatz

Lungo la salita alla Malga di Tesido con alcuni punti panoramici sulle Dolomiti

Alla Malga di Tesido

Salendo al Rudlhorn

Cima del Rudlhorn

Vista dalla cima

Scendendo alla forcella con Croce del Tempo

Salendo all’Eisatz

Vista dalla vetta dell’Eisatz

Tornando alla forcella con Croce del Tempo

Scendendo alla Malga di Tesido


Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio del Mudlerhof di Tesido su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime DI Monti di Fundres, Vedrette di Ries, Alpi di Zillertal e Alpi Noriche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Valle Anterselva, Val Casies e Val Pusteria



Evento! – Camminiamo insieme all’Alpe di Rodengo/Rodeneck e Luson/Lüsen – 11 giugno 2023

CARPE DIEM!!

Prendiamo in prestito la famosa citazione latina per una grande novità “last minute” che proponiamo  unendo, per un’escursione GRATUITA, le competenze di CamminiAmo Yoga (Arianna) e Pillole sudtirolesi (io)!

L’escursione unirà le competenze di Arianna (Guida di Media montagna iscritta all’albo e insegnante di Yoga) e le mie (divulgatore dei punti di interesse dell’Alto Adige/Südtirol).

Arianna, nativa del luogo, certificata nelle sue competenze di Insegnate Yoga da molti anni, Guida di Media Montagna, Istruttrice di NordicWalking, coach di BenEssere naturale e conoscitrice della Natura, da diverso tempo riunisce le sue abilità accompagnando gruppi e persone.
Si può trovare l’attività di Arianna direttamente sul suo sito internet: https://www.camminiamoyoga.com/listaeventi

Io sono un appassionato di Alto Adige/Südtirol ormai da tantissimi anni, con oltre 250 cime diverse salite in Sudtirolo e visite a moltissimi dei suoi punti di interesse in quota, valle e paesi e città.
Sono attivo ormai da anni con il progetto Pillole sudtirolesi per divulgare sempre di più al pubblico italiano le bellezze più o meno note di questa bellissima area!

L’escursione si terrà domenica 11 giugno 2023 all’Alpe di Rodengo-Luson/Rodeneck-Lüsen, in Alto Adige/Südtirol, nella magnifica cornice di questo ampio altopiano posto non lontano da Bressanone/Brixen tra la Val Pusteria/Pustertal e la Valle di Luson/Lüsnertal.

La giornata è dedicata al camminare e alle semplici attività sportive e di BenEssere proposte con un giusto movimento, senza estremismi: valuta la tua reale disponibilità a godere fisicamente di una bella occasione per stare insieme!

Highlight: a seguito del desiderio dei partecipanti, con un breve sforzo aggiuntivo possiamo raggiungere anche la tonda ed erbosa vetta di Cima Lasta per godere di uno dei più spettacolari panorami sulle dolomiti della Val Badia e delle valli circostanti ed una pratica di BenEssere immersi in questa scenografia naturale

Le iscrizioni termineranno il 4 giugno 2023, o prima se raggiunto il numero massimo di partecipanti.

Quindi non aspettare oltre, ci sono solo 15 posti disponibili e solo questa volta, per vivere questo evento in modo gratuito! Prenota in tempo e sei dei nostri in questa esperienza che vede unire il meglio del “vivere la  montagna”: Natura – Movimento – Conoscenza

Puoi essere certo di partecipare inviando i tuoi dati a scrivi@camminiamoyoga.com ed assicurarti così (al costo di € 15.-) il tesseramento a CamminiamoYoga asd (tessera AICS-CONI) valida per tutto un anno di eventi organizzati da Camminiamo Yoga

Alcune note tecniche: in caso di maltempo la gita verrà spostata alla domenica successiva, 18 giugno 2023; le spese proprie per raggiungere il punto di partenza, parcheggio ed eventuale pranzo sono individuali ed a carico del singolo partecipante.


Come sempre per escursioni in montagna:

Sono previste soste e pause pranzo nelle tante malghe lungo il percorso, ma consigliamo comunque di avere uno snack e la borraccia dell’acqua con sé.

E’ vivamente consigliato abbigliamento adatto alla montagna: scarpe da trekking, giacca a vento, abbigliamento a strati, cappello e occhiali da sole, k-way o mantella e tutto quello che ritenete necessario per stare bene. 

Sono previste soste e pause pranzo nelle tante malghe lungo il percorso, ma consigliamo comunque di avere uno snack e la borraccia dell’acqua con sé.

Sono d’obbligo i bastoncini da trekking-nordicwalking (li utilizzeremo anche per le pratiche distensive, guidate da Arianna, durante l’escursione) 

Ricordatevi di avere anche contanti per parcheggio ed eventuali bere e mangiare in rifugio (non sempre in quota è presente o funziona il pos!)

Vi accogliamo con gioia, scriveteci! Noi sappiamo che avete voglia di scoprire la montagna sotto nuovi e rivitalizzanti aspetti 🙂 A presto! Pfiati! Namastè!

Arianna e Stefano

Scheda dell’evento:

DOVE: Alpe di Rodengo-Luson (BZ)
QUANDO: domenica 11 giugno 2023 (spostamento a domenica 18 giugno 2023 in caso di maltempo)
CON CHI: Arianna (CamminiAmo Yoga) – Stefano (Pillole sudtirolesi)
PUNTO DI PARTENZA: parcheggio Zumis (QUI il posizionamento su Google Maps), possibilità di unirsi in viaggio su meno macchine in base alla provenienza dei partecipanti
ORARIO DI RITROVO AL PARCHEGGIO ZUMIS: ore 8.00
DIFFICOLTA’: E – escursione su larghi sentieri con possibile salita facoltativa, su sentiero un po’ più ripido, alla panoramicissima Cima Lasta/Astjoch a 2100 metri di quota.
NUMERO MASSIMO PARTCIPANTI: 15 (l’escursione si terrà con un numero minimo di 8 adesioni)
COME MI ISCRIVO: invio dei dati per la tessera associativa a: scrivi@camminiamoyoga.com (costo 15€ con validità annuale)
TERMINE ISCRIZIONI: 4 giugno 2023, o prima se raggiunto il numero massimo di partecipanti
COSTI: partecipazione gratuita! Viaggio, parcheggio e soste nelle malghe a proprio onere
PRE-REQUISITI: capacità di un giusto movimento senza estremismi, per godere fisicamente delle attività previste nella natura
ATTREZZATURA RICHIESTA: zaino, abbigliamento a strati, cappello e occhiali da sole, k-way o mantella, bastoncini da escursionismo, acqua e qualcosa da mangiare, contanti per parcheggio e malga (non sempre in quota è presente o funziona il pos!)
Sono d’obbligo i bastoncini da trekking-nordic walking (che saranno utilizzati anche nelle pratiche distensive durante l’escursione); eventuale telo o tappetino da mettere in terra per i momenti di rilassamento guidati da Arianna.

Cornetto della Val Casies/Hörneggele (2127 m) – Alpi Noriche – settembre 2022

Il Cornetto della Val Casies/Hörneggele, vetta di 2127 metri di quota, è posto nelle Alpi Noriche/Norische Alpen in Val Casies/Gsiesertal; nonostante la quota non molto elevata dalla vetta si può godere un panorama molto vasto verso molte vette delle Alpi Noriche, delle Dolomiti di Sesto e delle Dolomiti di Braies.

Il percorso normale di salita parte da Santa Maddalena/St. Magdalena in Val Casies salendo dapprima ripidamente nel bosco e poi per tratti pascolivi più aperti fino alla panoramica vetta; il tracciato presenta uno sviluppo piuttosto lungo e richiede quindi il giusto allenamento (QUI la “pillola” sulla Val Casies).

La salita comincia da Santa Maddalena (1405 m), si seguono le indicazioni per il sentiero 52B verso il Lanzberg e la Malga Ragotzalm; si sale su stradina asfaltata, in pendenza moderata, raggiungendo in breve il ristorante Lanzberg.

Seguendo il sentiero 52B si sale nel bosco con alcuni punti panoramici sulla Val Casies, la traccia terrosa e ghiaiosa sale dapprima con pendenza moderata fino ad un bivio; seguendo sempre in salita il sentiero 52B per Malga Ragotz e l’Hörneggele si sale con traccia nel bosco con pendenza molto elevata fino a raggiungere l’innesto col sentiero 52.
Seguendo il sentiero 52 per Malga Ragotz e l’Hörneggele si sale, con pendenza moderata, con traccia terrosa e sassosa nel bosco fino a giungere alla zona della Malga Ragotz (2014, nessun punto di ristoro, 2.00 ore dalla partenza).

Dalla Malga Ragotz si segue sempre il sentiero 52 per l’Hörneggele salendo su traccia erbosa e terrosa tra pascoli, fino ad un primo bivio; continuando per l’Hörneggele si sale con pendenza moderata tra pascoli e rado bosco al bivio col sentiero 52A.
Rimanendo sul sentiero 52 per l’Hörneggele si procede, in breve, in saliscendi fino alla vetta del Cornetto della Val Casies/Hörneggele (2127 m, croce, 30 minuti da Malga Ragotz, 2.30 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 2.00 ore, 4.30 ore dalla partenza.

Percorso: Santa Maddalena – Lanzberg – Malga Ragotz – Cornetto della Val Casies/Hörneggele – Malga Ragotz – Lanzberg – Santa Maddalena

Sentieri: 52B – 52

Dislivello: 750 metri in salita e discesa considerati anche i brevi saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.30 ore  (2.30 ore la salita, 2.00 ore la discesa)

Quota massima: 2127 m

Difficoltà: E –  percorso senza grandi difficoltà tecniche ma che presenta, comunque, diversi tratti ripidi nel bosco su sentiero terroso, sviluppo totale di 11 chilometri circa

Data di ascesa: settembre 2022

Annotazioni: a settembre 2022 il tratto del sentiero 52 da Santa Maddalena al bivio tra il sentiero 52 ed il 52B risulta chiuso per lavori nel bosco è quindi obbligatorio salire col sentiero 52B come scritto nella descrizione del percorso

Esperienza di Stefano: escursione che è bene percorrere con buona visibilità per godere del bel panorama dalla vetta; pur non essendo il percorso molto difficile è bene fare attenzione ai diversi tratti nel bosco un po’scivolosi soprattutto dopo periodi piovosi

Salendo al Lanzberg

Ristorante Lanzberg

Vista sulla Val Casies

Salendo ripidamente sul sentiero 52B

Incrocio col sentiero 52

Salendo a Malga Ragotz

Malga Ragotz

Salendo verso la vetta

In vetta al Cornetto/Hörneggele

Panorami di vetta

Cliccare sull’immagine per visualizzare Santa Maddalena in Val Casies su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime di Monti di Fundres, Vedrette di Ries, Alpi di Zillertal e Alpi Noriche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Valle Anterselva, Val Casies e Val Pusteria

Lago di Dobbiaco/Toblacher See – Val Pusteria – gennaio 2022

Il Lago di Dobbiaco/Toblacher See, posto a 1258 metri di quota, è situato a pochi chilometri di distanza dal noto paese di Dobbiaco/Toblach in alta Val Pusteria/Pustertal; il lago giace in zona idilliaca circondato da vette dolomitiche del gruppo delle Dolomiti di Sesto e delle Dolomiti di Braies (QUI la “pillola” sul Lago di Dobbiaco in versione estiva e QUI quella sul paese di Dobbiaco).

In inverno è possibile percorrere il giro delle sponde del lago su tracciato innevato, di circa 3 chilometri di lunghezza, solitamente battuto; è, comunque, sempre bene fare attenzione, soprattutto con bambini, a possibili tratti ghiacciati, non è, invece, possibile attraversare a piedi le acque innevate del lago.

Il percorso attorno a Lago di Dobbiaco comincia dal parcheggio posto lungo la strada della Val di Landro (1258 m, hotel-ristorante), dal parcheggio si giunge in breve alle sponde del lago percorrendo verso sinistra il percorso che porta dapprima lungo la sponda del lago e poi nel bosco fino ad un ponticello.
Superato il ponticello si seguono sempre le indicazioni per il percorso invernale raggiungendo l’altra sponda del lago e raggiungendo, con percorso tra bosco e radure, una piattaforma panoramica e la zona dell’imbarcadero attraversando anche una pista da fondo.
Da qui si supera un altro ponte che riporta nel punto dove si è iniziato il giro del lago nei pressi del parcheggio (1.15 ore dalla partenza).

Percorso: giro intorno al Lago di Dobbiaco

Sentieri: traccia battuta invernale che segue in il sentiero estivo attorno al lago

Dislivello: nessuno

Tempo di percorrenza: 1.15  ore

Quota massima: 1258 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo relativamente breve di circa 3 chilometri e dalla difficoltà tecnica contenuta, prestare, comunque, attenzione a possibili tratti ghiacciati che, se presenti, richiedono attrezzatura adeguata; non avventurarsi sulla superficie del lago.

Data di percorrenza: gennaio 2022

Annotazioni: il giro attorno al lago può essere anche percorso in senso inverso a quello descritto percorrendo, così, prima il tratto più soleggiato

Giro intorno al lago

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Lago di Dobbiaco su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Malga Foresta/Grünwaldalm – Lago di Braies/Pragser Wildsee – Val Pusteria – dicembre 2021

La Malga Foresta/Grünwaldalm, situata a 1590 metri di quota, è posta non molto distante dal notissimo Lago di Braies/Pragser Wildsee; il lago è raggiungibile dall’alta Val Pusteria/Pustertal passando per la laterale Valle di Braies/Pragsertal (QUI la “pillola” sul Lago di Braies e QUI quella sulla Valle di Braies).

Il percorso, solitamente tracciato, per la Malga Foresta (chiusa in inverno) costeggia dapprima il Lago di Braies e raggiunge poi la malga con percorso ombreggiato nel bosco in pendenza moderata; il tratto che costeggia il lago può essere percorso, se le condizioni lo consentono e con il giusto equipaggiamento, anche camminando direttamente sulle acque ghiacciate ed innevate fino al bivio per Malga Foresta.

La salita a Malga Foresta comincia dal parcheggio del Lago di Braies (1494 m, hotel e ristoranti), seguendo il sentiero 1 del giro intorno al lago ed il sentiero 19 per Malga Foresta si raggiunge in breve una chiesetta e si procede poi o in saliscendi sulla maluattiera innevata (a  volte tratti ghiacciati) o volendo, se le condizioni lo consentono, camminando sulle acque del lago fino a raggiungere il bivio del sentiero 19 per Malga Foresta/Grünwaldalm.
Si segue quindi a destra il sentiero 19 salendo su traccia ombreggiata (a volte dura o ghiacciata) che porta in pendenza costante moderata alla Malga Foresta (1590 m, chiusa in inverno, 1.15 ore dalla partenza).


Ritorno per lo stesso percorso in 1.00 ora, 2.15 ore dalla partenza.

Percorso: Lago di Braies – Malga Foresta – Lago di Braies

Sentieri: 1 – 19

Dislivello: 200 metri in salita e discesa comprese le varie contropendenze

Tempo di percorrenza: 2.15 ore (1.15 ore l’andata, 1.00 ora il ritorno).

Quota massima: 1590 m

Difficoltà: EAI – percorso di moderata difficoltà tecnica ma con possibile presenza di tratti ghiacciati che richiedono ciaspole o ramponi; la variante di cammino sulle acque del lago deve essere valutata attentamente in base alle condizioni presenti

Data di ascesa: dicembre 2021

Cartelli alla partenza

Lungo la mulattiera innevata che costeggia il lago

Deviazione del sentiero 19 per Malga Foresta

Lungo il tracciato verso Malga Foresta/Grünwaldalm

Malga Foresta

Ritorno passando sulle acque del lago

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Lago di Braies su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Gänsebichl – Stoanamandl – Jochtal – Valle di Valles – dicembre 2021

Il Gänsebichl, cima di 2100 metri di quota, ed lo Stoanamandl, vetta di 2118 metri di altezza, sono situati nel gruppo dei Monti di Fundres/Pfunderer Berge nel comprensorio sciistico del Gitschberg-Jochtal; il percorso parte dalla cabinovia Jochtal posta nei pressi del paese di Valles/Vals, raggiungibile da Rio di Pusteria/Mühlbach (QUI la “pillola” sul comprensorio Gitschberg-Jochtal e QUI quella sui paesi di Valles, Maranza e Rio di Pusteria).

L’itinerario presenta un tracciato, solitamente battuto dal gatto delle nevi, che con diversi saliscendi (ed anche qualche tratto un po’ ripido) conduce alle due elevazioni con ampio panorama su Monti di Fundres, Alpi Breonie/Stubaier Alpen ed Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen; nei pressi della stazione a monte della cabinovia è, inoltre, presente il Rifugio-ristorante Jochtal con cucina tipica e terrazza panoramica.

Il percorso al Gänsebichl e allo Stoanamandl comincia dalla stazione a monte della cabinovia Jochtal (2000 m, rifugio-ristorante), si segue il percorso invernale inizialmente a lato della pista da sci che porta inizialmente in discesa ad una sella.
Dalla sella si sale piuttosto ripidamente passando sotto una seggiovia giungendo alla vetta del Gänsebichl (2100 m, cannocchiale, 30 minuti dalla partenza).

Dal Gänsebichl si prosegue sul sentiero invernale in discesa un po’ ripida fino a costeggiare un lago artificiale; dal lago si procede quindi in saliscendi, con qualche tratto di salita con moderata pendenza, fino a giungere alla vetta dello Stoanamandl (2118 m, croce, tavola panoramica, 45 minuti dal Gänsebichl, 1.15 ore dalla partenza).

Ritorno con molti saliscendi per lo stesso percorso in 1.15 ore, 2.30 ore dalla partenza).

Percorso: cabinovia Jochtal – Gänsebichl – Stoanamandl –  Gänsebichl – cabinovia Jochtal

Sentieri: tracciato invernale che segue in parte il sentiero estivo 1A

Dislivello: 300 metri in salita e discesa comprese le varie contropendenze

Tempo di percorrenza: 2.30 ore (1.15 ore l’andata, 1.15 ore il ritorno).

Quota massima: 2118 m

Difficoltà: EAI – percorso di moderata difficoltà tecnica solitamente battuto dal gatto delle nevi, presenti alcuni tratti un po’ ripidi

Data di ascesa: dicembre 2021

Rifugio-ristorante Jochtal

Tratto verso il Gänsebichl

Vetta del Gänsebichl

Tratto verso lo Stoanamandl

Vetta dello Stoanamandl

Vista sulle Alpi Sarentine

Vista sulle Alpi Breonie

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia Jochtal di Valles su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Croda Sora i Colesei/Arzalpenkopf (2356 m) – Dolomiti – luglio 2021

La Croda Sora i Colesei/Arzalpenkopf è una cima, di 2356 metri di quota, posta nella zona della Val di Sesto/Sextental nelle Dolomiti di Sesto; la vetta, posta sul confine tra Sudtirolo e Veneto, offre un ampio panorama circolare è situata in posizione dominante sul Passo Monte Croce di Comelico/Kreuzbergpass, (QUI la “pillola” sul Passo Monte Croce di Comelico, QUI quella sulla Val di Sesto e QUI la “pillola” sulle Dolomiti di Sesto).

La vetta presenta diverse possibilità di accesso, la meno difficile (seppur sempre di discreto impegno) sale dal versante veneto dal Rifugio Lunelli passando per il Rifugio Berti; viene, invece, qui descritto l’impegnativo tracciato ad anello che porta in vetta dal Passo Monte Croce di Comelico attraversando anche tratti attrezzati ed altri molto ripidi.

La salita comincia dal Passo Monte Croce di Comelico (1636 m, hotel/ristorante) seguendo il sentiero 15-124 per il Rifugio Berti; si sale dapprima tra pascoli e poi su mulattiera nel bosco raggiungendo un’altra zona pascoliva ed in breve in bivio.
Al bivio si segue a sinistra il sentiero 124 per il Rifugio Berti, il tracciato procede inizialmente in leggera discesa su erba alta raggiungendo in breve il Lago dell’Orso/Bärensee, spesso asciutto (1768 m).

Dal lago si segue sempre il sentiero 124 per il Rifugio Berti salendo ripidamente, con traccia terrosa, nel bosco con vegetazione fitta fino a giungere ad un alpeggio ed alla Forcella Plan della Biscia (1942 m).
Seguendo ancora i cartelli per il Rifugio Berti si prosegue in breve su vecchia mulattiera di guerra, in parte franata, giungendo in breve ad un altro bivio, si prende quindi a sinistra il sentiero 124 per il Rifugio Berti; la traccia prosegue in saliscendi, tra mughi e poi su cenge piuttosto esposte, con anche alcuni tratti franati, salendo poi in un ripido canale (in parte attrezzato con alcuni cavi) su traccia sassosa che porta ad uscire dal canale e conduce ai ruderi del Rifugio Sala (2114 m, cartelli abbattuti).

Dai ruderi del Rifugio Sala si prende il sentiero in salita 122 che aggira i ruderi e conduce ad altri cartelli abbattuti; tralasciando la traccia che a sinistra conduce al Vallon Popera si continua dritti su traccia con bolli circolari bianco/rossi che porta, su terreno sassoso tra rovine di guerra, in moderata salita ad un altro bivio con cartelli questa volta in piedi.
Si segue quindi a destra per la vetta salendo su traccia sassosa che conduce ad altre rovine di guerra ed infine alla vetta della Croda Sora i Colesei (2356 m, croce, 2.30 ore dalla partenza).

Dalla vetta si torna in breve al bivio con cartelli in piedi e si prende a destra la traccia per la Forcella Popera/Arzalpensattel, la traccia sassosa in saliscendi conduce, quindi, in breve alla Forcella Popera (2291 m).

Dalla Forcella si prende in discesa seguendo le indicazioni “Sexten” scritte su un masso, la traccia scende ripidissima su terreno sassoso e ghiaioso nel canalone, inizialmente sono presenti anche dei cavi che aiutano nella progressione. Superato il tratto con cavi la traccia segnata con bolli rossi (prestando attenzione nel seguirli fedelmente) scende molto ripida su terreno sassoso impegnativo fino ad uscire dal canalone incontrando il sentiero 15 che si segue verso il Passo Monte Croce.
Il sentiero sassoso e terroso scende quindi, fino a riportare nel bosco e raggiungendo prima l’area delle ferrate didattiche e poi il bivio per il Lago dell’Orso incontrato in salita; rimanendo sul sentiero per il Passo Monte Croce si torna quindi, in breve, per la via già percorsa in salita al Passo Monte Croce (2.00 ore dalla vetta, 4.30 ore dalla partenza).

Percorso: Passo Monte Croce di Comelico – Forcella Plan della Biscia – ruderi Rifugio Sala – Croda Sora i Colesei – Forcella Popera – Passo Monte Croce di Comelico

Sentieri: 15 – 124 – 122 – traccia con bolli rosso/bianchi per la Croda Sora i Colesei – traccia per la Forcella Popera – canalone con bolli rossi – 15

Dislivello: 800 metri in salita e discesa considerati i saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.30 ore (2.30 ore la salita, 2.00 ore la discesa)

Quota massima: 2356 m

Difficoltà: EE/EEA – escursione molto impegnativa con diversi tratti ripidissimi o esposti, alcune frazioni attrezzate con cavi e diversi bivi e tratti con scarse segnalazioni che richiedono senso di orientamento

Data di ascesa: luglio 2021

Annotazioni: per chi volesse rimanere su impegno tecnico più contenuto (ma comunque con senso di orientamento necessario e dislivello elevato) è consigliabile salire e scendere dal versante veneto dal Rifugio Lunelli passando per il Rifugio Berti.
Dal Passo Monte Croce partono anche diversi altri itinerari come quello per il Monte Covolo/Seikofel e la Malga Nemes Alm, la salita alla vetta del Castelliere/Burgstall ed i Prati di Croda Rossa/Rotwandwiesen e l’ascesa al Col Quaternà/Kniegberg, il Passo Silvella/Kniebergsattel e la Malga Nemes Alm (QUI la “pillola” sul percorso per il Monte Covolo, QUI quella sulla salita al Castelliere ed i Prati di Croda Rossa e QUI la “pillola” sull’ascesa al Col Quaternà).

Esperienza di Stefano: percorso da non sottovalutare nel suo complesso sia fisicamente che tecnicamente; io ho trovato molto impegnativo anche il ripidissimo canalone di discesa; è tassativo scegliere una giornata asciutta e senza rischio di temporali

QUI il link YouTube al video sulla salita alla Croda Sora i Colesei

Cartelli alla partenza

Primo tratto tra pascoli

Salendo alla Forcella Plan della Biscia

Breve tratto sull’antica mulattiera di guerra con vista sulla vetta

Tratti in saliscendi franati

Nel ripido canale che porta ai ruderi del Rifugio Sala

Ruderi Rifugio Sala

Traccia verso il bivio vetta – Forcella Popera

Bivio vetta – Forcella Popera

Tratto finale verso la vetta

In vetta alla Croda Sora i Colesei

Panorama dalla vetta verso la Val di Sesto

Forcella Popera con vista sulla vetta

Lungo il ripidissimo canalone di discesa

All’uscita dal canalone


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DISCLAIMER:

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Pusteria e le sue valli laterali

Plan de Corones/Kronplatz – comprensorio estivo – Val Pusteria e Val Badia – luglio 2021

Il Plan de Corones/Kronplatz è un comprensorio sciistico ed escursionistico molto noto posto tra Val Pusteria/Pustertal e Val Badia/Gadertal; la vetta, alta 2275 metri di quota, è situata in posizione isolata dalle altre cime permettendo panorami amplissimi su Dolomiti e cresta di confine con l’Austria.

Il comprensorio del Plan de Corones presenta molti punti di accesso sia con sentieri escursionistici e per mountain-bike sia tramite gli impianti di risalita; anche in estate, infatti, sono funzionanti le cabinovie che conducono in vetta partendo da Riscone di Brunico/Bruneck, Perca/Percha, Valdaora/Olang e dal Passo Furcia/Furkel Pass che collega Valdaora con San Vigilio di Marebbe/Enneberg (QUI la “pillola” su Brunico, QUI quella su Valdaora e QUI la “pillola” su San Vigilio di Marebbe).

Lungo il comprensorio del Plan de Corones si diramano, quindi, una fitta rete di sentieri, percorsi per mountain-bike e tracciati da trail e downhill; tra le varie possibilità viene qui descritta la salita, possibile a piedi ed in bicicletta, tramite la mulattiera sterrata che conduce dal Passo Furcia alla vetta (QUI la “pillola” sulla salita lungo la mulattiera).

Tra gli altri punti di interesse del luogo troviamo molte malghe e rifugi che propongono piatti tipici, sia in vetta che lungo i sentieri, e la presenza, in vetta, di: una grande campana con tavola panoramica delle cime visibili, diversi giochi ed attrazioni per bambini, il Museo Corones dedicato alla montagna e facente parte del circuito museale Messner Mountain Museum ed il Museo Lumen dedicato alla fotografia.

Inoltre, durante la stagione invernale, il Plan de Corones diventa un noto ed apprezzato comprensorio sciistico che offre oltre 120 chilometri di piste da sci servite da impianti veloci e moderni che collegano, sci ai piedi, tutti i versanti del Plan de Corones (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico).

Grande campana in vetta

Dalla tavola panoramica delle vette

Vista sugli impianti provenienti da Perca e Brunico

Impianto che collega con Passo Furcia

Impianto proveniente da Valdaora

Museo Corones del Messner Mountain Museum

Vista panoramica dal Museo Corones

Rifugi e giochi per bambini

Piatti tipici al Rifugio Corones

Cartelli in vetta

Lungo la mulattiera dal Passo Furcia alla vetta

Percorsi per downhill

Mucche sui pascoli della zona

Comprensorio in inverno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina e QUI sulla Val Badia


Cliccare sull’immagine per visualizzare gli impianti del Plan de Corones a Brunico su Google Maps


Cliccare sull’immagine per visualizzare gli impianti del Plan de Corones a Perca su Google Maps


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Plan de Corones/Kronplatz (2275 m) – Dolomiti – luglio 2021

Il Plan de Corones/Kronplatz, ampia vetta di 2275 metri di quota, è un noto monte e comprensorio escursionistico posto tra Val Pusteria e Val Badia; dalla sua vetta, ove sono presenti diversi rifugi e i musei Corones del circuito Messner Mountain Museum e Lumen dedicato alla fotografia, è possibile godere di un amplissimo panorama comprendente molti gruppi dolomitici e della cresta di confine con l’Austria (QUI la “pillola” sul comprensorio del Plan de Corones in estate).

La vetta del Plan de Corones può essere raggiunta, sia a piedi che con gli impianti di risalita, da molti punti diversi di partenza; viene qui proposta la salita integrale su mulattiera sterrata (percorribile anche in mountain bike), che da Passo Furcia, raggiungibile da Valdaora/Olang e San Vigilio di Marebbe/Ennenberg, conduce alla vetta con percorso di media lunghezza (QUI la “pillola” su Valdaora e QUI quella su San Vigilio di Marebbe)

La salita al Plan de Corones comincia dal Passo Furcia/Furkel Sattel (1745 m) seguendo le indicazioni n, 1 per il Paln de Corones; la mulattiera sterrata sale con alcuni tornanti e, ignorate le deviazioni del sentiero 13 e del sentiero 1, si rimane sempre sulla mulattiera in moderata pendenza fino al bivio indicante il Rifugio Geiselsberger.

Si segue, quindi, sempre la mulattiera verso il Rifugio Geiselsberger in falsopiano, si ignora la deviazione per il sentiero 3,  e si raggiunge il Rifugio Geiselsberger (chiuso in estate); continuando sulla mulattiera si sale in pendenza più accentuata, ignorata la deviazione per il sentiero 2, si continua in moderata pendenza fino alla vetta del Plan de Corones (2275 m, enorme campana, rifugi e musei, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.15 ore o con la cabinovia Ruis.

Percorso: Passo Furcia – mulattiera sterrata – Plan de Corones – mulattiera sterrata – Passo Furcia

Sentieri: mulattiera sterrata

Dislivello: 500 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.00 ore (1.45 ore la salita, 1.15 ore la discesa).

Quota massima: 2275 m

Difficoltà: E – escursione di media lughezza senza particolari difficoltà tecniche

Data di ascesa: luglio 2021

Annotazioni: si può scendere o salire con la cabinovia Ruis abbreviando, eventualmente, il percorso.

Esperienza di Stefano: io ho abbinato la salita in vetta alla visita del Museo Mountain Messner Museum posto in cima scendendo poi con la cabinovia Ruis

QUI il link al video YouTube sulla salita al Plan de Corones

Cartelli al Passo Furcia

Primo tratto di salita con vista sul Piz da Peres

Primo tratto di salita con vista sulle Dolomiti

Tratto nel bosco

Vista sulla Marmolada

Bivio per Rifugio Geiselsberger

Rifugio Geiselsberger

Ultimo tratto di salita

In vetta al Plan de Corones

Panorama dalla vetta

Messner Mountain Museum Corones

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

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