Pausa Ganda/Gantraste (2130 m) – Dolomiti di Sesto – settembre 2023

La Pausa Ganda/Gantraste, elevazione posta a 2130 metri di quota, si trova nelle Dolomiti di Sesto nel sottogruppo dei Baranci/Haunold ed è raggiungibile partendo dalla seggiovia dei Baranci situata nel noto paese di San Candido/Innichen in Alta Val Pusteria/Pustertal (QUI la “pillola” sulla seggiovia dei Baranci e QUI quella sul paese di San Candido).

Il percorso per la Pausa Ganda si svolge prevalentemente in aree boschive con sentiero con diversi tratti ripidi; il tracciato raggiunge, dapprima, la Malga Maier/Kaser (non gestita) salendo poi verso la panoramica vetta con vista che spazia, in giornate serene, verso Baranci, Alpi Carniche/Karnische Alpen, Alpi Noriche/Norische Alpen, Vedrette di Ries/Riesferner Gruppe e la sottostante Val Pusteria.

La salita alla Pausa Ganda comincia dalla stazione a monte della seggiovia Baranci (1499 m, Rifugio Gigante Baranci), dall’arrivo della seggiovia si segue il sentiero 6 per la Gantraste, si sale dapprima nel bosco e poi con traccia terrosa ripida (possibili tratti fangosi) in una zona con erba alta e arbusti; si rientra, quindi, nel bosco fino a giungere alla Malga Maier/Kaser (1703, non effettua servizio di ristoro, 45 minuti dalla partenza).

Dalla malga si segue sempre il sentiero 6 per la Gantraste, si costeggia la staccionata della malga e si sale poi nel bosco con traccia terrosa e ghiaiosa alternando tratti ripidi ad altri in falsopiano.
Si giungere, quindi, al ripido tratto finale che porta, uscendo dal bosco su traccia ghiaiosa, alla cima della Pausa Ganda/Gantraste (2130 m, croce, 1.15 ore dalla Malga Maier, 2.00 ore dalla partenza).
Discesa per lo stesso percorso in 1.45 ore, 3.45 ore dalla partenza.

Percorso: Stazione a monte seggiovia Baranci – Malga Maier Kaser – Pausa Ganda – Malga Maier Kaser – Stazione a monte seggiovia Baranci

Sentieri: 6

Dislivello: 650 metri in salita e in discesa considerati i brevi saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.45 ore totali (2.00 ore la salita, 1.45 ore la discesa)

Quota massima: 2130 m

Difficoltà: E – itinerario con dislivello e difficoltà tecnica moderati ma con presenza di alcuni tratti ripidi nel bosco e nel tratto finale per la cima, sviluppo totale di 9 chilometri circa tra andata e ritorno.

Data di ascesa: settembre 2023

Annotazioni: è bene informarsi sui periodi di apertura della seggiovia Baranci e del Rifugio Gigante Baranci.
Dalla seggiovia Baranci parte anche il percorso che porta alla vetta della Piccola Rocca dei Baranci/Haunoldköpfl (QUI la “pillola” sulla salita alla Piccola Rocca dei Baranci).

Esperienza di Stefano: percorso adatta ad inizio stagione appena scioltasi la neve o anche verso fine stagione prima dell’arrivo della neve nuova; l’itinerario è relativamente breve ma con, comunque, alcuni tratti un po’ faticosi che non vanno sottovalutati (soprattutto in casi di terreno con fango). è bene, inoltre, scegliere una giornata con buona visibilità per godere dell’ampio panorama di vetta.

Seggiovia Baranci

Rifugio Gigante Baranci

Salendo alla Malga/Maier Kaser

Malga Maier Kaser

Salendo alla Pausa Ganda

Vista sui Baranci

Ultimo tratto di salita verso la vetta della Pausa Ganda

In cima alla Pausa Ganda

Vista dalla vetta verso i Baranci

Vista verso le Alpi Carniche

Vista su San Candido e le Alpi Noriche

Vista sulle Vedrette di Ries

Vista sulla Val Pusteria


Cliccare sull’immagine per visualizzare la Seggiovia Baranci di San Candido su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Pusteria e le sue valli laterali

Monte Elmo/Helm (2434 m) – Rifugio Gallo Cedrone/Hahnspielhütte (2200 m) – luglio 2020

Il Monte Elmo/Helm, alto 2434 metri, è le prima cima occidentale della lunga catena delle Alpi Carniche; la vetta è posta lungo il confine tra Alto Adige / Südtirol ed Austria ed offre amplissimi panorami verso le Dolomiti di Sesto/Sextner Dolomiten, i Tauri in Austria e le Alpi Noriche.

Il percorso ad anello qui descritto parte dalla stazione a monte degli impianti Monte Elmo raggiungibili da Versciaco/Vierschach, frazione di San Candido/Innichen in Val Pusteria/Pustertal o da Sesto/Sexten in Val di Sesto/Sextental (QUI la “pillola” sul paese di San Candido, QUI quella sulla Val di Sesto e QUI la “pillola” sugli impianti del Monte Elmo).

Il percorso presenta uno sviluppo e dislivello moderati ma affronta anche alcuni tratti un po’ ripidi che richiedono piede fermo; nella prima parte del percorso si transita anche per il Rifugio Gallo Cedrone/ Hahnspielhütte posto a 2200 metri di quota in zona idilliaca tra pascoli con panorami magnifici.

La salita comincia dalla stazione a monte degli impianti del Monte Elmo (2041 m, rifugio), si segue inizialmente la larga mulattiera sterrata numero 4 che porta con pendenza moderata al Rifugio Gallo Cedrone/Hahnspielhütte (2200 m, 30 minuti dalla partenza).

Continuando sulla mulattiera 3 si prosegue a mezzacosta in moderata salita fino ad una sella con bivio per il Monte Elmo; si segue, quindi, il sentiero 3A per il Monte Elmo, la traccia terrosa e sassosa sale, con anche alcuni tratti ripidi, fino alla vetta del Monte Elmo (2434 m, croce, ruderi di un’antica casa della Guardia di Finanza, 1 ora dal Rifugio Gallo Cedrone, 1.30 ore dalla partenza).

Dal Monte Elmo si continua in discesa verso ovest col sentiero 4 che piuttosto ripidamente con traccia sassosa e terrosa porta dapprima ad alcune vecchie fortificazioni di guerra e poi una zona prativa dal quale si raggiunge, in breve, il Rifugio Gallo Cedrone, da qui si torna su mulattiera alla stazione a monte degli impianti Monte Elmo (1.15 ore dal Monte Elmo, 2.45 ore dalla partenza).

Percorso: Stazione a monte impianti Monte Elmo – Rifugio Gallo Cedrone – Monte Elmo – Rifugio Gallo Cedrone – Stazione a monte impianti Monte Elmo

Sentieri: 4 – 3 – 3A – 4

Dislivello: 400 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 2.45 ore (1.30 ore la salita, 1.15 ore la discesa)

Quota massima: 2434 m

Difficoltà: E – escursione di difficoltà tecnica moderata ma con presenza di alcuni tratti ripidi su fondo terroso e sassoso che richiedono passo sicuro

Data di ascesa: luglio 2020

Annotazioni: è bene controllare i periodi di apertura degli impianti di risalita e dei rifugi

Esperienza di Stefano: è bene scegliere una giornata con ottima visibilità per godere dei panorami magnifici visibili lungo tutto il percorso; io ho percorso questo itinerario sia in estate che in autunno, prima dell’arrivo della neve invernale, entrambe le stagioni offrono ambienti molto affascinanti.

Salendo al Rifugio Gallo Cedrone

Panorami sulle Dolomiti di Sesto

Rifugio Gallo Cedrone

Salendo verso il bivio per la cima

Bivio per la cima

Salendo al Monte Elmo

In vetta al Monte Elmo

Panorami di vetta

In discesa lungo il sentiero 4


Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia Monte Elmo a Sesto su Google Maps

Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia Monte Elmo a Versciaco su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Pusteria e le sue valli laterali

Monguelfo/Welsberg e Tesido/Taisten – Val Pusteria – autunno 2019, estate 2023 e inverno 2024

Nella zona dell’Alta Val Pusteria/Hochpustertal troviamo alcuni dei paesi del Sudtirolo più amati e conosciuti dai turisti e visitatori, tra questi sono presenti San Candido/Innichen, Sesto/Sexten, Villabassa/Niederdorf, Monguelfo/Welsberg e Dobbiaco/Toblach.

Monguelfo, attraversato dal Fiume Rienza, fa parte del comune Monguelfo-Tesido/Taisten; Tesido si trova all’imbocco della Valle di Casies/Gsiesertal che parte, quindi, dalla Val Pusteria proprio da Monguelfo; il borgo di Monguelfo conta, con Tesido, oltre 2800 abitanti ed ha una storia molto antica che si può ritrovare in palazzi e chiese dell’abitato. (QUI la “pillola” sulla Valle di Casies).

Tra i punti di interesse principali di Monguelfo troviamo la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Margherita costruita in stile gotico e ampliata in stile barocco con annesso tabernacolo gotico e dipinti del famoso pittore Paul Troger (di cui si trova un monumento a ricordo in paese), la piccola chiesa di Santa Maria am Rain con aguzzo campanile, il Palazzo Zellheim e il grande Parco Prenninger.

Tesido, posto su un pendio leggermente rialzato sul sottostante fondovalle, è situato in posizione idilliaca tra pascoli e boschi e presenta due chiese antiche, una più piccola dedicata a San Giorgio e la più grande chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria, contenente pregevoli affreschi del 18° secolo.

Tra i centri abitati di Mongulefo e Tesido, posto su un pendio laterale, si trova, inoltre, Castel Welsperg; il castello di Monguelfo è stato costruito tra il 1126 ed il 1140 ed è stato più volte restaurato e modificato, oggi è curato da un’associazione che ne tutela il recupero ed ospita, in estate, diversi eventi e cerimonie.

Nei pressi del paese di Monguelfo, lungo la statale della Val Pusteria, si trova anche l’inizio della Valle di Braies che conduce verso le Dolomiti di Braies/Pragser Dolomiten e il famosissimo Lago di Braies/Pragser Wildsee. (QUI la “pillola” collegata al Lago di Braies e QUI quella sulla Valle di Braies).

Da Monguelfo e Tesido è possibile, inoltre, numerosi escursioni e salite a cime come quelle che portano alla Malga di Tesido/Taistneralm e alle cime del Monte Luta/Luterkopf, Durakopf, Rudlhorn e Eisatz (QUI la “pillola” sulla salita a Monte Luta e Durakopf e QUI quella sull’ascesa a Rudlhorn ed Eisatz).

Inoltre, la Malga di Tesido e la vetta del Salzla sono, con buone condizioni, raggiungibili anche in inverno su percorso innevato (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Palazzo Zellheim a Monguelfo

Chiesa parrocchiale di Monguelfo

Tabernacolo gotico a Monguelfo

Lungo il Fiume Rienza a Monguelfo

Parco Prenninger a Monguelfo

Castel Welsperg

Tesido con la chiesa di San Giorgio

Chiesa parrocchiale di Tesido

Salendo nel bosco alla Malga di Tesido con punti panoramici sulle Dolomiti

Malga di Tesido

Area bucolica nei pressi della Malga di Tesido

Cresta tra le cime del Rudlhorn e dell’Eisatz

In vetta al Rudlhorn

In vetta all’Eisatz

Vetta del Durakopf

Lungo la cresta tra il Durakopf ed il Monte Luta

Monte Luta

Lago di Braies

Percorso invernale per la Malga di Tesido

Malga di Tesido

Salendo alla vetta del Salzla

In vetta al Salzla

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina



Cliccare sull’immagine per visualizzare Monguelfo-Tesido su Google Maps

Villabassa/Niederdorf – Val Pusteria – autunno 2019, primavera ed estate 2021

Nella zona dell’Alta Val Pusteria/Hochpustertal troviamo alcuni dei paesi del Sudtirolo più amati e conosciuti dai turisti e visitatori, tra questi sono presenti San Candido/Innichen, Sesto/Sexten, Villabassa/Niederdorf, Monguelfo/Welsberg e Dobbiaco/Toblach.

Villabassa, comune che conta quasi 1600 abitanti, è posto a oltre 1100 metri di quota è ed è situato lungo il Fiume Rienza lungo il fondovalle della Val Puseteria; il borgo si trova inserito in zona pascoliva e di coltivazioni con vista sui versanti boscosi delle Alpi Noriche che formano l’orizzonte settentrionale del paese.

Nei pressi del paese si trova anche l’inizio della Valle di Bries che conduce verso le Dolomiti di Braies/Pragser Dolomiten ed il famosissimo Lago di Braies/Pragser Wildsee (QUI la “pillola” sul Lago di Braies e QUI quella sulla Valle di Braies).

Tra i monumenti principali di Villabassa si trovano la chiesa parrocchiale di stile barocco, eretta nel 1800 circa e dedicata a Santo Stefano, la chiesa presenta un caratteristico campanile con volta a bulbo e un tetto particolare formato da tasselli di legno dipinto; rilevante è anche la cappella della Santa Trinità posta vicino al municipio, la cappella di stile barocco, con arredi originali, ha acquisito l’aspetto attuale nel 1655.

Centro del paese

Chiesa parrocchiale

Cappella della Santa Trinità

Colori autunnali tra le vie del paese

Lungo il Fiume Rienza

Lago di Braies

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina



Cliccare sull’immagine per visualizzare Villabassa su Google Maps

San Candido/Innichen – Val Pusteria – inverno 2019 e 2021 ed estate 2020, 2022 e 2023

Nella zona dell’Alta Val Pusteria/Hochpustertal troviamo alcuni dei paesi del Sudtirolo più amati e conosciuti dai turisti e visitatori, tra questi sono presenti San Candido/Innichen, Sesto/Sexten, Villabassa/Niederdorf, Monguelfo/Welsberg e Dobbiaco/Toblach.

San Candido, che conta più di 3000 abitanti, è posta a quasi 1200 metri di quota nei pressi del paese di Dobbiaco/Toblach e della Val di Sesto/Sextental; l’antico borgo giace in una zona idilliaca circondata da pascoli e contornata da versanti boscosi e dalle cime della Alpi Noriche, delle Alpi Carniche e dal gruppo dolomitico dei Baranci/Haunold.

Dal centro abitato la nota seggiovia Baranci/Haunold porta in quota alla partenza dei sentieri escursionistici del gruppo dei Baranci, al Rifugio Gigante e ad aree dedicate a famiglie e non solo come la pista di fun bob e il percorso Regno del Gigante Baranci (QUI la “pillola” sulla seggiovia dei Baranci in estate).

Dalla stazione a monte della seggiovia è anche possibile intraprendere salite più impegnative verso le cime della Piccola Rocca dei Baranci/Haunoldköpfl e la Pausa Ganda/Gantraste (QUI la “pillola” sull’ascesa alla Piccola Rocca dei Baranci e QUI quella sulla salita alla Pausa Ganda).

Raggiungendo da San Candido la vicina frazione di Versciaco/Vierschach è anche possibile usufruire della cabinovia, solitamente funzionante anche in estate, che conduce nel comprensorio del Monte Elmo/Helm dove si trovano molte attrattive per famiglie, come il Parco Natura Olperl, ed escursionisti, come la salita alla vetta del Monte Elmo (QUI la “pillola” sugli impianti estivi del Monte Elmo e QUI la “pillola” sulla salita alla cima del Monte Elmo).

Sia la seggiovia dei Baranci sia la cabinovia Monte Elmo fanno anche parte del comprensorio sciisico Tre Cime Dolomiti/Drei Zinnen Dolomites che offre, in inverno, oltre 100 chilometri di piste di sci alpino, sentieri innevati battuti per ciaspolatori e piste da slittino (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Tre Cime Dolomiti).

A San Candido sono presenti anche molti punti di interesse architettonici e religiosi, tra questi troviamo: la chiesa parrocchiale di stile barocco con pregevoli dipinti dedicata a San Michele, la chiesa e il convento dei Francescani posta lungo il Rio di Sesto/Sextner Bach ed edificata con uno stile molto sobrio e la Collegiata di San Candido, con museo annesso, la chiesa è stata costruita nell’anno 1043 ed è l’esempio di stile romanico più importante del Sudtirolo.

San Candido vista dall’alto

Centro del paese con vista sul gruppo dei Baranci

Chiesa parrocchiale di San Michele

Collegiata di San Candido

Case antiche

Seggiovia Baranci

Alla stazione a monte della seggiovia Baranci

Vetta della Piccola Rocca dei Baranci raggiungibile con sentiero dalla seggiovia Baranci

Vetta della Pausa Ganda

Vista dall’alto sulla frazione di Versciaco e verso parte delle Dolomiti di Sesto

Chiesa di Versciaco

Cabinovia Monte Elmo nella frazione di Versciaco

Parco Natura Olperl

Vista sulle Dolomiti di Sesto dall’area del Monte Elmo

Vetta del Monte Elmo

Area delle piste da sci di Versciaco, collegata sci ai piedi con le altre piste del comprensorio 3 Zinnen in Val di Sesto

Area sciistica della seggiovia Baranci (facente parte del comprensorio 3 Zinnen ma non collegata direttamente sci ai piedi con le altre aree del comprensorio)

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina



Cliccare sull’immagine per visualizzare San Candido su Google Maps

Dobbiaco/Toblach – Val Pusteria – estate 2019 e 2023, primavera 2021 e inverno 2022

Nella zona dell’Alta Val Pusteria/Hochpustertal troviamo alcuni dei paesi dell’Alto Adige/Südtirol più amati e conosciuti dai turisti e visitatori, tra questi sono presenti San Candido/Innichen, Sesto/Sexten, Villabassa/Niederdorf, Monguelfo/Welsberg e Dobbiaco/Toblach.

Il borgo di Dobbiaco è posto a oltre 1200 metri di quota, conta più di 3000 abitanti con le sue frazione come Valle San Silvestro/Wahlen, ed è situato, tra San Candido e Villabassa, nei pressi della Sella di Dobbiaco/Toblacher Sattel che divide lo scorrere dei fiumi della Rienza/Rienz (verso l’Isarco/Eisack) e la Drava/Drau (verso il Danubio).

L’abitato di Dobbiaco, che si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale barocca del 1760 dedicata a San Giovanni Battista, è dominato dalla mole delle cime delle Alpi Carniche/Karnischen Alpen, le Alpi Noriche e le Dolomiti di Sesto/Sextner Dolomiten.

Dal borgo partono, quindi, molti sentieri di varia difficoltà e sono possibili svariate escursioni, con bellissimi panorami, in un contesto bucolico e boschivo a media quota e più selvaggio salendo verso rifugi e vette; tra gli itinerari più noti troviamo quello che porta al Rifugio Bonner ed alla vett del Corno di Fana/Toblacher Pfannhorn (QUI la “pillola” sulla salita al Rifugio Bonner ed al Corno di Fana).

Sono presenti, inoltre, molte piste ciclabili, la ferrovia della Val Pusteria e collegamenti pubblici verso le località vicine per offrire ampia possibilità di movimento a turisti e locali per scoprire la bellissima zona circostante.

A pochi chilometri dal paese di Dobbiaco è posto anche l’omonimo Lago di Dobbiaco/Toblacher See posto in zona idilliaca con bellissima vista sulle Dolomiti; intorno al lago, lungo il quale sono presenti anche diverse attività turistiche, si sviluppa anche un giro ad anello che costeggia le sponde del meraviglioso specchio d’acqua (QUI la “pillola” sul Lago di Dobbiaco).

In inverno il paese di Dobbiaco presenta un atmosfera molto caratteristica, ospita un piccolo mercatino di Natale e permette diverse attività quali sci alpino nel comprensorio Dreiz Zinnen Dolomites posto nei vicini paesi di San Candido/Innichen e Sesto/Sexten, sci di fondo nella vicina Dobbiaco Nordic Ski Arena e passeggiate su sentieri innevati come quella posta lungo le sponde del Lago di Dobbiaco (QUI la “pillola” sul comprensorio Drei Zinnen Dolomites e QUI quella sul percorso invernale al Lago di Dobbiaco).

Chiesa di San Giovanni Battista

Scorci del paese

Monumento a Gustav Mahler

Dobbiaco vista dai bucolici dintorni

Lago di Dobbiaco

Dobbiaco e la Valle San Silvestro viste salendo al Rifugio Bonner ed al Corno di Fana

Rifugio Bonner

Salendo al Corno di Fana

In vetta al Corno di Fana

Dobbiaco in inverno

Piste da fondo della Dobbiaco Nordic Ski Arena

Percorso invernale attorno al Lago di Dobbiaco

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina



Cliccare sull’immagine per visualizzare Dobbiaco su Google Maps

Monte Elmo/Helm – Val Pusteria – diverse stagioni 2019, 2020 e 2021

Nella zona dell’Alta Val Pusteria/Hochpustertal prende origine la catena delle Alpi Carniche/Karnischen Alpen che, sviluppandosi poi verso est, segna a lungo il confine tra Italia e Austria passando per Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

L’elevazione più occidentale delle Alpi Carniche posta sul confine tra Italia e Austria, a cavallo tra Sudtirolo e Tirolo Austriaco dell’est/Östtirol, è il Monte Elmo/Helm che supera i 2400 metri di quota.
Grazie agli impianti di risalita si può salire in cabinovia alla base del Monte Elmo, a 2000 metri di quota, sia in cabinovia da Versciaco/Vierschach nei pressi di San Candido/Innichen, sia con le nuova cabinovia con grandi cabine da Sesto/Sexten in Val di Sesto/Sextental (QUI la “pillola” sul paese di Sesto e QUI quella sul paese di San Candido).

Nei pressi della stazione a monte degli impianti estivi è possibile godere di numerose possibilità di divertimento ed attività sportive adatte a diverse esigenze.
Sono presenti, infatti, vari rifugi che propongono piatti tipici, il Parco Natura per bambini Olperl con la possibilità di osservare animali, mulini e giochi d’acqua, un percorso da percorrere a piedi nudi ed una fitta rete di sentieri che permette diverse possibilità escursionistiche percorribili sia a piedi che in bicicletta verso malghe e cime di diversa difficoltà

Tra queste troviamo, ad esempio, sia escursioni familiari tranquille come ad esempio la gita fino al Rifugio Gallo Cedrone/ Hahnspielhütte, sia salite più impegnative come la salita al Monte Elmo, al Rifugio Sillian/Sillianerhütte ed oltre lungo il percorso della Traversata Carnica. (QUI la “pillola” sulla salita al Monte Elmo).

Il Rifugio Sillian con la vetta del Tovo Alto/Hochgruben e la vetta del Monte Arnese/Hornischegg possono essere anche raggiunti, in minor tempo, dalla nuova cabinovia Tre Cime con stazione a valle posta al “Pollaio”/Stiergarten nei pressi di Moso/Moos, frazione di Sesto/Sexten (QUI la “pillola” sulla salita a Rifugio Sillian, Tovo Alto e Monte Arnese dalla cabinovia Tre Cime).

Dai percorsi sopra citati si ha un bellissimo panorama verso il Tirolo austriaco, verso la cresta carnica e, soprattutto, verso le Dolomiti di Sesto (QUI la “pillola” collegata).

La area del Monte Elmo è, inoltre, compresa nel comprensorio sciistico delle Tre Cime Dolomiti/Drei Zinnen Dolomites che offre, in inverno, oltre 100 chilometri di piste di sci alpino, sentieri innevati battuti per ciaspolatori e piste da slittino (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Tre Cime Dolomites).

Nuova cabinovia che sale da Sesto

Cabinovia che sale da Versciaco

Sentiero da percorrere a piedi nudi

Parco Natura per bambini Olper’s

Ristorante Monte Elmo

Cartelli escursionistici

Percorso verso il Rifugio Gallo Cedrone con vista sulla vetta del Monte Elmo

Tipico Kaiserschmarrn al Rifugio Gallo Cedrone

Vista sulle Dolomiti di Sesto dai pressi del rifugio Gallo Cedrone

Salendo al Monte Elmo

Vetta del Monte Elmo con vista sulla cresta carnica di confine tra Italia ed Austria

Panorami dalla vetta verso le Dolomiti di Sesto

Rifugio Sillian

Monte Elmo e Tovo Alto visti dalla vetta del Monte Arnese/Hornischegg

Cabinovia Tre cime

Area del Monte Elmo in autunno

Vista invernale sulle Dolomiti di Sesto dalle piste del Monte Elmo, facenti parte del comprensorio sciistico Tre Cime Dolomiti

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e sulla Valle Aurina



Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia Sesto-Monte Elmo su Google Maps

Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia Versciaco-Monte Elmo su Google Maps