Äusserer Nockenkopf (2768 m) – Alpi Venoste – ottobre 2023

L’Äusserer Nockenkopf, vetta posta a 2768 metri di quota, è situata nelle Alpi Venoste nel gruppo del Sesvenna in alta Val Venosta/Vinschgau; la cima, da cui si gode un panorama ampio su molte vette circostanti, è posta sul confine tra Alto Adige/Südtirol in Italia e Grigioni/Graubunden in Svizzera in un contesto selvaggio e poco frequentato e, quindi, molto caratteristico.

Il percorso per la vetta parte dalla Val Roja/Rojental raggiungibile da Resia/Reschen; il tracciato, che presenta alcuni tratti ripidi ed un dislivello relativamente elevato, attraversa prima zone boschive e poi spazi aperti fino alla Focrella di Fuori/Aussere Scharte dalla quale si giunge, quindi, in vetta tramite la cresta finale (QUI la “pillola” su Resia e Curon Venosta).

La salita comincia dal parcheggio posto poco prima delle case di Rojen/Roia (1935 m, strada asfaltata da Resia, parcheggio al tornante prima delle case), seguendo la stradina asfaltata si giuge, quindi, in pochi minuti al piccolo centro abitato (1973 m).

Dalle case di Roia si segue inizialmente il sentiero 10-13 salendo tra staccionate con percorso con ripidi gradoni; in breve si raggiunge un bivio al quale si segue a destra il sentiero 10 verso la Reschen Hoheweg e l’Äusserer Nockenkopf.
Si procede in moderata salita su traccia erbosa e terrosa nel bosco, attraversato un ponte si sale più ripidamente raggiungendo due baite con crocefisso; proseguendo su terreno via via più aperto si sale su traccia terrosa ed erbosa raggiungendo un successivo bivio.

Rimanendo sul sentiero 10 si sale su traccia in tornanti, piuttosto ripida, fino a giungere ad un grande crocefisso con panca; continuando in leggero saliscendi si giunge ad un bivio al quale si segue a sinistra il sentiero 7 verso l’Äusserer Nockenkopf.

La traccia erbosa e terrosa sale, alternando tratti in moderata pendenza ad altri più ripidi, fino ad un piccolo laghetto formato dal torrente; la traccia sassosa e terrosa sale quindi, in breve ma ripidamente, fino ai pressi della Forcella di Fuori/Aussere Scharte (2636 m).

Dai pressi della forcella si segue la traccia sassosa e terrosa che porta verso destra lungo la cresta finale, che presenta diversi tratti ripidi e un po’ esposti; la cresta porta, quindi, alla vetta dell’Äusserer Nockenkopf (2768 m, grosso ometto, 2.30 ore dalla partenza).

Dalla vetta è possibile, deviando a destra con percorso breve ma su traccia sassosa e ghiaiosa un po’ esposta, raggiungere in discesa anche l’anticima con grande croce e bella vista sul Lago di Resia/Reschensee (2744 m, croce, 5 minuti dalla vetta, 2.35 ore dalla partenza).

Si torna, quindi, in breve risalita alla cima e poi a Rojen/Roia per la via di salita (2.10 ore dall’anticima, 4.45 ore dalla partenza).

Percorso: parcheggio sotto le case di Roia – Roia – Forcella di Fuori – Äusserer Nockenkopf – Forcella di Fuori – Roia – parcheggio sotto le case di Roia

Sentieri: 10/13 – 10 – 7 – 10 – 10/13

Dislivello: 900 metri in salita e discesa considerati i saliscendi tra cima ed anticima

Tempo di percorrenza: 4.45 ore totali

Quota massima: 2768 m

Difficoltà: E/EE – itinerario complessivamente di moderata difficoltà tecnica ma con presenza di alcuni tratti relativamente ripidi e con cresta finale con alcune parti un po’ esposte ed in cui è necessario passo fermo, sviluppo totale di circa 10 chilometri.

Data di ascesa: ottobre 2023

Annotazioni: a Roia è presente un ristorante, è bene informarsi sui periodi di apertura se si volesse usarlo con punto di appoggio.
Dall’area di Roia partono anche diversi altri percorsi e salite a cime, come, ad esempio, la vetta Vallungspitze (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Esperienza di Stefano: io ho percorso l’escursione in autunno con clima ancora piuttosto mite per il periodo e senza neve (seppur con pascoli in vesta ormai “secca”); in altri anni, ad ottobre, il percorso potrebbe risultare già in parte innevato; è, inoltre, bene scegliere una giornata con buona visibilità per godere al meglio dell’amplissimo panorama e per sicurezza lungo i tratti su ampi spazi aperti.

A Roia

Primo tratto con gradoni

Vista su Roia

Lungo il primo tratto del sentiero 10

Baite con crocefisso

Tratto verso il grande crocefisso con panche

Crocefisso con panca

Vista sul Lago di Resia

Breve tratto in saliscendi

Bivio per la vetta

Salendo verso i pressi della Forcella di Fuori

Cresta finale

Vista sul versante svizzero

Lungo la cresta finale

In vetta all’Äusserer Nockenkopf

Panorami di vetta

Zoom sul Piz Sesvenna

Zoom sul gruppo dell’Ortles/Ortler

Tratto verso l’anticima

Anticima dell’Äusserer Nockenkopf

Vista sul Lago di Resia

Zoom sul gruppo della Palla Bianca/Weisskugel

Cliccare sull’immagine per visualizzare Roja su Google Maps (il parcheggio escursionistico si trova al tornante prima di arrivare alle case di Roja)


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Venosta



Vallungspitz (2643 m) – Alpi Venoste – agosto 2022

La Vallungspitz, vetta di 2643 metri di altezza, è posta nelle Alpi Venoste nel gruppo del Sesvenna in alta Val Venosta/Vinschgau; la cima, da cui si gode un panorama ampio su molte vette circostanti, è posta in un contesto selvaggio e poco frequentato e, quindi, molto caratteristico.

La vetta presenta diverse possibilità di accesso, viene qui descritta la salita dalla Val Roja/Rojental raggiungibile da Resia/Reschen; il percorso, ad anello, presenta un lungo sviluppo ed un dislivello relativamente elevato ed attraversa prima zone pascolive e poi più aspre attraversando anche diversi tratti ripidi (QUI la “pillola” su Resia e Curon Venosta).

La salita comincia dal parcheggio posto poco prima delle case di Roja (1935 m, strada asfaltata da Resia, parcheggio al tornante prima delle case); i si segue la mulattiera numero 6, con indicazioni Fallungspitz, salendo in leggera pendenza fino ad un gruppo di baite.
Si segue adesso a destra il sentiero 6A per la Fallungspitz, si sale tra pascoli su traccia erbosa, attenzione a non perdere il sentiero, fino ad entrare in un valloncello che si risale su traccia sassosa e terrosa, con alcuni tratti ripidi, attraversando alcune volte il torrente.
Usciti dal valloncello si sale nuovamente tra pascoli in leggera pendenza fino ad un bivio con indicazioni su un sasso; si segue dritti sul sentiero 2A con traccia terrosa e sassosa che porta, con alcuni tratti ripidi, al Passo di Vallunga/Schartl (2619 m, 2.15 ore dalla partenza).

Dal Passo di Vallunga si segue il sentiero 2 a sinistra sull’evidente cresta verso la cima, si risale su traccia sassosa una prima elevazione, si continua poi in saliscendi su traccia erbosa per poi salire, infine, ripidamente su traccia sassosa alla vetta della Vallungspitz (2643, croce, 15 minuti dal Passo di Vallunga, 2.30 ore dalla partenza).

Si torna al Passo di Vallunga e si segue il sentiero 2 sul versante opposto da quello da cui si era saliti al passo; la traccia scende in pendenza leggera tra pascoli risalendo in breve ad una sella e poi traversando, su fondo terroso ed erboso, lungamente a mezzacosta fino a scendere, facendo attenzione a non perdere il sentiero, poi al ricovero per animali Grunbodenhütte (2465 m, 45 minuti dalla cima, 3.15 ore dalla partenza).

Dal Grunbodenhütte si scende su mulattiera inizialmente con numero 2, indicazioni Roja,  fino ad un vicino bivio; si segue poi la mulattiera numero 6 con indicazioni Fallunghütte e Reschen.
La mulattiera scende molto lungamente in moderata pendenza, ignorando diversi bivi, fino alla baita Fallunghütte (non gestita); continuando sulla mulattiera si torna al gruppo di baite incontrato all’andata.
Volendo si può, adesso, seguire il sentiero 8A con indicazioni Rojer Runde salendo su sentiero terroso e ghiaioso nel bosco, in pendenza moderata e poi in saliscendi, fino al Rifugio Rojen Skihütte (2000 m, 2.00 ore dal Grunbodenhütte, 5.15 ore dalla partenza).

Dal Rifugio Rojen Skihütte si segue la mulattiera sassosa che riporta in discesa, in breve, al parcheggio (15 minuti dal Rifugio Rojen Skihütte, 5.30 ore dalla partenza).

Percorso: Parcheggio sotto le case di Roja – Passo di Vallunga/Schartl – Vallungspitz – Grunbodenhütte –  Fallunghütte – Rifugio Rojen Skihütte – parcheggio sotto le case di Roja

Sentieri: 6 – 6A – 2A – 2 – 6 – 8A

Dislivello: 800 metri in salita e discesa considerati anche i saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.15 ore 

Quota massima: 2643 m

Difficoltà: EE –  percorso che presenta diversi tratti ripidi su sentiero terroso e qualche passaggio più tecnico lungo la cresta finale, sviluppo totale di oltre 13 chilometri

Data di ascesa: settembre 2022

Annotazioni: tornati al gruppo di baite alla fine della discesa dalla mulattiera si può, naturalmente, omettere la deviazione al Rifugio Rojen Skihütte e tornare al parcheggio sulla mulattiera dell’andata.
Dall’area di Roia partono anche diversi altri percorsi e salite a cime, come, ad esempio, la vetta dell’Äusserer Nockenkopf (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Esperienza di Stefano: escursione che è bene percorrere con buona visibilità per godere del bel panorama dalla vetta e per non avere problemi di orientamento nei tratti tra pascoli; pur non essendo il percorso molto difficile è bene fare attenzione ai diversi tratti un po’scivolosi soprattutto dopo periodi piovosi

Primo tratto su mulattiera verso il gruppo di baite

Salendo tra pascoli e valloncello sul sentiero 6A

Salendo sul sentiero 2A al Passo di Vallunga

Cresta verso la cima

In vetta alla Vallungspitz

Panorami di vetta

Scendendo al Grunbodenhütte

Grunbodenhütte

Scendendo al Fallunghütte ed al gruppo di baite incontrato all’andata

Salendo al Rifugio Rojen Skihütte

Rifugio Rojen Skihütte

Tornando al parcheggio

Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio escursionistico di Roja)


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Venosta

Alta Val Venosta/Vinschgau – vacanze sudtirolesi a quota 3000

Il mio percorso di relazioni con il Sudtirolo, prima di portarmi a vivere permanentemente in Alto Adige, è passato da tante vacanze estive ed invernali nelle varie aree sudtirolese quando ero ancora risiedente a Milano.

Tra le aree favorite nelle vacanze estive è stata spesso presente anche l’Alta Val Venosta/Vinschgau, un’area cinta da alte montagne, tra cui l’Ortles/Ortler, la cima più alta del Sudtirolo e delle Alpi Orientali grazie alla sua vetta che supera i 3900 metri di quota e il Passo dello Stelvio/Stilfser Joch, il Passo automobilistico più alto d’Italia, posto a oltre 2700 metri di quota (QUI la “pillola” sul Passo dello Stelvio).

Pur senza aver salito direttamente l’Ortles nelle mie vacanze in questa zona bellissima, ma forse meno nota alla maggior parte del pubblico italiano, ho imparato a familiarizzare con l’area dell’Alta Venosta e con i suoi monti, abitanti, cultura e paesi quali: Solda/Sulden, Prato allo Stelvio/Prad am Silsfer Joch, Malles/Mals, San Valentino alla Muta/St. Valentin auf der Haide e Curon Venosta/Graun (QUI la “pillola” su Solda, QUI quella su Prato allo Stelvio, QUI quella su Malles, QUI quella su San Valentino alla Muta e QUI quella su Curon Venosta).

Durante queste vacanze estive ho anche iniziato la collezione di cime circostanti tra i gruppi dellìOrtles, dello Stelvio, del Sesvenna, delle Alpi Venoste e delle Ötztaler Alpen, spesso le cime salite mi hanno portato ben oltre i 3000 metri di quota facendomi gustare un ambiente molto selvaggio, in vari casi non molto frequentato e decisamente interessante per gli amanti dell’alta montagna.

Nell’area dell’Alta Venosta ho avuto modo di visitare anche attrattive naturali e culturali in fondovalle come i bellissimi Laghi di Resia/Reschensee con il campanile sommerso di Curon Venosta/Graun e il Lago della Muta/Haidersee, oltre che sciare in bellissimi comprensori sciistici invernali tra Solda, Trafoi, San Valentino alla Muta e Resia (QUI la “pillola” su San Valentino e il Lago della Muta, QUI la “pillola” sul Lago di Resia, QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico di Solda e QUI quello sull’area di sport invernali di Belpiano-Malga San Valentino).

Aver, quindi, potuto iniziare ad apprezzare i luoghi dell’Alta Val Venosta durante varie vacanze mi ha fornito innumerevoli spunti di interesse che ho sempre più approfondito da quando sono venuto a risiedere permanentemente in Sudtirolo.

Al Passo di Slingia (foto del 2013)

Rifugio Payer (foto del 2014)

In cima al Dossobello di Dentro (foto del 2013)

In cima al Monte Cevedale (foto del 2016)

Cima Undici (anno 2019)

Solda in inverno con vista sull’Ortles (foto recente)

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

QUI si trovano le altre “pillole” sulla mia storia in Sudtirolo

Belpiano-Malga S. Valentino/Schöneben-Haideralm – comprensorio sciistico – Val Venosta – inverno 2020 e 2023

Il comprensorio di sport invernali Belpiano-Malga S. Valentino/Schöneben-Haideralm è situato Alta Val Venosta/Vinschgau tra le località di Resia/Reschen e San Valentino alla Muta/St. Valentin auf der Haide nei pressi del grande Lago di Resia/Reschensee, del paese di Curon Venosta/Graun im Vinschgau e del Passo Resia/Reschenpass (QUI la “pillola” riguardante il paese di San Valentino alla Muta, QUI quella su Resia e il Passo di Resia e QUI la “pillola” sul Lago di Resia).

Le due località di accesso al comprensorio sono collegate sci ai piedi dalle piste dell’area Belpiano-Malga S. Valentino; con un unico skipass si pùò godere, quindi, di oltre 60 chilometri di piste di svariata difficoltà e pendenza adatte sia a principianti che esperti e quasi tutte con innveamento programmato.

Lungo le piste dell’area Belpiano-Malga S. Valentino  sono presenti anche vari rifugi che propongono piatti tipici e si può gedere di un panorama bellissimo verso i sottostanti Lago di Resia con il celebre campanile sommerso, il Lago della Muta/Haidersee e i circostanti gruppi montuosi del Sesvenna, delle Alpi Venoste e delle Ötztaler Alpen.

Il comprensorio Belpiano-Malga S. Valentino, molto adatto per famiglie, ospita anche un grande e noto snowpark, punti gioco per bambini,  percorsi per scialpinisti e possibilità di cammino su sentieri innevati per i ciaspolatori come, ad esempio, il percorso attorno al Lago della Muta offrendo, così, una molteplice gamma di attività possibili per gli amanti della neve e degli sport invernali (QUI la “pillola” sul percorso lungo il lago della Muta).

Inoltre, a Melago/Melag al termine della Vallelunga/Langtaufers, valle che si origina dal paese di Cuorn Venosta, è posto un centro da sci di fondo con piste che portano verso la Malga di Melago/Melageralm, raggiungibile anche a piedi su sentiero solitamente battuto dal gatto delle nevi (QUI la “pillola” sul percorso invernale per la Malga di Melago).

In Vallelunga è posto anche l’itinerario invernale innevato verso il Rifugio Maseben che porta, anch’esso su sentiero innevato di solito battuto, al rifugio posto in posizione bellissima panoramica (QUI la “pillola” sul percorso invernale per il Rifugio Maseben).

In estate l’area Belpiano-Malga S. Valentino è, inoltre, un noto comprensorio escursionistico grazie al funzionamento delle cabinovia Haideralm di San Valentino alla Muta e Belpiano di Resia; sono, infatti, possibili molte escursioni di diversa difficoltà e salite impegnative a cime prestiogiose presenti nell’area circostante (QUI la “pillola” estiva sulla cabinovia Haideralm e QUI quella sulla cabinovia Belpiano in estate).

Piste dell’area Belpiano con vista sul Lago di Resia

Piste dell’area Belpiano con vista sulla Cima Dieci/Zehner Spitz

Piste dell’area Malga San Valentino

Rifugio Schöneben lungo le piste

Snowpark

Area riservata per bambini

Percorso lungo il Lago della Muta

Sport invernali sul Lago della Muta

Campanile sommerso e Lago di Resia in inverno

Pista di sci di fondo e percorso a piedi invernale in Vallelunga verso la Malga di Melago

Percorso verso il Rifugio Maseben

Rifugio Maseben

Panorami dal Rifugio Maseben

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

Scopriamo QUI altre “pillole” sui comprensori sciistici del Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia di Malga San Valentino/Haideralm di San Valentino alla Muta su Google Maps

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Cima Dieci/Zehnerkopf (2675 m) – Alpi Venoste – luglio 2019

La Cima Dieci/Zehnerkopf è una cima relativamente nota, di 2675 metri di quota, posta in Alta Val Venosta/Vinschgau nelle Alpi Venoste nel sottogruppo del Sesvenna.

La vetta dalla ottima visuale verso il sottostante Lago di Resia/Reschensee presenta una via normale di salita, relativamente breve ma piuttosto impegnativa tecnicamente, che parte dalla cabinovia di Schöneben/Belpiano, con stazione a valle posta lungo il Lago di Resia nei pressi del paese omonimo (QUI la “pillola” collegata a Schöneben).

La salita comincia dalla stazione a monte della cabinovia Schöneben (2118 m di quota, rifugio), seguendo il sentiero marcato con il numero 9B si procede su mulattiera sterrata in moderata pendenza fino alla stazione a monte delle seggiovie (chiuse in estate).

Continuando sul sentiero 9B si procede su traccia sassosa e ghiaiosa, a tratti un po’ ripida, fino al bivio con il sentiero 9A; si prende, quindi, il sentiero 9A che sale molto ripido per un canale su traccia terrosa e sassosa fino che porta alla breve cresta finale un po’ esposta che conduce alla vetta della Cima Dieci (2675 m, croce, 1.30 ore dalla partenza).
Discesa per lo stesso percorso in 1.15 ore, 2.45 ore dalla partenza, prestando attenzione al tratto ripido di sentiero.

Percorso: Stazione a monte cabinovia Schöneben – Bivio sentiero 9A/9B – Cima Dieci – Bivio sentiero 9A/9B  – Stazione a monte cabinovia Schöneben

Sentieri: 9B – 9A

Dislivello: 600 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 2.45 ore (1.30 ore salita, 1.15 ore in discesa)

Quota massima: 2675 m

Difficoltà: EE – escursione di difficoltà tecnica impegnativa nel tratto ripido del sentiero e con cresta finale a tratti esposta

Data di ascesa: luglio 2019

Stazione a monte della cabinovia Schöneben

Lungo il sentiero 9B

Vista verso il Lago di Resia

Verso il tratto ripido sul sentiero 9A

Verso la cresta finale

In cima


Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia Schöneben/Belpiano su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste

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Lago di Resia/Reschensee – Val Venosta – estate 2019 e inverno 2020

Il Lago artificiale di Resia/Reschensee si trova in Alta Val Venosta/Ober Vinschgau, a breve distanza dal Passo Resia/Reschenpass e dal confine con l’Austria, sulle sponde del lago si trovano i paesi di Resia/Reschen e Curon Venosta/Graun im Vinschgau (QUI la “pillola” collegata al Passo Resia ed ai due paesi).

Il grande lago artificiale è lungo 6 chilometri e largo 1 chilometro nel punto più ampio, con una capacità di 120 milioni di metri cubi di acqua risulta essere il bacino acquifero più grande del Sudtirolo; la costruzione del lago è stata ultimata nel 1949 ed ha una storia particolare da raccontare.

Per realizzare il Lago di Resia fu necessario “sacrificare” le case e la chiesa del vecchio paese di Curon Venosta, gli abitanti dovettero infatti trasferirsi nel nuovo sito del comune di Curon Venosta, che giace oggi sulle sponde del lago; del vecchio paese dallo specchio lacustre spunta oggi il campanile della chiesa, questo punto di interesse è oggi uno dei più noti e fotografati del Sudtirolo.

Lungo le sponde del Lago è stato realizzato un percorso circolare lungo 15 chilometri che permette di percorrere le sponde dello specchio d’acqua con bellissime visuali su pase e monti circostanti; in estate viene anche tenuta la corsa del Giro del Lago di Resia/Reschenseelauf.

Dal Lago di Resia sono possibili in estate svariate escursioni di varia difficoltà nell’area di Schöneben/Belpiano ed in inverno è presente il comprensorio escursionistico e sciistico di Schöneben-Haideralm/Belpiano-Malga San Valentino. L’area escursionistica e sciistica è raggiungibile in cabinovia dalle vicinanze del paese di Resia con la cabinovia Belpiano e da San Valentino alla Muta (QUI la “pillola” sull’area di Belpiano in estate e QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Belpiano-Malga San Valentino).

Tutti i punti di interesse di questo lago così particolare sono molto ben promossi, con attento sforzo di marketing, rendendo la zona appetibile, così, per un’ampia tipologia di turisti.

Lago di Resia con vista sul paese di Resia

Il campanile sommerso di Curon Venosta

Lago di Resia visto dal paese di Resia

Lungo il percorso sulle sponde del lago sede anche della corsa del Giro del Lago di Resia

Il campanile sommerso e il Lago di Resia a Curon Venosta in inverno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

Scopriamo QUI altre “pillole” sui laghi del Sudtirolo



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Passo Resia/Reschen Pass e Curon Venosta/Graun im Vinschgau – Val Venosta – estate 2019 e 2022, autunno 2023 e inverno 2020 e 2023

Nella zona più settentrionale dell’Alta Val Venosta/Ober Vinschgau, nei pressi del confine con l’Austria, si trovano il Lago artificiale di Resia/Reschen Stausee, il paese di Resia/Reschen e il paese di Curon Venosta/ im Vinschgau (sede comunale) e il Passo Resia/Reschen Pass, posto a 1504 metri di quota, il quale mette in comunicazione la Val Venosta con l’austriaca Oberinntal.

La zona dell’Alta Venosta è molto frequentata grazie alla presenza del Passo di Resia, e del valico di confine posto poco più a nord, e offre tantissimi punti di interesse posti attorno al grande lago artificiale di Resia, lungo le cui sponde si trovano i paesi di Resia e Curon Venosta che contano, insieme, più di 2000 abitanti (QUI la “pillola” sul Lago di Resia).

L’attrazione più conosciuta della zona è sicuramente il campanile sommerso che si eleva dal Lago di Resia davanti al paese di Curon Venosta, visibile ricordo della storia che accadde quando, per costruire il Lago artificiale, si dovettero abbandonare la chiesa (il cui campanile è visibile in parte ancora oggi nel lago) e varie case del vecchio paese di Curon Venosta, ora ricostruito sulle sponde del bacino acquifero.

Oltre alla presenza del giro del Lago di Resia, lungo 15 chilometri, nella zona del Passo Resia sono possibili innumerevoli attività sportive come le salite estive a rifugi e cime mentre, in inverno, è possibile usufruire del centro escursionistico e sciistico di Belpiano-Malga San Valentino/Schöneben-Haideralm, raggiungibile in cabinovia dalle vicinanza del paese di Resia (QUI la “pillola” sul comprensorio di Schöneben in estate, QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico di Belpiano-San Valentino)

In inverno, inoltre, è presente un centro da sci di fondo in Vallunga/Langtaufers, che si sviluppa dal paese di Curon Venosta, nei pressi delle piste da fondo è presente anche un percorso pedonale innevato, solitamente battuto dal gatto delle nevi, che porta alla Malga di Melago/Melageralm (QUI la “pillola” sul percorso invernale per la Malga di Melago nei pressi delle piste da fondo).

In Vallelunga è posto anche l’itinerario invernale innevato verso il Rifugio Maseben che porta, anch’esso su sentiero innevato di solito battuto, al rifugio posto in posizione bellissima panoramica (QUI la “pillola” sul percorso invernale per il Rifugio Maseben).

Da Resia è possibile raggiungere anche la bucolica Val Roja/Rojental che presenta il piccolissimo paesino omonimo, posto a 1973 metri di quota e luogo abitato permanentemente più alto dell’Alto Adige; dalla Val Roja partono diverse escursioni sia lungo il fondovalle come verso il Rifugio Rojen Skihütte sia verso vette come la Vallungspitz, l’Äusserer Nockenkopf e molte altre (QUI la “pillola” sulla salita al Rifugio Rojen Skihütte e la Vallungspitz e QUI quella sull’ascesa all’Äusserer Nockenkopf).

Anche in Vallelunga sono possibili escursioni estive come l’itinerario che porta alla Malga di Melago/Melageralm e al Rifugio Pio XI alla Palla Bianca/Weisskügelhütte e le salite a Masaben e le sue cime intorno, come la Tiergartenspitz (QUI la “pillola” sul percorso per la Malga di Melago ed il Rifugio Pio XI e QUI quella sull’ascesa alla Tiergartenspitz).

Inoltre, a breve distanza dal confine del Passo di Resia è presente, in territorio austriaco nel comune di Nauders, il comprensorio sciistico ed escursionistico Bergkastel; il comprensorio ospita diversi chilometri di piste da sci e svariate possibilità escursionistiche di diverse difficoltà con possibili salite a diverse cime come, ad esempio, la vetta Piengkopf (QUI la “pillola” sulla salita alla Piengkopf).

Valico di confine di Resia

Lago di Resia visto dall’alto

Campanile sommerso davanti al paese di Curon Venosta

Chiesa parrocchiale di Resia

Stazione a valle della cabinovia di Schöneben

Chiesa parrocchiale di Curon Venosta

Il paese di Resia e l’omonimo lago in veste invernale

Il paese di Curon Venosta e il Lago di Resia in inverno

Lago di Resia e campanile sommerso innevati

Piste da fondo e percorso pedonale per la Malga di Melago in Vallelunga

Sul percorso invernale per il Rifugio Maseben

Rifugio Maseben

Panorami dal rifugio Maseben

Comprensorio Bergkastel in territorio austriaco

Melago in Vallunga

Malga di Melago

Rifugio Pio XI e ghiacciai del Gruppo della Palla Bianca

Val Roja

Vallungspitz

Äusserer Nockenkopf

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta



Cliccare sull’immagine per visualizzare il Passo Resia su Google Maps

Cliccare sull’immagine per visualizzare Curon Venosta su Google Maps

Schöneben/Belpiano – Val Venosta – Luglio 2019

In Alta Val Venosta/Ober Vinschgau, vicino al Lago di Resia/Reschensee, si trova il comprensorio sciistico ed escursionistico Schöneben/Belpiano raggiungibile in cabinovia dai pressi del paese di Resia/Reschen e del Passo Resia/Reschenpass (QUI la “pillola” collegata al Passo Resia e all’omonimo paese),

Nel comprensorio di Schöneben/Belpiano sono in estate sono possibili tante escursioni di varia difficoltà e per le famiglie sono disponibili giochi per bambini con anche vari animali da vedere e piatti tipici da degustare nel rifugio posto all’arrivo della cabinovia.

Tra le varie escursioni che partono dalla stazione a monte della cabinovia troviamo, ad esempio, il percorso che conduce verso il comprensorio della Malga Haider (raggiungibile anche da San Valentino alla Muta in cabinovia) e l’impegnativa salita alla Cima Dieci/Zehnerkopf (QUI la “pillola” estiva collegata al comprensorio di Malga Haider-San Valentino e QUI quella sulla salita alla Cima Dieci).

In inverno gli impianti di Belpiano fanno parte del comprensorio sciistico Belpiano-Malga San Valentino/Schöneben-Haideralm che, collegato sci ai piedi con gli impianti di Malga Haider, presenta varie piste da sci di diversa difficoltà in un contesto tranquillo, adatto anche a famiglie (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Belpiano-Malga San Valentino).

Rifugio Schöneben e stazione a monte di arrivo della cabinovia

Tagliere tipico al rifugio

Animali nei pressi del rifugio

Cartelli escursionistici alla stazione a monte della cabinovia

Vista verso la Cima Dieci/Zehner Spitze

Lungo il sentiero che conduce all’area di Malga Haider-San Valentino

Vetta della Cima Dieci

Piste di Belpiano in inverno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta


Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia Schöneben su Google Maps