Malga Allrissalm – Val di Fleres – marzo 2024

La Malga Allrissalm, posta a 1534 metri di quota, è situata nel gruppo delle Alpi Breonie/Stubaier Alpen  in Val di Fleres/Pflerschtal, valle laterale che ospita anche il comprensorio sciistico ed escursionistico Ladurns e che si diparte dall’alta Valle Isarco/Wipptal all’altezza del paese di Colle Isarco/Gossensaß; le malga è raggiungibile in inverno, su sentiero solitamente battuto dal gatto delle nevi, dal paesino di Sant’Antonio/St. Anton (QUI la “pillola” sulla Val di Fleres e QUI quella sul comprensorio sciistico Ladurns).

Il percorso presenta un dislivello moderato con sviluppo relativamente lungo con salita su pendenze regolari; lungo il tracciato e dalla malga si hanno anche bei punti panoramici verso il gruppo del Tribulaun; con buone condizioni ed giusta esperienza è anche possibile la discesa in slittino.

La salita comincia dal paese di Sant’Antonio in Val di Fleres (1246 m), seguendo le indicazioni del sentiero numero 27 per la Malga Allrissalm; si sale, quindi, su stradina asfaltata raggiungendo, in circa 700 metri di cammino, il parcheggio Allriss (volendo fin qui anche in macchina, parcheggio a pagamento).

Seguendo sempre per la Malga Allriss si sale in moderata pendenza, su tracciato solitamente battuto dal gatto delle nevi, proseguendo nel bosco; passati nei pressi di un ripetitore si raggiunge un bivio.

Seguendo il sentiero 27A per la Malga Allriss si continua a salire su mulattiera innevata nel bosco giungendo, quindi, ad un secondo bivio al quale si prende a destra il sentiero 27B verso la Malga Allriss.
Il percorso sale nel bosco con pendenza moderata e qualche tratto un po’ più ripido portando alla Malga Allrissalm (1534 m, 1.15 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.00 ora, 2.15 ore dalla partenza

Percorso: Sant’Antonio – parcheggio Allriss – Malga Allrissalm – parcheggio Allrisss – Sant’Antonio

Sentieri: percorso invernale che ricalca i sentieri estivi 27 – 27A – 27B

Dislivello: 300 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 2.15 ore totali

Quota massima: 1534 m

Difficoltà: EAI – escursione, con buone condizioni della neve e meteorologiche, dalla difficoltà tecnica moderata; sviluppo totale di 8 chilometri circa, in caso di ghiaccio o neve fresca, e in base alle condizioni della traccia, è necessaria la relativa attrezzatura (ramponcini e/o ciaspole)

Data di percorrenza: marzo 2024

Annotazioni: è bene controllare il periodo di apertura della malga e le condizioni di battutura del percorso
Un’eventuale discesa in slittino richiede la giusta esperienza e condizioni

Sant’Antonio

Salendo al parcheggio Allriss

Salendo alla Malga Allriss

Malga Allrissalm con vista sul gruppo del Tribulaun

Scopriamo QUI altre “pillole” su Vipiteno e l’Alta Valle Isarco

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare Sant’Antonio in Val di Fleres su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Cascate Burkhardklamm e Malga Aglsbodenalm – Val Ridanna – agosto 2022

Nelle Alpi dello Stubai alla testata della Val Ridanna/Ridnauntal, valle laterale che si diparte da Vipiteno/Sterzing in Alta Valle Isarco/Wipptal, nelle vicinanze delle case di Masseria/Maiern e del museo delle Miniere, si trova la Gola Burkhardklamm che, percorsa dal Rio Ridanna/Ridnaun Bach, ospita delle bellissime e rigogliose cascate formate dal corso d’acqua (QUI la “pillola” riguardante la Val Ridanna).

Dal parcheggio situato in fondo alla Val Ridanna a poco più di 1400 metri di quota parte, infatti,  il sentiero delle Cascate Burkhardklamm che seguendo i sentieri 8A ed 8 permette, tramite sentiero prima nel bosco poi con percorso che costeggia il torrente, di ammirare da vicino le grandi cascate e i giochi d’acqua dai punti panoramici posti sul sentiero.

Per la percorrenza del sentiero è bene disporre di calzature adeguate adatte a tratti bagnati, non soffrire di vertigini ed informarsi preventivamente sullo stato del sentiero e delle condizioni meteorologiche.
Al termine del sentiero, dopo un’ora circa di cammino dalla partenza, si trova un bivio con il quale si può, in breve, raggiungere la Malga Aglsbodenalm situata ad oltre 1700 metri di quota in un bellissimo pianoro ed aperta solitamente nella bella stagione.

Dalla malga si può poi tornare al parcheggio seguendo il sentiero 9 che scende nel bosco con alcuni tratti ripidi riportando al punto di partenza.

Dal parcheggio del Museo delle Miniere sono possibili anche altre  diverse escursioni sia al museo stesso che, ad esempio, verso la Malga Stadlalm, la Malga Moarerbergalm sia ascese impegnative verso cime quali il Corno/Horn, il Bicchiere/Becher e Cima Libera/Wilder Freiger (QUI la “pillola” sulla salita alla Malga Moarerbergalm, QUI quella sull’ascesa al Corno/Horn e QUI la “pillola” sulla scalata a Bicchiere e Cima Libera).

Inoltre, all’imbocco della Val Ridanna, gli appassionati di percorsi con cascate possono trovare il percorso delle Cascate di Stanghe che, con partenza dal borgo di Stanga/Stange, conduce con percorso su passerelle e ponti a scoprire la gola delle Cascate di Stanghe (QUI la “pillola” sulle Cascate di Stanghe).

Vecchie miniere alla partenza

Salendo verso le cascate

Percorso nei pressi delle cascate

Salendo alla Malga Aglsbodenalm

Malga Aglsbodenalm

Lungo il sentiero di discesa

Scopriamo QUI altre “pillole” su Vipiteno e l’Alta Valle Isarco

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Hocheck (1970 m) – Malga Klammalm (1925 m) – Alpi dello Stubai – luglio 2018

L’Hocheck, elevazione di 1970 metri di quota, e la prospicente Malga Klammalm sono posti nelle Alpi dello Stubai/Stubaier Alpen alla testata della Val Racines/Ratschingstal raggiungibile da Vipiteno/Sterzing in Alta Valle Isarco/Wipptal (QUI la “pillola” sulla Val Racines).

La vetta erbosa dell’Hocheck, da cui si gode un bel panorama verso diverse cime delle Alpi dello Stubai, è raggiungibile fuori sentiero deviando dal sentiero ad anello che conduce da Vallettina/Flading alla Malga Klammalm; è naturalmente possibile anche omettere la salita alla vetta rimanendo sul sentiero che conduce alla malga percorrendo un itinerario comunque interessante con tratti nel bosco ed altri panoramici tra pascoli.

La salita all’Hocheck comincia dalle case di Vallettina/Flading (1500 m, maso Scholzhornerhof) seguendo il sentiero numero 30 che conduce su mulattiera in breve al bivio col sentiero 12; continuando sul sentiero 30 si procede ancora brevemente su mulattiera che si trasforma poi in sentiero di bosco, talvolta piuttosto ripido, con presenza anche di un tratto con cavi scorrimano.

Usciti dal bosco si giunge quindi ad un pianoro con presenza di una baita nei cui pressi si trova il bivio tra sentiero 30 e 12A; si segue in breve il sentiero 12A per la Malga Klammalm deviando quasi subito a sinistra su leggera traccia non segnata che sale sul pendio erboso con arbusti; seguendo la piccola traccia lungo la cresta erbosa si giunge quindi in vetta all’Hocheck (1970 m, 1.30 ore dalla partenza). Seguendo sempre la leggera traccia si scende quindi sul versante opposto ricongiungendosi col sentiero 12A che dopo aver attraversato un ponte conduce in saliscendi alla Malga Klammalm (1925 m, 15 minuti dalla vetta dell’Hocheck, 1.45 ore dalla partenza).

Dalla Malga Klammalm si segue quindi in discesa il sentiero 12 per Vallettina/Flading, si scende inizialmente su traccia tra pascoli lastricata con sassi entrando poi nel bosco e scendendo ripidamente su sentiero di bosco fino a tornare al bivio tra sentiero 12 e 30 e da qui, in breve, a Vallettina (1.15 ore dalla Malga Klammalm, 3.00 ore dalla partenza).

Percorso: Vallettina – Hocheck – Malga Klammalm – Vallettina

Sentieri: 30 – 12A – traccia non segnata per l’Hocheck – 12

Dislivello: 500 metri in salita e discesa comprese le contropendenze

Tempo di percorrenza: 3.00 ore (1.30 ore la salita, 1.30 ore la discesa)

Quota massima: 1970 m

Difficoltà: E/EE – Difficoltà E il percorso ad anello per la malga con, comunque, presenza di alcuni tratti ripidi; difficoltà EE la salita fuori sentiero all’Hocheck da intraprendere solo se esperti di questo genere di percorsi e con buona visibilità

Data di ascesa: luglio 2018

Annotazioni: è naturalmente possibile percorrere solo il giro ad anello per la Malga Klammalm rimanendo, al bivio con la traccia non segnata per l’Hockeck, sul sentiero 12A ed ignorando la deviazione per la vetta.

Cartelli alla partenza

Vista sull’alta Val Racines dal primo tratto di salita

Salendo al bivio tra sentiero 30 e 12A

Bivio tra sentiero 30 e sentiero 12A

Salendo su traccia non segnata all’Hocheck

Panorama dalla vetta dell’Hocheck

Verso la Malga Klammalm

Malga Klammalm

Vetta dell’Hocheck vista dalla Malga Klammalm

Scendendo a Vallettina sul sentiero 12

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo di Tessa e delle Alpi dello Stubai

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Vipiteno e nell’alta Valle Isarco

Kastenkopf (2279 m) – Malga Moarerbergalm (2114 m) – Alpi dello Stubai – agosto 2019

Il Kastenkopf, vetta di 2279 metri di quota, e la sottostante Malga Moaraerbergalm sono posti nelle Alpi dello Stubai/Stubaier Alpen nella valletta Lazzachertal alla testata della Val Ridanna/Ridnauntal raggiungibile da Vipiteno/Sterzing in Alta Valle Isarco/Wipptal (QUI la “pillola” sulla Val Ridanna).

La vetta del Kastenkopf e la Malga Moarerbergalm sono raggiungibili con lungo percorso che parte dal Museo delle Miniere al termine della strada asfaltata della Val Ridanna; infatti anche lungo l’escursione si possono osservare diversi antichi manufatti minerari oltre che godere di ottimi panorami sulle alte montagne che cingono la testate della Val Ridanna.

La salita al Kastenkopf comincia dal parcheggio del Museo delle Miniere (1420 m, ristorante) seguendo la strada 28 per le Malghe Stadlalm e Moarerbergalm; la stradina asfaltata sale piuttosto ripidamente fino al bivio tra le due malghe.

Si segue quindi la mulattiera 28A per la Malga Moarerbergalm salendo in lungo sviluppo con pendenza moderata, prima nel bosco e poi in ambiente più aperto, fino a giungere ad una casa diroccata con cartelli, si segue quindi in breve la mulattiera che conduce alla Malga Moarerbergalm (2114 m, 2.15 ore dalla partenza).

Tornati alla casa diroccata si segue a sinistra la traccia non segnata che sale sui resti di una vecchia mulattiera, la traccia sale tra pascoli giungendo ad una sella, da qui si sale in breve senza traccia tra pascoli alla vicina vetta del Kastenkopf (2279 metri, 30 minuti dalla Malga Moarerbergalm, 2.45 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 2.30 ore, 5.15 ore dalla partenza.

Percorso: Museo delle Miniere – Malga Moarerbergalm – Kastenkopf – Malga Moarerbergalm – Museo delle Minieri

Sentieri: 28 – 28A – traccia non segnata verso il Kastenkopf

Dislivello: 900 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 5.15 ore (2.45 ore la salita, 2.30 minuti la discesa)

Quota massima: 2279 m

Difficoltà: E/EE – percorso dal lungo sviluppo e dal dislivello piuttosto elevato. Difficoltà E fino alla Malga Moarerbergalm, EE la salita non segnata al Kastenkopf.

Data di ascesa: agosto 2019

Annotazioni: Naturalmente la salita al Kastenkopf può anche essere evitata fermandosi alla Malga Moarerbergalm. La malga può essere raggiunta, sempre partendo dal Museo delle Miniere, con percorsi più lunghi e più impegnativi rispetto alla mulattiera 28A qui descritta, anche passando dalla Malga Stadlalm o lungo il sentiero didattico Lehrpfad.

Cartelli alla partenza

Vista sulla Val Ridanna salendo nel primo tratto

Salendo sulla mulattiera 28A verso la Malga Moarerbergalm

Casa diroccata con bivio tra Malga Moarerbergalm e traccia non segnata per il Kastenkopf

Malga Moarerbergalm

Kastenkopf e traccia di salita visti dalla Malga Moarerbergalm

Salendo al Kastenkopf sulla traccia non segnata

Panorama dalla vetta del Kastenkopf

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DISCLAIMER:

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Sasso di Mareta/Mareiterstein (2192 m) – Alpi dello Stubai – maggio 2019

Il Sasso di Mareta/Mareiterstein, vetta di 2192 metri di quota, è posto nelle Alpi dello Stubai/Stubaier Alpen sulla cresta di monti che divide la Val Racines/Ratschingstal dalla Val Ridanna/Ridnauntal; le due valli sono entrambi valli laterali dell’Alta Valle Isarco/Wipptal e sono raggiungibili da Vipiteno/Sterzing (QUI la “pillola” sulla Val Racines e QUI quella sulla Val Ridanna).

L’ascesa al Sasso di Mareta presenta diverse vie di accesso, viene qui descritta la salita dal Mareta, paese situato in Val Ridanna, raggiungendo poi il paesino di Pardaun/Pratone situato in Val Racines e raggiungibile a piedi anche dal borgo di Stange/Stanga; la salita presenta uno sviluppo piuttosto lungo con dislivello rilevante e si svolge prima si sentiero di bosco e poi su cresta in saliscendi che conduce alla vetta con ampio panorama sulle Alpi dello Stubai e le Alpi Sarentine.

La salita comincia dal paese di MaretaMareit (1020 m) seguendo la stradina asfaltata 11A che conduce alle case di Pratone/Pardaun, con salita in moderata pendenza, in 30 munti di cammino. Dalle case di Pratone (1143 m) si segue il sentiero 25 per il Sasso di Mareta/Mareiter Stein salendo prima su stradina tra pascoli fino ad una malga e poi proseguendo su sentiero, a tratti ripido, nel bosco fino a giungere ad una croce.

Continuando sul sentiero 25 nel bosco si giunge alla deviazione del sentiero 23A, si continua comunque sul sentiero 25 uscendo dal bosco e giungendo ad un lungo tratto in saliscendi in cresta su traccia terrosa e sassosa. Si giunge quindi all’ultimo tratto di salita che conduce piuttosto ripidamente alla vetta del Sasso di Mareta (2192 m, croce, 3.00 ore da Pratone, 3.30 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 2.45 ore, 6.15 ore dalla partenza.

Percorso: Mareta – Pratone – Sasso di Mareta – Pratone – Mareta

Sentieri: 11A – 25

Dislivello: 1100 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 6.15 ore (3.30 ore la salita, 2.45 minuti la discesa)

Quota massima: 2192 m

Difficoltà: EE – percorso dal lungo sviluppo e dall’alto dislivello che presenta diversi tratti ripidi ed anche abbastanza impegnativi nel tratto finale di cresta

Data di ascesa: maggio 2019

Annotazioni: la salita si è svolta in maggio dopo una inverno con neve abbondante e quindi con residui di neve in vetta; normalmente il percorso è sgombro da neve nella stagione estiva

Indicazioni a Pratone

Vista sulla Val Ridanna nel tratto di salita tra pascoli

Tratto di salita tra pascoli

Tratto di salita nel bosco


Salendo nel tratto in cresta

Tratto finale di salita

In vetta al Sasso di Mareta

Panorami dalla vetta del Sasso di Mareta

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DISCLAIMER:

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Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

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Corno/Horn (2164 m) – Alpi dello Stubai – giugno 2018

Il Corno/Horn è una piccola elevazione, posta a 2164 metri di quota, nelle Alpi dello Stubai/Stubaier Alpen in Alta Valle Isarco/Wipptal; la vetta è posta lungo la cresta che collega il fondovalle dall’Alta  Val Ridanna/Ridnuantal con la cima della Krapfenkarspitz. Lungo il percorso si hanno bellissimi visuali in profondità sulla Val Ridanna e sulle alte vette che circostanti (QUI la “pillola” sulla Val Ridanna).

L’ascensione comincia da Masseria/Masern presso il museo delle miniere ove finisce la strada asfaltata in Val Ridanna (1426 m), si segue inizialmente il sentiero 9 che salendo nel bosco con alcuni tratti ripidi porta in circa 1.15 ore al pianoro Aglsboden con malga (1717 m).
Prima di giungere alla malga si trova la deviazione a sinistra per la Krapfenkarspitz, si segue questo sentiero marcato con il numero 32 che sale con pendenza decisamente ripida sul pendio erboso con arbusti che porta ad un tratto terroso ed erboso a mezzacosta piuttosto esposto e poi ad una sella. Da qui il sentiero sale con pendenza moderata in terreno ampio prativo fino a condurre alla vetta del Corno/Horn (2164 m, croce, 1.15 ore dal pianoro Aglsboden, 2.30  ore dalla partenza).
Discesa per lo stesso percorso in 2.00 ore, 4.30 ore dalla partenza.

Si segnala inoltre, che dal pianoro Aglsboden (senza quindi deviare per il Corno/Horn) inizia anche la lunga  salita ai Rifugi Vedretta Piana/Grohmannhütte, Vedretta Pendente/Teplitzerhütte e Bicchiere/Becher; il percorso è decritto QUI nella “pillola” sulla salita a Bicchiere e Cima Libera).

Percorso: Masseria – Aglsboden – Corno/Horn – Aglsboden – Masseria

Sentieri: 9 – 32

Dislivello: 750 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 4.30 ore (2.30 ore salita, 2.00 ore in discesa)

Quota massima: 2164 m

Difficoltà: EE – salita che dal pianoro Aglsboden presenta alcuni pezzi molto ripidi e un tratto piuttosto esposto

Data di ascesa: giugno 2018

Annotazioni: (nota dell’autore) dal Corno/Horn è possibile proseguire la salita verso la vetta della Krapfenkarspitz; essendomi però fermato alla vetta del Corno/Horn, senza raggiungere la Krapfenkarspitz, preferisco limitare la descrizione dell’escursione alla vetta del Corno/Horn descrivendo, come sempre, solo giri da me effettivamente percorsi

Salendo al pianoro Aglsboden

Deviazione per il sentiero 32 al pianoro Aglsboden

Pianoro Aglsboden visto salendo al Corno

Tratto ripido di salita

Tratto finale di salita

Panorama dalla vetta del Corno/Horn

Vetta del Corno/Horn


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Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

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Glaitner Hochjoch (2389 m) – Alpi dello Stubai – luglio 2018

Il Glaitner Hochjoch, alto 2389 metri, è una vetta molto panoramica, ma non molto conosciuta, delle Alpi dello Stubai e presenta una salita piuttosto lunga ma di difficoltà tecnica moderata che parte dai pressi del Passo Giovo/Jaufenpass posto a cavallo tra la Val Passiria/Passeiertal e l’Alta Valle Isarco/Wipptal (QUI la “pillola” sul Passo Giovo).

Il Glaitner Hochjoch è il culmine di una cresta erbosa che si allunga sul crinale tra Val Passiria e Val Racines, dalla vetta si può godere quindi, un bellissimo panorama su Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen, Gruppo di Tessa/Texel Gruppe e Alpi dello Stubai.

La salita proposta comincia dal parcheggio del Rifugio Fleckner posto nei pressi del Tornante Romano/Römer Kehre posto poco prima del Passo Giovo sul versante della Val Passiria (1950 m).

Dal parcheggio seguendo il sentiero 12A si sale su mulattiera sterrata tra prati dapprima ai Laghi Kehler Lacke e poi al Rifugio Fleckner Hütte (2100 m, 30 minuti dalla partenza), dal rifugio si procede sempre sul sentiero 12A verso il Passo Glatiner Hoch, si sale inizialmente su fondo sterrato con pendenza moderata fino ad un punto panoramico con croce e panchina.
Dal punto panoramico si prosegue su sentiero terroso e sassoso con alcuni tratti ripidi fino al Passo Glaitner Joch/Passo di Monte Costa (2249 m).
Dal passo si prosegue verso ovest sul sentiero 12 in saliscendi su sentiero che seguendo la cresta erbosa conduce ad un strappo più ripido finale che porta alla cima del Glaitner Hochjoch (2389 m, croce, 1.15 ore dal Rifugio Fleckner, 1.45 ore dalla partenza).
Discesa per lo stesso percorso con alcune controsalite in 1.15 ore, 3.00 ore dalla partenza.

Percorso: parcheggio Rifugio Fleckner – Rifugio Fleckner  – Glaitner Joch/Passo di Monte Costa – Glaitner Hochjoch – Glaitner Joch/Passo di Monte Costa – Rifugio Fleckner – parcheggio Rifugio Fleckner

Sentieri: 12A – 12

Dislivello: 500 metri in salita e discesa considerati i saliscendi

Tempo di percorrenza: 3.00 ore (1.45 ore salita, 1.15 ore in discesa)

Quota massima: 2389 m

Difficoltà: E – escursione di difficoltà tecnica moderata con però presenza di alcuni tratti piuttosto ripidi e con un po’ di esposizione lungo la salita alla cima

Data di ascesa: luglio 2018

Laghi Kehler Lacke

Salendo al Rifugio Fleckner

Indicazioni nei pressi del Rifugio Fleckner

Sentiero di salita al Glaitner Joch

Cresta di salita al Glaitner Hochjoch

Panorama di vetta del Glaitner Hochjoch

In vetta al Glaitner Hochjoch


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Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

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Sattelberg (2113 m) – Alpi dello Stubai – settembre 2017

Il Sattelberg, alto 2113 metri, è un monte posto sul confine tra Sudtirolo e Austria nella zona del Passo del Brennero/Brenner Pass sopra Vipiteno/Sterzing In Alta Valle Isarco/Wipptal nelle Alpi dello Stubai. Pur non raggiungendo quote molto elevate dalla cima del Sattelberg si gode un panorama molto vasto sul gruppo del Tribluaun, sui Monti di Fundres e la Wipptal austriaca.

La salita comunica dal paese di Brennero/Brenner (1375 m)  seguendo il sentiero numero 1 che sale piuttosto ripidamente nel bosco con vari tornanti. Continuando sul sentiero 1 si ignorano vari bivi per le Steinalmen raggiungendo una mulattiera e continuando a seguire le indicazioni per il Sattelberg. La mulattiera sale con pendenza moderata prima nel bosco poi oltre il limite dello stesso raggiungendo una zona pascoliva dalla quale si raggiunge in breve la vetta erbosa del Sattelberg (2113 m, croce e stazione meteorologica, 2.15 ore dalla partenza).
Discesa per lo stesso percorso in 1.45 ore.

Percorso: Brennero paese – Sattelberg – Brennero paese

Sentieri: 1

Dislivello: 800 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 4.00 ore (2.15 ore la salita, 1.45 ore la discesa).

Quota massima: 2113 m

Difficoltà: E – escursione tecnicamente non difficile ma con alcuni tratti ripidi e con sviluppo moderato.

Data di ascesa: settembre 2017

Tratti ripidi iniziali nel bosco

Vista salendo verso le Steinalmen e i Monti di Fundres

Lungo la mulattiera che sale in vetta

Tratto finale di salita

Panorama di vetta

In vetta


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo di Tessa e delle Alpi dello Stubai

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Vipiteno e nell’alta Valle Isarco

Cime Bianche di Telves/Telfer Weissen (2588 m) – Monte Cavallo/Rosskopf (2189 m) – Alpi dello Stubai – agosto 2016

Le Cime Bianche di Telves/Telfer Weissen, alte 2588 metri, e il Monte Cavallo/Rosskopf, alto 2189 metri, sono due cime poste sopra la città di Vipiteno/Sterzing e la Val Ridanna/Ridnauntal, in Alta Valle Isarco/Wipptal, nelle Alpi dello Stubai.

Il tour comincia già in quota grazie alla cabinovia Monte Cavallo, la cui stazione a valle si trova nei pressi del centro abitato di Vipiteno; il Monte Cavallo è, infatti, anche un piccolo ma frequentato ed interessante centro sciistico ed escursionistico (QUI la “pillola” sul comprensorio del Monte Cavallo in estate e QUI quella sul borgo di Vipiteno).

La salite alle cime, che offre panorami molto ampi su diversi gruppi montuosi, presenta un tracciato che incontra anche tratti attrezzati e creste un po’ esposte che richiedono attenzione ed esperienza su questo tipo di percorsi; anche lo sviluppo risulta essere piuttosto lungo.

La salita comincia dalla stazione a monte della cabinovia Monte Cavallo (1850 m, rifugi) e tramite il sentiero 23 con indicazioni Telfer Weissen si segue una mulattiera nel bosco e poi tra pascoli, ad un bivio si ignora la mulattiera che prosegue verso la Malga Ochsenalm e si continua sul sentiero 23 con traccia ripida tra prati fino alla Forcella Ochsenscharte (2178 m).
Si continua a sinistra sul sentiero 23 su larga traccia sassosa che sale a mezzacosta fino ad un elevazione, da questa si scende in un camino con tratto attrezzato con cavi, si risale poi su traccia sassosa attrezzata a tratti con alcuni cavi fino alla vetta delle Cime Bianche di Telves (2588 m, croce, 2.15 ore dalla partenza).

Si torna quindi, prestando attenzione ai tratti attrezzati, alla forcella Ochsenscharte, da qui si segue il sentiero 24 verso il Monte Cavallo; si procede lungamente su cresta traccia terrosa e sassosa su cresta con magra erba con molti saliscendi a tratti un po’ esposti fino alla cima del Monte Cavallo (2189 m, croce, 1.30 ore dalle Cime Bianche di Telves, 3.45 ore dalla partenza).

Dal Monte Cavallo si segue quindi il sentiero sassoso che scende piuttosto ripidamente fino al Rifugio Sterzinger Haus e, dal rifugio, in breve fino alla stazione a monte della Cabinovia Monte Cavallo (1.00 ora dalla cima del Monte Cavallo, 4.45 ore dalla partenza).

Percorso: Stazione a monte cabinovia Monte Cavallo – Ochsenscharte – Cime Bianche di Telves – Ochsenscharte – Monte Cavallo – Stazione a monte cabinovia Monte Cavallo

Sentieri: 23 – 24

Dislivello: 900 metri in salita e discesa considerati i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.45 ore

Quota massima: 2588 m

Difficoltà: EE – escursione con tratti tecnicamente impegnativi ed esposti nel tratto attrezzato salendo alle Cime Bianche di Telves e con cresta un po’ esposta salendo al Monte Cavallo

Data di ascesa: agosto 2016

Annotazioni: è bene controllare la data di apertura di impianti e rifugi. Dalla cabinovia del Monte Cavallo parte anche l’itinerario che porta alla vetta del Monte Cavallo passando per il percorso Flaner Jöchl (QUI la “pillola” sulla salita al Monte Cavallo con il percorso Flaner Jöchl).

Esperienza di Stefano: necessario terreno asciutto e buona visibilità lungo l’itinerario anche per godere bel bel panorama circostante; il tratto attrezzato per la vetta non è eccessivamente impegnativo ma non va sottovalutato e richiede esperienza in questo genere di percorsi

Salendo alla Ochsenscharte

Tratto in mezzacosta salendo alle Cime Bianche di Telves

Camino attrezzato

Vetta delle Cime Bianche di Telves

Vista dalle Cime Bianche di Telves verso il Monte Cavallo

Cresta di salita al Monte Cavallo vista dalla cima del Monte Cavallo

Cima del Monte Cavallo con le Cime Bianche di Telves sullo sfondo

Scendendo dal Monte Cavallo verso la stazione a monte della cabinovia

Rifugio Sterzinger Haus


Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia Monte Cavallo su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

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Bicchiere/Becher (3196 m) – Cima Libera/Wilder Freiger (3418 m) – Alpi dello Stubai – agosto 2015

Il Bicchiere/Becher e la Cima Libera/Wilder Freiger sono due cime prestigiose, poste ben oltre 3000 metri di quota, nelle Alpi dello Stubai/Stubaier Alpen in Alta Valle Isarco/Wipptal; Cima Libera è posta sul confine tra Sudtirolo e Austria e il lungo accesso dal versante sudtirolese avviene, passando per vari rifugi e per la cima del Bicchiere, dalla Val Ridanna/Ridnuantal; la quale è una delle valli laterali della zona di Vipiteno/Sterzing (QUI la “pillola” collegata alla Val Ridanna).
Lungo il percorso dell’ascensione si hanno bellissimi visuali sul Ghiacciaio di Malavalle/Ubertalferner, il più grande del Sudtirolo.

L’ascensione comincia da Masseria/Masern presso il museo delle miniere ove finisce la strada asfaltata in Val Ridanna, si segue il sentiero 9 che salendo nel bosco con alcuni tratti ripidi porta in circa 1.15 ore al pianoro Aglsboden con malga (1717 m). Dall’Aglsbodenalm si continua su sentiero ghiaioso prima tra magri pascoli poi in ambiente roccioso con cascatelle fino al Rifugio Vedretta Piana/Grohmannhütte (2254 m).
Dal Rifugio Vedretta Piana si continua ripidamente sul sentiero sassoso attrezzato a tratti con alcuni cavi fino al Rifugio Vedretta Pendente/Teplitzerhütte (2586 m, 3.45 ore dalla partenza).

Dal Rifugio Vedretta Pendente si continua verso il Bicchiere, prima in lunghissimo sviluppo su sentiero sassoso in falsopiano, poi attraversando in breve i resti di un ghiacciaio e di seguito con ripido sentiero attrezzato con cavi fino alla cima del Bicchiere con Rifugio Gino Biasi/Becherhaus (3195 m, 2.30 ore dal Rifugio Vedretta Pendente, 6.15 ore dalla partenza).
Dal Bicchiere si procede verso la Cima Libera prima perdendo leggermente quota e poi risalendo sulla ripida cresta rocciosa, attrezzata con cavi, fino a raggiugere la Cima del Segnale/Signalgipfel (3395 m, stazione meteorologica).
Dalla cima del Segnale si continua per cresta, a tratti a volte innevata anche in piena estate, fino alla vetta di Cima Libera (3418 m, croce, 1.15 ore dal Bicchiere, 7.30 ore dalla partenza).
Discesa per lo stesso lunghissimo percorso in 6.30 ore.

Percorso: Masseria – Aglsboden – Rifugio Vedretta Piana – Rifugio Vedretta Pendente – Bicchiere e Rifugio Biasi – Cima del Segnale – Cima Libera – Cima del Segnale – Bicchiere e Rifugio Biasi – Rifugio Vedretta Pendente – Rifugio Vedretta Piana – Aglsboden – Masseria

Sentieri: 9 fino al Bicchiere poi indicazioni per Cima Libera

Dislivello: 2300 metri in salita e discesa considerati i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 14.00 ore (6.30 ore salita, 6.30 ore in discesa)

Quota massima: 3418 m

Difficoltà: alpinistica F/F+ a seconda delle condizioni – ascesa di difficoltà tecnica impegnativa, che richiede esperienza, lunghissimo sviluppo, è sempre bene avere con se ramponi e kit da ferrata.

Data di ascesa: agosto 2015

Annotazioni: è consigliabile suddividere la scalata in due o più giorni pernottando nei vari rifugi presenti sul percorso. Intraprendere la salita solo con buona visibilità e ottimo allenamento.

Cartelli alla partenza

Salendo all’Aglsboden

Piana dell’Aglsboden

Salendo al Rifugio Vedretta Piana

Vista sulla Val Ridanna salendo dal Rifugio Vedretta Piana al Rifugio Vedretta Pendente

Rifugio Vedretta Pendente

Salendo al Bicchiere

Vista verso il Bicchiere con l’omonimo rifugio salendo lungo la cresta verso la Cima del Segnale

Cresta attrezzata di salita alla Cima del Segnale

Tratto finale salendo a Cima Libera

In vetta a Cima Libera

Ghiacciaio di Malavalle visto da Cima Libera


Cliccare sull’immagine per visualizzare Masseria su Google Maps


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Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

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