Bolzano/Bozen, città capoluogo dell’Alto Adige/Südtirol che conta oltre 110000 abitanti, ospita innumerevoli punti di interesse culturali, architettonici religiosi, eventi e collegamenti funiviari; tra le attrattive offerte dalla grande città, talvolta meno note ai turisti, figurano, inoltre, anche alcune storiche passeggiate, molto amate dai cittadini locali, che permettono di camminare in begli ambienti naturali partendo direttamente dal centro abitato (QUI la “pillola” sulla città di Bolzano).
Tra le possibili gite nella natura, partendo direttamente dalla città di Bolzano, troviamo le storiche Passeggiata del Guncina/Guntschna Promenade e Passeggiata di Sant’Osvaldo/Oswald Promenade (QUI la “pillola” sulla Passeggiata del Guncina).
La Passeggiata di Sant’Osvaldo, approntata nella prima parte fin dal 1908 dal comune di Bolzano e nella seconda parte nel 1937 su iniziativa del mecenate Karl Ritter von Müller, parte dalla zona del Lungo Talvera/Talfer Promenade e porta in tornanti su pendio alberato a mezzacosta verso l’ex Hotel Eberle e il paesino di Santa Maddalena/St. Magdalena, prima di scendere e riportare nel centro di Bolzano all’altezza della stazione a valle della funivia del Renon.
Il percorso, interamente su fondo ciottolato o sterrato, è lungo circa 4 chilometri e nel primo tratto sale dal Lungo Talvera con tornanti regolari in ambiente con vegetazione molto variegata, indicata con apposite targhette e comprendente anche cedri ed agavi.
La passeggiata alterna poi tratti pianeggianti ad altri con salita a tornanti con tratti di boscaglia fino al bivio con il sentiero 2 nei pressi della targa a ricordo di Karl Ritter von Müller; continuando dal bivio a seguire la Passeggiata Sant’Osvaldo (indicazioni per Santa Maddalena) si costeggiano pareti rocciose fino a raggiungere l’ex Hotel-ristorante Eberle, purtroppo distrutto da una frana.
In quest’area bisogna fare attenzione ai vari cartelli di lavori e passare solo se consentito, in alternativa bisogna scendere col sentiero 2 il cui bivio è stato incontrato prima).
Dall’ex hotel si scende, quindi, al piccolo paese di Santa Maddalena e, poi, con ripida discesa asfaltata si torna a Bolzano nei pressi della stazione a valle della funivia del Renon; da questo punto si può tornare al Lungo Talvera o con passeggiata di circa 20 minuti nell’abitato bolzanino o sfruttando gli autobus del servizio pubblico locale (in questo caso informarsi preventivamente sugli orari).
Lungo tutto il percorso si possono godere bellissimi panorami sulla città di Bolzano, la Valle dell’Adige e il gruppo dolomitico del Catinaccio/Rosengarten, percorrendo così un tracciato che offre spunti di interesse sportivi, botanici e paesaggistici.
Inoltre, per gli amanti dell’escursionismo, all’altezza della Stele con crocefisso a ricordo di Karl Ritter von Müller, si diparte il sentiero 2 che conduce, con percorso piuttosto lungo e ripido, alla Croce di Monte Tondo/Hörtenbergkreuz con bellissime visuali sulla conca di Bolzano (QUI la “pillola” sulla salita alla Croce di Monte Tondo)
Sul Lungo Talvera verso l’inizio della Passeggiata Sant’Osvaldo
Inizio della Passeggiata
Lungo il primo tratto della Passeggiata
Stele con crocefisso a ricordo di Karl Ritter von Müller
Deviazione del sentiero 2 come alternativa di discesa a Bolzano e punto di partenza in salita per la Croce del Monte Tondo
Seconda parte della Passeggiata Sant’Osvaldo
Ex Hotel Eberle distrutto da una frana
Panorami dalla Passeggiata verso il Catinaccio e Bolzano passando sotto i cavi della funivia del Renon
Scendendo al paesino di Santa Maddalena
Chiesetta e panorama dal paesino di Santa Maddalena
Tornando a Bolzano
Croce di Monte Tondo
Scopriamo QUI altre “pillole” su Bolzano e il Renon
Cliccare sull’immagine per visualizzare il Lungo Talvera di Bolzano alla partenza della Passeggiata Sant’Osvaldo su Google Maps
Cliccare sull’immagine per visualizzare la stazione a valle della Funivia del Renon di Bolzano alla fine della Passeggiata Sant’Osvaldo su Google Maps
DISCLAIMER:
Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.
Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.
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