Alta Val Venosta/Vinschgau – vacanze sudtirolesi a quota 3000

Il mio percorso di relazioni con il Sudtirolo, prima di portarmi a vivere permanentemente in Alto Adige, è passato da tante vacanze estive ed invernali nelle varie aree sudtirolese quando ero ancora risiedente a Milano.

Tra le aree favorite nelle vacanze estive è stata spesso presente anche l’Alta Val Venosta/Vinschgau, un’area cinta da alte montagne, tra cui l’Ortles/Ortler, la cima più alta del Sudtirolo e delle Alpi Orientali grazie alla sua vetta che supera i 3900 metri di quota e il Passo dello Stelvio/Stilfser Joch, il Passo automobilistico più alto d’Italia, posto a oltre 2700 metri di quota (QUI la “pillola” sul Passo dello Stelvio).

Pur senza aver salito direttamente l’Ortles nelle mie vacanze in questa zona bellissima, ma forse meno nota alla maggior parte del pubblico italiano, ho imparato a familiarizzare con l’area dell’Alta Venosta e con i suoi monti, abitanti, cultura e paesi quali: Solda/Sulden, Prato allo Stelvio/Prad am Silsfer Joch, Malles/Mals, San Valentino alla Muta/St. Valentin auf der Haide e Curon Venosta/Graun (QUI la “pillola” su Solda, QUI quella su Prato allo Stelvio, QUI quella su Malles, QUI quella su San Valentino alla Muta e QUI quella su Curon Venosta).

Durante queste vacanze estive ho anche iniziato la collezione di cime circostanti tra i gruppi dellìOrtles, dello Stelvio, del Sesvenna, delle Alpi Venoste e delle Ötztaler Alpen, spesso le cime salite mi hanno portato ben oltre i 3000 metri di quota facendomi gustare un ambiente molto selvaggio, in vari casi non molto frequentato e decisamente interessante per gli amanti dell’alta montagna.

Nell’area dell’Alta Venosta ho avuto modo di visitare anche attrattive naturali e culturali in fondovalle come i bellissimi Laghi di Resia/Reschensee con il campanile sommerso di Curon Venosta/Graun e il Lago della Muta/Haidersee, oltre che sciare in bellissimi comprensori sciistici invernali tra Solda, Trafoi, San Valentino alla Muta e Resia (QUI la “pillola” su San Valentino e il Lago della Muta, QUI la “pillola” sul Lago di Resia, QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico di Solda e QUI quello sull’area di sport invernali di Belpiano-Malga San Valentino).

Aver, quindi, potuto iniziare ad apprezzare i luoghi dell’Alta Val Venosta durante varie vacanze mi ha fornito innumerevoli spunti di interesse che ho sempre più approfondito da quando sono venuto a risiedere permanentemente in Sudtirolo.

Al Passo di Slingia (foto del 2013)

Rifugio Payer (foto del 2014)

In cima al Dossobello di Dentro (foto del 2013)

In cima al Monte Cevedale (foto del 2016)

Cima Undici (anno 2019)

Solda in inverno con vista sull’Ortles (foto recente)

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

QUI si trovano le altre “pillole” sulla mia storia in Sudtirolo

Prato allo Stelvio/Prad am Stilsfer Joch, Stelvio/Stilfs, Trafoi – Val Venosta – autunno 2019 ed estate 2020, 2022 e 2023

Prato allo Stelvio/Prad am Stilsfer Joch, Stelvio/Stilfs e Trafoi sono località turistiche poste lungo la strada statale che porta dalla Val Venosta/Vinschgau al famosissimo Passo dello Stelvio/Stilfser Joch (QUI la “pillola” sul Passo dello Stelvio).

Prato allo Stelvio, il cui comune conta oltre 3500 abitanti, è posto all’inizio della Valle dello Stelvio a circa 1000 metri di quota; il borgo è il centro abitato più importante della zona ed ospita l’Acquaprad, importante struttura museale dedicata alla fauna ittica del Sudtirolo.

Il paese di Stelvio si trova leggermente rialzato sul fondovalle ed è posto nei pressi della deviazione per la Valle di Solda; il comune, posto a 1300 metri di quota circa, conta con le sue frazioni più di 1000 abitanti e si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale neogotica con bei panorami sul fondovalle sottostante.

Tra le frazioni del comune di Stelvio troviamo Solda, nota località turistica estiva ed inverale posta ai piedi dell’Ortles (che con i suoi 3905 metri di quota risulta essere la vetta più alta delle Alpi Orientali).
Solda in estate offre innumerevoli possibilità escursionistiche e alpinistiche ed in inverno ospita un comprensorio sciistico che dispone di oltre 40 chilometri di piste da sci (QUI la “pillola” sulla frazione di Solda e QUI la “pillola” sull’omonimo comprensorio sciistico).

Trafoi, frazione del comune di Stelvio, è posta a 1500 metri di quota lungo la strada statale del Passo dello Stelvio ed è nota, oltre che per essere punto di partenza per la salita al valico, per la bellissima vista verso i ghiacciai del Gruppo dell’Ortles, per aver dato i natali al fortissimo sciatore della nazionale Gustav Thöni e per la presenza della seggiovia Forcola/Furkel che permette l’accesso al piccolo, ma interessante, comprensorio escursionistico e sciistico di Trafoi (QUI la “pillola” sulla seggiovia e il rifugio Forcola).

Inoltre, da Trafoi è possibile raggiungere anche l’area delle Tre Fontane, cascate originate da fenditure nella roccia da cui sgorga l’acqua, e l’omonimo santuario dal quale si può raggiungere anche il Rifugio Borletti/Berglhütte con sentiero piuttosto ripido nel bosco; dal rifugio si può poi godere di una bellissima vista sull’Ortles e il Passo dello Stelvio (QUI la “pillola” sulle Tre Fontane e la salita al Rifugio Borletti).

Prato allo Stelvio

Acquaprad a Prato allo Stelvio

Stelvio paese

Ghiacciai del gruppo dell’Ortles visti da Trafoi

Stazione a valle a Trafoi della seggiovia Forcola

Rifugio Forcola

Vetta del Piz Minschuns raggiungibile dal Rifugio Forcola

Tre Fontane di Trafoi

Santuario Tre Fontane

Salendo al Rifugio Borletti

Rifugio Borletti

Vista sull’Ortles dal Rifugio Borletti

Passo dello Stelvio

Vista sulla strada che con 48 tornanti conduce da Trafoi al Passo dello Stelvio

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Passo dello Stelvio/Stilfser Joch – Pass Umbrail/Giogo di Santa Maria – Val Venosta – estate 2018, 2020 e 2023

Il Passo dello Stelvio/ Stilfser Joch è  il valico stradale più alto d’Italia e, posto a 2758 metri di quota, collega la sudtirolese Val Venosta/Vinschgau con Bormio e la Valtellina in Lombardia e con la Val Monastero/Münstertal in Svizzera.

Dal versante sudtirolese la strada del passo si imbocca deviando dalla Val Venosta all’altezza di Prato allo Stelvio/Prad am Stilfser Joch  e proseguendo poi verso il paese di Trafoi; dal borgo si affrontano, quindi, i famosi 48 tornanti che portano fino al valico (QUI la “pillola” sui paesi di Prato allo Stelvio, Stelvio e Trafoi).

Al Passo dello Stelvio si trovano numerosi posti di ristoro, innumerevoli possibilità escursionistiche ed alpinistiche, si può godere di bellissimi panorami sui ghiacciai del Gruppo dell’Ortles/Ortler e c’è la possibilità di praticare sci estivo (QUI la “pillola” collegata allo sci d’estate).

Tra le salite escursionistiche, piuttosto impegnative, più note troviamo le ascese alla Punta Rosa/Piz Cotschen/Rötlspitze e quella al Monte Scorluzzo (QUI la “pillola” sull’ascesa a Punta Rosa e QUI quella sulla salita al Monte Scorluzzo).

Il Passo dello Stelvio è anche molto frequentato da motociclisti e meta ambita dai ciclisti più allenati, il valico è stato affrontato spesso anche dai corridori professionisti sulle strade del Giro d’Italia.

La zona del passo presenta, inoltre, anche un terzo accesso meno conosciuto ma molto interessante; si tratta del Pass Umbrail/Giogo di Santa Maria, posto a 2503 metri di quota, e situato lungo la strada del Passo dello Stelvio sul versante lombardo nei pressi della IV casa cantoniera a pochi chilometri dal valico.

Il Pass Umbrail è, infatti, raggiungibile sia dalla strada dello Stelvio sia dalla Svizzera passando dalla Val Monastero/Münstairtal; la strada sul versante svizzero presenta anche’essa molti tornanti e alcuni tratti stretti e va quindi percorsa con la giusta esperienza di guida.

La Val Monastero è raggiungibile dall’Alto Adige/Südtirol dall’alta Val Venosta deviando all’altezza di Glorenza/Glurns e raggiungendo Tubre/Taufers entrando poi in Svizzera nel Canton Grigioni/Graubunden; raggiunto il paese di Santa Maria si trova, quindi, l’inizio della strada svizzera del Pass Umbrail.

Anche dal Pass Umbrail sono possibili diverse escursioni, sia salendo verso il Passo Stelvio, sia scendendo sul versante lombardo, sia ascensioni piuttosto impegnative a cime come il Piz Umbrail e la Punta di Rims (QUI la “pillola” sulla salita a Piz Umbrail e Punta di Rims).

Nell’affrontare il Passo dello Stelvio e il Pass Umbrail con mezzi a motore o bicicletta è sempre bene informarsi sulle condizioni della strada, dato che alla quota del passo può nevicare anche in piena estate; il Passo dello Stelvio ed il Pass Umbrail sono, comunque, solitamente aperti dalla tarda primavera fino alle prime nevicate consistenti in autunno.

Al Passo dello Stelvio

Il Passo dello Stelvio visto dall’alto

Il versante sudtirolese del Passo dello Stelvio con vista sull’Ortles

Il versante lombardo del Passo dello Stelvio

Impianti da sci al Passo dello Stelvio

Rifugio Garibaldi posto in posizione elevata sul Passo dello Stelvio

Vista verso il Gruppo dell’Ortles dai pressi del Rifugio Garibaldi

Lungo la salita alla cima della Punta Rosa con partenza dal Passo dello Stelvio

In vetta alla Cima Rosa

Salendo al Monte Scorluzzo

Vetta del Monte Scorluzzo

Panorami di vetta

Pass Umbrail

Spiegazioni sulle vicende storiche delle prima Guerra mondiale accadute in zona

Pass Umbrail visto salendo al Piz Umbrail

Salendo al Piz Umbrail

In cima al Piz Umbrail

Cresta verso la Punta di Rims

Punta di Rims

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Sci estivo al Passo dello Stelvio/Stilfser Joch – Val Venosta – luglio 2018

I cambiamenti climatici stanno colpendo duramente anche l’ambiente d’alta quota e i ghiacciai del Sudtirolo, i ghiacciai vanno sempre più riducendosi e perdendo massa ghiacciata e nevosa cambiando la fisionomia di terreni, paesaggi e dell’economia ad essi collegata.

Tuttavia, al Passo dello Stelvio/Stilfser Joch, il valico stradale più alto d’Italia posto a 2758 metri di quota che collega Prato allo Stelvio/Prad am Stilfserjoch nella sudtirolese Val Venosta/Vinschgau alla Lombardia con Bormio e la Valtellina e con la Val Monastero/Münstertal in Svizzera, è ancora possibile la pratica dello sci estivo sul ghiacciaio del Livrio, facente parte del Gruppo dell’Ortles/Ortler-Cevedale. (QUI la “pillola” sulla strada del Passo dello Stelvio).

È così possibile, nel periodo estivo, salendo con due funivie dal Passo dello Stelvio, sciare sulle piste dei pendii del ghiacciaio serviti da 4 skilift e due rifugi, di solito l’area sciabile è aperta al mattino, va comunque considerato il fatto che in alcuni periodi particolarmente caldi, l’attività sciistica può essere sospesa.

Il Passo dello Stelvio apre di solito, dopo la chiusura invernale, intorno a metà maggio e chiude con l’avvento delle prime forti nevicate, è sempre bene, comunque, informarsi sull’apertura e la percorribilità del valico e degli impianti.
Il Passo dello Stelvio è anche meta molto amata da ciclisti, motociclisti ed escursionisti che possono, così, approfittare delle tante attrattive offerte dalla zona.

Piste sul Ghiacciaio dello Stelvio

Piste da sci viste dall’alto

Panorami verso l’Ortles dalle piste da sci dello Stelvio

Primo tronco della funivia che conduce dal Passo dello Stelvio alle piste

Alba estiva vista dal Passo dello Stelvio

Il Passo dello Stelvio

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Scopriamo QUI altre “pillole” sui comprensori sciistici del Sudtirolo



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