Pulpito/Poppekanzel (2328 m) – Dolomiti – luglio 2022

Il Pulpito/Poppekanzel, vetta di 2328 metri di quota, è situato sul confine tra Alto Adige / Südtirol e Trentino nel gruppo dolomitico del Latemar ed è posto in posizione molto panoramica verso le cime principali del Latemar e verso la Roda di Vael nel gruppo del Catinaccio/Rosengarten.

Il percorso per raggiungere la vetta parte dal Passo Costalunga/Karerpass tra Nova Levante/Welschnofen e Carezza/Karer in Val d’Ega/Eggental e la Val di Fassa; il sentiero conduce dapprima tra boschi, pascoli e piste da sci per poi salire alla cima in ambiente sassoso tipicamente dolomitico con anche un brevissimo tratto finale con cavo e roccette (QUI la “pillola” sul Passo Costalunga e la zona di Carezza e QUI quella sul paese di Nova Levante).

La salita comincia dal Passo Costalunga (1745 m) seguendo il sentiero 17 per il Pulpito; il percorso parte su mulattiera sterrata tra pascoli, seguendo ai vari bivi sempre il sentiero 17 per il Pulpito si sale su mulattiera sterrata alternando tratti ripidi ad altri in pendenza moderata fino ad un punto panoramico con panchine nel Prato del Latemar/Latemarwiese.
Ignorate le deviazione dei sentiero 18A  e 517B si sale sempre su mulattiera sterrata lungo una pista da sci fino a giungere alla stazione a monte di una seggiovia (chiusa in estate).
Continuando sul sentiero 17 per il Pulpito si sale con sentierino terroso nel bosco in moderata pendenza, usciti dal bosco si sale su sentiero sassoso e ghiaioso costeggiando dei ripetitori e salendo poi in tornanti ripidi in ambiente aperto.
Salendo sul sentiero sassoso si giunge quindi ad una selletta da dove, seguendo i bolli a sinistra si sale un brevissimo tratto attrezzato con cavo e un altro con alcune roccette che portano alla vetta del Pulpito (2328 m, cartello, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.30 ore, 3.15 ore dalla partenza.

Percorso: Passo Costalunga – Prato del Latemar – Pulpito – Prato del Latemar – Passo Costalunga

Sentieri: 17

Dislivello: 600 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.15 ore  (1.45 ore la salita, 1.30 ore la discesa)

Quota massima: 2328 m

Difficoltà: EE –  percorso che presenta alcuni tratti ripidi ed un breve tratto finale attrezzato con cavo ed alcune roccette

Data di ascesa: luglio 2022

Esperienza di Stefano: escursione che è bene percorrere con buona visibilità per godere del bel panorama di vetta e adatta anche, con tempo stabile, per un escursione pomeridiana

Cartelli alla partenza al Passo Costalunga

Salendo su mulattiera al Prato del Latemar

Prato del Latemar

Salendo alla stazione a monte della seggiovia

Tratto su sentierino nel bosco

Tratto verso i ripetitori

Vista sulle vette principali del Latemar

Salendo nel tratto in tornanti in ambiente aperto

Breve tratto finale con cavo e roccette

In vetta al Pulpito

Vista dalla vetta sul Latemar

Vista dalla vetta sulla Val d’Ega

Vista dalla vetta sulla Roda di Vael

Cliccare sull’immagine per visualizzare il Passo Costalunga su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val d’Ega e Monte Corno

Lago di Carezza/Karersee – Lago di Mezzo/Mittersee – Val d’Ega – dicembre 2023

La zona in alta Val d’Ega/Eggental del Passo Costalunga/Karerpass comprende il famosissimo Lago di Carezza/Karersee con l’omonimo piccolo paese e il comprensorio di sport invernali ed escursionistico Carezza Ski.

Quest’area permette innumerevoli attività estive ed invernali tra cui la possibilità di diversi percorsi invernali come quello che costeggia il Lago di Carezza, non lontano dal paese di Nova Levante/Welschnofen (QUI la “pillola” sul Lago di Carezza, QUI quella sul comprensorio Carezza Ski, QUI la “pillola” sul Passo di Costalunga e Carezza paese e QUI quella sul paese di Nova Levante).

Il giro del Lago di Carezza, che solitamente ha in inverno una traccia battuta, presenta uno sviluppo ridotto e costeggia il lago con percorso nel bosco; lungo il tracciato si possono godere bellissime viste sul lago coperto di neve e verso i gruppi del Catinaccio/Rosengarten e del Latemar.

Inoltre, chi volesse allungare il percorso può dal lago seguire il percorso numero 12 che, con salita nel bosco tracciata solo dagli escursionisti, permette di salire verso il soprastante Lago di Mezzo/Mittersee.

Il percorso intorno al Lago di Carezza comincia dal parcheggio del lago (1520 m) raggiungendo la piattaforma panoramica e seguendo il sentiero, solitamente con traccia, si segue verso destra costeggiando il lago e giungendo al bivio col sentiero 12 per il Lago di Mezzo. Continuando col percorso intorno al lago si giunge ad un altro punto panoramico prima di tornare alla piattaforma panoramica ed al parcheggio. (1.00 ore di cammino totale).

Chi volesse aggiungere la salita a piedi dal Lago di Carezza al Lago di Mezzo deve seguire il sentiero 12, con traccia battuta solo dagli escursionisti, al bivio sopracitato.
Si salem quindi, nel bosco con pendenza moderata, e qualche breve tratto un po’ più ripido, fino al Lago di Mezzo solitamente coperto di neve in inverno (1600 m, 20 minuti dal Lago di Carezza).
Dal Lago di Mezzo si torna quindi in 15 minuti circa al Lago di Carezza ove si può proseguire col giro intorno al Lago sopra descritto.

Percorso: intorno al Lago di Carezza, eventualmente con salita in aggiunta al Lago di Mezzo

Sentieri: inotrno al Lago, eventualmente con aggiunta del sentiero 12 al Lago di Mezzo

Dislivello: quasi nullo il giro intorno al lago, 100 metri in salita e discesa con deviazione al Lago di Mezzo

Tempo di percorrenza: 1.00  ora il giro intorno al Lago, 35 minuti in più se si devia al Lago di Mezzo

Quota massima: 1520 m il Lago di Carezza, 1600 metri il Lago di Mezzo

Difficoltà: EAI – escursione intorno al lago non molto difficile tecnicamente con traccia  con condizioni buone della neve e del meteo ma con possibile presenza di tratti ghiacciati che, se presenti, richiedono attrezzatura adeguata ed esperienza. Di difficoltà media la salita eventuale al Lago di Mezzo se presente la traccia battuta dagli escursionisti, sconsigliabile la percorrenza di questa aggiunta senza traccia o con condizioni di neve non ottimali.

Data di percorrenza: dicembre 2023

Annotazioni: valutare bene le condizioni del percorso se si devia al Lago di Mezzo; è, comunque, sempre bene avere dietro ramponcini o ciaspole (a seconda delle condizioni) visto che sia il giro intorno al Lago di Carezza che la deviazione al Lago di Mezzo sono in continua ombra in inverno

Piattaforma panoramica verso il Lago di Carezza ed il gruppo del Latemar

Lungo il primo tratto del percorso intorno al lago

Deviazione eventuale al Lago di Mezzo

Lago di Mezzo innevato

Continuazione del giro intorno al Lago di Carezza una volta tornati dalla (eventuale) deviazione al Lago di Mezzo

Vista sul Lago di Carezza innevato ed il gruppo del Catinaccio

Continuando il giro intorno al Lago di Carezza

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio del Lago di Carezza su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Roda di Vael (2806 m) – Ferrata della Roda di Vael – Dolomiti – agosto 2020

La Roda di Vael, vetta di 2806 metri di quota facente parte del gruppo del Catinaccio, è una cima dolomitica molto prestigiosa posta sul confine tra la sudtirolese Val d’Ega/Eggental e la trentina Val di Fassa.

La cima e il percorso per arrivarci percorrono ambienti rocciosi tipicamente dolomitici e offrono un panorama bellissimo su molti gruppi circostanti; sono possibili vari accessi alla vetta, tutti impegnativi che richiedono esperienza di ferrate.

Viene qui descritto un percorso ad anello passante per il Rifugio Roda di Vael con partenza dalla stazione a monte della seggiovia Paolina la cui stazione a valle si trova nei pressi del paese di Carezza/Karer, frazione del comune di Nova Levante/Welschnofen posto in Val d’Ega/Eggental (QUI la “pillola” sulla seggiovia Paolina).

L’itinerario risulta essere tra i più belli delle Dolomiti, l’impegno fisico globale, la difficoltà tecnica e l’esposizione di alcuni tratti sono però elevati e la percorrenza dell’ascesa è consigliata, quindi, solo ad esperti di montagna.

La salita comincia dalla stazione a monte della Seggiovia Paolina (2125 m, rifugio Paolina), dalla seggiovia si segue il sentiero 539 che sale su traccia sassosa e ghiaiosa ripida prima tra prati e poi in ambiente più roccioso portando al Monumento a Christomannos, seguendo il sentiero 549 su traccia ghiaiosa e sassosa in saliscendi si arriva alla Baita Pederiva ed al Rifugio Roda di Vael (2283 m, 45 minuti dalla partenza).

Dal Rifugio si segue il sentiero 541 per il Pael su traccia sassosa che in saliscendi conduce alla conca del Pael (2330 m), dal Pael si segue il sentiero 551 per il Passo Vajolon, la traccia sassosa sale dapprima ripida in un canalino portando poi in salita moderata ad un dosso, dal dosso la traccia scende brevemente per poi risalire fino al Passo Vajolon (2560 m, 1.15 ore dal Rifugio Roda di Vael, 2.00 ore dalla partenza).

Dal Passo Vajolon si segue l’indicazione N01 per la Roda di Vael salendo su ferrata di moderata difficoltà che alterna tratti attrezzati piuttosto esposti, seppur con buoni appigli, a tratti meno verticali, la ferrata raggiunge quindi l’ultimo tratto di cresta che conduce alla cima della Roda di Vael (2806 m, croce, 1 ora dal Passo Vajolon, 3.00 ore dalla partenza).

Dalla vetta si torna con attenzione lungo la ferrata al Passo Vajolon in 45 minuti, dal passo si segue quindi il sentiero 9 per il Rifugio Paolina, la traccia sassosa e ghiaiosa scende ripida in un canalone con anche alcuni tratti attrezzati con cavo ed una scaletta fino ad incontrare il bivio col sentiero 549.

Si segue per breve tratto il sentiero 549 per il Rifugio Coronelle fino al vicino bivio a cui si segue il sentiero 552 per il Rifugio Paolina, seguendo sempre il sentiero 552 a tutti i seguenti bivi la traccia prosegue in lungo saliscendi su traccia prima sassosa e poi terrosa fino ad entrare nel bosco e portare alla stazione a monte della seggiovia Paolina, 1.30 ore dal Passo Vajolon, 2.15 ore dalla vetta della Roda di Vael, 5.15 ore dalla partenza).

Percorso: stazione a monte seggiovia Paolina – Rifugio Roda di Vael – Passo Vajolon – Roda di Vael – Passo Vajolon –  stazione a monte seggiovia Paolina

Sentieri: 539 – 549 – 541 – 551 – N01 – 9 – 549 – 552

Dislivello: 700 metri in salita e discesa considerati i saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.15 ore totali

Quota massima: 2806 m

Difficoltà: EEA – itinerario lungo con tratti attrezzati di medio impegno tecnico e vari tratti esposti, necessari kit da ferrata, casco, assenza di vertigini ed esperienza di ferrate e di montagna.
Prestare attenzione ai numerosi bivi lungo il percorso.

Data di ascesa: agosto 2020

QUI il link YouTube al video sulla salita alla Roda di Vael

Rifugio Paolina alla stazione a monte dell’omonima seggiovia

Cartelli alla partenza

Monumento a Christomannos con panorama sul Latemar sul sentiero per il Rifugio Roda di Vael

In vista della Baita Pederiva e Rifugio Roda di Vael

Rifugio Roda di Vael

Nel canalino di salita dopo il Pael

Vista su Passo Vajolon e Roda di Vael

Passo Vajolon

Lungo la ferrata alla Roda di Vael

In cima alla Roda di Vael

Vista sul gruppo del Catinaccio dalla vetta della Roda di Vael

Scendendo dal Passo Vajolon


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val d’Ega e Monte Corno

Seggiovia Paolina e Rifugio Roda di Vael – Val d’Ega – agosto 2020

L’area dell’alta Val d’Ega/Eggental posta tra il paese di Nova Levante/Welschnofen, il borgo di Carezza/Karer e il Passo di Costalunga/Karerpass ospita numerosissimi punti di interesse naturalistici ed escursionistici; tra essi troviamo, ad esempio, il famosissimo Lago di Carezza/Karersee e diversi impianti di risalita e percorsi che conducono nei gruppi dolomitici di Latemar e Catinaccio/Rosengarten (QUI la “pillola” su Nova Levante, QUI quella sul Lago di Carezza e QUI quella su Carezza paese e il Passo Costalunga).

Tra gli impianti di risalita più noti e amati della zona troviamo la seggiovia Paolina, facente parte in inverno del comprensorio sciistico Carezza Ski che offre 40 chilometri di piste da sci, e solitamente aperta anche in estate (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Carezza Ski).

La seggiovia Paolina conduce dai pressi del paese di Carezza alla stazione a monte posta ad oltre 2100 metri di quota ai piedi delle pareti dolomitiche della Roda di Vael nel gruppo del Catinaccio; nei pressi dell’arrivo della seggiovia è situato anche il Rifugio Paolina Hütte che propone piatti tipici e una terrazza panoramica con ampia visuale sulla Val d’Ega e il gruppo del Latemar.

Dalla stazione a monte della seggiovia sono possibili numerose escursioni di diversa difficoltà, troviamo, infatti, sia impegnative salite come quelle verso il Passo Vajolon e la vetta della Roda di Vael, raggiungibile su via ferrata, sia escursioni adatte a famiglie molto apprezzate come quella che conduce al Rifugio Roda di Vael (QUI la “pillola” sulla salita su ferrata alla Roda di Vael).

Il panoramico e molto frequentato percorso che conduce in meno di un’ora al Rifugio Roda di Vael, che richiede comunque calzature adatte e non adatto a passeggini in quanto con fondo spesso sassoso, è, infatti, una delle attrattive più amate della zona.

Seguendo dalla stazione a monte della seggiovia Paolina il sentiero 539 conduce piuttosto ripidamente tra prati e poi con salita moderata su sentiero sassoso al monumento dedicato a Christomannos con una grande statua di un’aquila.
Dal monumento il sentiero continua in saliscendi in ambiente dolomitico, con bellissimi panorami su Latemar e Roda di Vael, fino a raggiungere la Baita Pederiva e l’adiacente Rifugio Roda di Vael, posto a 2283 metri di quota in territorio trentino in zona bellissima ai piedi delle pareti della Roda di Vael.

Seggiovia Paolina e Roda di Vael

Stazione a valle della seggiovia Paolina

Lungo la salita in seggiovia

Rifugio Paolina alla stazione a monte della seggiovia

Lungo la salita al Passo Vajolon

Lungo la ferrata della Roda di Vael

Vetta della Roda di Vael

Inizio del sentiero che dalla stazione a monte della seggiovia Paolina conduce al Rifugio Roda di Vael

Monumento a Christomannos con vista sul Latemar

Lungo il sentiero per il Rifugio Roda di Vael

Rifugio Roda di Vael

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Passo Nigra/Nigerpass – Val di Tires e Val d’Ega- inverno 2022 e estate 2020, 2022 e 2023

Il Passo Nigra/Nigerpass è posto ai piedi del gruppo montuoso dolomitico del Catinaccio/Rosengarten a 1690 metri di quota  e collega la Val d’Ega/Eggental con la Val di Tires/Tiersertal; più precisamente la strada del Passo Nigra ha origine in Val d’Ega nei pressi del Passo di Costalunga/Karerpass e del Lago di Carezza/Karersee (nel comune di Nova Levante/Welschnofen) e, una volta superato il valico, conduce in Val di Tires raggiungendo l’omonimo centro abitato di Tires (QUI la “pillola” sul Passo di Costalunga e QUI quella sulla Val di Tires).

Al valico del Passo Nigra, piuttosto frequentato anche da ciclisti e motociclisti, è posto anche un bar-ristorante aperto, però, solo in alcuni periodi dell’anno; altri punti di ristoro sono presenti anche nella zona della Malga Frommeralm e verso il Passo di Costalunga e il paese di Tires.

La strada asfaltata del passo presenta, dal versante della Val d’Ega tra il Passo di Costalunga e il Passo Nigra, un andamento con vari saliscendi che copre circa 9 chilometri passando anche per l’area della Malga Frommer Alm, dove si trovano alcuni impianti di risalita del comprensorio sciistico ed escursionistico Carezza Ski come la cabinovia Re Laurino/Konig Laurin 1 e 2; quest’area può essere raggiunta anche direttamente dal paese di Nova Levante in cabinovia durante i periodi di apertura (QUI la “pillola” sul paese di Nova Levante).

Dal versante della Val di Tires, raggiungibile dalla Valle Isarco/Eisacktal e facente parte del comprensorio di promozione turistica dell’Alpe di Siusi/Seiseralm, la strada per il Passo Nigra presenta molti tornanti che coprono i 10 chilometri che separano il paese di Tires dal Passo Nigra affrontando pendenze anche del 14%.

Da San Cipriano, frazione del paese di Tires è anche possibile raggiungere direttamente l’area della Malga Frommeralm con la nuova funivia che presenta la particolarità di poter salire sul “tetto” della funivia durante il viaggio godendo, così, di un’esperienza molto particolare.

Nell’area del Passo Nigra e della Malga Frommer sono possibili numerosissime escursioni nel gruppo del Catinaccio verso malghe e rifugi come il Rifugio Fronza alle Coronelle e la Baita Messner Joch oltre a salite impegnative come quella che conduce alla ferrata Passo Santner e all’omonimo rifugio (QUI la “pillola” sulla Ferrata Passo Santner e QUI quella sulla salita al Rifugio Fronza e QUI la “pillola” sui percorsi per la Baita Messnerjoch).

Inoltre, il Passo Nigra è, solitamente, transitabile anche in inverno ed è punto di partenza di diverse escursioni su sentieri di solito battuti dal gatto delle nevi, come quello che porta alla Baita Messnerjoch (QUI la “pillola” sul percorso invernale per la Baita Messnerjoch).

A breve distanza dal passo si trovano anche le piste dell’area König Laurin facenti parte del comprensorio Carezza Ski raggiungibile direttamente dalla Val di Tires con la già citata nuova funivia panoramica (QUI la “pillola” sul comprensorio Carezza Ski).

Al Passo Nigra

Strada del Passo Nigra sul versante della Val di Tires con vista sul Catinaccio

Bar-ristorante al Passo Nigra

Cartelli escursionistici al Passo Nigra

Strada del Passo Nigra sul versante della Val d’Ega

Nuova funivia panoramica che collega San Cipriano in Val di Tires con l’area della Malga Frommeralm

Cabinovia Laurin 1 che la raggiunge l’area della Malga Frommeralm da Nova Levante

Malga Frommer Alm

Cabinovia Re Laurino 2 che dall’area della Malga Frommeralm porta al Rifugio Fronza alle Coronelle

Salendo dal Passo Nigra alla Baita Messnerjoch con panorami sul gruppo del Catinaccio

Baita Messner Joch

Salendo al Rifugio Fronza

Rifugio Fronza alle Coronelle

Ferrata Passo Santner

Passo Santner

Strada del Passo Nigra in inverno

Percorso invernale dal Passo Nigra per la Baita Messnerjoch

Alla Baita Messnerjoch

Piste dall’area König Laurin del Carezza Ski presso la Malga Frommer


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Passo Nigra su Google Maps

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Gardena e l’Alpe di Siusi

Carezza Ski – comprensorio sciistico – Val d’Ega – inverno 2019, 2022 e 2023

Il comprensorio di sport invernali Carezza Ski è situato in Val d’Ega/Eggental tra le note località di Nova Levante/Welschnofen, Carezza/Karer, il Lago di Carezza/Karersee ed il Passo di Costalunga/Karerpass (QUI la “pillola” riguardante il paese di Nova Levante, QUI quella su Carezza e il Passo di Costalunga e QUI la “pillola” sul Lago di Carezza).

Le due località di accesso al comprensorio sono collegate sci ai piedi dalle piste dell’area Carezza Ski; con un unico skipass si pùò godere, quindi, di 40 chilometri di piste di svariata difficoltà e pendenza adatte sia a principianti che esperti e quasi tutte con innveamento programmato; sono previsti per i prossimi inverni anche ulteriori ampliamenti delle piste e degli impianti del comprensorio.

Lungo le piste dell’area Carezza Ski  sono presenti anche molti rifugi che propongono piatti tipici e si può gedere di un panorama bellissimo verso i gruppi dolomitici circostanti del Latemar e del Catinaccio.

Il comprensorio Carezza Ski, molto adatto per famiglie, ospita anche snowpark, punti gioco per bambini,  due piste da slittino, percorsi battuti per ciaspolatori come quello intorno al Lago di Carezza e Lago di Mezzo e alla Baita Messnerjoch e piste da sci di fondo offrendo, così, una molteplice gamma di attività possibili per gli amanti della neve e degli sport invernali (QUI la “pillola” sul percorso invernale al Lago di Carezza e al Lago di Mezzo e QUI quello sulla salita alla Baita Messnerjoch).

Piste da sci nella zona di Carezza con il gruppo del Catinaccio sullo sfondo

Rifugio Ochsenhütte lungo le piste

Piste da sci nella zona di Nova Levante con il gruppo del Latemar sullo sfondo

Piste da sci dell’area König Laurin

Cabinovia che collega Nova Levante direttamente col comprensorio sciistico

Piste da sci dell’area del Passo Costalunga

Snowpark

Zona per bambini

Una delle piste da slittino

Lago di Carezza in inverno

Escursionismo invernale intorno al Lago di Carezza e al Lago di Mezzo

Carezza paese in inverno

Salita lungo il percorso invernale alla Baita Messnerjoch

Baita Messnerjoch

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno

Scopriamo QUI altre “pillole” sui comprensori sciistici del Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare gli impianti sciistici di Nova Levante su Google Maps

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Passo di Costalunga/Karerpass e Carezza paese/Karer – Val d’Ega – estate e inverno 2019, 2022 e 2023

Risalendo la Val d’Ega/Eggental da Bolzano/Bozen, arrivati a circa metà dello sviluppo della valle, si trova un bivio, a sinistra si segue per Nova Levante/Welschnofen, Carezza/Karer e il Passo Costalunga/Karerpass; a destra la valle conduce invece a Ega/Eggen, Nova Ponente/Deutschnofen, Obereggen  e il Passo Lavazè.

Il Passo di Costalunga è posto a 1753 metri di quota e mette in comunicazione Nova Levante/Welschnofen nella sudtirolese Val d’Ega con la trentina Val di Fassa raggiungendone il paese di Vigo di Fassa; a breve distanza dal passo, sul versante sudtirolese, si separa anche la strada per il Passo Nigra/Nigerpass che conduce a Tires/Tiers nell’omonima Valle di Tires/Tierstal (QUI la “pillola” sul paese di Nova Levante e QUI quella sul Passo Nigra).

Dal Passo di Costalunga si gode di un bellissimo panorama verso i gruppi dolomitici del Catinaccio/Rosengarten e del Latemar e dal passo, e dal sottostante paese di Carezza, partono vari impianti di risalita del comprensorio escursionistico e sciistico di Carezza (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Carezza Ski).

Uno di questi impianti, la seggiovia Paolina che parte dal paese di Carezza, funziona anche in estate permettendo agli escursionisti un veloce accesso ai sentieri del Catinaccio; nei pressi del paese di Carezza si trova anche il notissimo Lago di Carezza/Karersee, uno dei simboli dell’Alto Adige/Südtirol e delle Dolomiti più frequentato e fotografato (QUI la “pillola” sul Lago di Carezza, QUI quella sul percorso invernale del Lago di Carezza e QUI quella sulla seggiovia Paolina).

Dal Passo Costalunga partono anche direttamente diversi sentieri che conducono a rifugi e vette circostanti come il Rifugio Roda di Vael, il Col de Ciampac e il Pulpito/Poppekanzel (QUI la “pillola” sulla salita alla vetta del Pulpito).

Al Passo Costalunga con vista sul Catinaccio

Passo di Costalunga e il Latemar visti dall’alto

Vista invernale dall’alto del Passo Costalunga

Piste del Passo di Costalunga

Cartello del Passo Costalunga

Vista sul Catinaccio nei pressi del bivio tra Passo Costalunga e Passo Nigra

Strada del Passo Costalunga in inverno

La seggiovia Paolina verso il gruppo del Catinaccio

Escursionismo invernale nell’area del Passo Costalunga e di Carezza paese

Il paese di Carezza

Lago di Carezza

Escursionismo invernale al Lago di Carezza

Passo Costalunga visto salendo alla vetta del Pulpito

In vetta al Pulpito

Roda di Vael e Passo di Costalunga visti dalla vetta del Pulpito

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno


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Lago di Carezza/Karersee – Val d’Ega – diverse stagioni 2019, 2021 e 2023

Il Lago di Carezza/Karersee, posto in Val d’Ega/Eggental a 1520 metri quota, nelle cui acque si specchiano i gruppi Dolomitici di Latemar e Catinaccio/Rosengarten, è uno dei luoghi più conosciuti delle Dolomiti ed è anche molto visitato essendo vicino alla strada che dal paese di Nova Levante/Welschnofen porta al Passo di Costalunga/Karerpass che mette in comunicazione la sudtirolese Val d’Ega e la trentina Val di Fassa. (QUI la “pillola” sul Passo Costalunga e QUI quella sul paese di Nova Levante).
 
Un sentiero panoramico permette di percorrere il giro intorno al lago potendo scoprire la bellezza di questo ambiente da varie “angolazioni”.
Oltre al percorso intorno alla specchio d’acqua dal Lago di Carezza è possibile intraprendere, partendo direttamente dal lago, varie escursioni di diversa lunghezza e difficoltà verso boschi e ambienti rocciosi del Gruppo del Latemar e del Catinaccio.

Ad esempio, tra le passeggiate brevi si trova il sentiero di bosco, contrassegnato con il numero 12, che porta, con breve percorso su mulattiera a tratti un po’ ripida, al piccolo ma interessante Lago di Mezzo/Mittersee.

Tra i percorsi più impegnativi troviamo, invece, il tracciato ad anello che porta al Sentiero del Labirinto del Latemar/Labyrinthsteig; il tratto nel “labirinto” percorre, con tracci su sassi e passaggi tra enormi massi, l’area interessata da un’antica frana avvenuta dal gruppo montuoso del Latemar (QUI la “pillola” sul sentiero del Labirinto del Latemar).

Inoltre, in inverno il Lago di Carezza offre uno spettacolo molto coinvolgente con la conca del lago coperta di neve, il Gruppo del Latemar e i boschi circostanti innevati.
Con buone condizioni di tracciato e neve è anche possibile, nella stagione invernale, percorrere il sentiero innevato intorno al lago (e, volendo, deviando anche al Lago di Mezzo/Mittersee) con percorso boschivo con diversi punti panoramici su lago e i gruppi di Latemar e Catinaccio (QUI la “pillola” sul percorso invernale intorno al Lago di Carezza e verso il Lago di Mezzo).

A breve distanza dal Lago di Carezza lungo la strada della Val d’Ega, nei pressi del paesino di Carezza/Karer e del Passo di Costalunga, si trovano anche le piste da sci del comprensorio Carezza Ski che offre in inverno 40 chilometri di piste di svariata difficoltà, oltre piste da slittino e sci di fondo (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Carezza Ski).

Inoltre, nella stagione estiva è solitamente attiva la seggiovia Paolina che parte dal paese di Carezza e permette agli escursionisti un veloce accesso ai sentieri del Catinaccio (QUI la “pillola” sulla seggiovia Paolina).

Il lago di Carezza è una delle bellezze naturali dell’Alto Adige più ritratte in foto, cartoline e quadri, purtroppo però i boschi intorno al lago e le zone circostanti sono stati duramente colpiti dalla tempesta dell’autunno 2018, sperando che il bosco possa tornare il prima possibile al suo precedente splendore questi posti offrono, in ogni caso, spettacoli naturali bellissimi.

QUI il link YouTube sul giro intorno al Lago di Carezza in estate

Catinaccio e Lago di Carezza

Latemar e Lago di Carezza

Scorcio sul Lago di Carezza

Lungo il percorso attorno al Lago di Carezza

Deviazione al Lago di Mezzo lungo il sentiero 12

Lago di Carezza visto dall’alto

Il Lago di Mezzo

Lungo il sentiero del Labirinto del Latemar

Seggiovia Paolina in estate con vista sulla Roda di Vael

Lago di Carezza in inverno

Giro intorno al lago

Deviazione al Lago di Mezzo (battuta solo dagli escursionisti)

Lago di Mezzo innevato

Piste da sci del comprensorio Carezza Ski

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno

Scopriamo QUI altre “pillole” sui laghi del Sudtirolo

Cliccare sull’immagine per visualizzare il Lago di Carezza su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.