Croda Bianca/Weisse Wand (2517 m) – Malga Durra Alm (2096 m) – Malga Knuttenalm (1911 m) – Vedrette di Ries – ottobre 2023

La Croda Bianca/Weisse Wand, vetta di 2517 metri di quota, la Malga Durra Alm, situata a 2096 metri di altezza e la Malga Knuttenalm, posta a 1911 metri di quota, si trovano nel gruppo delle Vedrette di Ries/Riesferner Gruppe.

Le malghe, con posto di ristoro, e la vetta, dall’ampio panorama su Vedrette di Ries ed Alpi di Zillertal, sono poste in Valle dei Dossi/Knuttental raggiungibile dal paese di Riva di Tures/Rein in Taufers situato alla testata della Valle di Riva/Reintal, valle laterale che si distacca della Valle Aurina/Ahrntal all’altezza di Campo Tures/Sand in Taufers (QUI la “pillola” su Campo Tures e Riva di Tures).

Il percorso, dal dislivello e sviluppo piuttosto rilevanti e con alcuni tratti ripidi, raggiunge dapprima la Malga Durra salendo poi alla Croda Bianca e scendendo, quindi, alla Malga Knutten per poi tornare su mulattiera al parcheggio; lungo il tracciato si attraversano anche diversi tipi di ambienti sia boschivi e pascolivi che più selvaggi salendo alla vetta.

Il percorso comincia dal parcheggio alto di Riva di Tures (1700 m) seguendo il sentiero 1 per la Malga Durra Alm; la traccia erbosa e ghiaiosa sale piuttosto ripidamente tra pascoli per poi entrare nel bosco.
Il sentiero sassoso e terroso sale quindi, alternando tratti ripidi ad altri in lieve pendenza, fino ad uscire dal bosco raggiungendo quindi, in breve, la Malga Durra Alm (2096 m, 1.15 ore dalla partenza).

Dalla Malga Durra Alm si segue sempre il sentiero 1 per la Croda Bianca/Weisse Wand, la traccia erbosa e ghiaiosa scende, in breve, ad un laghetto con bivio per la Malga Knuttenalm (che si prenderà al ritorno).
Rimanendo adesso sul sentiero 1 per la Croda Bianca si sale tra spazi aperti ed altri boschivi, con traccia sassosa e terrosa; il tracciato piega poi verso destra in lungo mezzacosta in moderata pendenza, tra spazi aperti.

Il sentiero raggiunge quindi una largo canale erboso che si sale su traccia sassosa e terrosa in tornanti che porta, ripidamente, alla costone sommitale della Croda Bianca; dal punto più alto, facendo attenzione all’esposizione, si scende a destra, in breve, alla croce di vetta (2517 m, 1.30 ore dalla Malga Durra Alm, 2.45 ore dalla partenza).

Tornati, con attenzione sul breve tratto esposto, al punto alto del costone della vetta si scendi sultracciato di salita si scende fino al bivio per la Malga Knuttealm, incontrato in salita nei pressi del laghetto.
Seguendo il sentiero 1A per la Malga Knuttenalm si scende tra bosco e spazi aperti, su traccia sassosa e terrosa piuttosto ripida, fino ad un grande ponticello; da qui, in risalita, breve ma piuttosto ripida, si raggiunge una stalla e poi la Malga Knuttenalm (1911 m, 1.45 ore dalla vetta, 4.30 ore dalla partenza).

Seguendo la mulattiera sterrata numero 9 per Riva di Tures si scende tra pascoli dapprima in moderata pendenza e poi più lievemente, con sviluppo piuttosto lungo, tornando, quindi, al parcheggio (45 minuti dalla Malga Knuttenalm, 5.15 ore dalla partenza).

Percorso: parcheggio alto di Riva di Tures – Malga Durra Alm – Croda Bianca – Malga Knuttenalm – parcheggio alto di Riva di Tures

Sentieri: 1 – 1A – 9  

Dislivello: 850 metri in salita e discesa considerati i brevi saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.15 ore totali

Quota massima: 2517 m

Difficoltà: E/EE – itinerario complessivamente di moderata difficoltà tecnica ma con presenza di alcuni tratti piuttosto ripidi ed un tratto un po’ esposto tra il punto alto del costone e la croce di vetta, sviluppo totale di circa 12 chilometri.

Data di ascesa: ottobre 2023

Annotazioni: è bene informarsi sui periodi di apertura delle malghe, volendo, in discesa, si può tornare integralmente per la via di salita ripassando dalla Malga Durra Alm senza deviare alla Malga Knuttenalm.
Chi non si sentisse sicuro sul breve tratto finale può fermarsi sul punto alto del costone della Croda Bianca senza scendere alla croce.
Dal parcheggio alto di Riva di Tures partono anche altri itinerari come quello che raggiunge, passando per la Malga Knuttenalm, il Lago di Gola/Klammlsee ed il Passo di Gola/Klammljoch (QUI la “pillola” su questo percorso)

Esperienza di Stefano: io ho percorso l’itinerario della Croda Bianca ad inizio autunno con clima ancora piuttosto mite ed assenza di neve; in questo periodo, in alcuni annate, può, invece, già essere presente neve nel tratto sommitale.
È, comunque, in generale richiesta assenza di neve e terreno asciutto ed è bene scegliere una giornata con buona visibilità per godere al meglio dei magnifici panorami di vetta

Salendo alla Malga Durra Alm

Malga Durra Alm

Laghetto con bivio per la Malga Knuttenalm

Salendo alla Croda Bianca

Breve tratto un po’ esposto dal punto alto del costone della Croda Bianca alla croce

In vetta alla Croda Bianca

Panorami di vetta

Scendendo alla Malga Knuttenalm una volta tornati al laghetto incontrato in salita

Vista sulla Croda Bianca e la Cima Nera/Schwarzerspitz

Breve risalita verso la Malga Knuttenalm

Malga Knuttenalm

Scendendo sulla mulattiera sterrata al parcheggio


Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio alto di Riva di Tures su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime di Monti di Fundres, Vedrette di Ries e Alpi di Zillertal

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Valle Aurina e in Val Pusteria

Castelliere/Burgstall (2218 m) – Prati di Croda Rossa/Rotwandwiesen – Dolomiti – settembre 2023

Il Castelliere/Burgstall, vetta di 2218 metri di quota, è posta nell’area della Croda Rossa di Sesto/Rotwand nel gruppo delle Dolomiti di Sesto/Sextener Dolomiten; la cima è raggiungibile da diversi punti di partenza, viene qui descritto un itinerario ad anello che parte dal Passo Monte Croce di Comelico/Kreuzbergpass, raggiungibile dalla Val di Sesto/Sextental dall’Alto Adige/Südtirol e dal Comelico in Veneto (QUI la “pillola” sul Passo Monte Croce di Comelico e QUI quella sulla Val di Sesto).

Il percorso dopo aver raggiunto la vetta del Castelliere porta ai Prati di Croda Rossa/Rotwandwiesen (che ospitano due rifugi) per poi tornare al Passo Monte Croce di Comelico con mulattiera nel bosco; il tratto di salita e discesa dalla vetta presentano diversi passaggi sassosi ripidi che richiedono piedi fermo (QUI la “pillola” sul comprensorio della Croda Rossa, che comprende anche i Prati di Croda Rossa, raggiungibile anche in cabinovia dai Bagni di Moso/Bad Moos).

Dal tracciato si godono anche bellissimi panorami sulle Dolomiti di Sesto e le Alpi Carniche e si attraversano diversi ambienti sia rocciosi e selvaggi verso la cima, sia pascolivi e boschivi negli altri tratti.

Il percorso comincia dal Passo Monte Croce di Comelico (1636 m), si segue il sentiero numero 15 per il Castelliere salendo dapprima tra prati e poi nel bosco, su traccia ghiaiosa piuttosto ripida, fino a giungere ad una radura.
Seguendo sempre il sentiero 15 a diversi bivi si giunge ad una falesia di arrampicata e ferrate e, continuando su traccia terrosa nel bosco, si sale raggiungendo vecchie strutture militari ed un bivio; si continua, quindi, sempre sul sentiero 15 per il Castelliere.
La traccia ghiaiosa e sassosa procede a mezzacosta in leggeri saliscendi, superato un breve tratto franato, si giunge ad una piccola conca; facendo attenzione a seguire i segni si sale adesso in un canalone ghaioso giungendo ad un bivio.

Seguendo a sinistra il sentiero 15B per il Castelliere si sale su traccia ghiaiosa, con pendenza piuttosto accentuata; il sentiero sale a tornanti dapprima tra rado bosco e poi in terreno aperto; la traccia traversa poi verso destra con pendenza moderata fino ad una sella con cartelli.
Dalla sella si può salire a destra in breve, facendo attenzione ad un tratto franato, alla vicinissima vetta del Castelliere (2218 m, 2.00 ore dalla partenza).

Tornati in breve, con attenzione, alla sella si scende verso i Prati di Croda Rossa, la traccia ghiaiosa scende dapprima in moderata pendenza per poi scendere un ripido canalino su fondo sassoso con anche alcuni gradoni.
Usciti dal canalino la traccia traversa verso sinistra in moderata pendenza giungendo ad incontrare nuovamente il sentiero 15; seguendo sempre per i Prati di Croda Rossa ai diversi bivi si scende su mulattiera tra bosco e pascoli raggiungendo i Prati di Croda Rossa (1925 m, Rifugio Rudi e Rifugio Prati di Croda Rossa, cabinovia che sale da Moso/Moos, 45 minuti dalla vetta del Castelliere, 2.45 ore dalla partenza).

Dai Prati di Croda Rossa si segue adesso il sentiero 18 per il Passo Monte Croce, la traccia procede inizialmente in saliscendi tra terrei aperti e bosco, passando anche nei pressi di diverse sculture in legno; il sentiero porta poi ad un bivio.
Seguendo sempre il sentiero 18 per il Passo Monte Croce si procede in discesa su mulattiera ghiaiosa in moderata pendenza giugendo ad una baita; continuando sulla mulattiera si scende nel bosco fino ad un bivio.

Rimanendo sul sentiero 18 si scende quindi su mulattiera con pendenza un po’ più accentuata giungendo alla strada del Passo Monte Croce di Comelico; seguendo a destra la traccia a lato strada si giunge, quindi, in breve, al Passo Monte Croce di Comelico (1.30 ore dai Prati di Croda Rossa, 4.15 ore dalla partenza).

Percorso: Passo Monte Croce di Comelico – Castelliere – Prati di Croda Rossa – Passo Monte Croce di Comelico

Sentieri: 15 – 15B – 15 – 18

Dislivello: 700 metri in salita e discesa considerati i diversi saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.15 ore totali

Quota massima: 2218 m

Difficoltà: EE– percorso che presenta diversi tratti ripidi verso la vetta (soprattutto la discesa è piuttosto tecnica nella prima parte); la deviazione dalla sella sotto la vetta alla cima è molto breve ma presenta un tratto franato in cui bisogna prestare molta attenzione. Il percorso presenta uno sviluppo totale di 12 chilometri circa

Data di ascesa: settembre 2023

Annotazioni: è bene informarsi sui periodi di apertura dei rifugi. Dai Prati di Croda Rossa è possibile scendere ai Bagni di Moso in cabinovia e poi tornare al Passo Monte Croce in autobus; è bene informarsi, in questo caso anche sugli orari dell’autobus ed i periodi di apertura di cabinovia. È possibile evitare la salita in vetta rimanendo sul sentiero 15 al bivio col sentiero 15B od anche percorrere in salita e discesa il sentiero 18.
Dal Passo Monte Croce partono anche diversi altri itinerari come quello per il Monte Covolo/Seikofel e la Malga Nemes Alm, il Col Quaternà/Knieberg, Passo Silvella/Kniebergsattel e Malga Nemes Alm e la Croda Sora i Colesei (QUI la “pillola” sul percorso per il Monte Covolo, QUI quella sull’ascesa alla Croda Sora i Colesei e QUI quella sulla salita al Col Quaternà).

Esperienza di Stefano: è bene scegliere una giornata con buona visibilità sia per questioni di sicurezza ed orientamento oltre che per godere dei bellissimi panorami; il percorso è di difficoltà tecnica moderata per esperti ma non va sottovalutato in diversi tratti, soprattutto nella breve deviazione verso la vetta e nel primo tratto di discesa.

Primo tratto di salita dal Passo Monte Croce di Comelico

Falesia di arrampicata e vie ferrate

Tratto nel bosco che passa anche nei pressi di vecchie strutture militari

Tratto a mezzacosta con saliscendi

Attraversamento di un tratto franato

Tratto in cui fare attenzione a seguire i segni

Salendo sul sentiero 15B

Tratto finale per la vetta (da fare con attenzione vista la parte franata)

In vetta

Viste dalla vetta

Primo tratto della discesa

Canalino ripido in discesa

Vista sulla Val di Sesto

Discesa verso i Prati di Croda Rossa

Prati di Croda Rossa

Rifugio Rudi

Lungo il primo tratto in saliscendi del sentiero 18

Discesa lungo la mulattiera

Baita con radura

Discesa verso il Passo Monte Croce

Breve tratto a lato strada tornando al Passo Monte Croce


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Passo Monte Croce di Comelico su Google Maps

DISCLAIMER:

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Pusteria e le sue valli laterali

Torre di Toblin/Toblinger Knoten (2617 m) – (vie ferrate) – Sasso di Sesto/Sextner Stein (2539 m) – Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime/Drei Zinnen Hütte (2405 m) – Dolomiti di Sesto – luglio 2023

La Torre di Toblin/Toblinger Knoten, vetta di 2617 metri di quota ed il Sasso di Sesto/Sextner Stein, cima di 2539 metri di altezza, sono poste nelle notissime Dolomiti di Sesto/Sextner Dolomiten, inserite in ambiente tra i più belli delle Dolomiti con bellissima vista verso monti famosi come le Tre Cime di Lavaredo/Drei Zinnen e il Monte Paterno/Paternkofel (QUI la “pillola” sulle Dolomiti di Sesto).

La zona dove si trovano Sasso di Sesto e Torre di Toblin presenta molteplici possibilità di accesso, qui viene descritta la salita dal Rifugio Auronzo, raggiungibile in macchina dal Lago di Misurina in Veneto, il percorso si svolge, infatti, tra Veneto e Alto Adige/Südtirol.

Il percorso ad anello raggiunge, passando per la Malga Langalm, dapprima il famoso Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime/Drei Zinnen Hütte e sale poi per sentiero al Sasso di Sesto continuando, quindi, su ferrata sul versante nord alla Torre di Toblin. Scesi per la ferrata sul versante sud, e tornati al Rifugio Locatelli-Innerkofler, sia prosegue verso la Forcella Lavaredo tornando poi al Rifugio Auronzo, passando anche per il Rifugio Lavaredo.

Il percorso comincia dal Rifugio Auronzo (2320 m, strada a pedaggio dal Lago di Misurina), seguendo a sinistra il sentiero 105 per il Rifugio Locatelli-Innerkofler si raggiunge in saliscendi, in breve, su traccia sassosa e ghiaiosa, la Forcella dè l’Col de Medo (2305 m).
Continuando sul sentiero 105 si procede in moderata discesa su traccia ghiaiosa ad un laghetto ed alla vicina Malga Langalm; il sentiero procede, quindi, in salita in moderata pendenza su traccia sassosa e terrosa raggiungendo una selletta.
La traccia scende poi piuttosto ripidamente fino alla radura erbosa del Pian da Rin; da qui riprende al salita in moderata pendenza, su traccia sassosa e terrosa, che porta in tornanti all’incorcio col sentiero 102; seguendo sempre per il Rifugio Locatelli-Innerkofler si sale, quindi, in breve, al Rifugio Locatelli-Innerkofler (2405 m, 1.40 ore dalla partenza).

Seguendo i cartelli per la Ferrata Torre di Toblin si procede su traccia sassosa e ghiaiosa, a tratti ripida che porta ad una selletta; da qui, su traccia non segnata, ma ben intuibile con buona visibilità, si sale a sinistra, in breve, alla vetta del Sasso di Sesto (2539 m, ruderi di vecchie fortificazioni militari, 20 minuti dal Rifugio Locatelli-Innerkofler, 2.00 ore dalla partenza).

Tornati in breve alla selletta si segue la traccia (segnata con triangoli rossi) che costeggia le pareti della Torre di Toblin giungendo all’attacco della ferrata sul versante nord; si supera inizialmente un traverso con passerella di legno e si arriva alla targa di inizio della ferrata.
La ferrata sale dapprima su salti rocciosi attrezzati con cavo giungendo, quindi, ad una prima serie di scalette di ferro (alcune verticali e con primo piolo piuttosto alto); superata la prima serie di scale si sale su altri salti rocciosi ed un canalino in cui vanno cercati bene gli appigli.
La ferrata continua poi con altre serie di scale sempre esposte, superato un traverso con staffe si giunge, quindi, alle ultime scale verticali che portano alla vetta della Torre di Toblin (2617 m, croce, 45 minuti dal Sasso di Sesto, 2.45 ore dalla partenza).

Dalla cima si scende sul versante opposto seguendo i cavi che portano a diversi salti rocciosi, di moderata difficoltà tecnica seppur con l’impegno delle ferrate in discesa; la ferrata porta, quindi, alla base della parete dalla quale si segue la traccia sassosa e ghiaiosa a destra che riporta sulla traccia di salita che si segue, in breve, tornando al Rifugio Locatelli-Innerkofler (45 minuti dalla cima della Torre di Toblin, 3.30 ore dalla partenza).

Dal Rifugio Locatelli-Innerkofler si segue adesso il sentiero 101 per il Rifugio Auronzo; si scende dapprima su sentiero sassoso e ghiaioso procedendo poi in saliscendi e, infine, in risalita fino alla Forcella Lavaredo (2454 m).
Dalla Forcella Lavaerdo si segue il sentiero ghiaioso che porta in breve in discesa, in moderata pendenza, al Rifugio Lavaredo (2344 m); dal Rifugio Lavaredo si segue, quindi, la mulattiera ghiaiosa che riporta, in saliscendi, al Rifugio Auronzo (1.30 ore dal Rifugio Locatelli, 5.00 ore dalla partenza).

Percorso: Rifugio Auronzo – Forcella dè l’Col de Medo –  Malga Langalm – Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime – Sasso di Sesto – Torre di Toblin – Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime – Forcella Lavaredo – Rifugio Lavaredo – Rifugio Auronzo

Sentieri: 105 – traccia per il Sasso di Sesto – Ferrate della Torre di Toblin – 101

Dislivello: 600 metri in salita e discesa considerati i continui saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.00 ore totali

Quota massima: 2617 m

Difficoltà: E il Rifugio Locatelli-Innerkofler – EE il Sasso di Sesto – EEA la Torre di Toblin –  percorso senza particolari difficoltà tecniche, ma relativamente lungo, nell’anello per il Rifugio Locatelli-Innerkofler; salita al Sasso di Sesto su traccia sassosa con tratto finale non segnato ma ben intuibile con buona visibilità; la salita alla Torre di Toblin è su via ferrata (necessari kit da ferrata e casca) mediamente impegnativa tecnicamente (con due passaggi di difficoltà maggiore) ed esposizione elevata, la discesa è di moderato impegno tecnico (seppur con la difficoltà del percorrere ferrate in discesa). Lo sviluppo totale del percorso è di circa 13 chilometri.

Data di ascesa: luglio 2023

Annotazioni: è bene controllare i periodi di apertura dei rifugi; il rifugio Locatelli-Innerkofler può essere raggiunto anche attraverso altri itinerari ed è anche punto di partenza per altre diverse escursioni a cime e vie ferrate.
Troviamo descritte sul sito, ad esempio, il percorso che tocca i Rifugi Zsigmondy-Comici, Pian di Cengia e Locatelli-Innerkofler partendo dalla Val Fiscalina/Fischleintal (valle laterale della Val di Sesto/Sextental) e le salite alla Croda Fiscalina Orientale/Oberbacherspitze ed al Monte Paterno/Paternkofel (QUI la “pillola” sul percorso che raggiunge i rifugi dalla Val Fiscalina, QUI quella sulla salita alla Croda Fiscalina Orientale e QUI la “pillola” sull’ascesa al Monte Paterno)

Esperienza di Stefano: è necessario tempo asciutto ed è bene scegliere una giornata con buona visibilità per godere del magnifico panorama di vetta; è consigliabile arrivare presto al Rifugio Auronzo per evitare lunghe code in macchina al pedaggio e la possibilità che i parcheggi vadano esauriti.
La ferrata è di difficoltà media (per esperti di questo genere di percorsi) ma non va sottovalutata vista la forte esposizione.

Lungo il primo tratto di percorso

Malga Langalm

Tratto in saliscendi verso il Pian da Rin

Salendo al Rifugio Locatelli-Innerkofler con vista sulle Tre Cime di Lavaredo

Rifugio Locatelli-Innerkofler

Salendo verso Sasso di Sesto e Torre di Toblin con vista su Rifugio Locatelli-Innerkofler e Monte Paterno

Salendo verso Sasso di Sesto e Torre di Toblin

Tratto non segnato verso il Sasso di Sesto

In vetta al Sasso di Sesto

Vista dal Sasso di Sesto sulla Torre di Toblin

Tratto verso l’attacco della Ferrata della Torre di Toblin

Lungo la via ferrata di salita

In cima alla Torre di Toblin

Lungo la ferrata di discesa

Tratto tra il Rifugio Locatelli-Innerkofler e la Forcella Lavaredo

Scendendo al Rifugio Lavaredo

Rifugio Lavaredo

Tornando al Rifugio Auronzo


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Rifugio Auronzo su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta.

Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Pusteria e le sue valli laterali

Rifugio Zsigmondy-Comici (2224 m) – Rifugio Pian di Cengia/Büllelejoch (2528 m) – Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime/Drei Zinnen (2405 m) – Dolomiti di Sesto – luglio 2023

Il Rifugio Zsigmondy-Comici Hütte, situato a 2224 metri di quota, il Rifugio Pian di Cengia/Büllelejochhütte, posto a 2528 metri di altezza, e il Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime/Drei Zinnen Hütte, situato a 2405 metri di quota, si trovano nelle Dolomiti di Sesto/Sextener Dolomiten in zona tra le più belle delle Dolomiti e dell’Alto Adige/Südtirol.

I rifugi presentano diverse vie di accesso, viene qui descritto l’itinerario “classico” che li tocca tutti con percorso ad anello che parte dalla Val Fiscalina/Fischleintal, valle laterale della Val di Sesto/Sextental (QUI la “pillola” sulla Val Fiscalina e QUI quella sulla Val di Sesto).

Il percorso, che presenta un dislivello rilevante ed un lungo sviluppo, si svolge tra ambienti prima boschivi e poi selvaggi dolomitici e conduce al cospetto di alcune tra le più note cime dolomitiche come, ad esempio, le Tre Cime di Lavaredo/Drei Zinnen e la Croda dei Toni/Zwölferkofel.

La salita comincia al parcheggio del Campo Fiscalino/Fischleinboden in Val Fiscalina (1454 m), seguendo la mulattiera 102-103 per i rifugi si procede dapprima brevemente su asfalto e poi su fondo sterrato con pendenza leggera fino a raggiungere il Rifugio Fondovalle/Talschlusshütte (1548 m, 30 minuti dalla partenza).

Continuando sulla mulattiera sterrata per i rifugi si sale in moderata pendenza raggiungendo, in breve, il bivio tra i sentieri per il Rifugio Zsigmondy-Comici ed il Rifugio Locatelli-Innerkofler.
Seguendo a sinistra il sentiero numero 103 per il Rifugio Zsigmondy-Comici si oltrepassa un ponticello che passa nei pressi della Cima Uno/Einspitz e di una sua grande frana di qualche anno fa; salendo sulla traccia sassosa e terrosa si sale ripidamente con anche belle vista panoramiche sulla Val Fiscalina.
Dopo un breve tratto boscato la traccia sale tra arbusti su fondo sassoso e terroso con anche diversi gradoni di legno e rocciosi; il percorso porta, quindi, ad un breve tratto con pendenza moderata e sale poi ripidamente, in ambiente aperto, con traccia sassosa con diversi gradoni fino a giungere al Rifugio Zsigmondy-Comici (2224 m, 2.00 ore dal Rifugio Fondivalle, 2.30 ore dalla partenza).

Seguendo il sentiero 101 per il Rifugio Pian di Cengia si sale con pendenza moderata su traccia sassosa e terrosa fino ad una selletta; seguendo sempre per il Rifugio Pian di Cengia si procede, quindi, a mezzacosta su fondo roccioso (tratto un po’ esposto) fino a giungere al Rifugio Pian di Cengia (2528 m, 1.00 ora dal Rifugio Zsigmondy-Comici, 3.30 ore dalla partenza).

Continuando sul sentiero 101 per il Rifugio Locatelli-Innerkofler si procede in falsopiano raggiungendo in breve la Forcella Pian di Cengia; seguendo sempre il sentiero per il Rifugio Locatelli si scende a destra su ripida traccia ghiaiosa in tornanti.
La traccia sassosa procede poi in lungo mezzacosta in lievi saliscendi (qualche punto un po’ esposto) passando anche nei pressi dei Laghi dei Piani/Bödenseen; la traccia conduce, quindi, con breve risalita piuttosto ripida al Rifugio Locatelli-Innerkofler alla Tre Cime (2405 m, 1.15 ore dal Rifugio Pian di Cengia, 4.45 ore dalla partenza).

Dal Rifugio Locatelli-Innerkofler si segue il sentiero 102 per il Rifugio Fondovalle; la traccia ghiaiosa e terrosa scende in Val Sassovecchio/Altensteintal prima in pendenza moderata per poi scendere ripidamente su fondo sassoso riportando, con lungo sviluppo, al bivio incontrato in salita tra il Rifugio Zsigmondy-Comici ed il Rifugio Locatelli-Innerkofler.
Dal bivio si torna per la via già nota prima al Rifugio Fondovalle e poi al parcheggio (2.15 ore dal Rifugio Locatelli-Innerkofler, 7.00 ore dalla partenza).

Percorso: parcheggio Val Fiscalina – Rifugio Fondovalle – Rifugio Zsigmondy-Comici – Rifugio Pian di Cengia – Rifugio Locatelli-Innerkofler – Rifugio Fondovalle – parcehggio Val Fiscalina

Sentieri: 102/103 – 103 – 101 – 102 – 102/103

Dislivello: 1150 metri in salita e discesa considerati anche i diversi saliscendi

Tempo di percorrenza: 7.00 ore totali

Quota massima: 2528 m

Difficoltà: EE –  percorso di difficoltà tecnica moderata ma su sentieri spesso sassosi con diverse parti ripide e qualche tratto un po’ esposto; dislivello rilevante e sviluppo molto lungo di 18 chilometri

Data di ascesa: luglio 2023

Annotazioni: è bene controllare i periodi di apertura dei rifugi ed è, naturalmente, possibile pernottare in uno di essi prenotando. I rifugi sono anche punto di partenza per diverse escursioni a cime e vie ferrate; tra le possibili salite troviamo, ad esempio, quelle alla vetta della Croda Fiscalina Orientale/Oberbacherspitze, il Monte Paterno/Paternkofel e la Torre di Toblin/Toblinger Knoten ed il Sasso di Sesto/Sextner Stein (QUI la “pillola” sulla salita alla Croda Fiscalina Orientale, QUI quella sull’ascesa su via ferrata al Monte Paterno e QUI quella sull’ascesa su via ferrata alla Torre di Toblin e sulla salita al Sasso di Sesto).
Queste salite sono descritte partendo dal Rifugio Auronzo; se si decidesse di intraprenderle partendo dalla Val Fiscalina è bene pernottare in rifugio.

Esperienza di Stefano: il percorso è bellissimo ed è uno dei miei preferiti; per godere del magnifico ambiente circostante è bene scegliere giornate con buona visibilità ma facendo attenzione a giorni eccessivamente caldi in quanto gran parte del lungo percorso è esposto al Sole. Vista la lunghezza del tracciato bisogna dosare le forze lungo tutto il percorso e assicurandosi di avere buona forma fisica.

Lungo il tratto verso il Rifugio Fondovalle

Rifugio Fondovalle

Salendo al bivio tra i rifugi Zsigmondy-Comici e Locatelli-Innerkofler

Bivio tra i rifugi Zsigmondy-Comici e Locatelli-Innerkofler

Cima Uno con visibile la frana di alcuni anni fa

Vista sulla Val Fiscalina salendo nel primo tratto al Rifugio Zsigmondy-Comici

Salendo nel primo tratto verso il Rifugio Zsigmondy-Comici

Salendo nell’ultimo tratto verso il Rifugio Zsigmondy-Comici

Al Rifugio Zsigmondy-Comici

Vista sulla Croda dei Toni

Salendo dal Rifugio Zsigmondy-Comici verso il Rifugio Pian di Cengia

Rifugio Pian di Cengia

Vista verso le Crode Fiscaline

Nel tratto tra il Rifugio Pian di Cengia e la Forcella Pian di Cengia

Tratto tra la Forcella Pian di Cengia e il Rifugio Locatelli-Innerkofler

Laghi dei Piani

Risalita verso il Rifugio Locatelli-Innerkofler con vista su Sasso di Sesto e Torre di Toblin

Rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime

Vista sulle Tre Cime di Lavaredo

Vista sul Monte Paterno

Scendendo in Val Sassovecchio tornando al Rifugio Fondovalle

Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio in Val Fiscalina su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Pusteria e le sue valli laterali

Rudlhorn (2448 m) – Eisatz (2493 m) – Alpi Noriche – luglio 2023

Il Rudlhorn, cima di 2448 metri di quota, e l’Eisatz, vetta di 2493 metri di altezza, sono situati nelle Alpi Noriche/Norisch Alpen sulla cresta panoramica ricadente sula Val Casies/Gsieser Tal, valle laterale che si stacca dalla Val Pusteria/Pustertal all’altezza di Monguelfo-Tesido/Welsberg-Taisten (QUI la “pillola” sui paesi di Tesido e Monguelfo e QUI quella sulla Val Casies).

Le due cime presentano diverse possibilità di accesso, viene qui descritto l’itinerario “classico”  ad anello che, partendo dal Mudlerhof (posto sopra il paese di Tesido/Taisten in Val Casies), raggiunge, con lungo percorso dal dislivello rilevante, le due cime divse da cresta..

Durante il percorso si attraversano ambienti boscosi, pascolivi e creste panoramiche rendendo, così, l’itinerario molto vario ed interessante; lungo il percorso è posta anche la Malga di Tesido/Taistneralm con cucina tradizionale e situata in zona pascoliva idilliaca.

La salita comincia dal parcheggio del Mudlerhof raggiungibile da Tesido (1620 m, ristorante), si segue la mulattiera forestale numero 38A verso la Malga di Tesido/Taistneralm.
Procedendo sulla mulattiera sterrata, con pendenza moderata costante, si sale nel bosco, con anche alcune aperture panoramiche verso le Dolomiti, raggiungendo in lungo sviluppo la Malga di Tesido (2012 m, 1.20 ore dalla partenza).

Dalla malga si segue il sentiero 54B per il Rudlhorn, si sale inizialmente su mulattiera ripida sassosa nel bosco, ignorati alcuni bivi si procede sul sentiero 54B uscendo dal bosco e salendo molto ripidamente su sentiero terroso e ghiaioso.
Il sentiero porta quindi nei pressi di un’anticima procedendo su traccia sassosa con anche alcune scalette di legno appoggiate che, alternando tratti a mezzacosta ad altri di ripida salita, porta alla cima del Rudlhorn (2448 m, croce, tavola panoramica delle cime, (1.20 ore dalla Malga di Tesido, 2.40 ore dalla partenza).

Dal Rudlhorn si scende sul versante opposto col sentiero 54 verso l’Eisatz; la traccia scende, tra tratti su grossi sassi ed altri terrosi, portando ad una Croce del Tempo/Wtterkreuz e ad una forcella con cartelli.
Ignorato al momento il bivio del sentiero 54A si procede sul sentiero 54 per l’Eisatz salendo in moderata pendenza su traccia terrosa e sassosa giungendo alla base dell’ultimo ripido strappo su traccia sassosa che porta alla cima dell’Eisatz (2493 m, croce, 50 minuti dal Rudlhorn, 3.30 ore dalla partenza).

Si torna, quindi, per la via di salita alla forcella nei pressi della Croce del Tempo al bivio col sentiero 54A (indicazione verso il Durrakopf); si segue il sentiero 54A scendendo su traccia sassosa e ghiaiosa che porta ad un tratto su traccia erbosa e terrosa tra pascoli giungendo ad una sella con cartelli.

Seguendo il sentiero 38 per la Malga di Tesido/Taistneralm si scende su mulattiera sassosa tornando alla Malga di Tesido; per la via di salita si torna, quindi, su mulattiera sterrata con lungo sviluppo al parcheggio del Mudlerhof (2.15 ore dalla vetta dell’Eisatz, 5.45 ore dalla partenza).

Percorso: parcheggio Mudlerhof – Malga di Tesido – Rudlhorn – Eisatz – Malga di Tesido – parcheggio Mudlerhof

Sentieri: 38A – 54B – 54 – 54A – 38 – 38A

Dislivello: 1050 metri in salita e discesa considerati anche i saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.45 ore totali

Quota massima: 2493 m

Difficoltà: EE –  percorso con alcuni passaggi tecnici salendo alle due vette; dislivello rilevante e sviluppo lungo di 15 chilometri

Data di ascesa: luglio 2023

Annotazioni: è bene controllare i periodi di apertura della malga. Il Mudlerhof è anche punto di partenza della salita al Monte Luta e alla cima del Durakopf che con percorso molto lungo possono, volendo, essere concatenati al Rudlhorn ed all’Eisatz (QUI la “pillola” sul percorso per il Monte Luta ed il Durakopf)

Esperienza di Stefano: io ho percorso l’escursione con alcune nebbie e nubi lungo la salita alle vette, con cielo sereno il panorama sarebbe ancora più ampio, è necessario, comunque, tempo asciutto visti i diversi tratti di sentiero piuttosto tecnici; è bene dosare le forze lungo tutto il percorso, tenendo anche conto della discesa dal Rudlhorn con successiva risalita all’Eisatz

Lungo la salita alla Malga di Tesido con alcuni punti panoramici sulle Dolomiti

Alla Malga di Tesido

Salendo al Rudlhorn

Cima del Rudlhorn

Vista dalla cima

Scendendo alla forcella con Croce del Tempo

Salendo all’Eisatz

Vista dalla vetta dell’Eisatz

Tornando alla forcella con Croce del Tempo

Scendendo alla Malga di Tesido


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime DI Monti di Fundres, Vedrette di Ries, Alpi di Zillertal e Alpi Noriche

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Malga Pircheralm – Malga Marxeggeralm – Malga Innerhoferalm – Riobianco/Weißenbach – Valle Aurina – gennaio 2023

La Malga Pircheralm, posta a 1810 metri di quota, la Malga Marxeggeralm, situata a 1761 metri di altezza e la Malga Innerhoferalm, posta a 1743 metri di quota, sono situate in bellissimo ambiente bucolico, con bella vista su diverse vette delle Alpi di Zillertal, nella valletta Wurmtal in Valle di Riobianco/Weißenbachtal, valle laterale della Valle Aurina/Ahrntal.

Il percorso per raggiungerle presenta 9 chilometri di sviluppo totale e 500 metri metri di dislivello e solitamente in inverno viene battuto dal gatto delle nevi; il tracciato è condiviso tra pedoni, scialpinisti e da chi scende in slittino, quindi è bene fare attenzione.

Le malghe sono solitamente aperte anche in inverno offrendo anche la possibilità di noleggiare lo slittino che viene poi lasciato nei pressi del parcheggio; è bene, comunque, verificare apertura e possibilità di noleggio contattando le strutture.

La salita comincia dal parcheggio posto nei pressi dello Skilift poco oltre il paese di Riobianco (1375 m), si seguono le indicazioni per la malga Innerhoferalm salendo lungo la pista da slittino.
Si sale in ampi tornanti moderata pendenza costante, con qualche tratto più ripido, fino ad un bivio, continuando per la Malga Innerhoferalm si prosegue sulla pista da slittino fino ad arrivare nei pressi della Malga Innerhoferalm che si raggiunge con breve deviazione (1743 m, 1.00 ora dalla partenza).

Tornati sulla pista da slittino si prosegue dapprima in breve discesa e poi in leggera salita fino a giungere al bivio per la Malga Marxeggeralm, si devia, quindi, per la malga raggiungendola, in breve, in leggera salita (1761 m, 25 minuti dalla Malga Innerhoferalm, 1.25 ore dalla partenza).

Tornati alla pista da slittino si prosegue in salita verso la Malga Pircheralm, alternando alcuni tratti più ripidi ed altri in leggera salita si giunge alla Malga Pircheralm (1810 m, 20 minuti dalla Malga Marxeggeralm, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa a piedi in 1.15 ore senza ripassare alla Malga Marxeggeralm ed alla Malga Innerhoferalm, 3.00 ore dalla partenza.

Percorso: Riobianco – Malga Innerhoferalm – Malga Marxeggeralm – Malga Pircheralm – Riobianco

Sentieri: traccia invernale che segue la pista da slittino

Dislivello: 500 metri in salita e discesa considerati le varie deviazioni alle malghe

Tempo di percorrenza: 3.15 ore totali (1.45 ore l’andata, 1.15 ore il ritorno).

Quota massima: 1810 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo di oltre 9 chilometri con dislivello rilevante su neve ed anche alcuni tratti ripidi ma dalla difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche. Attenzione alla presenza congiunta di pedoni, scialpinisti e chi scende in slittino sul percorso

Data di percorrenza: gennaio 2023

Annotazioni: naturalmente è  possibile fermarsi alla Malga Innerhoferal o alla Malga Marxeggeralm abbreviando il percorso.

Indicazioni alla partenza

Salendo alla Malga Innerhoferalm

Malga Innerhoferalm

Salendo alla Malga Marxeggeralm

Malga Marxeggeralm

Salendo alla Malga Pircheralm

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


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Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Malga Kehreralm – Casere/Kasern – Valle Aurina – gennaio 2023

La Malga Kehreralm, posta a 1842 metri di quota, si trova in alta Valle Aurina tra le Alpi di Zillertal e le Vedrette di Ries/Riesferner Gruppe in zona in inverno solitamente molto innevata; la malga Kehreralm è chiusa in inverno ma lungo il percorso si trovano, comunque, diverse malghe  aperte con posto di ristoro.

Il percorso invernale parte da Casere/Kasern, ultimo centro abitato della Valle Aurina, presenta 10 chilometri di sviluppo totali e dislivello moderato, e presenta un primo breve tratto su asfalto fino alla Malga Prastmannalm e al Rifugio Talschlusshütte, posti nei pressi della caratteristica chiesetta di Santo Spirito/Heilig Geist (QUI la “pillola” su Casere/Kasern e l’alta Valle Aurina).

Il percorso prosegue poi, solitamente battuto dal gatto delle nevi, fino alla Malga Adleralm e alla Malga Jägeralm; oltre queste malghe il tracciato fino alla Malga Kehreralm è battuto solo dagli escursionisti e quindi vanno valutate bene le condizioni al momento della percorrenza.

Il percorso comincia da Casere dal centro visite del Parco naturale (1571 m), seguendo le indicazioni per la malghe si procede in breve su asfalto (facendo attenzione ad eventuale ghiaccio) fino alla Malga Prastmannalm ed al Rifugio Talschlusshütte entrambi con punto di ristoro, posti nei pressi della chiesetta di Santo Spirito (1621 m).

Dalle malghe si seguono le indicazioni per la Malga Adleralm e alla Malga Jägeralm seguendo in parte il sentiero estivo 13-14; su tracciato in lieve salita, solitamente battuto dal gatto delle nevi, si seguono le indicazioni pedonali che costeggiano in parte le piste da sci di fondo fino alla Malga Adleralm e alla Malga Jägeralm (1667 m, entrambe con punto di ristoro, 45 minuti dalla partenza).

Dalle malghe si seguono le indicazioni per la Malga Kehreralm seguendo il sentiero innevato battuto solo dagli escursionisti che, alternando tratti pianeggianti ad altri in moderata salita, porta, costeggiando il Torrente Aurino, fino ad un grande pianoro tramite il quale si giunge alla Malga Kehreralm (1842 m, chiusa in inverno, 1.00 ora dalle Malga Adleralm e alla Malga Jägeralm, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.30 ore, 3.15 ore dalla partenza.

Percorso: Casere – Malga Prastmannalm-Rifugio Talschlusshütte – Chiesa Santo Spirito – Malga Adleralm-Malga Jägeralm – Malga Kehreralm – Malga Adleralm-Malga Jägeralm – Chiesa Santo Spirito – Malga Prastmannalm-Rifugio Talschlusshütte – Casere

Sentieri: traccia invernale che segue in parte i sentieri estivi 13-14

Dislivello: 250 metri in salita e discesa considerati alcuni saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.15 ore totali (1.45 ore la salita, 1.30 ore la discesa). I tempi possono poi allungarsi in base alle condizioni del percorso

Quota massima: 1842 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo relativamente lungo, dalla difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche fino alla Malga Adleralm e alla Malga Jägeralm. Il tratto successivo fino alla Malga Kekreralm richiede giuste condizioni ed attrzzatura ed è da valutare in base alle condizioni del sentiero.

Data di percorrenza: gennaio 2023

Annotazioni: naturalmente è possibile, abbreviando così il percorso e riducendo le difficiltà, fermarsi alla Malga Adleralm ed alla Malga Jägeralmsenza proseguire verso la Malga Kehreralm.

Centro visite del parco naturale a Casere

Verso la Malga Prastmann ed il Rifugio Talschlusshütte

Rifugio Talschlusshütte

Chiesetta di Santo Spirito

Salendo alla Malga Adleralm ed alla Malga Jägeralm

Malga Jägeralm

Malga Adleralm

Salendo alla Malga Kehreralm

Malga Kehreralm

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Malga Klammbachalm (1944 m) – Malga Alpe Nemes (1877 m) – Alpi Carniche – ottobre 2022

La Malga Klammbachalm, situata a 1944 metri di quota, e la Malga Alpe Nemes, posta a 1877 metri di altezza, sono situate nelle Alpi Carniche in Val di Sesto/Sextental; le malghe presentano un panorama magnifico verso le Dolomiti di Sesto e la cresta carnica e possono essere raggiunte in vari modi.

Vieni qui descritto il percorso ad anello che le tocca entrambe partendo dal Pollaio/Stiergarten nei pressi di Moso/Moos; il percorso, dallo sviluppo piuttosto lungo, presenta un tracciato lungo mulattiere sterrate forestali con ambienti sia boschivi che pascolivi (QUI la “pillola” su Sesto e Moso).

La salita comincia dal Pollaio/Stiergarten (1420 m, stazione a valle della cabinovia Tre Cime), si segue inizialmente la mulattieroa numero 13A per il Passo Monte Croce in piano fino al vicino rifugio Zin Fux ed, in breve, ad un bivio.
Si segue a sinistra il sentiero 13A per Moso su mulattiera sterrata raggiungendo i tralicci della cabinovia; si ignorano le indicazioni a sinistra e si sale a destra, senza indicazioni, su ripida mulattiera raggiungendo, in tornanti, il sentiero 13.
Si prende a destra il sentiero 13 per la Malga Nemes entrando in un breve sottopasso e poi salendo in pendenza moderata su mulattiera nel bosco; ignorata la deviazione per il sentiero 139 si sale in pendenza accentuata fino al bivio ytra Malga Klammbach e Nemes.
Si segue il sentiero 133 per Malga Klammbach; si sale su mulattiera in tornanti nel bosco per poi uscine nei pressi di Malga Klammbach (1944 m, 1.30 ore dalla partenza).

Dalla Malga Klammbach si segue il sentiero 13 per Malga Nemes, si procede in deboli saliscedi su mulattiera prima tra pascoli e poi nel bosco fino ad un bivio; si segue la direzione indicante Malga Nemes a 30 minuti; si continua quindi su mulattiera, in saliscendi, e poi in discesa fino ad un ponte dal quale si risale, in breve, alla Malga Alpe Nemes (1877 m, 1.00 ora da Malga Klammbach, 2.30 ore dalla partenza).

Si segue in discesa il sentiero 13 per Saumahd scendendo su mulattiera sasossa e poi su untratto prativo e poi su mulattiera sterrata fino ad un bivio; si segue sempre il sentiero 13 per Saumahd su mulattiera in moderata discesa e poi in leggero saliscendi fino ai prati di saumahd ed al bivio tra Malga Nemes e Malga Klammbach incontrato in salita.
Per la via di salita si torna, quindi, al Pollaio/Stiergarten (1.45 ore da Malga Nemes, 4.15 ore dalla partenza).

Percorso: Pollaio – Malga Klammbach – Malga Alpe Nemes – Pollaio

Sentieri: 13A – 13 – 133 – 13 – 13A

Dislivello: 600 metri in salita e discesa considerati i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.15 ore totali

Quota massima: 1944 m

Difficoltà: E –  percorso senza particolari difficoltà tecniche ma che presenta uno sviluppo di 14 chilometri circa

Data di ascesa: ottobre 2022

Annotazioni: è possibile abbreviare di molto il percorso salendo con la cabinovia Tre Cime dalla quale si raggiunge in breve Malga Klammbach; la Malga Nemes è anche raggiungibile direttamente, senza passare da Malga Klammbach dal Passo Monte Croce (QUI la “pillola” sulla salita al Monte Covolo/Seikofel e Malga Nemes dal Passo Monte Croce).

Esperienza di Stefano: escursione che ho percorso in autunno con bellissimi colori; in questo periodo è meglio controllare i periodi di apertura delle malghe ed eventualmente (se usata) della cabinovia; è bene percorrere l’escursione con buona visibilità per godere dei magnifici panorami su Dolomiti di Sesto ed Alpi Carniche

Salendo nel primo tratto dal Pollaio

Salendo al bivio tra Malga Klammbach e Malga Nemes

Bivio tra Malga Klammbach e Malga Nemes

Salendo a Malga Klammbach

Malga Klammbach

Percorso verso  Malga Nemes

Vista sulla Croda Rossa/Rotwand

Vista sui Tre Scarperi/Drei Schuster

Vista sul Col Quaternà

Malga Alpe Nemes

Vista da Malga Alpe Nemes sulle Dolomiti di Sesto

Lungo la discesa

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DISCLAIMER:

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

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Piz da Peres (2507 m) – Dolomiti – settembre 2022

Il Piz da Peres, vetta di 2507 metri di quota, è posto nella zona settentrionale delle Dolomiti di Braies-Sennes-Fanes ed è posto in posizione isolata che permette di godere un panorama amplissimo su molti gruppi dolomitici e verso le vette dei Tauri/Tauern, Alpi Noriche/Norischen, Vedrette di Ries/Riesfernergruppe ed Alpi di Zillertal.

La vetta può essere raggiunta con diversi itinerari, viene qui descritto il percorso ad anello con partenza dal Passo Furcia/Furkelpass situato tra Valdaora/Olang in Val Pusteria/Pustertal e San Vigilio di Marebbe/Enneberg/Al Plan de Mareo in Val Badia; l’escursione presenta l’attraversamento di ambienti sia boscosi che rocciosi tipici dolomitici ed è quindi adatta per escursionisti esperti (QUI la “pillola” su Valdaora/Olang e QUI quella su San Vigilio di Marebbe).

La salita comincia dal Passo Furcia (1758 m) seguendo il sentiero 3 per il Piz da Peres, si sale nel bosco inizialmente su mulattiera sterrata fino a raggiungere in breve un bivio tra il sentiero 3 ed il sentiero 12B; si rimane sul sentiero 3 e si sale piuttosto ripidamente su traccia terrosa e sassosa nel bosco.
Si procede poi in lungo saliscendi attraversando anche due canaloni fino a giungere ad un bivio; si rimane sul sentiero 3 per il Piz da Peres salendo su traccia sassosa nel bosco rado ed uscendone procedendo ripidamente in tornanti su traccia ghiaiosa e sassosa in tornanti fino a raggiungere la Forcella del Cianros/ Tre Dita/Drei Ifinger Scharte (2328 m, 2.00 ore dalla partenza).

Dalla forcella si sale a destra sul sentiero 12 per il Piz da Peres, si sale piuttosto ripidamente su traccia sassosa tra prati fino a giungere ad una selletta e per larga cresta si giunge, in breve, alla vetta del Piz da Peres (2507 m, croce, 30 minuti dalla Forcella Tre Dita, 2.30 ore dalla partenza).

Dalla vetta si scende su versante opposto, sempre su sentiero 12, su traccia sassosa tra prati fino a giungere ad una selletta, da qui si scende ripidamente  su sentiero ripido con gradoni di legno e tratti sassosi; si procede poi a mezzacosta e poi nuovamente in ripida discesa (incontrando anche diverse deviazioni per la ferrata Piz da Peres) fino a giungere ad una croce con bivio.
Si segue a destra il sentiero 12B per il Passo Furcia, si scende su traccia sassosa e terrosa nel bosco attraversando anche un canalone e poi scendendo nel bosco via via più fitto fino al Rifugio Utìa Picio Prè (1950 m, 1.30 ore dalla cima, 4.00 ore dalla partenza).

Dal Rifugio si segue sempre il sentiero 12B per il Passo Furcia scendendo su traccia sassosa piuttosto ripida nel bosco fino a giungere al bivio incontrato ad inizio salita; seguendo in breve in discesa la mulattiera sterrata numero 3 si torna, quindi, al Passo Furcia (30 minuti dal Rifugio Picio Prè, 4.30 ore dalla partenza).

Percorso: Passo Furcia – Forcella Tre Dita – Piz da Peres – Rifugio Picio Prè – Passo Furcia

Sentieri: 3 – 12 – 12B – 3

Dislivello: 800 metri in salita e discesa considerati anche i saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.30 ore  (2.30 ore la salita. 2.00 ore la discesa)

Quota massima: 2507 m

Difficoltà: EE –  percorso che presenta diversi tratti ripidi su sentiero sassoso e qualche passaggio un po’ esposto nel primo tratto di discesa,

Data di ascesa: settembre 2022

Annotazioni: lungo la discesa si incontrano diverse deviazione che portano alla nuova difficile ferrata, non avendola mai percorsa non posso però dare indicazioni precise in merito; è bene, inoltre, informarsi sui periodi di apertura del Rifugio Picio Prè se si vuole pranzare in loco

Esperienza di Stefano: escursione che è bene percorrere con buona visibilità per godere dell’amplissimo panorama dalla vetta, necessario che il terreno sia asciutto; io ho percorso il sentiero ad anello nella direzione descritta per essere per l’ora di pranzo al rifugio, il tracciato può essere, comunque, percorso in entrambi i sensi

Lungo la mulattiera iniziale

Tratto nel bosco

Salendo alla Forcella Tre Dita

Salendo al Piz da Peres

In cima al Piz da Peres

Panorami dalla vetta

Primo tratto di discesa tra prati

Vista su Passo Furcia e Plan de Corones/Kronplatz

Tratto di discesa con gradoni e tratti rocciosi

Scendendo alla croce con bivio tra sentiero 12 e 12B

Scendendo al Rifugio Picio Prè

Rifugio Picio Prè

Scendendo al Passo Furcia

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

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Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Badia

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Cornetto della Val Casies/Hörneggele (2127 m) – Alpi Noriche – settembre 2022

Il Cornetto della Val Casies/Hörneggele, vetta di 2127 metri di quota, è posto nelle Alpi Noriche/Norische Alpen in Val Casies/Gsiesertal; nonostante la quota non molto elevata dalla vetta si può godere un panorama molto vasto verso molte vette delle Alpi Noriche, delle Dolomiti di Sesto e delle Dolomiti di Braies.

Il percorso normale di salita parte da Santa Maddalena/St. Magdalena in Val Casies salendo dapprima ripidamente nel bosco e poi per tratti pascolivi più aperti fino alla panoramica vetta; il tracciato presenta uno sviluppo piuttosto lungo e richiede quindi il giusto allenamento (QUI la “pillola” sulla Val Casies).

La salita comincia da Santa Maddalena (1405 m), si seguono le indicazioni per il sentiero 52B verso il Lanzberg e la Malga Ragotzalm; si sale su stradina asfaltata, in pendenza moderata, raggiungendo in breve il ristorante Lanzberg.

Seguendo il sentiero 52B si sale nel bosco con alcuni punti panoramici sulla Val Casies, la traccia terrosa e ghiaiosa sale dapprima con pendenza moderata fino ad un bivio; seguendo sempre in salita il sentiero 52B per Malga Ragotz e l’Hörneggele si sale con traccia nel bosco con pendenza molto elevata fino a raggiungere l’innesto col sentiero 52.
Seguendo il sentiero 52 per Malga Ragotz e l’Hörneggele si sale, con pendenza moderata, con traccia terrosa e sassosa nel bosco fino a giungere alla zona della Malga Ragotz (2014, nessun punto di ristoro, 2.00 ore dalla partenza).

Dalla Malga Ragotz si segue sempre il sentiero 52 per l’Hörneggele salendo su traccia erbosa e terrosa tra pascoli, fino ad un primo bivio; continuando per l’Hörneggele si sale con pendenza moderata tra pascoli e rado bosco al bivio col sentiero 52A.
Rimanendo sul sentiero 52 per l’Hörneggele si procede, in breve, in saliscendi fino alla vetta del Cornetto della Val Casies/Hörneggele (2127 m, croce, 30 minuti da Malga Ragotz, 2.30 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 2.00 ore, 4.30 ore dalla partenza.

Percorso: Santa Maddalena – Lanzberg – Malga Ragotz – Cornetto della Val Casies/Hörneggele – Malga Ragotz – Lanzberg – Santa Maddalena

Sentieri: 52B – 52

Dislivello: 750 metri in salita e discesa considerati anche i brevi saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.30 ore  (2.30 ore la salita, 2.00 ore la discesa)

Quota massima: 2127 m

Difficoltà: E –  percorso senza grandi difficoltà tecniche ma che presenta, comunque, diversi tratti ripidi nel bosco su sentiero terroso, sviluppo totale di 11 chilometri circa

Data di ascesa: settembre 2022

Annotazioni: a settembre 2022 il tratto del sentiero 52 da Santa Maddalena al bivio tra il sentiero 52 ed il 52B risulta chiuso per lavori nel bosco è quindi obbligatorio salire col sentiero 52B come scritto nella descrizione del percorso

Esperienza di Stefano: escursione che è bene percorrere con buona visibilità per godere del bel panorama dalla vetta; pur non essendo il percorso molto difficile è bene fare attenzione ai diversi tratti nel bosco un po’scivolosi soprattutto dopo periodi piovosi

Salendo al Lanzberg

Ristorante Lanzberg

Vista sulla Val Casies

Salendo ripidamente sul sentiero 52B

Incrocio col sentiero 52

Salendo a Malga Ragotz

Malga Ragotz

Salendo verso la vetta

In vetta al Cornetto/Hörneggele

Panorami di vetta

Cliccare sull’immagine per visualizzare Santa Maddalena in Val Casies su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

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