Malga Valparola – Sciarè/Armentarola – Val Badia – gennaio 2023

La Malga Valparola, situata a 1748 m di quota, è posta in territorio veneto ma la via per raggiungerla parte dalla zona di Sciarè/Armentarola, a pochi chilometri di distanza dal paese di San Cassiano/St. Kassian/San Ciascian in alta Val Badia (QUI la “pillola” sul paese di San Cassiano e QUI quella sul comprensorio di sport invernali dell’Alta Badia).

Viene qui descritto un percorso ad anello solitamente battuto dal gatto delle nevi, dallo sviluppo totale di 6 chilometri circa e dislivello contenuto, che porta, dal grande centro di sci di fondo di Sciarè, prima ai Pra de Sciarè e poi, con qualche tratto un po’ più ripido, alla Malga Valparola (chiusa in inverno).
Si scende poi con percorso ad anello ai Pra de Costa e ad Armentarola tornando, in seguito, a Sciarè; lungo il percorso sono presenti bellissime viste dolomitiche in particolare verso il gruppo delle Conturines e del Fanes-Lagazuoi.

Il percorso comincia da Sciarè nei pressi del centro fondo (1643 m), seguendo le indicazioni del sentiero 24B per Pralongià si segue la traccia invernale per pedoni (solitamente battuta dal gatto delle nevi).
Si prosegue inizialmente in leggera salita sui Pra de Sciarè  entrando nel bosco fino ad un bivio con cartelli, si segue il sentiero 18 per Munt de Valparola salendo nel bosco dapprima con alcuni tratti un po’’ ripidi e poi in falsopiano fino alla case di legno di Malga Valparola (1748 m, chiusa in inverno, 45 minuti dalla partenza).

Dalla malga si torna per la via di salita al bivio con cartelli, si segue adesso il sentiero 18 verso Armentarola, si procede inizialmente in leggera discesa uscendo dal bosco e poi su asfalto si giunge ai Pra de Costa, ove si trova il Bar-ristorante Pra de Costa. Proseguendo in breve su asfalto si arriva all’albergo Gran Ancei e si torna quindi alla starada statale nei pressi di Armentarola.
Si sgue adesso il sentiero 11 per Capanna Alpina e Sciarè che, nuovamente su neve, porta in leggera salita (facendo attenzione agli sciatori) al bivio tra Capanna Alpina e Sciarè, quindi, proseguendo in breve per Sciarè si torna al punto di partenza (1.15 ore da Malga Valparola, 2.00 ore dalla partenza).

Percorso: Sciarè – Pra de Sciarè – Malga Valparola – Pra de Costa – Armentarola – Sciarè

Sentieri: traccia invernale che segue i sentieri estivi 24B – 18 – 11

Dislivello: 200 metri in salita e discesa considerati alcuni saliscendi

Tempo di percorrenza: 2.00  ore

Quota massima: 1748 m

Difficoltà: EAI – escursione dallo sviluppo relativamente breve e dalla difficoltà tecnica contenuta con buone condizioni della neve e meteorologiche, prestare, comunque, attenzione a possibili tratti ghiacciati che, se presenti, richiedono attrezzatura adeguata.

Data di percorrenza: gennaio 2023

Annotazioni: naturalmente è possibile, abbreviando così il percorso, tornati al bivio con cartelli, scendere direttamente a Sciarè senza percorrere l’anello passante per i Pra de Costa ed Armentarola

Cartelli alla partenza

Primo tratto lungo i Pra de Sciarè

Bivio con cartelli

Salendo alla Malga Valparola

Malga Valparola

Tratto lungo i Pra de Costa

Tornando a Sciarè

Centro fondo a Sciarè

Scopriamo QUI altre pillole sulla Val Badia

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


Cliccare sull’immagine per visualizzare Sciarè su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Sass de Stria (2477 m) – Dolomiti – luglio 2022

Il Sass de Stria, vetta di 2477 metri di quota, è posto nelle Dolomiti Ampezzane in posizione dominante sul Passo Falzarego e sul Passo di Valparola; la vetta e i passi sono situati interamente in territorio veneto ma si trovano a pochi chilometri dal confine con l’Alto Adige, nella valle che sale dal paese di San Cassiano/St. Kassian in Alta Badia (QUI la “pillola” su San Cassiano e QUI quella sul Passo Falzarego e sul Passo Valparola).

La vetta del Sass de Stria, dal panorama amplissimo su diversi gruppi dolomitici, presenta una via d’accesso breve, ma piuttosto impegnativa con presenza anche di alcune scalette di ferro e legno, che parte dal Forte Tre Sassi austriaco posto nei pressi del Passo Valparola; lungo il tracciato si passa anche per molti manufatti della Prima Guerra Mondiale che si è svolta aspramente anche  tra queste vette.

La salita comincia dal Forte Tre Sassi con museo posto nei pressi del Passo Valparola (2183 m, museo e parcheggio) seguendo per pochi metri la mulattiera a destra e trovando i cartelli indicanti per il Sass de Stria.
Si segue, quindi, il sentiero numero 30 per il Sass de Stria salendo su traccia ghiaiosa e sassosa (attenzione a seguire i bolli) che porta ad un primo canalino che conduce ad una zona con molte trincee della Prima Guerra Mondiale.
Seguendo la traccia ghiaiosa e sassosa si sale attraverso alcune trincee con percorso con gradoni di legno raggiungendo una zona con diverse gallerie e trincee intrecciate; rimanendo sulla traccia segnata (facendo attenzione ai segni indicatori si procede tra trincee incontrando anche due scalette in ferro verticali e successivamente altre due scalette verticali in legno.
Superate le scale si procede brevemente, ancora tra trincee, fino a giungere alla vetta del Sass de Stria (2477 m, croce, 1.00 ora dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso (facendo attenzione nel tratto con le scale e nel seguire i bolli) in 45 minuti, 1.45 ore dalla partenza.

Sentieri: 30

Percorso: Forte Tre Sassi – Sass de Stria – Forte Tre Sassi

Dislivello: 300 metri in salita e in discesa

Tempo di percorrenza: 1.45 ore totali (1.00 ora la salita, 45 minuti la discesa)

Quota massima: 2477 m

Difficoltà: EE percorso breve ma impegnativoma con presenza di tratti ripidi sassosi e scalette verticali, consigliato il casco, lungo le scale in ferro ci si può, volendo, assicurare al cavo laterale col kit da ferrata, le scale di legno non hanno, invece, cavo laterale.

Data di ascesa: luglio 2022

Annotazioni: per chi avesse il necessario allenamento ed esperienza è possibile collegare la salita al Sass de Stria alle impegnative salite attrezzate al Piccolo Lagazuoi ed al Monte Sief e Col di Lana che partono sempre dai pressi del forte austriaco (QUI la “pillola” sulla salita al Piccolo Lagazuoi e QUI quella sull’ascesa a Monte Sief e Col di Lana).

Esperienza di Stefano: è bene scegliere giornate con buona visibilità per goder dei magnifici panorami della vetta; con tempo stabile, vista la brevità del percorso, la salita si presta anche ad una salita pomeridiana.

Forte Tre Sassi austriaco alla partenza

Mulattiera che si segue brevemente dal parcheggio con vista sul Sass de Stria

Cartelli per il Sass de Stria nei pressi della partenza

Primo tratto di salita

Vista sulle prime trincee

Salendo al tratto con trincee e scalette

Tratto di salita tra trincee con anche le scalette

In vetta al Sass de Stria

Panorami dalla vetta


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Badia

Störes (2181 m) – Rifugio Pralongià (2109 m) – Dolomiti – Val Badia – dicembre 2021

Lo Störes, vetta di 2181 metri di quota, ed il Rifugio Pralongià, posto a 2109 metri di quota, sono situati nel punto più alto dell’altopiano del Pralongià in alta Val Badia; la cima ed il Rifugio, piuttosto noti e frequentati in tutte le stagioni, offrono un panorama ampio su numerosi gruppi dolomitici e possono essere raggiunti con vari itinerari da diversi punti di partenza; viene qui descritto il percorso che parte dalla cabinovia Piz Sorega di San Cassiano/St. Kassian (QUI la “pillola” sull’altopiano del Pralongià e QUI quella sul paese di San Cassiano).

L’itinerario, che tocca diversi rifugi e malghe lungo il percorso, presenta un tracciato solitamente battuto dal gatto delle nevi, tuttavia l’ultimo tratto dal Rifugio Pralongià alla vetta dello Störes presenta, a volte, una traccia meno marcata e resa più insidiosa dal vento; per chi non volesse affrontare questo ultimo tratto, o in caso di condizioni sfavorevoli, è naturalmente possibile terminare l’escursione al Rifugio Pralongià.

La salita allo Störes ed al Rifugio Pralongià comincia dalla stazione a monte della cabinovia Piz Sorega (2002 m, ristorante), si segue inizialmente a lato della pista da sci che porta in breve al Rifugio Las Vegas Lodge e alla stazione a monte di una seggiovia.
Dalla seggiovia si segue a sinistra la traccia 21A, solitamente battuta dal gatto delle nevi, che, prima in saliscendi prima nel bosco, poi su terreno più aperto in moderata salita, porta alla stazione a monte della seggiovia Bioch (2079 m, Rifugio Bioch).

Dal Rifugio Bioch si segue la traccia 23 che porta verso il Rifugio Pralongià, la traccia, solitamente battuta, porta in lungo saliscendi ad una sella e poi, in moderata salita, costeggia le piste da sci fino a giungere al Rifugio Pralongià (2109 m, chiesetta).

Dal Rifugio si segue la traccia 24 per il Setsas, in parte battuta ma a volte rimaneggiata dal vento, che porta in salita a tratti ripida su alcuni dossi fino a raggiungere la vetta dello Störes (2181 m, croce, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso con molti saliscendi in 1.30 ore, 3.15 ore dalla partenza.

Percorso: cabinovia Piz Sorega – Rifugio Las Vegas Lodge – Rifugio Bioch – Rifugio Pralongià – Störes – Rifugio Pralongià – Rifugio Bioch – Rifugio Las Vegas Lodge – cabinovia Piz Sorega

Sentieri: 21A – 23 – 24

Dislivello: 400 metri in salita e discesa comprese le varie contropendenze

Tempo di percorrenza: 3.15 ore (1.45 ore la salita, 1.30 ore la discesa).

Quota massima: 2181 m

Difficoltà: EAI – percorso di moderata difficoltà tecnica solitamente battuto dal gatto delle nevi fino al Rifugio Pralongià, la parte finale di salita allo Störes può presentare difficoltà maggiori in base alle condizioni della neve

Data di ascesa: dicembre 2021

Annotazioni: per chi non volesse affrontare l’ultimo tratto di salita alla cima, o in caso di condizioni sfavorevoli, è naturalmente possibile terminare l’escursione al Rifugio Pralongià.

Primo tratto di salita

Tratto verso il Rifugio Bioch

Tratto verso il Rifugio Pralongià

Rifugio Pralongià e chiesetta

Tratto di salita alla vetta dello Störes

In vetta allo Störes

Vista sulla Marmolada dalla vetta

Scopriamo QUI altre pillole sulla Val Badia

Scopriamo QUI altre “pillole” sui sentieri innevati e ciaspolate in Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Alta Badia – comprensorio sciistico – Val Badia – inverno 2019, 2021 e 2022

La Val Badia dispone nella sua parte più alta della valle del comprensorio sciistico Alta Badia, che è annoverato tra i più noti ed amati delle Alpi; infatti sono presenti in Alta Badia le famose aree sciistiche del Pralongià, Boè, Passo Campolongo, Passo Gardena e La Crusc/Santa Croce, queste aree sono tutte collegate tra loro tramite piste ed impianti e sono poste sopra i paesi di Corvara, Colfosco/Kolfuschg, La Villa/Stern e San Cassiano/St. Kassian (QUI la “pillola” sui paese di Corvara e Colfosco, QUI quella sul paese di La Villa, QUI la “pillola” sul paese di San Cassiano, QUI quella sull’altopiano del Pralongià e QUI quella sull’area La Crusc).

L’area sciistica dell’Alta Badia ospita 130 chilometri di piste da sci alpino di svariata difficoltà, servite da moderni impianti di risalita e da innevamento programmato, lungo le piste sono dislocati moltissimi rifugi che propongono piatti tipici e si può godere di un panorama bellissimo verso famosi gruppi dolomitici quali: Conturines, Odle/Geisler, Sassongher, Sella e Marmolada.

Sono presenti anche oltre 30 chilometri di piste per lo sci di fondo e svariate possibilità di escursioni con le ciaspole su sentieri innevati immersi nel bellissimo ambiente dolomitico; tra i percorsi invernali più noti, battuti dal gatto delle nevi, troviamo, ad esempio, il tracciato che porta al Rifugio Pralongià ed alla vetta dello Störes, il percorso che conduce alla chiesa ed al Rifugio La Crusc, il tracciato per la Malga Valparola ed il percorso verso la base delle Cascate del Pisciadù (QUI la “pillola” sulla salita invernale al Rifugio Pralongià ed alla vetta dello Störes, QUI quella sul percorso innevato per la chiesa e rifugio La Crusc, QUI la “pillola” sul tracciato su neve alla Malga Valparola e QUI quella verso le Cascate del Pisciadù).

Tra le piste da sci più note si trova la ripida pista Gran Risa che ospita ogni inverno una tappa della coppa del mondo di sci con le specialità dello slalom gigante, l’Alta Badia dispone, in ogni caso, di piste adatte sia a famiglie che esperti.

Inoltre, il comprensorio sciistico dell’Alta Badia è collegato al famoso circuito “Sellaronda” che permette sci ai piedi di compiere il giro dei quattro passi dislocati intorno al gruppo montuoso dolomitico del Sella, connettendosi ai comprensori della sudtirolese Val Gardena/Gröden, della trentina Val di Fassa e della veneta Arabba (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico della Val Gardena).

Piste da sci della zona di Colfosco con il gruppo del Sella sullo sfondo

Piste da sci della zona di San Cassiano con il gruppo delle Odle sullo sfondo

Piste da sci della zona di La Villa con il gruppo della Marmolada sullo sfondo

Piste da sci della zona di Corvara con il Sassongher sullo sfondo

Piste da sci della zona di Corvara con le Conturines sullo sfondo

Piste da sci della zona del Boè con il gruppo delle Conturines sullo sfondo

Rifugio Jimmy Hütte nei pressi del Passo Gardena con le Punte del Cir sullo sfondo

Piste dell’area del Passo Campolongo

Piste da sci dell’area La Crusc con le Conturines sullo sfondo

Centro Fondo di Sciarè

Escursionismo invernale sull’Altopiano del Pralongià

Percorso invernale verso la chiesa e rifugio La Crusc passando per i Prati dell’Armentara

Escursione invernale a Malga Valparola

Tracciato invernale per le Cascate del Pisciadù

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Badia

Scopriamo QUI altre “pillole” sui comprensori sciistici del Sudtirolo


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San Cassiano/St. Kassian – Val Badia – estate e inverno 2019, 2021 e 2022

La Val Badia/Gadertal è una lunga valle dolomitica ladina che presenta dalla congiunzione con la Val Pusteria/Pustertal fino all’ultimo centro abitato della valle, Corvara, uno sviluppo di oltre 30 chilometri.

San Cassiano/St. Kassian/San Ciascian, frazione di Badia che conta circa 400 abitanti posta ad oltre 1500 metri di quota, si trova nella valle che da La Villa/Stern/La Ila porta al Passo Valparola e al Passo Falzarego che mettono in comunicazione con Cortina d’Ampezzo e il Veneto (QUI la “pillola” sul Passo Valparola e il Passo Falzarego e QUI quella sul paese di La Villa).

I due passi sono sede del museo sulla Prima Guerra mondiale, punto di partenza della Funivia Lagazuoi e di numerose escursioni e sentieri attrezzati che ricalcano percorsi di guerra come quelli al Sass de Stria, del Kaiserjäger, delle Gallerie del Lagazuoi e al Monte Sief e Col di Lana (QUI la “pillola” sui sentieri Kaiserjäger e delle Gallerie del Lagazuoi, QUI quella sull’ascesa al Monte Sief e Col di Lana e QUI la “pillola” sulla salita al Sass de Stria).

Il paese di San Cassiano si sviluppa intorno alla chiesa dedicata all’omonimo santo e costruita a partire dal 1762 in stile gotico, nel borgo si trova anche il Museo dell’orso “Museo Ursus Ladinicus” con reperti fossili di orsi ritrovati in zone circostanti.

Dal paese partono direttamente numerose escursioni da cui si gode una bellissima vista sui gruppi dolomitici delle Conturines, Odle/Geisler e sull’altopiano del Pralongià, quest’ultimo può essere raggiunto anche tramite la cabinovia del Piz Sorega che parte direttamente dal centro abitato (QUI la “pillola” sull’Altopiano del Pralongià).

Tramite la cabinovia del Piz Sorega ci si collega anche con il famoso comprensorio sciistico dell’Alta Badia e del Sellaronda che collega sci ai piedi le quattro valli ladine: Val Gardena e Badia in Sudtirolo, Livinallongo in Veneto e Fassa in Trentino (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Alta Badia).

Dalla cabinovia Piz Sorega partono anche alcuni percorsi innevati, battuti dal gatto delle nevi, adatti per escursionismo invernale con le ciaspole; tra essi troviamo, per esempio, il percorso che conduce al Rifugio Pralongià ed allo Störes (QUI la “pillola” sulla salita invernale al Rifugio Pralongià ed allo Störes).

Inoltre, in inverno, a pochi chilometri da San Cassiano nella zona dell’Armentarola-Sciarè è presente un grande centro da sci di fondo che è anhe punto di partenza per il percorso escursionistico, solitamente battuto dal gatto delle nevi, verso i Pra de Sciarè, Malga Valparola e i Pra de Costa (QUI la “pillola” sul tracciato invernale Sciarè-Malga Valparola-Costa).

Paese di San Cassiano e dintorni bucolici

Chiesa parrocchiale

Museo ladino dell’orso

Vista dolomitica dal paese

San Cassiano e il gruppo montuoso delle Conturines visti dall’alto

Forte con museo della Prima Guerra Mondiale al Passo Valparola

Passo Falzarego con funivia Lagazuoi

Sentiero attrezzato del Kaiserjäger

Gallerie del Lagazuoi

Salendo al Sass de Stria

In vetta al Sass de Stria

Monte Sief

Col di Lana

San Cassiano in inverno

Piste della zona di San Cassiano nel comprensorio sciistico Alta Badia

Centro fondo di Sciarè

Escursionismo invernale verso il Pralongià e lo Stores

Percorso su neve verso i Pra de Sciarè, Malga Valparola e i Pra de Costa

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Badia



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Pralongià – Val Badia – estate e inverno 2019 e 2021

In Alta Val Badia/Gadertal tra le località di San Cassiano/St. Kassian/San Ciascian, La Villa/Stern/La Ila e Corvara si estende l’altipiano del Pralongià (QUI la “pillola” sul paese di San Cassiano, QUI quella su La Villa e QUI la “pillola” su Corvara).

La zona dell’altipiano può essere raggiunta con gli impianti di risalita da tutti i paesi sopra citati e presenta, d’estate innumerevoli sentieri e percorsi per mountain-bike, ed in inverno moltissime piste da sci collegate con il comprensorio sciistico Alta Badia ed il circuito del Sellaronda; tra le piste da sci dell’altipiano del Pralongià spicca la “Gran Risa”, sede ogni anno di una tappa della Coppa del Mondo di sci maschile (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico dell’Alta Badia).

Tra i percorsi estivi più amati sono presenti sia diversi itinerari familiari che toccano i diversi rifugi dell’altopiano sia salite più impegnative a cime importanti come quelle di Störes e Setsas (QUI la “pillola” sulla salita a Störes e Setsas).

In inverno sono presenti anche molti percorsi battuti dal gatto delle nevi adatti per escursionismo invernale con le ciaspole; tra essi troviamo, ad esempio, il tracciato che conduce al Rifugio Pralongià ed alla vetta dello Störes (QUI la “pillola” sulla salita invernale a Rifugio Pralongià e Störes).

Uno dei punti di forza dell’altipiano del Pralongià è sicuramente anche il bellissimo panorama che si può godere spaziando su tanti famosi gruppi dolomitici quali: Conturines, Sassongher, Odle/Geisler, Sella, Marmolada e Dolomiti Ampezzane.
Sono presenti, inoltre, innumerevoli rifugi che propongono piatti tipici e possibili tante attività diverse nelle varie stagioni dell’anno.

Tutte queste attrattive partono dalla presenza del bellissimo ambiente naturale delle Dolomiti, è stato, però, possibile predisporre un’offerta turistica così variegata anche grazie ad un grande sforzo di tutti gli enti e le persone del luogo. Questa cooperazione ha portato, così, alla creazione di uno dei comprensori turistici valutati tra i più belli del mondo.   

Escursionismo sull’altopiano

Mountain bike sull’altopiano

Escursionismo con vista sul gruppo del Sella

Cartelli escursionistici sull’altopiano

Rifugio Bamby, uno dei tipici rifugi dell’altopiano

Pranzo al Rifugio Punta Trieste

Vista su San Cassiano e le Conturines

Vista verso la Marmolada

Conturines viste dal Piz la Ila

Altopiano del Pralongià visto dall’alto

Cima dello Störes, punto più elevato dell’Altipiano del Pralongià

Salendo verso il Setsas

Sulle piste del Pralongià in inverno

Escursionismo invernale sull’Altopiano della Pralongià

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