Baita Messnerjoch – Dolomti – Val d’Ega – inverno 2022 e estate 2022 e 2023

La Baita Messnerjoch, situata a 1930 metri di quota, è situata in posizione bucolica e soleggiata ai piedi del gruppo dolomitico del Catinaccio/Rosengarten; dalla malga si hanno anche belle vedute verso il Latemar, il Corno Bianco/Weisshorn ed il Corno Nero/Schwarzhorn.

La Baita Messnerjoch, nei cui pressi si trova anche un’area gioco per bambini, è solitamente aperta sia in estate che in inverno ed offre molti piatti della cucina tipica sudtirolese; è sempre bene, comunque, informarsi sui periodi di apertura della baita.

Il percorso “classico” raggiunge la Baita Messnerjoch partendo dal Passo Nigra/Nigerpass che mette in comunicazione Nova Levante/Welschnofen e la strada del Passo Costalunga/Karerpass in Val d’Ega/Eggental con la Val di Tires/Tierstarl; il percorso della durata di circa 1 ora, marcato con il numero 1, si svolge su mulattiera sterrata che presenta una pendenza moderata e 250 metri di dislivello e 2 chilometri di sviluppo solo andata (QUI la “pillola” sul Passo Nigra, QUI quella su Nova Levante, QUI la “pillola” sul Passo Costalunga e QUI la “pillola” sulla Val di Tires).

Dalla baita, se non si volesse percorrere lo stesso percorso di salita, volendo, si può scendere un po’ più ripidamente col sentiero 1B verso la Malga Frommeralm.
Il percorso richiede circa mezz’ora di cammino con 200 metri di dislivello in discesa e 1 chilometro e mezzo di sviluppo tra bosco e spazi aperti; il punto di ristoro della Malga Frommeralm è posto lungo la strada del Passo Nigra nei pressi della stazione a monte della cabinovia Laruin 1 proveniente da Nova Levante e della stazione a valle della cabinovia Laurin 2 che porta al Rifugio Fronza alla Coronelle/Kölner Hütte.

Dalla Malga Frommealm è poi possibile tornare al Passo Nigra o in 3 chilometri di cammino in leggera discesa lungo la strada o in autobus (in questo caso è bene controllare in anticipo gli orari dell’autobus).
Partendo dalla Malga Frommeralm è anche possibile salire direttamente a piedi al Rifugio Fronza alle Coronelle (passando anche dalla Baita Messnerjoch); il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche ma si trovano alcuni tratti ripidi e 600 metri di dislivello di sola salita (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Inoltre, nella stagione invernale, la Baita Messnerjoch è posta lungo le piste del comprensorio Carezza Ski ed è raggiungibile anche a piedi seguendo la mulattiera, solitamente battuta dal gatto delle nevi, Passo Nigra alla baita (QUI la “pillola” sul comprensorio Carezza Ski, e QUI quella sul percorso a piedi invernale per la Baita Messnerjoch).

Al Passo Nigra

Mulattiera di salita alla Baita Messnerjoch con visuali sul gruppo del Catinaccio

Alla Baita Messnerjoch

Vista sul Latemar

Vista su Corno Bianco, Corno Nero ed i bucolici dintorni della baita

Sul sentiero tra la Baita Messnerjoch e la Malga Frommeralm

Malga Frommeralm

Cabinovia Laurin 2

Rifugio Fronza alle Coronelle

Lungo il percorso invernale dal Passo Nigra alla Baita Messnerjoch

Lungo le piste del comprensorio Carezza Ski nell’area della Baita Messnerjoch

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Passo Nigra su Google Maps

Cliccare sull’immagine per visualizzare la Malga Frommeralm su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Rifugio Bergamo/Grasleitenhütte (2165 m) – Dolomiti – giugno 2023

Il Rifugio Bergamo/Grasleitenhütte, posto a 2165 metri di quota, è situato nel gruppo montuoso dolomitico del Catinaccio/Rosengarten in zona magnifica circondata da alte pareti rocciose; il rifugio è posto in zona selvaggia ed isolata e presenta un lungo accesso dalla Val di Tires/Tierstal (QUI la “pillola” sulla Val di Tires).

Il percorso dai Bagni di Lavina Bianca/Weißlanbad al rifugio, seppur senza avere grandi difficoltà tecniche, presenta un dislivello ed uno sviluppo rilevanti; il tracciato risale la lunga Val Ciamin/Tschamintal attraversando diversi tipi di ambienti quali tratti boscosi, radure pascolive e zone rocciose tipicamente dolomitiche.

La salita comincia dai Bagni di Lavina Bianca in Val di Tires (1170 m, parcheggio), seguendo le indicazioni del sentiero numero 3 per il Rifugio Bergamo si raggiunge in breve il centro visite del parco Sciliar-Catinaccio e la Malga Ciamin/Tschaminschwaige.
Seguendo il sentiero 3 si sale ripidamente su traccia ghiaiosa e sassosa nel bosco, si ignorano diversi bivi fino a giungere all’incrocio con una mulattiera forestale presso un crocefisso; seguendo in salita la mulattiera sterrata, sempre sentiero 3 per il Rifugio Bergamo, si oltrepassano anche due fonti e ponti sul Torrente Ciamin.
Salendo in moderata pendenza sulla mulattiera si giunge ad un prima radura pascoliva, Schafer Leger, e poi la seconda più grande radura, Rechter Leger (1600 m).

Continuando la salita su mulattiera via via più ripida il percorso torna ad essere una traccia ghiaiosa e terrosa nel bosco che sale piuttosto ripidamente fino a giungere al bivio con il percorso per il Rifugio Alpe di Tires.
Seguendo il sentiero 3A per il Rifugio Bergamo si sale tra rado bosco su traccia ghiaiosa e sassosa, si ignora il successivo bivio per il Rifugio Alpe di Tires e si continua la salita tra tratti con gradoni di legno ed altri in pendenza più moderata.
Con un tratto su traccia ghiaiosa più ripida si giunge ad un dosso con la bandiera del rifugio (adesso in vista); scendendo per un tratto su traccia ghiaiosa e sassosa e con una breve risalita si giunge, quindi, al Rifugio Bergamo (2165 m, 3.00 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso, con anche la breve risalita al dosso con la bandiera, in 2.15 ore, 5.15 ore dalla partenza.

Percorso: Bagni di Lavina Bianca – Radura Schafer Leger – Radura Rechter Leger – Rifugio Bergamo – Radura Rechter Leger – Radura Schafer Leger – Bagni di Lavina Bianca

Sentieri: 3 – 3A

Dislivello: 1100 metri in salita e discesa considerati anche i saliscendi

Tempo di percorrenza: 5.15 ore totali (3.00 ore la salita, 2.15 ore la discesa)

Quota massima: 2165 m

Difficoltà: E –  escursione con difficoltà tecniche moderate ma con traccia con tratti ripidi con fondo sassoso e dal dislivello rilevante e dal lungo sviluppo di oltre 15 chilometri totali tra andata e ritorno

Data di ascesa: giugno 2023

Annotazioni: necessario tempo asciutto, è bene controllare la data di apertura del rifugio. Dai Bagni di lavina Bianca parte anche l’itinerario per il Monte Balzo/Völsegg Spitze ed il Rifugio Monte Cavone/Tschafonhütte (QUI la “pillola” sulla salita a Monte Balzo e Rifugio Monte Cavone).

Esperienza di Stefano: è bene scegliere una giornata con buona visibilità per godere del bellissimo ambiente dolomitico del Catinaccio che circonda il rifugio; meglio evitare, inoltre, giornate eccessivamente calde.
Il percorso non è particolarmente difficile tecnicamente ma il lungo sviluppo e dislivello non vanno sottovalutati

Ai Bagni di Lavina Bianca

Cenro visite parco e Malga Tschaminschwaige

Salendo nel primo tratto nel bosco con anche alcuni scorci panoramici

Salendo sulla mulattiera forestale

Radura Rechter Leger

Salendo al bivio tra Rifugio Bergamo e Rifugio Alpe di Tires

Bivio tra Rifugio Bergamo e Rifugio Alpe di Tires

Salendo al Rifugio Bergamo con vista su diverse vette del gruppo del Catinaccio

Dosso con bandiera del rifugio

Tratto finale verso il rifugio con discesa e risalita

Al Rifugio Bergamo


Cliccare sull’immagine per visualizzare i Bagni di Lavina Bianca in Val di Tires su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Gardena e Alpe di Siusi

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Valle Isarco

Rifugio Fronza alle Coronelle/Kölner Hütte (2339 m) – Baita Messner Joch (1930 m) – Dolomiti – settembre 2022

Il Rifugio Fronza alle Coronelle/Kölner Hütte, situato a 2339 metri di quota, e la Baita Messner Joch, posta a 1930 metri di altezza, sono situati nel gruppo dolomitico del Catinaccio/Rosengarten ed offrono un bellissimo panorama su Catinaccio, Latemar e verso la zona meridionale dell’Alto Adige.

Il Rifugio Fronza può essere raggiunto anche in cabinovia ma viene qui descritto il percorso, dapprima nel bosco e poi in ambiente più aspro dolomitico, che lo raggiunge a piedi passando anche dalla Baita Messner Joch; il percorso parte dalla Baita Frommeralm, situata non lontano dal Passo Nigra/Nigerpass e dal Passo Costalunga/Karerpass, e raggiungibile da Nova Levante/Welschnofen in Val d’Ega/Eggental e dalla Val di Tires/Tierstal (QUI la “pillola” sul Passo Nigra, QUI quella sul Passo Costalunga, QUI la “pillola” su Nova Levante e QUI quella su Tires).

Il percorso comincia dalla Malga Frommeralm (1743 m, stazione a valle della cabinovia Laurin II), si segue il sentiero 15 per la Baita Messner Joch salendo su traccia ghiaiosa tra pascoli e poi, con pendenza più ripida, nel bosco fino ad incrociare una mulattiera.
Al vicino bivio si segue il sentiero 1B per la Baita Messner Joch salendo su mulattiera ghiaiosa nel bosco e poi su sentiero tra pascoli fino alla Baita Messner Joch (1930 m, punto di ristoro, 30 minuti dalla partenza).

Dalla Baita Messner Joch si segue il sentiero 1 per il Rifugio Fronza salendo su sentiero con traccia ghiaiosa e terrosa nel rado bosco, rimanendo a sinistra ad un vicino bivio non segnalato, fino a giungere all’incrocio col sentiero 15, rimanendo sul sentiero 1 per il Rifugio Fronza si giunge ad incontrare una mulattiera.
Si sale, quindi, sulla mulattiera sassosa seguendo le indicazioni numero 1 per il Rifugio Fronza, la mulattiera sale ripidamente raggiungendo dapprima un punto panoramico sul Latemar con sedili di legno; si continua poi a salire ripidamente con anche un paio di tornanti fino alla stazione a monte della cabinovia Laurin II ed al vicino Rifugio Fronza alle Coronelle (2339 m, 1.15 ore dalla Baita Messner Joch, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso, o volendo rimanendo sulla mulattiera senza ripassare dalla Baita Messner Joch, in 1.15 ore, 3.00 ore dalla partenza.

Percorso: Baita Frommeralm – Baita Messner Joch – Rifugio Fronza alle Coronelle – Baita Frommeralm

Sentieri: 15 – 1B – 1 – 15

Dislivello: 600 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.00 ore totali (1.45 ore la salita, 1.15 ore la discesa)

Quota massima: 2339 m

Difficoltà: E –  percorso senza grandi difficoltà tecniche ma che presenta diversi tratti ripidi

Data di ascesa: settembre 2022

Annotazioni: è possibile abbreviare di molto il percorso salendo o scendendo in cabinovia; la Baita Frommeralme raggiungibile anche da Nova Levante con la cabinovia Laurin I (in questi casi controllare prima i periodi di apertura). Il Rifugio Fronza è anche punto di partenza per la ferrata Passo Santner (QUI la “pillola” sulla ferrata).
Inoltre, la Baita Messnerjoch è anche raggiungibile su mulattiera sterrata dal Passo Nigra (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Esperienza di Stefano: escursione che è bene percorrere con buona visibilità per godere dei bei panorami su Catinaccio e Latemar; con tempo stabile l’escursione è adatta anche per un giro di mezza giornata al mattino o pomeriggio.
Io ho percorso l’escursione dopo una spolverata di neve sulle cime circostanti; normalmente in estate le vette sono senza neve

Area della Malga Frommeralm e della stazione a monte della cabinovia Laurin I e della stazione a valle della cabinovia Laurin II

Salendo alla Baita Messner Joch

Baita Messner Joch

Salendo all’incrocio con la mulattiera

Vista sul Latemar

Salendo al Rifugio Fronza con panorami sul Catinaccio

Rifugio Fronza alle Coronelle

Lungo la discesa nel tratto su mulattiera non ripassando per la Baita Messner Joch

Cliccare sull’immagine per visualizzare la Malga Frommeralm su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val d’Ega e Monte Corno

Passo Santner (2734 m) – Passo delle Coronelle/Tschagerjoch (2630 m) – Ferrata Passo Santner – Dolomiti – agosto 2021

Il Passo Santner, posto a 2734 metri di quota, e il Passo delle Coronelle/Tschagerjoch, situato a 2630 metri di altezza, sono due valichi posti nel gruppo dolomitico del Catinaccio/Rosengarten; i due passi possono essere saliti singolarmente dalla Val d’Ega/Eggental in Alto Adige o dalla Val di Fassa in Trentino, viene, però, qui descritto un giro ad anello che li raggiunge entrambi.

L’itinerario molto panoramico parte dal Rifugio Fronza, raggiungibile in cabinovia dai pressi del Passo Nigra/Nigerpass posto tra i comuni di Tires/Tiers e Nova Levante/Welschnofen; il percorso prevede dapprima la salita con la Ferrata Passo Santner, segue poi la discesa nella conca del Gartl davanti alle Torri del Vajolet e la successiva risalita al Passo delle Coronelle con discesa finale di ritorno al Rifugio Fronza (QUI la “pillola” sul Passo Nigra, QUI quella sulla Val di Tires e QUI la “pillola” su Nova Levante).

Il percorso risulta, quindi, globalmente impegnativo e interamente su tipico terreno dolomitico ghiaioso e roccioso; la ferrata è di medio impegno ma presenta anche molti tratti di arrampicata di I-II grado non attrezzati, l’interno tracciato è, quindi, adatto per esperti in buona forma fisica ed abituati alla percorrenza di questo tipo di itinerari.

La salita comincia dal Rifugio Fronza alle Coronelle (2339 m, cabinovia König Laurin dai pressi del Passo Nigra), si seguono le indicazioni per la Ferrata Passo Santner su sentiero 550, la traccia sassosa sale subito ripida superando anche diversi gradoni rocciosi attrezzati con cavi che portano al bivio tra Passo Santner e Passo Coronelle.
Si segue a sinistra per la ferrata Passo Santner con indicazioni 542S, la traccia sassosa e ghiaiosa procede inizialmente in lungo saliscendi a mezzacosta per poi superare diversi canalini rocciosi di I°-II° grado non attrezzati.
Il percorso raggiunge quindi dei tratti in saliscendi su paretine rocciose attrezzate con cavo, si superano poi altri canalini non attrezzati che portano ad una selletta, da qui si scende su paretina piuttosto verticale attrezzata con cavo, i cavi conducono sul fondo di un canale (possibile neve fino ad estate inoltrata) per poi risalire su parete rocciosa, con passaggi atletici, fino ad un’altra selletta; da qui con alcuni traversi attrezzati con cavo si giunge al Passo Santner (2732 m, Rifugio Passo Santner, 2.00 ore dalla partenza).

Dal Passo Santner si segue il sentiero 542 per il Rifugio Re Alberto I, la traccia sassosa e ghiaiosa scende in breve nel Gartl al Rifugio Re Alberto I posto davanti alle Torri del Vajolet (2621 m, 15 minuti dal Rifugio Passo Santner, 2.15 ore dalla partenza).

Dal Rifugio Re Alberto I si seguono le indicazioni per il Rifugio Vajolet sul sentiero 542, la traccia sassosa e ghiaiosa scende ripida nel Gartl, con anche tratti agevolati con cavi, fino a giungere ai Rifugi Vajolet e Preuss (2243 m, 45 minuti dal Rifugio Re Alberto I, 3.00 ore dalla partenza).

Dai Rifugio Vajolet e Preuss si segue in discesa la mulattiera sterrata per il Rifugio Gardeccia trovando, in breve, sulla destra la deviazione per il Passo delle Coronelle con sentiero 541; la traccia sassosa e ghiaiosa sale in pendenza moderata tra magra erba portando poi ad un lungo tratto in leggera salita che conduce ad un successivo bivio.
Da qui si segue il sentiero 550 per il Passo delle Coronelle, la traccia sassosa e ghiaiosa sale ripidamente con alcuni tornanti fino ad incontrare delle roccette e gradoni rocciosi che conducono al Passo delle Coronelle (2630 m, 1.45 ore dai Rifugi Vajolet e Preuss, 4.45 ore dalla partenza).

Dal Passo delle Coronelle si scende, quindi, sul versante opposto verso il Rifugio Fronza, la traccia ghiaiosa e sassosa scende ripida, superando anche diversi tratti con gradoni di legno e cavi, portando poi ad un tratto in pendenza più lieve che conduce al bivio incontrato poco dopo la partenza.
Dal bivio si segue, quindi, in discesa per il Rifugio Fronza superando i gradoni e roccette attrezzati con cavi percorsi in salita e tornando in breve al Rifugio Fronza (45 minuti dal Passo delle Coronelle, 5.30 ore dalla partenza).

Percorso: Rifugio Fronza – Passo Santner – Rifugio Re Alberto I – Rifugi Vajolet e Preuss – Passo delle Coronelle – Rifugio Fronza

Sentieri: 550 – 542S – 542 – 541 – 550

Dislivello: 900 metri in salita e discesa considerati le diverse contropendenze

Tempo di percorrenza: 5.30 ore totali

Quota massima: 2732 m

Difficoltà: EEA – itinerario globalmente impegnativo e riservato ad esperti con buon allenamento; la ferrata è di media difficoltà per esperti ma con presenza di molti tratti in arrampicata di I-II grado senza attrezzature. Necessari kit da ferrata e casco.

Data di ascesa: agosto 2021

QUI il link YouTube al video della salita al Passo Santner ed al Passo delle Coronelle

Primi tratti attrezzati alla partenza

Bivio tra Passo Santner e Passo delle Coronelle

Sulla Ferrata Passo Santner con diversi tratti in arrampicata libera

Passo Santner con Rifugio Passo Santner

Discesa verso il Rifugio Re Alberto I con vista sulle Torri del Vajolet

Discesa verso i Rifugi Vajolet e Preuss

Risalita verso il Passo delle Coronelle

Passo delle Coronelle

Discesa verso il Rifugio Fronza


Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia König Laurin su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val d’Ega e Monte Corno

Val di Tires/Tiersertal – Alpe di Siusi e Valle Isarco – estate 2020 e 2023 e inverno 2022

La Val di Tires/Tiersertal è una valle laterale della Val d’Isarco/Eisacktal che si estende dalla zona a nord di Bolzano/Bozen fino al Passo Nigra/Nigerpass, che mette in comunicazione con la Val d’Ega/Eggental nel cuore del gruppo dolomitico del Catinaccio/Rosengarten (QUI la “pillola” sul Passo Nigra).

Dall’imbocco della Valle di Tires si possono raggiungere con alcuni chilometri anche il paese di Fiè allo Sciliar/Vols am Schlern e l’Alpe di Siusi della cui organizzazione di promozione turistica fa parte anche la Val di Tires (QUI la “pillola” su Fiè allo Sciliar).

La valle presenta un fondovalle bucolico, con numerosi pascoli cinti da pendii boscosi, ed è compresa nel comune di Tires/Tiers che conta oltre 1000 abitanti suddivisi tra il centro abitato principale Tires e le frazioni di Gemeier, Lavina Bianca/Weißlanbad, San Cipriano/St. Zyprian, Bria/Breien, Villa di Mezzo/Mittelstrich.

In Val di Tires sono presenti innumerevoli possibilità di escursioni; uno dei punti di partenza più noti per svariate gite è sicuramente la zona di Lavina Bianca, posta a oltre 1100 metri di quota ove si trova anche il centro visite del parco naturale Sciliar-Catinaccio.

Da Lavina Bianca si possono intraprendere, per esempio: i sentieri verso il Rifugio Monte Cavone/Tschafonhütte e la cima del Monte Balzo/Völsegg Spitze e i lunghi percorsi al Rifugio Bergamo/Grasleitenhütte e al Rifugio Alpe di Tires/Schutzhaus Tierser Alp (QUI la “pillola” sulla salita al Rifugio Monte Cavone e alla cima del Monte Balzo e QUI quella sulla salita al Rifugio Bergamo).

Dal 2022 è attiva in Val di Tires anche una nuova funivia che parte dalla frazione di San Cipriano/St. Zyprian e che presenta la caratteristica di poter effettuare il viaggio anche sul suo tetto panoramico.
La funivia porta nella zona degli impianti di risalita Re Laurino/Konig Laurin nel comprensorio escursionistico e di sport invernali Carezza Ski tra il Passo Nigra e la Val d’Ega.

Grazie alla funivia Tires ed alla cabinovia Re Laurino/Konig Laurin 1 e 2, ed anche partendo direttamente a piedi, si possono, quindi, intraprendere diverse escursioni anche nel comprensorio Carezza Ski come la salita alla Baita Messner Joch (raggiungibile anche dal Passo Nigra) ed al Rifugio Fronza alle Coronelle e la ferrata Passo Santner (QUI la “pillola” sui percorsi per la Baita Messnerjoch, QUI quella sulla salita al Rifugio Fronza e QUI la “pillola” sulla Ferrata Passo Santner).

Come anticipato il comprensorio Carezza Ski è anche una rinomata stazione di sport invernali che offre 40 chilometri di piste da sci nella magnifica cornice dei gruppi dolomitici del Catinaccio e del Latemar; sono possibili, inoltre, anche escursioni invernali, su sentieri solitamente battuti dal gatto delle nevi, come quello che conduce alla Baita Messnerjoch (QUI la “pillola” sul comprensorio invernale Carezza Ski e QUI la “pillola” sulla salita invernale alla Baita Messnerjoch).

La zona dell’alta Val di Tires con vista verso il Catinaccio

Val di Tires e paese di Tires visti dall’alto

Chiesa parrocchiale di Tires

L’area centrale del paese di Tires sormontata dalla cima del Monte Balzo

Il paese di Tires visto dall’alto

Cartelli escursionistici a Lavina Bianca

Centro visite Sciliar-Catinaccio e Malga Ciamin/Tschaminschwaige a Lavina Bianca

Pascoli e gruppo del Catinaccio visti salendo al Rifugio Monte Cavone

Salendo al Rifugio Monte Cavone

Rifugio Monte Cavone

In cima al Monte Balzo

Salendo al Rifugio Bergamo

Rifugio Bergamo

Catinaccio visto dal Passo Nigra

Passo Nigra

Lungo il percorso dal Passo Nigra alla Baita Messnerjoch

Baita Messnerjoch

Nuova funivia panoramica che collega San Cipriano in Val di Tires con l’area della Malga Frommeralm

Malga Frommeralm

Cabinovia Re Laurino 2 che porta dall’area della Malga Frommeralm al Rifugio Fronza alle Coronelle

Salendo al Rifugio Fronza alle Coronelle

Rifugio Fronza alle Coronelle

Ferrata Passo Santner

Passo Santner

Strada per il Passo Nigra in inverno

Sentiero invernale per la Baita Messnerjoch

Piste del comprensorio Carezza Ski nell’area König Laurin posta a Malga Frommer vicino al Passo Nigra

Scopriamo QUI altre “pillole” sull’Alpe di Siusi

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Valle Isarco


Cliccare sull’immagine per visualizzare Tires su Google Maps