Torre Kröll/Kröllturm e Cascata del Rio Eschio/Aschlbach – Merano e Val d’Adige – primavera 2023

La Torre Kröll/Kröllturm e la Cascata del Rio Eschio/Aschlbach sono poste nel bosco in posizine elevata sopra il paese di Gargazzone/Gargazon in Val d’Adige/Etschtal; entrambi i punti di interesse possono essere raggiunti con percorso ad anello breve, ma con qualche tratto ripido, partendo direttamente dal paese di Gargazzone tramite il percorso “Kröllturm” (QUI la “pillola” sul paese di Gargazzone).

La Torre Kröll è stata costruita intorno al 1265 insieme ad un castello per volontà di Betrold Kröll; il castello è poi andato in rovina mentre la torre, restaurata nel 1984 e simbolo di Gargazzone, è ancora ben conservata.

La Cascata del Rio Eschio, che presenta un salto d’acqua di 40 metri, fa parte di un sistema di 10 cascate di diversa grandezza che il Rio Eschio forma nel suo corso di 12 chilometri partendo dai pressi di Eschio/Aschl (frazione del paese di Verano/Vöran) fino a confluire poi nel Fiume Adige.

Il tracciato ad anello, lungo il quale sono posti anche diversi pannelli informativi su natura, storia e strutture della zona, presenta uno sviluppo totale di circa 3 chilometri e 200 metri di dislivello in salita e discesa e può essere percorso in 1 ora abbondante di cammino; come detto l’escursione non è molto lunga ma presenta qualche tratto ripido in cui è bene fare attenzione.

Dal paese seguendo le indicazioni per la Torre Kröllturm si sale inizialmente su asfalto raggiungendo l’inizio del sentiero 7 nel bosco; si sale, quindi, nel bosco raggiungendo in breve il bivio tra il sentiero 7 e 7A. Seguendo a destra il sentiero 7A si sale piuttosto ripidamente su sentiero terroso e terroso nel bosco arrivando, con una breve deviazione, alla vecchia cava di porfido “Steinbruch” con punto panoramico.

Continuando a seguire il sentiero 7A si sale, quindi, alla Torre Kröll nei cui pressi è posto anche un punto panoramico con panchine e tavoli.

Seguendo in discesa il sentiero 7 si giunge in breve alla Cascata del Rio Eschio (attenzione all’ultimo tratto ripido e scivoloso che scende al punto panoramico basso verso la cascata); continuando col sentiero 7 in discesa nel bosco si giunge al punto panoramico “Halbweg”, con panche e tavolini, per poi tronare al bivio dell’andata tra il sentiero 7 e 7A e, infine, in paese a Gargazzone.

In paese a Gargazzone

Primo tratto su asfalto

Entrando nel bosco sul sentiero 7

Bivio tra sentiero 7 e 7A (cartello pericolante)

Vista su Gargazzone salendo

Salendo alla vecchia cava di porfido Steinbruch

Vecchia cava di profido Steinbruch

Panorama sulla Val d’Adige

Salendo alla Torre Kröll

Torre Kröll

Verso la Cascata del Rio Eschio/Aschlbach

Scendendo (terreno scivoloso) al punto panoramico basso verso la cascata

Sentiero 7 in discesa

Punto panoramico Halbweg

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare Gargazzone su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Monte San Vigilio/Vigiljoch (1837 m) – Val d’Adige – agosto 2022

Il Monte San Vigilio/Vigiljoch, la cui massima elevazione del Dosso dei Larici/Larchbühel raggiunge i 1837 metri di quota, è posto tra la Val d’Adige/Etschtal, la Val d’Ultimo/Ultental e la bassa Val Venosta/Vinschgau; l’area del Monte San Vigilio è prevalentemente boscosa ed offre molte possibilità escursionistiche e punti di interesse.

Viene qui descritto l’accesso dalla funivia San Vigilio di Lana in Val d’Adige, il percorso ad anello, dal dislivello contenuto ma con sviluppo di circa 10 chilometri, raggiunge dapprima il piccolo Lago Nero/Schwarze Lacke per poi raggiungere la chiesetta di San Vigilio e la stazione a monte della seggiovia per poi tornare alal funivia tramite il Passo San Vigilio. La seggiovia permette, volendo, di abbreviare la salita o la discesa (QUI la “pillola” sul comprensorio San Vigilio e QUI quella sul paese di Lana).

La salita comincia dalla stazione a monte della funivia San Vigilio di Lana (1450 m, Albergo Vigilius Mountain Resort), si segue inizialmente il sentiero 34 per il Passo San Vigilio/Vigiljoch salendo in pendenza moderata su mulattiera sterrata fino al bivio col sentiero 7.
Si prende quindi a destra il sentiero 7 per il Lago Nero/Schwarze Lacke salendo con pendenza moderata su sentiero terroso nel bosco, si raggiunge poi un tratto in falsopiano con aperture nel bosco rientrando poi nella vegetazione e raggiungendo il bivio col sentiero 10.
Si segue il sentiero 10 per il Lago Nero/Schwarze Lacke, ignorando gli altri bivi, e raggiungendo in breve il Lago Nero ed il posto di ristoro Seespitz (1740 m, 1.15 ore dalla partenza).

Dal Lago Nero si segue il sentiero 9 per il Monte San Vigilio/Vigiljoch, si sale su mulattiera sterrata dapprima piuttosto ripidamente e poi in falsopiano raggiungendo la chiesetta di San Vigilio posta su un colle; dalla chiesetta si segue il sentiero 4 per la seggiovia salendo, ripidamente ma in breve, su mulattiera sterrata fino alla stazione a monte della seggiovia ed al posto di ristoro Sessellift (1814 m).
Volendo, in breve, dal Sessellift si può seguire la mulattiera non segnata che porta nei pressi delle antenne (recintate con divieto di accesso) poste sulla vetta del Dosso dei Larici (1837 m, 45 minuti dal Lago Nero, 2.00 ore dalla partenza).

Dal Dosso dei Larici si torna alla chiesetta di San Vigilio e si riprende il sentiero 9 che, in breve, porta su mulattiera sterrata al Passo San Vigilio/Vigiljoch (1743 m); dal passo si segue il sentiero 34 che su mulattiera sterrata scende dapprima alla Malga Gampl con posto di ristoro e poi riporta al bivio col sentiero 7 e, per la via di salita, in breve torna alla stazione a monte della funivia San Vigilio (1.15 ore dal Dosso dei Larici, 3.15 ore dalla partenza).

Percorso: stazione a monte funivia San Vigilio – Lago Nero – chiesetta San Vigilio – stazione a monte seggiovia – Dosso dei Larici – stazione a monte seggiovia – chiesetta San Vigilio – Passo San Vigilio – stazione a monte funivia San Vigilio

Sentieri: 34 – 7 – 10 – 9 – 4 – deviazione al Dosso dei Larici – 4 – 9 -34

Dislivello: 400 metri in salita e discesa considerati i saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.15 ore 

Quota massima: 1837 m

Difficoltà: E –  percorso che non presenta particolari difficoltà tecniche ma con sviluppo totale di circa 10 chilometri

Data di ascesa: agosto 2022

Annotazioni: per chi volesse abbreviare il percorso è possibile salire o scendere con la seggiovia monoposto che parte dai pressi dell’arrivo della funivia; la deviazione al Dosso dei Larici richiede senso di orientamento ma, volendo, può essere tralasciata

Esperienza di Stefano: escursione che ho percorso diverse volte e adatta anche, con tempo stabile, per un escursione pomeridiana

Salendo col sentiero 34

Bivio col sentiero 7

Percorso verso il Lago Nero

Lago Nero

Posto di ristoro Seespitz

Salendo alla chiesetta di San Vigilio

Chiesetta di San Vigilio

Salendo alla stazione a monte della seggiovia

Posto di ristoro Sessellift alla stazione a monte della seggiovia

Salendo al Dosso dei Larici

Dosso dei Larici

Scendendo al Passo San Vigilio

Passo San Vigilio

Scendendo alla stazione a monte della funivia su mulattiera

Malga Gampl

Scendendo alla stazione a monte della funivia

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime della Mendola, delle Maddalene, del Monte Corno e del Monte San Vigilio

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val d’Adige

Schönegg (1774 m) – Catena della Mendola – aprile 2022

Lo Schönegg (Hale Wand), vetta posta a 1774 metri di quota, si trova sulla Catena della Mendola alle sue propaggini settentrionali e offre un itinerario trekking in Alto Adige con percorso prevalentemente boschivo e ampio panorama di vetta; il percorso parte dal Passo Palade/Gampenpass raggiungibile da Lana o Senale/Unsere Liebe Frau in Walde e San Felix/St. Felix (QUI la “pillola” sul Passo Palade).

Il percorso per lo Schönegg si svolge in bellissimi boschi con molti saliscendi con dislivello moderato e sviluppo totale di 10 chilometri tra andata e ritorno; dalla vetta si gode, inoltre, un bellissimo panorama verso la Val d’Adige/Etschtal, e diverse cime del Gruppo di Tessa/Texel Gruppe, delle Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen e di alcuni gruppi dolomitici.

La salita allo Schönegg comincia dal Passo Palade (1518 m), si segue il sentiero 50 per lo Schönegg salendo in breve su mulattiera e deviando a sinistra a dei cartelli.
Si attraversa una piccola zona pascoliva e si sale ripidamente su sentiero di bosco fino a giungere al bivio col sentiero 53; si rimane sul sentiero 50 per lo Schönegg e si procede lungamente, in continui saliscendi, su sentiero di bosco (attenzione a non perdere i segnavia) fino al bivio col sentiero 55.
Si rimane sul sentiero 50 e in breve si giunge al bivio col sentiero 58, si continua sul sentiero 50 e si sale ripidamente nel bosco fino a giungere ad un altro lungo tratto in saliscendi che porta all’incrocio col sentiero 12.
Rimanendo sul sentiero 50 si sale in breve sempre nel bosco, ma molto ripidamente, alla vetta dello Schönegg (1774 m, croce, 2.00 ore dalla partenza).

Ritorno, con molti saliscendi, per lo stesso percorso in 1.45 ore, 3.45 ore dalla partenza.

Percorso: Passo Palade – Schönegg – Passo Palade

Sentieri: 50

Dislivello: 500 metri in salita e discesa considerati anche i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.45 ore totali (2.00 ore la salita, 1.45 ore la discesa)

Quota massima: 1774 m

Difficoltà: E –  escursione non molto difficile tecnicamente ma che presenta diversi tratti ripidi nel bosco, sviluppo totale di 10 chilometri circa; attenzione ai diversi bivi ed a non perdere il sentiero nel bosco

Data di percorrenza: aprile 2022

Esperienza di Stefano: il percorso di questa escursione presenta tratti innevati solitamente per tutta la prima parte della stagione primaverile, conviene, quindi, aspettare la seconda parte di primavera per la percorrenza; è bene scegliere, inoltre, possibilmente, una giornata con buona visibilità per godere del bel panorama dalla vetta. Lungo tutto il percorso bisogna anche tenere alta l’attenzione a non perdere i segnavia sugli alberi e seguire una buona carta topografica, io ho usato la carta “046 – Lana-Val d’Adige” della casa editrice e Tabacco.

Cartelli al Passo Palade

Primo breve tratto su mulattiera

Lungo il tratto ripido fino all’incrocio col sentiero 53

Bivio col sentiero 53

Lungo tratto tra il bivio col sentiero 53 e quello col sentiero 55

Bivio col sentiero 55

Lungo tratto verso il bivio col sentiero 12

Incrocio col sentiero 12

Ripido tratto verso la cima

In vetta allo Schönegg

Panorami dalla vetta dello Schönegg


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DISCLAIMER:

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Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime della Mendola, delle Maddalene e del Monte Corno

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val d’Adige

Knottnkino di Verano/Vöran – Val d’Adige – ottobre 2020

L’area dell’Altopiano del Monzoccolo/Tschögglberg e dell’Altopiano del Salto/Salten è situata in posizione dominante sulla Valle dell’Adige/Etschtal ed ospita i paesi di San Genesio/Jenesien, Meltina/Mölten, Verano/Vöran e Avelengo/Halfling; la zona dell’altipiano è caratterizzata da paesaggi bucolici ed idilliaci con piccoli paesi inseriti in un ambiente che presenta grandi pascoli sormontati da colli boscosi che offrono bellissime viste panoramiche.

Tre di questi punti panoramici: Rotenstein, Beimsteinknott e Timpfler Knot, sono raggiungibili dal borgo di Verano, situato non molto distante dal paese di Avelengo e raggiungibile anche in funivia da Postal/Burgstall, ed ospitano delle strutture particolari per gustare comodamente i panorami di vetta.

In particolare  il “Knottnkino” (cinema di montagna) posto sul Rotstein permette di ammirare comodamente su poltroncine di legno il “film” offerto dalla natura ammirando i panorami verso la Valle dell’Adige ed i monti che la circondano (QUI la “pillola” sui paese di Verano ed Avelengo).

Il percorso circolare Knottnkino3, che parte da Verano, permette di toccare con 12 chilometri di sviluppo tutti e tre i punti panoramici; tuttavia, il Knottnkino “principale” del Rotenstein può essere raggiunto direttamente e più brevemente, in 45 minuti di cammino salendo tra pascoli e bosco, dal parcheggio Eggerhof o, in 1 ora e mezza di cammino, tramite il sentiero Schützenbrünnweg, con tracciato che sale su strada forestali boschive, partendo da Verano paese o dal parcheggio Grüner Baum.

Dai punti panoramici ed, in particolare, dalle poltroncine del Knottnkino realizzato dall’artista Franz Messner sul Rotenstein, si gode un panorama amplissimo che spazia sulla catena della Mendola/Mendel, il Gruppo delle Maddalene/Magdalener Berge ed il Gruppo di Tessa/Texel Gruppe oltre che su Merano e sui paesi della sottostante Val d’Adige.

Knottnkino sul Rotenstein

Panorami dal Knottnkino

Poltroncine del Knottnkino

Lungo il tratto finale di salita al Knottnkino

Salendo dal parcheggio Eggerhof

Lungo il sentiero Schützenbrünnweg

Vista da Verano verso il Rotenstein ospitante il Knottnkino

Pascoli posti nei dintorni di Verano

Verano vista dallo Beimsteinknott

Piattaforma panoramica dello Beimsteinknott

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige


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Chiesa parrocchiale di Terlano/Terlan – Val d’Adige – giugno 2020

Terlano/Terlan, paese posto tra estese coltivazioni di meleti in Val d’Adige/Etschtal a pochi chilometri da Bolzano/Bozen, ospita con le sue frazioni diversi punti di interesse culturali, storici, naturali e religiosi (QUI la “pillola” sul paese di Terlano e la frazione di Vilpiano).

Tra i monumenti religiosi più importanti della zona spicca l’antica chiesa parrocchiale di Terlano, la struttura religiosa, costruita con unica navata con abside poligonale in stile tardogotico nel 14° secolo, è dedicata a Maria Assunta e conserva all’interno il ciclo di affreschi più grande del Sudtirolo.

Gli affreschi principali sono stati realizzati tra il 1399 e il 1407 dal maestro di Bolzano Hans Stockinger, le pitture sono state in seguito coperte da intonaco nel corso del XIX secolo per poi essere riportate alla luce e restaurate tra il 1950 e il 1971.

Tra le altre opere rilevanti della chiesa troviamo la scultura dell’Incoronazione di Maria di scuola veronese e realizzata attorno al 1370-1380 per il portale maggiore della chiesa; oggi sul portale è esposta una copia mentre l’originale è conservato all’interno.

Di particolare pregio sono anche la copertura con tegole smaltate del tetto e del campanile minore oltre che la struttura del grande campanile maggiore alto ben 75 metri e costruito nel 16° secolo; il campanile nei secoli seguenti si è progressivamente inclinato rendendo necessaria una sua completa manutenzione.

Nel 1884 si decise, quindi, di smontare completamente il campanile e di ricostruirlo identico con i quadroni di pietra arenaria originali scrupolosamente numerati; tra il 1891 e il 1893 il campanile è stato, quindi, ricostruito con lo stesso aspetto e materiali della struttura originaria.

Chiesa di Maria Assunta a Terlano

Particolari della copertura del tetto

Navata della chiesa

Altare della chiesa

Particolari di alcuni affreschi

Particolari della volta

Scultura originale dell’incoronazione di Maria

Copia della scultura posta sopra il portale maggiore

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige


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Cascata di Vilpiano/Vilpianer Wasserfall – Val d’Adige – primavera 2023

In Alto Adige/Südtirol sono presenti numerose cascate, salti e giochi d’acqua formati da fiumi e torrenti; tra le cascate sudtirolesi più rilevanti troviamo la Cascata di Vilpiano/Vilpianer Wasserfall, il cui impressionante salto d’acqua è posto nei pressi della frazione di Vilpiano/Vilpian, situata in Val d’Adige/Etschtal nel comune di Terlano/Terlan a pochi chilometri dalla città di Bolzano/Bozen (QUI la “pillola” sui paesi di Terlano e Vilpiano).

La Cascata di Vilpiano, grazie ai suoi 80 metri di altezza, è tra le più rilevanti dell’Alto Adige ed è formata dal Torrente Meltina/Möltner Bach che da origine alla cascata scendendo in una  gola di roccia porfirica prima di confluire nel fiume Adige.

La cascata può essere raggiunta in 10-15 minuti di cammino partendo dalla chiesa di Vilpiano e seguendo i cartelli del sentiero “Alla cascata/Wasserfallweg”; il percorso conduce dalla chiesa al centro di addestramento dei Vigili del fuoco da dove si origina un sentiero sterrato che costeggia alcuni vigneti.

Il sentiero porta in breve ad una zona boschiva con cartello di percorrenza a proprio rischio anche se la traccia è, comunque, solitamente percorribile facendo attenzione ad alcuni tratti un po’ fangosi; in breve il percorso, costeggiando il Torrente Meltina, conduce ad un ponte ed, in pochi minuti di sentiero nel bosco, porta al cospetto dell’affascinante Cascata di Vilpiano posta in zona ombreggiata molto fresca.

La Cascata di Vilpiano è relativamente meno conosciuta rispetto ad altri punti di interesse sudtirolesi di questo tipo anche se il salto d’acqua è, però, comunque molto affascinante e permette di godere in tranquillità lo spettacolo naturale della cascata.

Nel centro di Vilpiano

Cascata già visibile dai pressi del paese

Tratto che costeggia i vigneti

Tratto nel bosco che porta alla Cascata di Vilpiano

Cascata di Vilpiano

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Postal/Burgstall – Merano e Val d’Adige – primavera 2020

Postal/Burgstall, comune che conta quasi 1900 abitanti, è situato a pochi chilometri dalla città di Merano/Meran in Val d’Adige/Etschtal, lungo il Fiume Adige, in zona di fondovalle caratterizzata dalla presenza di molti meleti (QUI la “pillola” sulla città di Merano).

Il centro abitato di Postal si sviluppa verticalmente tra il Fiume Adige e il pendio boscoso laterale che sale verso l’altopiano del Tschögglberg/Monzoccolo, ove sono posti i paesi di Avelengo/Hafling e Verano/Vöran; proprio quest’ultimo paese è collegato direttamente con Postal tramite una moderna funivia che permette un comodo accesso dal fondovalle alla soprastante  zona escursionistica degli altipiani (QUI la “pillola” sui paesi di Avelengo e Verano).

Nel paese di Postal sono situate la chiesa parrocchiale dell’Esaltazione della Santa Croce costruita nel 20° secolo in stile neoromanico. ove è custodito anche un pregevole quadro dei Re Magi dell’artista Riemenschneider, e le rovine di Castel Burgstall, castello medievale eretto sul finire del 1200, abitazione del cavaliere Volkmar von Burgstall.

Partendo dall’abitato di Postal sono possibili, inoltre, diverse escursioni che conducono verso i masi circostanti e, per i più allenati, è presente il sentiero Sunnseitensteig che porta a Verano alla stazione a monte della funivia (QUI la “pillola” sul sentiero Sunnseitensteig).

Vista su Postal dall’alto

Chiesa parrocchiale di Postal

Rovine di Castel Burgstall

Val d’Adige e Postal

Funivia Postal – Verano

Verano con la stazione a monte della funivia

Lungo il sentiero Sunnseitensteig

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige


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Avelengo/Hafling e Verano/Vöran – Val d’Adige – diverse stagioni 2021 e 2022

Avelengo/Hafling e Verano/Vöran con le loro frazioni sono due comuni, posti ad una decina di chilometri di distanza tra di loro, situati a oltre 1000 metri di quota sui pendii dominanti la Val d’Adige/Etschtal e posti ai piedi degli altipiani di Merano 2000 e del Tschögglberg.
I due comuni giacciono in zona idilliaca, tra boschi e pascoli, con bellissima vista verso le Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen e il Gruppo delle Maddalene/Magdalener Berge.

Avelengo, comune formato da vari agglomerati di case che conta poco meno di 800 abitanti, è raggiungibile tramite strada da Merano/Meran e giace in ottima posizione tra pascoli e boschi in cui pascolano anche i famosi cavalli di razza avelignese, originaria proprio del paese di Avelengo (QUI la “pillola” sulla città di Merano).

L’area di Avelengo offre vari punti di interesse sportivi e naturali tra i quali troviamo: il collegamento in cabinovia, dalla frazione di Falzeben, con il centro escursionistico e di sport invernali di Merano 2000 e numerose possibilità di escursioni, partendo direttamente dal centro abitato di Avelengo, verso le malghe circostanti e le cime dello Stoanerne Mandln, del Giogo della Croce/Kreuzjoch e del Karkofel (QUI la “pillola” su Merano 2000 in estate, QUI quella in inverno, QUI la “pillola” sulla salita allo Stoanerne Mandln e QUI quella sul percorso per Giogo della Croce e Karkofel).

In inverno, nei pressi di Avelengo, sono possibili anche diverse escursioni su sentieri innevati sia nella zona di Merano 2000, come verso il Rifugio Kuhleiten e il Rifugio Merano, sia partendo direttamente da Avelengo come per il percorso verso la Malga Wurzeralm (QUI la “pillola” sul percorso per il Rifugio Kuhleiten, QUI quella sul traccia per il Rifugio Merano e QUI la “pillola” sul percorso per la Malga Wurzeralm).

Inoltre, tra i luoghi di interesse religioso ed architettonico sono presenti la chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista, eretta in stile gotico con alcune parti risalenti al 1291 e che conserva alcuni affreschi rilevanti e la Chiesa di Santa Caterina, costruita nel 1452 e posta nell’omonima frazione sulla cima di un colle con bellissimo panorama.

Il comune di Verano, che conta quasi 1000 abitanti, è posto tra pascoli e colli in zona dominante la sottostante Val d’Adige ed è raggiungibile con strada da Avelengo e Meltina/Mölten o con moderna funivia o tramite l’impegnativo sentiero Sunnseitensteig dal paese di Burgstall/Postal, situato nei pressi di Merano (QUI la “pillola” sul paese di Postal e QUI quella sul sentiero Sunnseitensteig).

A Verano è possibile ammirare la chiesa parrocchiale visibile da ampio raggio ed intraprendere varie escursioni rilassanti verso i pascoli e colli circostanti come il Rotenstein e il Beimsteinknott; sulla cima del colle Rotenstein è, inoltre, posto il Knottnkino (cinema di montagna) formato da diverse poltroncine di legno dove potersi rilassare ammirando il circostante spettacolare panorama (QUI la “pillola” sul Knottnkino).

Chiesa parrocchiale di Avelengo

Chiesa di Santa Caterina di Avelengo

Vista su Avelengo

Stoanerne Mandln

Percorso al Giogo della Croce

Cabinovia Falzeben per Merano 2000

Comprensorio di Merano 2000 in estate

Cavalli avelignesi a Merano 2000

Piste da sci e cabinovia Falzeben nel comprensorio di Merano 2000

Escursionismo invernale a Merano 2000

Percorso invernale per la Malga Wurzeralm

Chiesa parrocchiale di Verano

Verano vista dall’alto

Vista su Verano ed i pascoli circostanti

Sulla vetta del Beimsteinknott

Vista su pascoli e colli di Verano

Al Knottnkino

Funivia Postal – Verano

Lungo il ripido sentiero Sunnseitensteig da Postal a Verano

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige


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Castel Neuhaus/Maultasch di Terlano – Merano e Valle dell’Adige – autunno 2019

Le rovine del Castel Neuhaus, chiamato comunemente Castel Maultasch, si trovano a  400 metri di quota, su uno sperone dominante il paese di Terlano/Terlan e la Val d’Adige/Etsctal (QUI la “pillola”sul centro abitato di Terlano).

Le rovine sono raggiungibili dal borgo di Terlano tramite il più lungo sentiero “Margareth” o tramite il sentiero 3 più ripido; entrambi i sentieri si congiungono a valle delle rovine che vengono raggiunte su sentiero sassoso e terroso piuttosto ripido.

Castel Neuhaus è citato dal 1200 ed è passato più volte di proprietà tra varie famiglie nobili; la struttura è formata da poderose torri e mura e la torre principale è visibile fin dal paese di Terlano; le rovine sono discretamente conservate e visitabili, presentano tuttavia vari punti esposti e non molto agevoli, la visita è perciò sconsigliabile con bambini.

Dalle rovine del castello si gode, inoltre, di un bellissimo panorama verso la Valle dell’Adige, i paesi di Terlano e Andriano e la catena montuosa della Mendola/Mendel.

Rovine del castello

Vista su Terlano dalla rovine del castello

Bivio ove si congiungono il sentiero “Margareth” ed il sentiero 3

Sentiero ripido di salita alle rovine del castello

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


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Monte San Vigilio/Vigiljoch – Val d’Adige – dicembre 2020

La Chiesa di Monte San Vigilio/Vigiljoch con annesso rifugio Jocher sono posti a 1793 metri di quota nell’area escursionistica e di sport invernali del Monte San Vigilio/Vigiljoch che è situata nei pressi della città di Lana in Val d’Adige/Etschtal; dal comprensorio si hanno ottimi panorami verso le Alpi Venoste, il Gruppo delle Maddalene/Magdalener Gruppe e le Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen (QUI la “pillola” sul comprensorio del Monte San Vigilio e QUI la “pillola” sulla città di Lana).

In inverno il Monte San Vigilio è raggiungibile su sentiero innevato, solitamente battuto dal gatto delle nevi, partendo dalla stazione a monte della funivia Monte San Vigilio, la cui stazione di partenza si trova nel centro abitato di Lana, non molto distante dalla nota città di Merano/Meran; nei pressi della stazione a monte dell’impianto si trova anche il noto e lussuoso Vigilius Mountain Resort.

Dall’arrivo della funivia con Vigilius Mountain Resort, per raggiungere il Monte San Vigilio, si segue la traccia battuta n.34 con indicazioni Vigiljoch/Monte San Vigilio,  il sentiero procede con pendenza moderata regolare nel bosco raggiungendo con sviluppo piuttosto lungo il Passo San Vigilio/Vigiljoch. Dal Passo si segue a destra in breve la traccia battuta che con salita moderata porta alla chiesa di San Vigilio e al Rifugio Jocher

Il ritorno alla stazione a monte della funivia avviene per lo stesso percorso. La salita con buone condizioni del sentiero, della neve e meteorologiche non è difficile tecnicamente ma lo sviluppo (5 chilomteri tra andata e ritorno) e il dislivello richiedono comunque buone condizioni di forma, è quindi necessario tenere conto dell’impegno fisico se si volesse percorrere questo itinerario con bambini o persone poco allenate.

Inoltre, allungando il percorso, dalla chiesetta di San Vigilio è possibile raggiungere in circa 20 minuti con percorso in saliscendi, sempre su sentiero battuto solitamente dal gatto delle nevi, il Lago Nero/Schwarze Lacke con omonimo rifugio.

Eventualmente, chi non volesse camminare molto, può salire, controllando i periodi di apertura, direttamente in seggiovia monoposto sino nei pressi della chiesa di San Vigilio (10 minuti di cammino dalla stazione a monte della seggiovia). La seggiovia parte dai pressi dalla stazione a monte della funivia e del Vigilius Moutain Resort.

Percorso: stazione a monte funivia Monte San Vigilio – Passo San Vigilio – Chiesa San Vigilio e Rifugio Jocher – Passo San Vigilio – stazione a monte funivia Monte San Vigilio

Sentieri: traccia battuta invernale che segue il sentiero estivo 34 fino al Passo San Vigilio e poi traccia 9 e 4 per la chiesa ed il rifugio Jocher

Dislivello: 350 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.00  ore tra andata e ritorno.

Quota massima: 1793 m

Difficoltà: EAI – escursione non difficile tecnicamente con condizione buone della neve e del meteo ma dallo sviluppo piuttosto lungo

Data di percorrenza: dicembre 2020

Annotazioni: inoltre, allungando il percorso, dalla chiesetta di San Vigilio è possibile raggiungere in circa 20 minuti con percorso in saliscendi, sempre su sentiero battuto solitamente dal gatto delle nevi, il Lago Nero/Schwarze Lacke con omonimo rifugio.

Vigilius Mountain Resort a inizio sentiero

Nel primo tratto di salita

Panorami verso la Val d’Adige

Salendo al Passo San Vigilio

Passo San Vigilio

Tratto verso la Chiesa San Vigilio

Chiesa San Vigilio e Rifugio Jocher

Rifugio Jocher

Vista sulle Alpi Venoste

Eventuale prosecuzione per il Lago Nero

Lago Nero

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

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