Museo Civico di Bolzano/Stadtmuseum Bozen – primavera 2024

Bolzano/Bozen, la più grande città ed il capoluogo dell’Alto Adige/Südtirol, ospita numerosi punti di interesse religioso, architettonico e culturale, tra questi ultimi troviamo anche alcuni famosi musei quali: il Museo Civico/Stadtmuseum, il Museo Archeologico dell’Alto Adige/Südtiroler Archäologiemuseum, il Museo Scienze naturali Alto Adige/Naturmuseum Südtirol, il Palazzo Mercantile con il museo collegato e il “Museion” museo di arte moderna e contemporanea.
(QUI la “pillola” sul Museo Archeologico, QUI quella sul Museo di Scienze Naturali, QUI la “pillola” su Palazzo e museo Mercantile, QUI quella sul Museion e QUI la “pillola” sulla città di Bolzano).

Il Museo Civico, posto nei pressi del centro città in Via Cassa di Risparmio, 14/Sparkassenstraße, vanta una lunga storia come testimoniato dalla sua fondazione che risale al 1882; la storia del museo ha subito in seguito diverse vicessitudini legate agli accadimenti susseguitisi nel corso del novecento.

Nel 2003 è, quindi, iniziato un completo restauro che sta procedendo, seppur con diversi rallentamenti, ancora oggi; attualmente sono visitabili il cortile con lapidario, il piano terra ed il primo piano con le collezioni museali e l’ultimo piano con stampe antiche e vista dalla torre sulla città di Bolzano.
Nei prossimi anni si spera che sarà possibile restaurare e riaprire al pubblico anche il secondo e terzo piano.

Già attualmente il museo propone, comunque, una ricca offerta di opere d’arte legate alla città di Bolzano e non solo; sono presenti quadri, sculture, stufe, oggetti di uso quotidiano e tradizionali e diversi reperti particolari, tra essi spicca la statua di Gesù a cavallo di un’asina.

Il Museo Civico, con ingresso libero, è, solitamente, aperto dal martedì alla domenica ma è, comunque, bene informarsi sui periodi e orari di apertura (QUI il link al sito ufficiale del museo).

Entrata del Museo Civico

Cortile con lapidario

Alcuni reperti del percorso museale al piano terra

Alcuni dei reperti del percorso museale al primo piano

Alcune delle stampe antiche

Nella parte alta della torre con vista su Bolzano

Scopriamo QUI altre “pillole” su Bolzano ed il Renon


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Cabinovia Boè e Seggiovia Vallon – Val Badia – inverno 2019 e estate 2023

La cabinovia Boè e la seggiovia Vallon, la cui stazione a valle è posta nel paese di Corvara in Alta Val Badia, sono poste nel noto gruppo dolomitico del Sella in Alta Val Badia; i due impianti sono parte in inverno del comprensorio sciistico Alta Badia (QUI la “pillola sui paesi di Corvara e Colfosco e QUI quella sul comprensorio invernale Alta Badia).

I due impianti sono aperti, solitamente, anche in estate e permettono l’accesso all’area nord orientale del gruppo del Sella; la cabinovia Boè porta da Corvara al Piz Boé Alpine Lounge, posto a 2100 metri di quota non lontano dal laghetto Boè, la seggiovia Vallon collega, poi, il rifugio alla stazione a monte della cabinovia con l’area del Vallon, situata a 2500 metri di altezza.

Dalla stazione a monte della seggiovia è possibile raggiungere, con breve canmmino in saliscendi, il Rifgio Franz Kostner al Vallon ed intraprendere escursioni più impegnative e vie ferrate che portano alle vette del Piz da Leche de Boè ed al Piz da Lech Dlacè (QUI la “pillola” sull’ascesa al Piz da Lech de Boè e QUI quella sulla salita al Piz da Lech Dlacè).

Sia dall’area degli impianti che lungo i percorsi per rifugi e vette si hanno anche bellissimi panorami su molti grippi dolomitici con, in particolare, vista magnifica sulla Marmolada; inoltre, è sempre bene controllare i periodi di apertura di impianti e rifugi.

Cabinovia Boè

Piz Boè Alpin Lounge

Laghetto Boè, posto non lontano dalla stazione a monte della cabinovia Boè e del Piz Boè Alpin Lounge

Seggiovia Vallon

Marmolada e Rifugio Franz Kostner visti dalla stazione a monte della seggiovia Vallon

Percorso dalla stazione a monte della seggiovia Vallon al Rifugio Franz Kostner

Rifugio Franz Kostner al Vallon

Salita al Piz da Lech de Boè tramite via ferrata

Vetta del Piz da Lech de Boè

Discesa lungo la via normale (comunque, in parte attrezzata)

Salita al Piz da Lech Dlacè lungo la via ferrata Vallon

In vetta al Piz da Lech Dlacè

Discesa lungo la via normale (comunque, in parte attrezzata)

Piste da sci dell’area del Boè in inverno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Badia


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta.

Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Castel Boymont – Oltradige – diverse stagioni 2022, 2023 e 2024

In Alto Adige/Südtirol è presente un numero elevato di rocche e castelli; diversi di essi sono ospitati dalla zona dell’Oltradige/Überetsch e la Strada del Vino/Weinstraße, situate nell’area meridionale del Sudtirolo.

In particolare nel comune di Appiano della Strada del Vino/Eppan an der Weinstraße troviamo diverse rocche molto affascinanti; alcune di esse, Castel  Korb, Castel Boymont, Castel Hocheppan e la Torre Kreide sono anche raggiungibile insieme con l’itinerario dei Castelli di Appiano/Eppaner Burgenweg (QUI la “pillola” su Appiano sulla Strada del Vino, QUI quella sulle varie rocche dell’area e QUI la “pillola” sull’escursione che tocca i castelli prima citati).

In particolare Castel Boymont può anche essere meta di un escursione a sé stante; il punto di partenza “classico” è il paesino di Missiano/Missian (frazione del comune di Appiano); dal piccolo borgo è possibile raggiungere dapprima, in breve su stradine asfaltate, tramite il sentiero 13 e 12, la rocca di Castel Korb (oggi albergo-ristorante).

Da Castel Korb si raggiunge, quindi, in breve l’incrocio col sentiero 14 proveniente direttamente da Missiano, in questo puntio è presente anche un parcheggio a pagamento che permette, volendo, di accorciare il tragitto.

Seguendo il sentiero 14 si sale, quindi, con mulattiera nel bosco, a tratti ripida, giungendo al bivio per il Castel Hocheppan e, poco dopo, ad un punto panoramico ed al Castel Boymont; il tracciato da Missiano impegna per 200 metri di dislivello in salita e discesa e 5 chilometri circa di siviluppo tra andata e ritorno.
Se si decidesse di parcheggiare al punto citato nei pressi di Castel Korb dislivello e sviluppo si dimezzano.

Castel Boymont, posto a 580 metri di quota, è stato fondato dai Conti di Appiano tra il 1224 e il 1232 ed è passato per diversi proprietari giungendo ai giorni nostri; la struttura, nei periodi di apertura che è sempre bene controllare, è ancora ben visitabile con possibilità di salire anche sulla torre con bellissima vista panoramica (con attenzione alle scale a tratti ripide ed anguste).

Dalla sommità della torre si gode, infatti, un bellissimo panorma sulla Strada del Vino, lo Sciliar/Schlern, il Catinaccio/Rosengarten, la città di Bolzano/Bozen, la Valle dell’Adige/Etschtal, il Gruppo di Tessa/Texel Gruppe, il Monte Macaion/Gantkofel (parte della Catena della Mandola/Mendel) e fin verso il Corno Bianco/Weisshorn ed il Corno Nero/Schwarzhorn.

Nei periodi di apertura Castel Boymont ospita anche una locanda con posto di ristoro in stile medievale ed è presente anche un calendario di eventi che si tengono nella rocca (QUI il sito internet ufficiale di Castel Boymont).

Alla partenza a Missiano

Salendo a Castel Korb

Castel Korb

Castel Boymont visto da Castel Korb

Panorami dai pressi di Castel Boymont

Parcheggio posto nei pressi di Castel Korb

Salendo a Castel Boymont

Castel Boymont

Salita alla torre

Sulla cima della torre

Locanda del castello

Tornando a Missiano col sentiero 14 senza ripassare da Castel Korb

Scopriamo QUI altre “pillole” sull’Oltradige e sulla Bassa Atesina

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Castello Principesco/Landesfürstliche Burg di Merano/Meran – Merano e Val d’Adige – inverno 2023

Merano/Meran, seconda città dell’Alto Adige/Südtirol per numero di abitanti dopo Bolzano/Bozen, vanta una lunga storia importante che le permette di ospitare innumerevoli punti di interesse religiosi, architettonici, naturalistici e culturali (QUI la “pillola” sulla città di Merano).

Nell’ambito dell’offerta culturale Merano ospita svariati eventi ed anche molti musei ed esposizioni culturali quali: il Museo delle Donne/Frauenmuseum, il Museo del Turismo sito nel castello dei Giardini Trauttmansdorff, il Palais Mamming Museum ospitante le collezioni del Museo Civico, il Castello Principesco, la galleria Merano Arte/Kunst Meran, il Museo ebraico ed il Museo del Vino di Castel Rametz (QUI la “pillola” su Merano Arte, QUI quella sul Museo del Turismo e QUI quella sul Museo Civico e QUI quella sul Museo delle Donne).

Il Castello Principesco/Landesfürstliche Burg è situato nella zona centrale di Merano in Via Galilei 1 e la sua costruzione è iniziata, come abitazione privata, dal 1470 per volere del Duca Sigismondo d’Austria; il castello ha poi cambiato diversi proprietari e rischiando di venire anche abbattuto.

Le vibranti proteste dei cittadini hanno impedito l’abbattimento del castello che nel 1880 è stato restaurato in stile tardo gotico e riarredato con mobili ed utensili di gusto medievale.

Tra gli ambienti più rilevanti del castello si trova il cortile affrescato, la cappella, la stanza del principe, con una stufa in maiolicata del XV secolo, e collezione di antichi strumenti musicali, armi e utensili da cucina; il castello è oggi anche sede di matrimoni civili e viene visitato da oltre 20.000 persone all’anno.
Per la visita al Castello Principesco è sempre bene controllare date ed orari di apertura.

Castello Principesco con rovine delle antiche mura di Merano

Entrata del Castello

Lungo il percorso museale tra i vari ambienti del Castello

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


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Santuario La Crusc/Santa Croce – Val Badia – inverno 2022 e estate 2023

Il Santuario di Santa Croce/La Crusc è una delle strutture religiose più ragguardevoli poste ad alta quota in Alto Adige/Südtirol; la chiesa è situata a 2045 metri di quota in Val Badia/Gadertal e si trova ai piedi del Sas dla Crusc nel gruppo dolomitico delle Conturines.

La struttura religiosa è raggiungibile tramite gli impianti di risalita La Crusc (con stazione a valle posta a Badia paese/Abtei) oppure a piedi sia dal paese che da Furnacia, frazione di La Valle/La Val/Wengen; accanto al santuario si trova anche il Rifugio La Crusc che propone cucina tipica (QUI la “pillola” sull’area La Crusc in estate, QUI quella sul comprensorio in inverno, QUI la “pillola” su Badia paese e QUI quella sul paese di La Valle).

Il santuario è stato consacrato già nel lontano 1484 ed ospita diverse reliquie di Santi oltre a suggestivi affreschi e statue; in estate, inoltre, viene portata al santuario anche l’immagine di Cristo che porta la Croce.

La struttura, che è anche stata chiusa dal 1786 al 1839, è stata poi riconsacrata e ristrutturata grazie alla cura di molti abitanti del luogo particolarmente affezionati a questo luogo di culto; ancora oggi il santuario è meta di pellegrinaggi e funzioni religiose.

Tra esse troviamo, ad esempio, ad inizio estate la traslazione nel santuario dell’immagine di Cristo che porta la Croce, le celebrazioni per la festa di S. Anna il 26 luglio e la festa di S. Bartolomeo il 24 agosto ed, in autunno, il successivo ritorno, dell’immagine di Cristo che porta la Croce, dal santuario alla chiesa parrocchiale di San Leonardo.

Santuario La Crusc

Interno del Santuario

Rifugio La Crusc

Impianti La Crusc

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Badia

Scopriamo QUI altre “pillole” sui monumenti religiosi in Sudtirolo


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La Crusc/Santa Croce – comprensorio estivo – Prati dell’Armentara – Val Badia – estate 2023

In Val Badia sono presenti diverse aree escursionistiche e sciistiche molto note ed amate; tra esse, nel paese di Badia/Abtei, si trova il comprensorio La Crusc/Santa Croce che può contare sulla seggiovia La Crusc 1 e la cabinovia La Crusc 2 (QUI la “pillola” su Badia paese).

Nei pressi della stazione a monte degli impanti, posta a circa 2000 metri di quota, si gode una vista dolomitica spettacolare sulle Conturines, l’altopiano Gardenaccia-Puez e la Marmolada e si trovano il Santuario La Crusc ed il Rifugio La Crusc con cucina tipica; il santuario è già citato dal 1500 e risulta essere una delle strutture religiose più ragguardevoli poste ad alta quota (QUI la “pillola” sul Santuario La Crusc).

Inoltre, nell’area intermedia del comprensorio, posta all’arrivo della seggiovia e partenza della cabinovia, si trovano altri punti di ristoro come il Rifugio Nagler ed il Rifugio Lèe ed il Summer Park con giochi d’acqua per bambini e sentieri tematici per famiglie.

Il comprensorio è anche punto di partenza per escursioni di diverse difficoltà; si trovano, infatti, sia i percorsi su mulattiere forestali verso i Prati dell’Armentara sia le impegnative ascese al Sas dla Crusc e Cima Dieci.

In particolare i Prati dell’Armentara sono un luogo molto noto ed idilliaco con ampie distese pascolive con molti masi; i prati, dai quali si hanno anche meravigliose viste panoramiche, sono attraversati da diversi percorsi.

I Prati dell’Armentara possono, infatti, essere raggiunti sia in discesa (e successiva risalita al ritorno) dalla stazione a monte della cabinovia La Crusc, con 200 metri di dislivello in salita e discesa, sia da Furnacia (frazione del paese di La Val/La Valle/Wengen) con tracciato breve che poi può essere prolungato fino al Santuario e Rifugio La Crusc, con complessivi 350 metri di dislivello in salita e discesa e 8 chilometri di sviluppo tra andata e ritorno (QUI la “pillola” sul paese di La Valle).

Anche in inverno il comprensorio La Crusc offre diversi punti di interesse con 6 chilometri di piste in area poco affollata e tra le più panoramiche delle Dolomiti; le piste, grazie a due seggiovie, sono anche collegate, sci ai piedi, all’area della Gardenaccia e a tutto il resto del comprensorio Alta Badia comprendente oltre 130 chilometri di piste da sci (QUI la “pillola” sul comprensorio La Crusc in inverno).

Inoltre, anche nella stagione invernale, con buone condizioni, è possibile raggiungere i Prati dell’Armentara su percorso solitamente battuto dal gatto delle nevi ammirando i dolci pendii della zona coperti di neve (QUI la “pillola” sul percorso invernale per i Prati dell’Armentara).

Comprensorio La Crusc

Seggiovia La Crusc 1

Area tra l’arrivo della seggiovia e la partenza della cabinovia

Rifugio Nagler

Cabinovia La Crusc 2

Santuario La Crusc

Vista sul Sas dla Crusc nel gruppo delle Conturines

Vista sulla Marmolada

Rifugio La Crusc

Lungo i percorsi sui Prati dell’Armentara

Installazioni moderne

Punti informativi

Vista sul Sas de Putia

Vista su Val Badia e cresta di confine

Vista sull’altipiano Puez-Gardenaccia

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Badia


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Malga Ora/Auerlegeralm – Passo Oclini/Joch Grimm – Val d’Ega – agosto 2023

La Malga Ora/Auerlegeralm, posta a 1870 metri di quota, e il Passo Oclini/Joch Grimm, situato a 1989 metri di altezza, si trovano nella zona confine tra la sudtirolese Val d’Ega/Eggental e la trentina Val di Fiemme; questi luoghi giacciono, nell’area del gruppo montoso del Latemar, in posizione bucolica con bellissima vista sul Corno Bianco/Weißhorn, Corno Nero/Schwarzhorn.

Sia la malga che il passo possono essere raggiunti anche in macchina, è però possibile percorrere anche un bel percorso che parte dal Passo Lavazè, raggiungibile in macchina dai pressi di Nova Ponente/Deutschnofen, Ega/Eggen ed Obereggen in Val d’Ega e Cavalese in Val di Fiemme (QUI la “pillola” sul Passo di Lavazè e il Passo Oclini, QUI quella su Nova Ponente, QUI la “pillola” su Ega e QUI quella su Obereggen).

Il percorso a piedi presenta circa 100 metri di dislivello in salita e discesa con 6 chilometri di sviluppo tra andata e ritorno per la Malga Ora; il sentiero da Malga Ora a Passo Oclini presenta 150 metri di dislivello in salita e discesa e 3 chilometri di sviluppo tra andata e ritorno.

L’escursione comincia, quindi, dal centro fondo nei pressi del Passo Lavazè seguendo le indicazioni per “Malga Ora-percorso di 3 km), si interseca, con attenzione, diverse volte la pista da skiroll e si prosegue poi nel bosco in leggero saliscendi su mulattiera sterrata.

Seguendo a tutti i bivi le indicazioni per Malga Ora si raggiunge l’area delle Torbiere di Lavazè risalendo poi un po’ più ripidamente, in breve, alla Malga Ora ove sono poste anche diverse strutture gioco e sono visibili animali quali alpaca, pecore e mucche; è bene, comunque, controllare i periodi di apertura della malga.

Dalla Malga Ora, seguendo il sentiero 2, è poi possibile, volendo, salire verso il Passo Oclini, il tracciato sale su largo sentiero terroso e ghiaioso nel bosco, in pendenza moderata, raggiungendo, quindi, il Passo Oclini ove sono presenti anche due strutture alberghiere.

Il Passo Oclini è, inoltre, anche punto di partenza per le salite alle cime del Corno Bianco/Weisshorn e del Corno Nero/Schwarzhorn (QUI la “pillola” sull’itinerario per il Corno Bianco e QUI quella sul percorso per il Corno Nero).

Al Passo Lavazè

  Primo tratto di percorso per Malga Ora

Torbiere di Lavazè

Ultimo tratto di salita a Malga Ora

Malga Ora

Salendo al Passo Oclini

Al Passo Oclini

Vista sul Corno Bianco

Vista sul Corno Nero

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno


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Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta.

Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Passo Sella/Sella Joch e Cabinovia Sassolungo/Langkofel – Val Gardena – inverno 2019 ed estate 2016, 2021 e 2023

Il Passo Sella/Sella Joch, posto a 2218 metri di quota nell’area dolomitica del gruppo del Sella e del Sassolungo-Sasso Piatto/Langkofel-Plattkofel, mette in comunicazione la  Val Gardena/Gröden/Gherdëina in Alto Adige con Canazei e la Val di Fassa in Trentino; dal versante sudtirolese il Passo Sella viene raggiunto dal paese di Selva Gardena/Wolkenstein/Selva Gherdëina (QUI la “pillola” sul paese di Selva Gardena).

Al valico si arriva dal paese di Selva Gardena in 10 chilometri di strada, passando anche per la località Plan de Gralba, con diversi tornanti con pendenza non eccessiva con  pendenza media del 6,8% e massima del 11%; dal versante trentino il passo viene raggiunto da Canazei, con molti tornanti, in 11 chilometri con pendenza media del 6,7% e massima del 9%.

Il Passo Sella è molto amato anche da ciclisti e motociclisti e si trova sul percorso del Sellaronda, posto tra Alto Adige, Trentino e Veneto, che raggruppa i passi Campolongo, Gardena/Gröden, Sella e Pordoi.

Dal passo e lungo i suoi versanti si godono bellissime vedute verso svariati i gruppi dolomitici e sono possibili diverse escursioni, nei gruppi di Sella e Sassolungo-Sassopiatto, sia più semplici che più impegnative.

Le escursioni in zona sono agevolate anche dalla presenza della caratteristica Cabinovia biposto Sassolungo che porta dall’Albergo Passo Sella (posto sul versante gardenese a breve distanza dal valico) alla Forcella del Sassolungo a 2685 metri di quota ove è posto anche il Rifugio Toni Demetz.

Dalla Forcella Sassolungo partono diversi percorsi come il giro intorno al Sassolungo (che tocca il Rifugio Vicenza/Langkofelhütte, il Rifugio-ristorante Emilio Comici e la “Città dei Sassi”) e la ferrata Oskar Schuster che raggiunge la cima del Sasso Piatto con percorso che scende poi al Rifugio Sasso Piatto/Plattkofelhütte (QUI la “pillola” sul giro intorno al Sassolungo e QUI quella sulla via ferrata Oskar Schuster).
Inoltre, la Forcella Sassolungo ed il Rifugio Toni Demetz sono, volendo, raggiungibili anche a piedi sia tramite sentiero che con la Ferrata Furcela de Saslonch (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Dalla zona del Passo sella e dalla partenza della cabinovia si dipartono anche altre escursioni brevi a rifugi vicini, il Sentiero Friedrich August Weg (che porta anch’essa al Rifugio Sasso Piatto toccando vari punti di ristoro) e le impegnative ferrate delle Mesules e del Col Rodella (QUI la “pillola” sul Sentiero Friedrich August e QUI la “pillola” sulla Ferrata Col Rodella).

L’area nei pressi del Passo Sella, inoltre, è in inverno situato lungo il famosissimo circuito Sellaronda, votato come uno dei tour sciistici più belli del mondo,  che unisce le piste delle valli: Gardena e Badia in Sudtirolo, Livinallongo in Veneto e Fassa in Trentino; sul versante sudtirolese il Passo Campolongo è inserito nel comprensorio Val Gardena a ospitate oltre 100 chilometri di piste (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Val Gardena).

Al Passo Sella

Gruppo del Sassolungo-Sasso Piatto visto dal Passo Sella

Marmolada vista dal versante trentino del Passo sella

Strada sul versante gardenese del passo

Escursionismo per famiglie nei pressi del passo

Rifugio Salei

Baita Miara

Cabinovia Sassolungo

Rifugio Toni Demetz

Discesa dal Rifugio Demetz al Rifugio Vicenza

Rifugio Vicenza

Rifugio-ristorante Emilio Comici

Città dei Sassi

Ferrata Furcela de Saslonch

Lungo la ferrata Oskar Schuster

In vetta al Sasso Piatto

Lungo la discesa dal Sasso Piatto al Rifugio Sasso Piatto

Rifugio Sasso Piatto

Lungo il Sentiero Friedrich August

Ferrata Col Rodella

In cima al Col Rodella

Vista dal Col Rodella verso l’area del Passo Sella

Piste della zona del Passo Sella in inverno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Gardena e l’Alpe di Siusi


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Torre Kröll/Kröllturm e Cascata del Rio Eschio/Aschlbach – Merano e Val d’Adige – primavera 2023

La Torre Kröll/Kröllturm e la Cascata del Rio Eschio/Aschlbach sono poste nel bosco in posizine elevata sopra il paese di Gargazzone/Gargazon in Val d’Adige/Etschtal; entrambi i punti di interesse possono essere raggiunti con percorso ad anello breve, ma con qualche tratto ripido, partendo direttamente dal paese di Gargazzone tramite il percorso “Kröllturm” (QUI la “pillola” sul paese di Gargazzone).

La Torre Kröll è stata costruita intorno al 1265 insieme ad un castello per volontà di Betrold Kröll; il castello è poi andato in rovina mentre la torre, restaurata nel 1984 e simbolo di Gargazzone, è ancora ben conservata.

La Cascata del Rio Eschio, che presenta un salto d’acqua di 40 metri, fa parte di un sistema di 10 cascate di diversa grandezza che il Rio Eschio forma nel suo corso di 12 chilometri partendo dai pressi di Eschio/Aschl (frazione del paese di Verano/Vöran) fino a confluire poi nel Fiume Adige.

Il tracciato ad anello, lungo il quale sono posti anche diversi pannelli informativi su natura, storia e strutture della zona, presenta uno sviluppo totale di circa 3 chilometri e 200 metri di dislivello in salita e discesa e può essere percorso in 1 ora abbondante di cammino; come detto l’escursione non è molto lunga ma presenta qualche tratto ripido in cui è bene fare attenzione.

Dal paese seguendo le indicazioni per la Torre Kröllturm si sale inizialmente su asfalto raggiungendo l’inizio del sentiero 7 nel bosco; si sale, quindi, nel bosco raggiungendo in breve il bivio tra il sentiero 7 e 7A. Seguendo a destra il sentiero 7A si sale piuttosto ripidamente su sentiero terroso e terroso nel bosco arrivando, con una breve deviazione, alla vecchia cava di porfido “Steinbruch” con punto panoramico.

Continuando a seguire il sentiero 7A si sale, quindi, alla Torre Kröll nei cui pressi è posto anche un punto panoramico con panchine e tavoli.

Seguendo in discesa il sentiero 7 si giunge in breve alla Cascata del Rio Eschio (attenzione all’ultimo tratto ripido e scivoloso che scende al punto panoramico basso verso la cascata); continuando col sentiero 7 in discesa nel bosco si giunge al punto panoramico “Halbweg”, con panche e tavolini, per poi tronare al bivio dell’andata tra il sentiero 7 e 7A e, infine, in paese a Gargazzone.

In paese a Gargazzone

Primo tratto su asfalto

Entrando nel bosco sul sentiero 7

Bivio tra sentiero 7 e 7A (cartello pericolante)

Vista su Gargazzone salendo

Salendo alla vecchia cava di porfido Steinbruch

Vecchia cava di profido Steinbruch

Panorama sulla Val d’Adige

Salendo alla Torre Kröll

Torre Kröll

Verso la Cascata del Rio Eschio/Aschlbach

Scendendo (terreno scivoloso) al punto panoramico basso verso la cascata

Sentiero 7 in discesa

Punto panoramico Halbweg

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Rio Lagundo/Aschbach – Val Venosta – estate 2022 e primavera 2023

Il piccolo borgo di Rio Lagundo/Aschbach è posto in zona idilliaca tra pascoli in posizione elevata sulla bassa Val Venosta/Vinschgau; il paesino è frazione di Lagundo/Algund ma può essere raggiunto anche in funivia dalla Val Venosta da Rablà/Rabland, frazione di Parcines/Partschins (QUI la “pillola” su Lagundo e QUI quella su Rablà e Parcines).

La funivia partendo da Rablà porta in pochi minuti ai 1333 metri della stazione a monte a Rio Lagundo e può anche trasportare biciclette; la funivia è solitamente aperta tutto l’anno ma è comunque bene controllare periodi ed orari di funzionamento.

Il paesino di Rio Lagundo è formato da diversi masi ed ospita anche due punti di ristoro all’Ascbacherhof e all’Oberhaus; molto interessanti sono anche la Chiesa del Santissimo Cuore di Gesù e la più piccola ed antica chiesetta di Maria della Neve posta su una collinetta con magnifico panorama sulla Val Venosta.

Da Rio Lagundo partono anche diversi escursioni di diversa lunghezza ed impegno come il sentiero didattico, il percorso per la Malga Naturnseralm e la discesa a valle verso Rablà ed i sentieri che portano alla zona del Monte San Vigilio/Vigiljoch (QUI la “pillola” sulla discesa a Rablà e QUI quella sul percorso ad anello al Monte San Vigilio).

In particolare la zona del Monte San Vigilio, situata in posizione bucolica tra pascoli, ospita diversi punti di interesse quali l’antica chiesetta di San Vigilio, il Lago Nero/Schwarze Lacke e diversi punti di ristoro; l’area del Monte San Vigilio può essere raggiunta anche con gli impianti di risalita da Lana in Val d’Adige (QUI la “pillola” sul comprensorio del Monte San Vigilio).

Rio Lagundo

Aschbacherhof

Chiesa del Santissimo Cuore di Gesù

Chiesetta di Santa Maria della Neve

Vista sulla Val Venosta dalla Chiesetta di Santa Maria della Neve

Stazione a valle della funivia a Rablà

Lungo il viaggio in funivia

Alla stazione a monte della funivia a Rio Lagundo

Vista su Parcines, Rablà ed il Gruppo di Tessa dalla stazione a monte della funivia

Informazioni e percorsi didiattici nei pressi di Rio Lagundo

Lungo la discesa a piedi da Rio Lagundo a Rablà

Percorso ad anello per il Monte San Vigilio

Cliccare sull’immagine per visualizzare Rio Lagundo su Google Maps

Cliccare sull’immagine per visualizzare la stazione a valle della funivia Rio Lagundo a Rablà su Google Maps

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