Rifugio Malghetta Sciliar/Schlernbödelehütte (1726 m) – Alpe di Siusi – giugno 2023

Il Rifugio Malghetta Sciliar/Schlernbödelehütte, situato a 1726 metri di quota, è posto ai piedi del massiccio dolomitico dello Sciliar/Schlern in zona idilliaca in una radura nel bosco; il tracciato “classico” di salita per il rifugio parte dal paese di Siusi/Seis salendo piuttosto ripidamente nel bosco (QUI la “pillola” sul paese di Siusi allo Sciliar).

Il percorso da Siusi prevede un dislivello e sviluppo piuttosto rilevanti ma può essere relativamente abbreviato raggiungendo in macchina i Bagni di Razzes/Bad Ratzes; come detto il percorso si svolge prevalentemente nel bosco passando anche nei pressi di belle cascatelle e alcuni punti panoramici.

La salita comincia da Siusi in paese (1000 m) seguendo il sentiero numero 1 per Bad Ratzes; il tracciato sale lungo alcune vie del paese entrando poi nel bosco e passando anche sotto la cabinovia per l’Alpe di Siusi.
Seguendo a tutti i numerosi bivi il sentiero numero 1 per Bad Ratzes si raggiunge l’incrocio con il Sentiero Oswald von Wolkenstein ed un laghetto giungendo quindi sulla strada asfaltata che conduce, in breve, ai Bagni di Razzes/Bad Ratzes con omonimo hotel (1212 m, 40 minuti dalla partenza, volendo fin qui anche in macchina).

Dall’Hotel si segue sempre il sentiero numero 1 per il Rifugio Bolzano/Schlern Haus e per il Rifugio Malghetta Sciliar/Schlernbödelehütte; si giunge ad un albero cavo in cui si passa nel mezzo e si inizia la salita ripida nel bosco si sentiero terroso e sassoso passando anche nei pressi di diverse cascatelle fino a giungere al bivio col sentiero 1A.

Rimanendo sul sentiero 1 si sale ripidamente nel bosco su sentiero terroso e sassoso raggiungendo anche un breve tratto più aperto con una particolare scultura di un volto; continuando la ripida salita nel bosco si giunge quindi ad un punto panoramico con scultura di un fungo e, oltrepassata la teleferica del rifugio, si giunge, in breve, al Rifugio Malghetta Sciliar/Schlernbödelehütte (1726 m, 1.30 ore dai Bagni di Razzes, 2.10 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.40 ore, 3.50 ore dalla partenza.

Percorso: Siusi – Bagni di Razzes – Rifugio Malghetta Sciliar – Bagni di Razzes – Siusi

Sentieri: 1

Dislivello: 700 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.50 ore (2.10 ore la salita, 1.40 ore la discesa).

Quota massima: 1726 m

Difficoltà: E –  percorso che non presenta particolari difficoltà tecniche ma con diversi tratti decisamente ripidi nel bosco e sviluppo totale di circa 11 chilometri

Data di ascesa: giugno 2023

Annotazioni: è possibile raggiungere in macchina i Bagni di Razzes, risparmiando 200 metri di dislivello in  salita e discesa e 4 chilometri di sviluppo tra andata e ritorno; è bene controllare i periodi di apertura del rifugio.

Esperienza di Stefano: escursione che richiede tempo asciutto visti i tratti ripidi e, a volte, un po’ fangosi nel bosco; è bene scegliere una giornata con buona visibilità e soleggiamento per godere del bell’ambiente al rifugio

A Siusi con vista sullo Sciliar

Nel primo tratto salendo ai Bagni di Razzes

Incrocio col sentiero Oswald von Wolkenstein con una delle sue installazioni

Salendo ai Bagni di Razzes

Ai Bagni di Razzes al parcheggio a cui, volendo, si può giungere in macchina

Ai Bagni di Razzes con hotel Bad Ratzes

Nel primo tratto di salita al Rifugio Malghetta Sciliar

Bivio tra sentiero 1 e 1A

Salendo ripidamente nel bosco con anche belle fioriture e sculture particolari

Al punto panoramico verso lo Sciliar

Passaggio sotto la teleferica quasi arrivati al rifugio

Al Rifugio Malghetta Sciliar


Cliccare sull’immagine per visualizzare il paese di Siusi su Google Maps

Cliccare sull’immagine per visualizzare i Bagni di Razzes su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

copriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Gardena e Alpe di Siusi

Monte San Vigilio/Vigiljoch (1837 m) – salita da Rio Lagundo/Aschbach – Val Venosta – giugno 2023

Il Monte San Vigilio/Vigiljoch, la cui massima elevazione del Dosso dei Larici/Larchbühel raggiunge i 1837 metri di quota, è posto tra la Val d’Adige/Etschtal, la Val d’Ultimo/Ultental e la bassa Val Venosta/Vinschgau; l’area del Monte San Vigilio, che presenta diverse possibilità di accesso, è prevalentemente boscosa ed offre molte possibilità escursionistiche e punti di interesse.

Viene qui descritto l’accesso dalla funivia Rio Lagundo/Aschbach, frazione di Lagundo/Algund, ma con stazione a valle dell’impianto situata a Rablà/Rabland, frazione di Parcines/Partschins, in bassa Val Venosta/Vinschgau (QUI la “pillola” su Rio Lagundo, QUI quella su Lagundo e QUI la “pillola” su Parcines e Rablà).

Il percorso ad anello, dal dislivello contenuto ma con alcuni tratti ripidi e sviluppo di circa 9 chilometri, raggiunge nel bosco dapprima il piccolo Lago Nero/Schwarze Lacke per poi proseguire per la chiesetta di San Vigilio e la vetta tornando, poi, alla funivia tramite il Passo San Vigilio e successiva discesa nel bosco.

Il percorso comincia dalla stazione a monte della funivia Rio Lagundo (1333 m, stazione a valle a Rablà), si segue il sentiero 28 per il Vigiljoch raggiungendo in breve la frazione di Rio Lagundo (con posti di ristoro Aschbacher Hof e Oberhaus) salendo poi nel bosco fino al bivio tra il sentiero 28 ed il 28A.
Si segue il sentiero 28A per il Lago Nero/Schwarze Lacke salendo piuttosto ripidamente, incrociando diverse volte la strada forestale, su sentiero terroso nel bosco raggiungendo il grosso masso Mahderknott e poi un punto più aperto panoramico con crocefisso.
Continuando di nuovo nel bosco si giunge al bivio col sentiero 28B, rimanendo sul sentiero 28A si giunge quindi, in breve, al Lago Nero/Schwarze Lacke con attiguo punto di ristoro Seespitz (1760 m, 1.20 ore dalla partenza).

Dal Lago Nero si segue il sentiero 9 per il Monte San Vigilio/Vigiljoch, si sale su mulattiera sterrata dapprima piuttosto ripidamente e poi in falsopiano raggiungendo la chiesetta di San Vigilio posta su un colle; dalla chiesetta si segue il sentiero 4 per la seggiovia salendo, ripidamente ma in breve, su mulattiera sterrata fino alla stazione a monte della seggiovia, proveniente dagli impianti di Lana, ed al posto di ristoro Sessellift (1814 m).

Volendo, in breve, dal Sessellift si può seguire la mulattiera non segnata che porta nei pressi delle antenne (recintate con divieto di accesso) poste sulla vetta del Dosso dei Larici (1837 m, 40 minuti dal Lago Nero, 2.00 ore dalla partenza).

Dal Dosso dei Larici si torna alla chiesetta di San Vigilio e si riprende il sentiero 9 che, in breve, porta su mulattiera sterrata al Passo San Vigilio/Vigiljoch (1743 m); dal passo si segue il sentiero 28 per Rio Lagundo/Aschbach, il tracciato scende ripidamente nel bosco (attraversando diverse volte la strada forestale) e poi riporta al bivio col sentiero 28A incontrato in salita.
Per il sentiero già noto si torna, quindi, in breve a Rio Lagundo/Aschbach (1.15 ore dal Dosso dei Larici, 3.15 ore dalla partenza).

Percorso: stazione a monte funivia Rio Lagundo – Lago Nero – chiesetta San Vigilio – stazione a monte seggiovia – Dosso dei Larici – stazione a monte seggiovia – chiesetta San Vigilio – Passo San Vigilio – stazione a monte funivia Rio Lagundo

Sentieri: 28 – 28A – 9 – 4 – deviazione al Dosso dei Larici – 4 – 9 – 28

Dislivello: 550 metri in salita e discesa considerati i saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.15 ore

Quota massima: 1837 m

Difficoltà: E –  percorso che non presenta particolari difficoltà tecniche ma con diversi tratti ripidi nel bosco e sviluppo totale di circa 9 chilometri

Data di ascesa: giugno 2023

Annotazioni: la discesa ripida nel bosco col sentiero 28 può essere evitata seguendo la mulattiera forestale più lunga ma meno pendente. È bene informarsi su orari e periodi di apertura della funivia e, se si volesse fermarsi, dei vari punti di ristoro

Esperienza di Stefano: escursione interessante che tocca diversi tipi di ambiente e punti di interesse; può essere adatta anche, con tempo stabile, per un escursione pomeridiana

Panorama su Rablà e Parcines dalla stazione a monte della funivia

Vista su Rio Lagundo dalla stazione a monte della funivia

Salendo da Rio Lagundo verso il bosco

Salendo nel bosco

Bivio tra sentiero 28 e 28A

Grosso mosso Mahder Knott

Salendo nel bosco

Vista dal punto panoramico

Salendo al Lago Nero

Lago Nero

Punto di ristoro Seespitz

Punto di ristro Seespitz

Cavalli avelignesi

Chiesetta di San Vigilio

Tratto verso la stazione a monte della seggiovia proveniente dagli impianti di Lana

Vista su Mendola/Mendel e Monte Luco/Laugen

Punto di ristoro Sessellift alla stazione a monte della seggiovia

Salendo alla vetta del Dosso dei Larici

Vetta del Dosso dei Larici

Andando verso il Passo San Vigilio/Vigiljoch

Al Passo San Vigilio/Vigiljoch

Scendendo a Rio Lagundo nel bosco sul sentiero 28

All’Aschbacher Hof


Cliccare sull’immagine per visualizzare la stazione a valle della funivia Rio Lagundo a Rablà su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime della Mendola, del Monte San Vigilio, delle Maddalene e del Monte Corno

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Venosta

Gola del Bletterbach – GEOPARC – (1600 m) – Dolomiti – maggio 2023

La Gola del Bletterbach è un profondo solco, scavato nei millenni, dal Rio delle Foglie/Bletterbach e che mostra una perfetta stratificazione rocciosa delle pareti ed ospita anche diversi fossili; queste caratteristiche rendono questa gola un museo a cielo aperto di grande rilevanza naturale.

L’area della gola è solitamente visitata partendo dal centro visite del “GEOPARC Bletterbach” con parcheggio posto a pochi chilometri dal paese di Aldino/Aldein, raggiungibile dalla strada del Passo San Lugano; l’ingresso alla gola, aperta da maggio ad ottobre, è a pagamento e presenta un percorso piuttosto impegnativo (QUI la “pillola” su Aldino ed il GEOPARC).

Il percorso integrale, che esce ed entra diverse volte nella gola, presenta molti pannelli informativi e circa 10 chilometri di sviluppo e 700 metri di dislivello in salita e discesa considerati i tantissimi saliscendi su tratti anche ripidi; nella gola si cammina “liberamente” sul fondo sassoso e si guada più volte il torrente, è quindi necessaria dimestichezza con questi terreni; il tracciato può comunque essere anche, in parte, abbreviato.

Il percorso comincia dal cento visite del GEOPARC Bletterbach (1545 m, esposizione museale), seguendo il sentiero 3 per la Gola del Bletterbach si scende su sentiero nel bosco fino ad arrivare al primo pannello informativo (da qui in avanti è obbligatorio il casco, noleggiabile anche al centro visite e compreso nel prezzo).
Si scende ripidamente su terreno sabbioso e ghiaioso con anche diversi gradoni fino ad arrivare al fondo della gola del Bletterbach; ignorato il bivio a sinistra per Redagno, si inizia, quindi, a risalire la gola.
Salendo liberamente senza sentiero su fondo sassoso e guadando più volte, con attenzione, il torrente si costeggia una cascatella e si prosegue nella gola cercando il percorso migliore fino ad arrivare al bivio col sentiero dei Cacciatori.
Ignorato, al momento, il bivio si prosegue dritti nella gola verso la cascata Butterloch; cercando la traccia migliore e guadando più volte il torrente si giunge quindi non molto lontani dalla cascata dove è presente un divieto di transito nel proseguire.

Si torna, quindi, al bivio e si segue il Sentiero dei Cacciatori che sale molto ripidamente con sentiero di bosco con pannelli informativi sulla caccia; superati anche dei tratti con gradoni si giunge ad un ounto panoramico e si giunge sul sentiero sterrato soprastante.
Si segue il sentiero G verso “Fine valle”, si sale in breve su sentiero sterrato arrivando al bivio col sentiero 4; si segue quindi il sentiero 4 verso la Gola del Bletterbach, scendendo ripidamente si giunge ad un bivio per un punto panoramico, raggiungibile, volendo, in pochi minuti.
Continuando a scendere ripidamente nel bosco sul sentiero 4 si ritorna nella gola del Bletterbach, andando a destra in discesa, volendo, si giunge in breve al salto alto della cascata (con divieto di transito ulteriore).

Salendo nella gola si continua, invece, verso il fine valle;.
Si procede in salita, sempre su fondo sassoso e guadando molte volte il torrente, arrivando al bivio col sentiero G per il centro visitatori; per il momento lo si ignora e si procede dritti nella gola procedendo su fondo sassoso fino a giungere al termine della gola “fine valle” sotto una grande parete con cascata (1600 m, 3.00 ore dalla partenza).

Tornati al bivio per il centro visitatori si risale ripidamente su sentiero nel bosco fino a giungere ad un tratto su fondo sterrato in saliscendi che riporta prima al bivio col sentiero 4 e poi a quello col sentiero dei Cacciatori.
Ignorati i bivi si continua per il centro visitatori, si procede su mulattiera sterrata in discesa con diverse installazioni sulle rocce dolomitiche fino al bivio per la Malga Lahneralm, volendo, con breve risalita nel bosco su mulattiera sterrata, si giunge alla Malga Lahneralm (1583 m, punto di ristoro, 1.30 ore dalla fine valle, 4.30 ore).

Si scende poi in breve nuovamente al sentiero per il centro visitatori che su mulattiera sterrata, con diverse installazioni raffiguranti dinosauri, riporta al parcheggio del centro visitatori (15 minuti dalla Malga Lahneralm, 4.45 ore dalla partenza).

Percorso: Centro visitatori GEOPARC Bletterbach – Gola del Bletterbach – Sentiero dei Cacciatori – Gola del Bletterbach (fine valle) – Malga Lahneralm – Centro visitatori GEOPARC Bletterbach

Sentieri: 3 – Gola Bletterbach – Sentiero dei Cacciatori – Sentiero G – 4 – Gola Bletterbach – G – Sentiero “Centro visitatori – dei Sauri” – deviazione Malga Lahneralm – Sentiero “Centro visitatori – dei Sauri”

Dislivello: 700 metri in salita e discesa considerati i tantissimi saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.45 ore totali (3.00 ore l’andata, 1.45 ore il ritorno)

Quota massima: 1600 m

Difficoltà: EE –  percorso piuttosto impegnativo con tracciato senza sentiero nei tratti nella gola con fondo pietroso e molti guadi del torrente, presenti anche diversi tratti ripidi nei sentieri di collegamento con la gola; sviluppo totale di circa 10 chilometri. Obbligatorio il casco, noleggiabile anche al centro visitatori.

Data di percorrenza: maggio 2023

Annotazioni: è possibile, volendo inoltre, abbreviare il percorso tornando direttamente al centro visitatori dopo il sentiero dei cacciatori senza proseguire verso “fine valle”.
La percorrenza della gola è vietata con pioggia e temporali.
Prestare attenzione ai molti bivi lungo il percorso; è bene controllare in anticipo i periodi e gli orari di apertura del GEOPARC e, volendo, della Malga Lahneralm.
Sito ufficiale del GEOPARC: www.bletterbach.info

Esperienza di Stefano: io ho trovato il torrente piuttosto alto con diversi guadi un po’ impegnativi dopo un periodo abbastanza piovoso; in periodi più secchi il torrente dovrebbe, probabilmente, presentare meno difficoltà durante i guadi. Il percorso integrale risulta, nel complesso, impegnativo e non va sottovalutato

Alla partenza al Centro visitatori del “Geoparc Bletterbach” di Aldino

Primo tratto nel bosco

Scendendo verso la gola

Nella gola

Superato in bivio con il sentiero dei Cacciatori si procede verso la Cascata Butterloch

Alla Cascata Butterloch con divieto di transito ulteriore

Sul Sentiero dei Cacciatori

Tratto verso il bivio del sentiero 4

Punto panoramico deviando dalla discesa col sentiero 4

Scendendo col sentiero 4

Rientrati nell gola

Vista sul Corno Bianco/Weisshorn

Risalendo nella gola verso “fine valle”

Risalendo verso il sentiero di ritorno per il Centro visitatori

Tornando verso il Cemtro Visitatori

Malga Lahneralm

Tornando al Centro Visitatori


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Centro visitatori del “Geoparc Bletterbach” su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

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Waalweg/Rogge di Scena/Schenna – Alpi Sarentine – maggio 2023

I Waalweg della Val Venosta/Vinschgau e della zona intorno a Merano/Meran sono antiche rogge, cioè canali irrigui, ancora funzionanti, scavati secoli fa per canalizzare l’acqua molto preziosa soprattutto in questa zona caratterizzata da precipitazioni relativamente scarse.

Anche l’area del paese di Scena/Schenna, situato nei pressi di Merano, ospita dei sentieri Waalweg; viene qui descritto il percorso integrale dei Waalweg di Scena che, partendo dalla stazione a valle della funivia di Merano 2000, percorre le rogge con dislivello moderato e un lungo sviluppo totale di 16 chilometri circa tra andata e ritorno (il percorso può, volendo, comunque, essere abbreviato) – (QUI la “pillola” su Scena/Schenna e QUI quella su Merano).

Lungo il percorso si alternano tratti nel bosco ad altri aperti, si passa per diversi punti di ristoro e si hanno anche bellissimi panorami sulla sottostante zona di Scena e Merano; al termine del percorso si trova anche il caratteristico Rifugio Waalerhütte, posto in posizione caratteristica nel bosco.

Il percorso comincia dalla stazione a valle della funivia di Merano 2000 (650 m), si segue per gli Schenner Waalweg (le rogge di Scena) salendo prima su strada asfaltata e poi nel bosco fino a giungere all’inizio delle rogge con diversi pannelli informativi.
Facendo attenzione a tutti i tanti bivi a seguire sempre per gli Schenner Waalweg si alternano in leggera salita tratti nel bosco ad altri tra campi coltivati giungendo al punto di ristoro “am Waal” e ad un punto panoramico con stazione Kneipp.
Si prosegue nel bosco lungo le rogge passando anche accanto a delle cascatelle e con salita, breve ma ripida, su gradini si giunge ad un tratto più pianeggiante nel bosco che conduce alla stazione a valle della Funivia Taser con posti di ristoro (800 m, 1.30 ore dalla partenza).

Continuando sempre sugli Schenner Waalweg si prosegue, in breve, su asfalto e poi nuovamente nel bosco raggiungendo l’Hotel-ristorante Hasenegg ed un tratto in falsopiano tra prati giungendo all’ultimo caratteristico tratto nel fitto bosco.
Il percorso entra, infatti, nel bosco fitto e, facendo attenzione al sentiero un po’ stretto con radici, segue le rogge in moderata salita e poi su terreno più pianeggiante conduce al Rifugio Waalerhütte (1100 m, punto di ristoro, 2.45 ore dalla partenza).

Ritorno per lo stesso percorso con qualche leggero saliscendi in 2.15 ore, 5.00 ore dalla partenza.

Percorso: Stazione a valle funivia Merano 2000 – Schenner Waalweg – stazione a valle funivia Taser – Schenner Waalweg – Rifugio Waalerhütte – Schenner Waalweg – stazione a valle funivia Taser – Schenner Waalweg – stazione a valle funivia Merano 2000

Sentieri: Schenner Waalweg

Dislivello: 500 metri in salita e discesa considerati i vari leggeri saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.00 ore totali (2.45 ore l’andata, 2.15 ore il ritorno)

Quota massima: 1100 m

Difficoltà: E –  percorso non molto difficile tecnicamente ma che presenta un breve tratto ripido su gradini e un tratto finale un po’ stretto con radici (sconsigliabile con fondo bagnato); lungo sviluppo di circa 16 chilometri totali

Data di percorrenza: maggio 2023

Annotazioni: è possibile, volendo inoltre, abbreviare il percorso partendo, ad esempio, dalla stazione a valle della funivia Taser o da Scena. Prestare attenzione ai molti bivi lungo il percorso; se si decide di pranzare in uno dei diversi punti di ristoro presenti sul percorso è bene controllare in anticipo i periodi di apertura

Esperienza di Stefano:  è bene percorrere questo itinerario in primavera dopo che ad aprile l’acqua scorre, solitamente, nuovamente nelle rogge e scegliere anche una giornata con buona visibilità per godere del bel panorama. Sconsiglio la percorrenza, invece, con tracciato bagnato nel tratto finale o in giornate eccessivamente calde

Alla partenza

Avvicinandosi alle rogge

Lungo il primo tratto dei Waalweg

Vista dal punto panoramico verso Merano

Vista dal punto panoramico verso la chiesa di San Giorgio

Con Arianna di https://www.camminiamoyoga.com/ lungo le rogge

Punto di ristoro “am Waal”

Punto per Kneipp

Scorci panoramici lungo il percorso

Tratto con cascatelle

Tratto ripido su gradini

Stazione a valle funivia Taser

Tratto tra bosco e prati aperti

Ultimo tratto dei Waalweg

Al Rifugio Waalerhütte

Cliccare sull’immagine per visualizzare la stazione a valle della funivia Merano 2000 su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Alpi Sarentine

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Merano ed in Val d’Adige

Waalweg/Rogge di Ciardes/Tschars e Castel Juval – Alpi Venoste – maggio 2023

I Waalweg della Val Venosta/Vinschgau sono antiche rogge, cioè canali irrigui, ancora funzionanti, scavati secoli fa per canalizzare l’acqua molto preziosa soprattutto in questa zona caratterizzata da precipitazioni relativamente scarse.

Anche l’area del paese di Ciardes/Tschars, situato nei pressi di Castelbello/Kastelbell, ospita dei sentieri Waalweg; viene qui descritto un percorso ad anello, dallo sviluppo di 13 chilometri totali e dal dislivello moderato, che permette di visitare i Waalweg di Ciardes (con anche bellissime vedute panoramiche) oltre che altri punti di interesse quali Castel Kasten e le grande Castel Juval (QUI la “pillola” su Ciardes e Castelbello).

Castel Juval è anche inserito nel circuito dei musei di montagna “Messner Mountain Museum”, curati Reinhold Messner, ed ospita diversi cimeli di culti religiosi tibetani ed asiatici di montagna; nel museo sono visibili anche molti oggetti usati Reinhold Messner durante le sue spedizioni essendo Castel Juval residenza del grande alpinista per diversi mesi all’anno (QUI la “pillola” su Castel Juval).

Il percorso comincia dal centro di Ciardes (650 m) seguendo il sentiero 2 per il Trumsberg; salendo tra le case del paese si prosegue in salita un po’ ripida passando su fondo erboso tra coltivazioni fino ad incrociare il sentiero 3 del Waalweg.
Si segue a sinistra il sentiero 3 per Castelbello/Kastelbell procedendo in saliscendi nel bosco sui Waalweg fino a giungere all’icrocio col sentiero 1B.
Si segue, quindi, il sentiero 1B in discesa verso Colsano/Galsaun scendendo nel bosco e poi su mulattiera fino a giungere, in breve, a Castel Kasten (600 m, privato, 45 minuti dalla partenza).

Ritornati in salita sul sentiero 3 si segue a ritroso il sentiero dei Waalweg fino al bivio col sentiero 2; si rimane sul sentiero 3 proseguendo verso Castel Juval; si prosegue, quindi, tra bosco e poi in breve su asfalto rimanendo ai vari bivi sul sentiero 3.
Seguendo sempre per Castel Juval si ritorvano i Waalweg prosegeundo dapprima nel bosco e poi in terreno aperto più ripido con ampie viste sulla Val Venosta fino a giunger al posto di ristoro Sonnenhof (1,15 ore da Castel Kasten, 2.00 ore dalla partenza).
Si segue adesso il sentiero 1 per Castel Juval, il sentiero sale un po’ ripidamente nel bosco fino a raggiungere, in breve, Castel Juval (950 m, museo, punti di ristoro, 15 minuti dal Sonnenhof, 2.15 ore dalla partenza).

Si torna in breve al Sonnenhof e si segue il sentiero 1 per Stava/Staben, si scende un po’ ripidamente tra bosco e terreni più aperti ignorando il bivio il bivio per il sentiero 1C e raggiungendo il bivio per Ciardes/Tschars e gli Stabner Waalweg.
Si seguono gli Stabner Waalweg verso Ciardes nel bosco con qualche tratto un po’ stretto fino a giungere in terreno più aperto in breve risalita tra coltivazioni.
Si giunge, quindi, all’hotel-ristorante Himmelreich e si torna poi su asfalto, in breve, a Ciardes/Tschars (1.30 ore da Castel Juval, 3.45 ore dalla partenza).

Percorso: Ciardes – Waalweg – Castel Kasten – Waalweg – Sonnenhof – Castel Juval – Sonnenhof – Stabner Waalweg – Hotel ristorante Himmelreich – Ciardes

Sentieri: 2 – 3 – 1B – 3 – 1 – Stabner Waalweg

Dislivello: 600 metri in salita e discesa considerati i tanti saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.45 ore totali

Quota massima: 950 m

Difficoltà: E –  percorso non molto difficile tecnicamente ma che presenta alcuni  tratti un po’ ripidi ed altri un po’ stretti (sconsigliabili con fondo bagnato); 13 chilometri circa di sviluppo totali

Data di percorrenza: maggio 2023

Annotazioni: il percorso ad anello può essere percorso in entrambi i sensi; è possibile, inoltre, abbreviare il percorso non andando verso Colsano e Castel Kasten e seguendo alla partenza direttamente i Waalweg verso Castel Juval. Prestare attenzione ai molti bivi lungo il percorso; se si decide di visitare Castel Juval è bene controllare i periodi di apertura come anche quelli dei diversi punti di ristoro se si volesse pranzare in uno di essi

Esperienza di Stefano: io ho trovato le rogge dei Waalweg asciutte ma, solitamente, in primavera ed estate sono ancora funzionanti Sconsiglio la percorrenza con tracciato bagnato nei tratti ripidi o stretti; è, bene, inoltre scegliere una giornata con buona visibilità per godere dei bellissimi panorami verso la Val Venosta

Primo tratto salendo da Ciardes

Bivio per i Waalweg

Lungo i Waalweg verso Colsano

Castel Kasten

Io e Arianna di https://www.camminiamoyoga.com/

Vista su Ciardes andando verso i Waalweg verso Castel Juval

Waalweg verso Castel Juval

Al punto di ristoro Sonnenhof

Vista sulla Val Venosta salendo a Castel Juval

Castel Juval (foto possibili solo all’aperto)

Scendendo verso l’imbocco degli Stabner Waalweg

Sugli Stabner Waalweg

Tornando verso Ciardes

Cliccare sull’immagine per visualizzare Ciardes su Google Maps

DISCLAIMER
Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste

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Waalweg/Rogge di Lagundo/Algund e Castel Torre/Schloss Thurnstein – Gruppo di Tessa – aprile 2023

I Waalweg della Val Venosta/Vinschgau e della zona intorno a Merano/Meran sono antiche rogge, cioè canali irrigui, ancora funzionanti, scavati secoli fa per canalizzare l’acqua molto preziosa soprattutto in questa zona caratterizzata da precipitazioni relativamente scarse.

Anche l’area del paese di Lagundo/Algund, situato nei pressi di Merano, ospita dei sentieri Waalweg; viene qui descritto un percorso ad anello, dallo sviluppo e dislivello moderati ma con qualche tratto ripido, che permette di visitare i Waalweg di Lagundo (con anche bellissime vedute panoramiche) oltre ad altri punti di interesse quali Castel Torre/Schloss Thurnstein e le grandi rocce Schlundenstein (QUI la “pillola” su Lagundo e QUI quella su Merano).

Il percorso comincia dal centro di Lagundo (360 m) seguendo il sentiero 25A per Vellau salendo prima su stradina selciata e poi asfaltata sotto grandi pergolati di viti fino a giungere ai bivi indicanti i Waalweg.
Si segue il Waalweg verso Gratsch procedendo in falsopiano lungo la roggia su fondo sterrato; lungo il percorso sono presenti anche diverse installazioni che spiegano la storia vinicola e paesaggistica della zona; proseguendo lungo il Waalweg si arriva (prima di giungere a Gratsch) al bivio per Castel Torre/Schloss Thurnstein.
Si segue, quindi, il sentiero 29A per Schloss Thurnstein salendo piuttosto ripidamente su percorso con fondo selciato con grossi massi fino a giungere a Castel Torre (500 m, ristorante 1.15 ore dalla partenza).

Da Castel Torre si seguono le indicazioni 29A per Vellau su stradina asfaltata, si giunge in breve al bivio col sentiero 29 che si segue verso Algund/Lagundo; si giunge, in breve, al punto di ristoro Unterötzbauer e si prosegue su sentiero prima sotto pergolato di viti (raggiungendo anche una cappella con Croce del Tempo/Wetterkreuz) e poi più ripidamente su fondo selciato con grosse pietre.
Incrociate nuovamente le indicazioni per i Waalweg si seguono le indicazioni per Plars; in breve si raggiunge il Cafè Konrad ed il bivio per il sentiero 25A per Vellau; si segue il sentiero 25A con molti pannelli illustrativi sulla storia vinicola della zona; il sentiero sale poi più ripidamente su sentiero nel bosco con anche qualche tratto selciato con grosse pietre fino a passare sotto la seggiovia per Vellau e raggiungere le grandi rocce Schlundenstein (550 m, 1.00 ora da Castel Torre, 2.15 ore dalla partenza).

Dalle rocce Schlundenstein si s segue il sentiero 21 per Plars, il percorso scende piuttosto ripidamente nel bosco e poi sotto pergolato e con diverse gradoni fino a portare, in breve, al Ristorante Leiter am Waal; dal ristorante si ritorna sui Waaweg seguendo le rogge, anche in questo caso con pannelli illustrativi sulla storia della zona, ripassando sotto la seggiovia per Vellau, fino a tornare al Cafè Konrad.
Dal Cafè Konrad si segue il sentiero 25A per Algund/Lagundo scendendo su asfalto e tornando alla via percorsa ad inizio salita sotto il pergolato di viti che si segue in discesa tornando, in breve, nel centro di Lagundo (1.15 ore dalla rocce Schlundenstein, 3.30 ore dalla partenza).

Percorso: Lagundo – Waalweg – Castel Torre – Rocce Schlundenstein – Waalweg – Lagundo

Sentieri: 25A – Waalweg – 29A – 29 – 25A – 21 – Waalweg – 25A

Dislivello: 400 metri in salita e discesa considerati i vari leggeri saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.30 ore totali

Quota massima: 550 m

Difficoltà: E –  percorso non molto difficile tecnicamente ma che presenta alcuni  tratti ripidi salendo e scendendo da Castel Torre e le Rocce Schlundenstein (sconsigliabili con fondo con pietre bagnate) 8 chilometri circa di sviluppo totali

Data di percorrenza: aprile 2023

Annotazioni: il percorso ad anello può essere percorso in entrambi i sensi; è possibile, inoltre, abbreviare il percorso (eliminando anche i tratti ripidi) percorrendo nei due sensi i Waalweg senza salire a Castel Torre ed alle rocce Schlundenstein. Prestare attenzione ai molti bivi lungo il percorso; se si decide di pranzare in uno dei diversi punti di ristoro presenti sul percorso è bene controllare in anticipo i periodi di apertura

Esperienza di Stefano: io percorro, solitamente, questo itinerario in primavera dopo che ad aprile l’acqua scorre nuovamente nelle rogge e sono anche presenti bellissime fioriture; è bene scegliere anche una giornata con buona visibilità per godere del bel panoramaverso la Valle dell’Adige. Sconsiglio la percorrenza, invece, con tracciato bagnato nei tratti ripidi o in giornate eccessivamente calde

Salendo dal centro di Lagundo verso i Waalweg

Lungo i Waalweg verso Gratsch

Vista su Castel Tirolo salendo a Castel Torre

Salendo a Castel Torre

Castel Torre

Lungo il sentiero 29

Salendo alle rocce Schlundenstein

Rocce Schlundenstein

Scendendo verso Plars

Nuovamente sui Waalweg


Cliccare sull’immagine per visualizzare Lagundo su Google Maps


DISCLAIMER
Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo di Tessa e delle Alpi dello Stubai

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Merano ed in Val d’Adige

Parco vie ferrate Knott – Unterstell di Naturno/Naturns – Gruppo di Tessa – agosto 2022

Tra i vari punti di interesse presenti a Naturno/Naturns in bassa Val Venosta/Vinschgau si trova la funivia Unterstell che porta nel Gruppo di Tessa/Texelgruppe; la funivia, alla cui stazione a monte si trova anche il Rifugio Unterstell ed una piattaforma panoramica, è punto di partenza e arrivo di diverse escursioni e del Parco vie ferrate Knott (QUI la “pillola” su Naturno e QUI quella sulla funivia Unterstell).

Il Parco vie ferrate Knott, situato sul Monte Sole/Sonnenberg, è posto a breve distanza dalla stazione a monte della funivia e presenta 6 brevi vie ferrate di diversa difficoltà, impegno fisico ed esposizione; la via meno impegnativa è la “Turtle”, di medio impegno si trovano le vie “Affele” e “Rocky”, è presente poi la via difficile “Sally” e la via più impegnativa “Spitzbuam”.

Tutte le vie presentano un’esposizione rilevante e quindi necessitano di kit da ferrata, casco ed assenza di vertigini; essendo le vie brevi, con la supervisione di esperti, il parco ferrate può essere utile anche per capire il proprio livello in ferrata.

Sul sito internet della funivia Unterstell ed in loco sono anche presenti depliant che illustrano le varie vie con le rispettive difficoltà; è, comunque, bene non sottovalutare l’impegno delle, seppur brevi, vie ferrate.

Funivia Unterstell

Rifugio Unterstellhof

Piattaforma panoramica

Parco ferrate Knott

Foto © Francesco Lavezzari


Cliccare sull’immagine per visualizzare la stazione a valle della funivia Unterstell a Naturno su Google Maps

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime e trekking del Gruppo di Tessa e delle Alpi dello Stubai

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Malga Klammbachalm (1944 m) – Malga Alpe Nemes (1877 m) – Alpi Carniche – ottobre 2022

La Malga Klammbachalm, situata a 1944 metri di quota, e la Malga Alpe Nemes, posta a 1877 metri di altezza, sono situate nelle Alpi Carniche in Val di Sesto/Sextental; le malghe presentano un panorama magnifico verso le Dolomiti di Sesto e la cresta carnica e possono essere raggiunte in vari modi.

Vieni qui descritto il percorso ad anello che le tocca entrambe partendo dal Pollaio/Stiergarten nei pressi di Moso/Moos; il percorso, dallo sviluppo piuttosto lungo, presenta un tracciato lungo mulattiere sterrate forestali con ambienti sia boschivi che pascolivi (QUI la “pillola” su Sesto e Moso).

La salita comincia dal Pollaio/Stiergarten (1420 m, stazione a valle della cabinovia Tre Cime), si segue inizialmente la mulattieroa numero 13A per il Passo Monte Croce in piano fino al vicino rifugio Zin Fux ed, in breve, ad un bivio.
Si segue a sinistra il sentiero 13A per Moso su mulattiera sterrata raggiungendo i tralicci della cabinovia; si ignorano le indicazioni a sinistra e si sale a destra, senza indicazioni, su ripida mulattiera raggiungendo, in tornanti, il sentiero 13.
Si prende a destra il sentiero 13 per la Malga Nemes entrando in un breve sottopasso e poi salendo in pendenza moderata su mulattiera nel bosco; ignorata la deviazione per il sentiero 139 si sale in pendenza accentuata fino al bivio ytra Malga Klammbach e Nemes.
Si segue il sentiero 133 per Malga Klammbach; si sale su mulattiera in tornanti nel bosco per poi uscine nei pressi di Malga Klammbach (1944 m, 1.30 ore dalla partenza).

Dalla Malga Klammbach si segue il sentiero 13 per Malga Nemes, si procede in deboli saliscedi su mulattiera prima tra pascoli e poi nel bosco fino ad un bivio; si segue la direzione indicante Malga Nemes a 30 minuti; si continua quindi su mulattiera, in saliscendi, e poi in discesa fino ad un ponte dal quale si risale, in breve, alla Malga Alpe Nemes (1877 m, 1.00 ora da Malga Klammbach, 2.30 ore dalla partenza).

Si segue in discesa il sentiero 13 per Saumahd scendendo su mulattiera sasossa e poi su untratto prativo e poi su mulattiera sterrata fino ad un bivio; si segue sempre il sentiero 13 per Saumahd su mulattiera in moderata discesa e poi in leggero saliscendi fino ai prati di saumahd ed al bivio tra Malga Nemes e Malga Klammbach incontrato in salita.
Per la via di salita si torna, quindi, al Pollaio/Stiergarten (1.45 ore da Malga Nemes, 4.15 ore dalla partenza).

Percorso: Pollaio – Malga Klammbach – Malga Alpe Nemes – Pollaio

Sentieri: 13A – 13 – 133 – 13 – 13A

Dislivello: 600 metri in salita e discesa considerati i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.15 ore totali

Quota massima: 1944 m

Difficoltà: E –  percorso senza particolari difficoltà tecniche ma che presenta uno sviluppo di 14 chilometri circa

Data di ascesa: ottobre 2022

Annotazioni: è possibile abbreviare di molto il percorso salendo con la cabinovia Tre Cime dalla quale si raggiunge in breve Malga Klammbach; la Malga Nemes è anche raggiungibile direttamente, senza passare da Malga Klammbach dal Passo Monte Croce (QUI la “pillola” sulla salita al Monte Covolo/Seikofel e Malga Nemes dal Passo Monte Croce).

Esperienza di Stefano: escursione che ho percorso in autunno con bellissimi colori; in questo periodo è meglio controllare i periodi di apertura delle malghe ed eventualmente (se usata) della cabinovia; è bene percorrere l’escursione con buona visibilità per godere dei magnifici panorami su Dolomiti di Sesto ed Alpi Carniche

Salendo nel primo tratto dal Pollaio

Salendo al bivio tra Malga Klammbach e Malga Nemes

Bivio tra Malga Klammbach e Malga Nemes

Salendo a Malga Klammbach

Malga Klammbach

Percorso verso  Malga Nemes

Vista sulla Croda Rossa/Rotwand

Vista sui Tre Scarperi/Drei Schuster

Vista sul Col Quaternà