Piz Umbrail (3031 m) – Punta di Rims (2947 m) – Gruppo dell’Ortles – luglio 2023

Il Piz Umbrail, vetta di 3031 metri di quota, e la Punta di Rims, cima d 2947 metri di altezza, sono poste nell’area del Passo dello Stelvio/Stilsfer Joch e del Pass Umbrail/Giogo di Santa Maria lungo la cresta che separa la Lomabrdia in Italia con i Grigioni in Svizzera (QUI la “pillola” sul Passo dello Stelvio e sul Pass Umbrail).

Il Pass Umbrail, punto di partenza dell’escursione, è raggiungibile sia dalla Svizzera dalla Val Monastero/Münstair che dalla Lombardia dall’Alta Valtellina; il passo è, comunque, situato non lontano dall’Alto Adige/Südtirol ed è raggiungibile dal Sudtirolo dalla Val Venosta/Vinschgau passando da Tubre/Taufers se si sale dalla Val Monastero o dal Passo dello Stelvio se si sale da Trafoi.

Il percorso per le due vette attraversa ambienti molto selvaggi ed affascinanti con panorami amplissimi dal Gruppo dell’Ortles fin verso il gruppo del Bernina; il tracciato affronta anche brevi tratti attrezzati con catena ed altri un po’ esposti e scivolosi lungo la salita al Piz Umbirail e lungo la cresta tra le due vette, è quindi necessaria, per la percorrenza, la giusta esperienza su questi percorsi.

La salita comincia dal Pass Umbrail (2503 m) partendo dai pressi della dogana svizzera seguendo i cartelli per il Piz Umbrail; il sentiero sale su traccia sassosa e terrosa tra pascoli raggiungendo in breve un bivio non segnalato.
Seguendo a sinistra i paletti con segno bianco, verde e rosso si sale su traccia sassosa e terrosa, in moderata pendenza, tra prati passando vicino a diversi ruderi di fortificazioni di guerra della I Guerra Mondiale; facendo attenzione ai paletti ci si ricongiunge sul sentiero “normale” con segni bianco-rossi.
Seguendo il sentiero normale (io ho evitato la successiva deviazione bianco-verdi-rosse non ben segnalata) si sale su traccia sassosa e ghiaiosa che tagli in moderata pendenza il pendio (tratto un po’ esposto) raggiungendo un brve tratto attrezzato con catene e giungendo ad una selletta.
Dalla selletta il sentiero sale ripido su traccia sassosa, con alcuni tornanti, portando alla vetta del Piz Umbrail (3031 m, croce e tavola panoramica delle cime, 1.30 ore dalla partenza).

Dalla cima si continua sulla cresta sul versante opposto seguendo i segni bianco-rosso-verdi (ignorando il sentiero bianco-rosso che scende a destra); continuando in saliscendi sulla cresta su traccia ghiaiosa e sassosa si raggiunge un selletta da dove il percorso si fa in parte più esposto e con anche tratti su sfasciumi.
Facendo attenzione ai saliscendi si giunge a due brevi tratti attrezzati con catene ed ad un paio di salitni di roccia non attrezzati fino a giungere ad un’altra sella; da qui si segue la traccia sulla cresta che porta in ripida salita, in breve, alla vetta della Punta di Rims (2947 m, vecchia croce di legno, cippo di confine, 1.20 ore dal Piz Umbrail, 2.50 ore dalla partenza).

Scendendo sul lato opposto su traccia ghiaiosa a tratti un po’ esposta si scende in moderata pendenza ad una selletta; da qui si scende piuttosto ripidamente su traccia sassosa e terrosa alla Bocchetta di Forcola (2760 m, 30 minuti dalla Punta di Rims, 3.20 ore dalla partenza).

Dalla Bocchetta di Forcola si segue il sentiero 145 per il Pass Umbrail, si scende tra prati su traccia ghiaiosa e terrosa dapprima piuttosto ripidamente poi con pendenza moderata; superato un torrente si risale brevemente in moderata pendenza percorrendo, poi, un tratto in saliscendi ed, infine, una parte in leggera discesa che riporta nei pressi del Pass Umbrail all’altezza della IV casa cantoniera della strada del Passo dello Stelvio (1.10 ore dalla Bocchetta di Forcola, 4.30 ore dalla partenza).

Percorso: Pass Umbrail – Piz Umbrail – Punta di Rims – Bocchetta di Forcola – Pass Umbrail

Sentieri: sentiero Piz Umbrail – cresta per Punta di Rims – sentiero per Bocchetta di Forcola – 145

Dislivello: 700 metri in salita e discesa considerati i tanti saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.30 ore totali

Quota massima: 3031 m

Difficoltà: EE – percorso con diversi tratti ripidi e tecnici con alcuni passaggi esposti e scivolosi (in parte attrezzati ed altri no), necessaria, quindi, esperienza lungo questo tipo di itinerari. Sviluppo di circa 10 chilometri totali.

Data di ascesa: luglio 2023

Annotazioni: necessaria assenza di neve sul percorso e tempo asciutto; se si volesse evitare i punti più tecnici e salire solo alla Punta di Rims è possibile salire alla vetta percorrendo l’itinerario descritto in discesa e fermandosi alla Punta di Rims

Esperienza di Stefano: è bene scegliere una giornata con buona visibilità per godere dei magnifici panorami ed ambienti del percorso; il tracciato non è molto lungo ma non va sottovalutato visti i diversi passaggi tecnici che è bene percorrere con calma valutando i punti migliori dove passare.

Al Pass Umbrail

Primo tratto di salita

Salendo lungo il tratto con paletti con segni bianco-verdi-rossi passndo nei pressi di diverse vecchie fortificazioni militari

Salendo al Piz Umbrail tornati sul sentiero con segni bianco-rossi

In vetta al Piz Umbrail

Lungo la prima parte di cresta verso la Punta di Rims

Lungo la parte centrale della cresta con vista sul Lago di Rims

Tratto finale della cresta verso la Punta di Rims

In vetta alla Punta di Rims

Scendendo verso la Bocchetta di Forcola

Alla Bocchetta di Forcola

Tornando al Pass Umbrail


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta.

Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Venosta

Rifugio Borletti/Berglhütte (2188 m) – Gruppo dell’Ortles – agosto 2022

Il Rifugio Borletti/Berglhütte, posto a 2188 metri di quota, è situato nel Gruppo dell’Ortles/Ortler nel Parco Nazionale dello Stelvio/Stilfs nella zona di Trafoi in alta Val Venosta/Vinschgau; il rifugio è posto in posizione magnifica con panorama bellissimo verso il Passo dello Stelvio, l’Ortles, la cresta di confine con la Svizzera e la Valle di Trafoi (QUI la “pillola” su Prato allo Stelvio, Stelvio e Trafoi).

Il percorso classico per raggiungere il Rifugio Borletti parte dal parcheggio delle Tre Fontane, non lontano da Trafoi, e raggiunge dapprima in breve il Santuario delle Tre Fontane per poi salire piuttosto ripidamente nel bosco fino ad uscirne nei pressi del rifugio; dal parcheggio e lungo la salita è possibile ammirare anche le cascate che si originano dalle Tre Fontane, fenditure nella roccia da cui sorga l’acqua.

La salita comincia dal parcheggio delle Tre Fontane (1594 m, ristorante, stradina a tratti sterrata da Trafoi), si segue il sentiero per il Rifugio Borletti segnato col numero 15 sui segni e col 18 sui cartelli.
In breve si raggiunge un ponte ed il Santuario delle Tre Fontane, continuando sul sentiero 15/18 per il Rifugio Borletti si sale nel bosco su sentiero terroso e sassoso, con anche diversi gradoni; raggiunto un punto panoramico sulle Tre Fontane si continua a salire piuttosto ripidamente con molti tornanti nel bosco fino ad uscirne nei pressi del rifugio.
Con un ultimo breve tratto su sentiero terroso e sassoso si giunge al Rifugio Borletti (2188 m, 1.45 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.15 ore, 3.00 ore dalla partenza.

Percorso: Tre Fontane – Rifugio Borletti – Tre Fontane

Sentieri: 15/18

Dislivello: 600 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.00 ore  (1.45 ore la salita, 1.15 ore la discesa)

Quota massima: 2188 m

Difficoltà: E –  percorso di difficoltà tecnica moderata ma che presenta diversi tratti ripidi  e gradoni

Data di ascesa: agosto 2022

Annotazioni: la stradina a tratti sterrata per il parcheggio è in condizioni abbastanza buone ad agosto 2022, che non volesse percorrerla può comunque parcheggiare al primo parcheggio Tre Fontane che si trova appena dopo la deviazione della stradina per le Tre Fontane dalla strada del Passo dello Stelvio, si aggiungono, così, circa 2 chilometri in falsopiano all’andata ed altrettanti al ritorno.

Esperienza di Stefano: escursione che è bene percorrere con buona visibilità per godere del bel panorama dal rifugio e adatta anche, con tempo stabile, per un escursione pomeridiana (anche se, in questo caso, con possibili problemi nel trovare parcheggio alle Tre Fontane)

Nei pressi del parcheggio delle Tre Fontane

Ponte verso il Santuario Tre Fontane

Santuario Tre Fontane

Primo tratto di salita al Rifugio Borletti

Vista sulle Tre Fontane

Ultimo tratto di salita verso il Rifugio

Rifugio Borletti

Vista verso il Passo dello Stelvio

Vista verso l’Ortles

Vista su Trafoi e la sua valle

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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Venosta

Piz Chavalatsch (2764 m) – Gruppo dell’Ortles – giugno 2019

Il Piz Chavalatsch, cima molto panoramica di 2764 metri di quota, è posto sul confine tra Sudtirolo e Svizzera nella zona di Trafoi e del Passo dello Stelvio/Stilfser Joch; la cima presenta varie possibilità di salita con diversi dislivelli e lunghezze, viene qui descritta la salita, molto lunga ma interessante dati i diversi tipi di ambienti attraversati, che parte  dalla stazione a monte della seggiovia Forcola/Furkel del paese di Trafoi, posto lungo la strada che sale al Passo dello Stelvio (QUI la “pillola” sulla seggiovia Forcola e QUI quella sui paesi di Trafoi, Stelvio e Prato allo Stelvio)

Il percorso presenta uno sviluppo molto lungo e un dislivello impegnativo, l’itinerario è però molto interessante, vario e passa da zone pascolive ad altre selvagge in quota permettendo così, all’escursionista esperto, di raggiungere da un percorso insolito una cima che permette ampli panorami su Gruppo dell’Ortles, Val Venosta/Vinschgau e verso i Grigioni/Graubunden  e la Val Monastero/Münstertal in Svizzera.

Dalla seggiovia Forcola sono possibili anche altre escursioni e salite a cime tra cui quella classica che, con dislivello e sviluppo moderati, permette di raggiungere la cima del Piz Minschuns a quasi 3000 metri di quota (QUI la “pillola” sulla salita al Piz Minschuns).

La salita al Piz Chavalatsch comincia dalla stazione a monte della seggiovia Forcola di Trafoi (2153 m, rifugio), dall’arrivo della seggiovia si segue per poco il sentiero 12-15 in discesa che porta in breve al bivio col sentiero 4, si se segue quindi in moderata salita la mulattiera 4 verso la Stilfsere Alm, la mulattiera, che diventa progressivamente sentiero, conduce poi in lungo saliscendi a mezzacosta fino ad una sella con croce posta a 2265 metri di quota (1.15 ore dalla partenza).

Dalla sella si segue il sentiero 4A verso il Piz Chavalatsch, la traccia sassosa scende prima in moderata pendenza ad un avvallamento e riprende poi a salire, in lunghissimo sviluppo, attraversando vari ruscelli in ambiente via via più selvaggio e roccioso. La traccia conduce quindi nei pressi del Lago Goldsee salendo poi ripidamente su fondo sassoso fino allo strappo che conduce alla Forcella La Scharta (2593 m, 1.30 ore dalla sella a 2265 metri di quota, 2.45 ore dalla partenza).

Dalla Forcella La Scharta si sale quindi lungo la cresta che su traccia sassosa a tratti molto ripida conduce ad un bivacco (chiuso) ed alla cima del Piz Chavatsch (2764 m, croce e panchina, 30 minuti dalla Forcella La Scharta. 3.15 ore dalla partenza)>
Discesa per lo stesso percorso, con quindi numerose contropendenze da affrontare, in 2.45 ore, 6.00 ore dalla partenza).

Percorso: Stazione a monte seggiovia Forcola – sella a quota 2265 metri  – Forcella La Scharta – Piz Chavalatsch – Forcella La Scharta – sella a quota 2265 metri – Stazione a monte seggiovia Forcola

Sentieri: 4 – 4A

Dislivello: 1000 metri in salita e in discesa considerati i tantissimi saliscendi

Tempo di percorrenza: 6.00 ore totali (3.15 ore la salita. 2.45 ore la discesa)

Quota massima: 2764 m

Difficoltà: E – itinerario con alcuni tratti ripidi sassosi salendo alla cima, cresta finale che richiede assenza di vertigini, sviluppo molto lungo

Data di ascesa: agosto 2019

Rifugio e seggiovia Forcola

Vista sul Gruppo dell’Ortles salendo alla sella a 2265 metri di quota

Verso la sella a 2265 metri di quota

Dalla sella a 2265 metri di quota con vista sul tratto in discesa e il vallone da salire verso La Scharta

Salendo alla Forcella La Scharta

Forcella La Scharta

Cresta finale di salita

Vista dalla vetta del Piz Chavalatsch

Cima del Piz Chavalatsch


Cliccare sull’immagine per visualizzare Trafoi su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste

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Piz Minschuns/Schafberg (2935 m) – Gruppo dell’Ortles – settembre 2023

Il Piz Minschuns/Schafberg, cima molto panoramica di 2935 metri di quota, è posto sul confine tra Alto Adige/Südtirol e Svizzera (Cantone dei Grigioni/Graubunden) nella zona di Trafoi e del Passo dello Stelvio/Stilfser Joch; la cima presenta varie possibilità di salita con diversi dislivelli, viene qui descritta la salita classica dalla stazione a monte della seggiovia Forcola/Furkel del paese di Trafoi, posto lungo la strada che sale al Passo dello Stelvio (QUI la “pillola” sulla seggiovia Forcola e QUI quella su Trafoi, Stelvio e Prato allo Stelvio).

Il percorso presenta difficoltà tecniche moderate per esperti di questi percorsi, sono presenti, tuttavia, alcuni tratti un po’ ripidi; dal percorso e soprattutto dalla vetta si godono, inoltre, ampi panorami su Gruppo dell’Ortles/Ortler, Sesvenna e verso i monti che cingono la Val Monastero/Münstertal.

La salita al Piz Minschuns comincia dalla stazione a monte della seggiovia Forcola/Furkel di Trafoi (2153 m, rifugio Forcola), dall’arrivo della seggiovia si segue il sentiero 24 per il Piz Minschuns.
Il percorso sale con pendenza moderata, con traccia terrosa e ghiaiosa, tra magri pascoli passando anche per dei ricoveri e ruderi di guerra raggiungendo due croci e un bivio; dal bivio si segue il sentiero per il Piz Mischuns (sul cartello segnato col numero 25).

Raggiunta in breve, su traccia erbosa e sassosa, la stazione a monte di una seggiovia aperta in inverno si trova un successivo bivio; rimanendo a destra verso il Piz Minschuns si sale su traccia ghiaiosa e sassosa che aggirato un costone sale poi ripidamente in tornanti fino ad una forcella.
Prendendo la traccia ghiaiosa a destra il sentiero sale, alternando tratti con pendenza moderata ad altri più ripidi, lungo la cresta che porta alla vetta del Piz Minschuns (2935 m, 2.15 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 1.45 ore, 4.00 ore dalla partenza.

Percorso: Stazione a monte seggiovia Forcola – Piz Minschuns – Stazione a monte seggiovia Forcola

Sentieri: 24 (erroneamente indicato come 25 sul cartello al primo bivio), poi torna ad essere indicato come 24

Dislivello: 800 metri in salita e in discesa

Tempo di percorrenza: 4.00 ore totali (2.15 ore la salita. 1.45 ore la discesa)

Quota massima: 2935 m

Difficoltà: E/EE – itinerario di difficoltà tecnica moderata ma con alcuni tratti ripidi, cresta finale che richiede assenza di vertigini; sviluppo di circa 8 chilometri totali tra andata e ritorno.

Data di ascesa: ultima salita settembre 2023, alcune foto sono tratte anche da salite precedenti

Annotazioni: è bene informarsi sui periodi di apertura della seggiovia e del rifugio, è, inoltre, necessario tempo asciutto.
Dalla seggiovia Forcola sono possibili anche altre escursioni e salite a cime tra cui quella che, con lungo dislivello e sviluppo, permette di raggiungere la cima del Piz Chavalatsch (QUI la “pillola” sulla salita al Piz Chavalatsch).

Esperienza di Stefano: è consigliabile salire presto all’apertura dell’impianto e distribuire le forze lungo il percorso; io ho percorso l’escursione con passaggio di alcune nebbie e nubi, con cielo sereno il panorama sarebbe ancora più ampio

Seggiovia Forcola

Rifugio Forcola

Cartelli alla partenza

Primo tratto di salita che porta alle croci e ruderi di guerra

Viste sul Gruppo dell’Ortles

Ricoveri di guerra, ruderi e croci

Salendo alla forcella

Cresta finale

Viste dalla cresta

Lungo la cresta finale

Vista sulla cresta finale percorsa

In vetta al Piz Minschuns

Di ritorno al Rifugio Forcola


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo dell’Ortles e delle Alpi Venoste

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Venosta

Prato allo Stelvio/Prad am Stilsfer Joch, Stelvio/Stilfs, Trafoi – Val Venosta – autunno 2019 ed estate 2020, 2022 e 2023

Prato allo Stelvio/Prad am Stilsfer Joch, Stelvio/Stilfs e Trafoi sono località turistiche poste lungo la strada statale che porta dalla Val Venosta/Vinschgau al famosissimo Passo dello Stelvio/Stilfser Joch (QUI la “pillola” sul Passo dello Stelvio).

Prato allo Stelvio, il cui comune conta oltre 3500 abitanti, è posto all’inizio della Valle dello Stelvio a circa 1000 metri di quota; il borgo è il centro abitato più importante della zona ed ospita l’Acquaprad, importante struttura museale dedicata alla fauna ittica del Sudtirolo.

Il paese di Stelvio si trova leggermente rialzato sul fondovalle ed è posto nei pressi della deviazione per la Valle di Solda; il comune, posto a 1300 metri di quota circa, conta con le sue frazioni più di 1000 abitanti e si sviluppa intorno alla chiesa parrocchiale neogotica con bei panorami sul fondovalle sottostante.

Tra le frazioni del comune di Stelvio troviamo Solda, nota località turistica estiva ed inverale posta ai piedi dell’Ortles (che con i suoi 3905 metri di quota risulta essere la vetta più alta delle Alpi Orientali).
Solda in estate offre innumerevoli possibilità escursionistiche e alpinistiche ed in inverno ospita un comprensorio sciistico che dispone di oltre 40 chilometri di piste da sci (QUI la “pillola” sulla frazione di Solda e QUI la “pillola” sull’omonimo comprensorio sciistico).

Trafoi, frazione del comune di Stelvio, è posta a 1500 metri di quota lungo la strada statale del Passo dello Stelvio ed è nota, oltre che per essere punto di partenza per la salita al valico, per la bellissima vista verso i ghiacciai del Gruppo dell’Ortles, per aver dato i natali al fortissimo sciatore della nazionale Gustav Thöni e per la presenza della seggiovia Forcola/Furkel che permette l’accesso al piccolo, ma interessante, comprensorio escursionistico e sciistico di Trafoi (QUI la “pillola” sulla seggiovia e il rifugio Forcola).

Inoltre, da Trafoi è possibile raggiungere anche l’area delle Tre Fontane, cascate originate da fenditure nella roccia da cui sgorga l’acqua, e l’omonimo santuario dal quale si può raggiungere anche il Rifugio Borletti/Berglhütte con sentiero piuttosto ripido nel bosco; dal rifugio si può poi godere di una bellissima vista sull’Ortles e il Passo dello Stelvio (QUI la “pillola” sulle Tre Fontane e la salita al Rifugio Borletti).

Prato allo Stelvio

Acquaprad a Prato allo Stelvio

Stelvio paese

Ghiacciai del gruppo dell’Ortles visti da Trafoi

Stazione a valle a Trafoi della seggiovia Forcola

Rifugio Forcola

Vetta del Piz Minschuns raggiungibile dal Rifugio Forcola

Tre Fontane di Trafoi

Santuario Tre Fontane

Salendo al Rifugio Borletti

Rifugio Borletti

Vista sull’Ortles dal Rifugio Borletti

Passo dello Stelvio

Vista sulla strada che con 48 tornanti conduce da Trafoi al Passo dello Stelvio

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta



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Passo dello Stelvio/Stilfser Joch – Pass Umbrail/Giogo di Santa Maria – Val Venosta – estate 2018, 2020 e 2023

Il Passo dello Stelvio/ Stilfser Joch è  il valico stradale più alto d’Italia e, posto a 2758 metri di quota, collega la sudtirolese Val Venosta/Vinschgau con Bormio e la Valtellina in Lombardia e con la Val Monastero/Münstertal in Svizzera.

Dal versante sudtirolese la strada del passo si imbocca deviando dalla Val Venosta all’altezza di Prato allo Stelvio/Prad am Stilfser Joch  e proseguendo poi verso il paese di Trafoi; dal borgo si affrontano, quindi, i famosi 48 tornanti che portano fino al valico (QUI la “pillola” sui paesi di Prato allo Stelvio, Stelvio e Trafoi).

Al Passo dello Stelvio si trovano numerosi posti di ristoro, innumerevoli possibilità escursionistiche ed alpinistiche, si può godere di bellissimi panorami sui ghiacciai del Gruppo dell’Ortles/Ortler e c’è la possibilità di praticare sci estivo (QUI la “pillola” collegata allo sci d’estate).

Tra le salite escursionistiche, piuttosto impegnative, più note troviamo le ascese alla Punta Rosa/Piz Cotschen/Rötlspitze e quella al Monte Scorluzzo (QUI la “pillola” sull’ascesa a Punta Rosa e QUI quella sulla salita al Monte Scorluzzo).

Il Passo dello Stelvio è anche molto frequentato da motociclisti e meta ambita dai ciclisti più allenati, il valico è stato affrontato spesso anche dai corridori professionisti sulle strade del Giro d’Italia.

La zona del passo presenta, inoltre, anche un terzo accesso meno conosciuto ma molto interessante; si tratta del Pass Umbrail/Giogo di Santa Maria, posto a 2503 metri di quota, e situato lungo la strada del Passo dello Stelvio sul versante lombardo nei pressi della IV casa cantoniera a pochi chilometri dal valico.

Il Pass Umbrail è, infatti, raggiungibile sia dalla strada dello Stelvio sia dalla Svizzera passando dalla Val Monastero/Münstairtal; la strada sul versante svizzero presenta anche’essa molti tornanti e alcuni tratti stretti e va quindi percorsa con la giusta esperienza di guida.

La Val Monastero è raggiungibile dall’Alto Adige/Südtirol dall’alta Val Venosta deviando all’altezza di Glorenza/Glurns e raggiungendo Tubre/Taufers entrando poi in Svizzera nel Canton Grigioni/Graubunden; raggiunto il paese di Santa Maria si trova, quindi, l’inizio della strada svizzera del Pass Umbrail.

Anche dal Pass Umbrail sono possibili diverse escursioni, sia salendo verso il Passo Stelvio, sia scendendo sul versante lombardo, sia ascensioni piuttosto impegnative a cime come il Piz Umbrail e la Punta di Rims (QUI la “pillola” sulla salita a Piz Umbrail e Punta di Rims).

Nell’affrontare il Passo dello Stelvio e il Pass Umbrail con mezzi a motore o bicicletta è sempre bene informarsi sulle condizioni della strada, dato che alla quota del passo può nevicare anche in piena estate; il Passo dello Stelvio ed il Pass Umbrail sono, comunque, solitamente aperti dalla tarda primavera fino alle prime nevicate consistenti in autunno.

Al Passo dello Stelvio

Il Passo dello Stelvio visto dall’alto

Il versante sudtirolese del Passo dello Stelvio con vista sull’Ortles

Il versante lombardo del Passo dello Stelvio

Impianti da sci al Passo dello Stelvio

Rifugio Garibaldi posto in posizione elevata sul Passo dello Stelvio

Vista verso il Gruppo dell’Ortles dai pressi del Rifugio Garibaldi

Lungo la salita alla cima della Punta Rosa con partenza dal Passo dello Stelvio

In vetta alla Cima Rosa

Salendo al Monte Scorluzzo

Vetta del Monte Scorluzzo

Panorami di vetta

Pass Umbrail

Spiegazioni sulle vicende storiche delle prima Guerra mondiale accadute in zona

Pass Umbrail visto salendo al Piz Umbrail

Salendo al Piz Umbrail

In cima al Piz Umbrail

Cresta verso la Punta di Rims

Punta di Rims

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta


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Seggiovia e Rifugio Forcola/Furkel – Val Venosta – estate 2019 e 2023

In Alta Val Venosta/Vinschgau nella zona tra Solda/Sulden, Trafoi e il Passo dello Stelvio/Stilsfer Joch sono presenti diversi impianti di risalita che portano in aree molto panoramiche verso il gruppo dell’Ortles/Ortler.

Tra essi troviamo la seggiovia Forcola/Furkel la cui stazione a valle si trova nel piccolo borgo di Trafoi lungo la strada che porta al Passo dello Stelvio/Stilfser Joch; la seggiovia porta al Rifugio Forcola/Furkel Hütte situato in zona bucolica con panorami magnifici verso l’Ortles ed i monti circostanti.

La zona del rifugio è un po’ meno frequentata rispetto alle molto note Solda e Passo dello Stelvio, permettendo così una visita “più tranquilla” (QUI la “pillola” su Trafoi e le località a valle della Valle dello Stelvio).

Al Rifugio Forcola è possibile, quindi, godere di ottimi panorami, gustare piatti tipici ed intraprendere varie escursioni sia di difficoltà più contenuta sia più impegnative con percorsi che portano verso le cime d’alta quota della zona.

Tra le salite più note dalla Seggiovia Forcola troviamo le ascese al Piz Minschuns/Schafberg e al Piz Chavalatsch che conducono a queste cime molto panoramiche poste sul confine tra Alto Adige/Südtirol e Svizzera (Cantone dei Grigioni/Graubunden). (QUI la “pillola” sulla salita al Piz Minschuns e QUI quella sull’ascesa al Piz Chavalatsch).

Seggiovia Forcola

Rifugio Forcola

Vista sul Gruppo dell’Ortles

Cartelli escursionistici al Rifugio Forcola

Salendo al Piz Minschuns

In vetta al Piz Minschuns

Salendo al Piz Chavalatsch

In cima al Piz Chavalatsch

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