Corno del Renon/Rittner Horn (2259 m) – salita dall’Alpe di Villandro – Alpi Sarentine – giugno 2023

Il Corno del Renon/Rittner Horn, vetta di 2259 metri di quota, è posto nelle Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen in zona molto panoramica elevata sull’Altipiano del Renon/Ritten e la Valle Isarco/Eisacktal.

La vetta, che ospita anche l’omonimo rifugio, è raggiungibile tramite diversi itinerari; oltre al più “classico” dagli impianti del Renon, viene qui descritto il percorso che porta alla cima partendo dall’Alpe di Villandro/Villanderer Alm, raggiungibile da Barbiano/Barbian o da Villandro/Villanders in Valle Isarco (QUI la “pillola” sull’Alpe di Villandro, QUI quella sui paesi di Barbiano, Villandro e Velturno e QUI la “pillola” sul percorso “classico” dagli impianti del Renon alla vetta del Corno del Renon).

Il percorso dall’Alpe di Villandro, che tocca anche diversi punti di ristoro, si svolge su tracciato con mulattiere e sentieri tra bosco e spazi aperti bucolici con bellissimi panorami su Dolomiti ed Alpi Sarentine; l’escursione presenta un dislivello contenuto ma con sviluppo lungo.

La salita comincia dal parcheggio dell’Alpe di Villandro (Rifugio Gasser, 1744 m), seguendo il sentiero 6 per il Corno del Renon si sale con live pendenza su sentiero ghiaioso tra mughi.
Rimanendo sul sentiero 6 a vari bivi si procede, quindi, su mulattiera sterrata nel bosco e poi su sentiero tra pascoli che porta, in breve, al Rifugio Mair in Plun (1860 m, 30 minuti dalla partenza).

Dal Rifugio Mair in Plun si seuge a sinistra il sentiero 7A per il Corno del Renon salendo in moderata pendenza su mulattiera sterrata tra pascoli; giunti al bivio col sentiero 7 lo si segue in salita piuttosto ripida nel bosco fino ad incontrare nuovamente la mulattiera forestale che porta, in breve, alla Sella dei Sentieri/Gasteiger Sattel (2065 m, 1.00 ora dal Rifugio Mair in Plun, 1.30 ore dalla partenza).

Dalla sella si segue a sinistra il sentiero numero 1 per il Corno del Renon, si sale su mulattiera sterrata tra pascoli fino a giungere ad un tratto in saliscendi vicino ad un muretto divisorio dei pascoli.
Giunti ad un bivio si oltrepassa un cancello e si continua a seguire il sentiero 1 per il Corno del Renon, si sale, quindi, su largo sentiero terroso e sassoso con pendenza più elevata fino a giungere ad un cancello che porta all’area sommitale.
Continuando in salita su traccia sassosa e terrosa si giunge, in breve, ad un grande ripetitore ed alla vetta del Corno del Renon (2259 m, Rifugio Corno del Renon, 1.00 ora dalla Sella dei Sentieri, 2.30 ore dalla partenza).

Discesa per lo stesso percorso in 2.00 ore, 4.30 ore dalla partenza.

È possibile un evetuale deviazione al Rifugio Rinderplatzhütte, se si vuole raggiungerlo ritornati al Rifugio Mair in Plun al bivio poco sotto il rifugio si seguono i cartelli per il Rifugio Rinderplatz.
Si procede su mulattiera sterrata numero 23 in discesa poi in breve risalita fino al Rifugio Rinderplatz (1799 m). Dal rifugio tramite il sentiero 24 per il Rifugio Gasser si torna sul percorso dell’andata nella zona con mughi dalla quale si torna in breve al parcheggio (la deviazione, nel suo complesso, comporta circa 20 munuti e 1 chilometro in più di cammino).

Percorso: Rifugio Gasser – Rifugio Mair in Plun – Sella dei Sentieri – Corno del Renon – Sella dei Sentieri – Rifugio Mair in Plun – Rifugio Rinderplatz – Rifugio Gasser

Sentieri: 6 – 7A – 7 – 1 – 7 – 7A – 6 – 23 – 24 – 6

Dislivello: 550 metri in salita e discesa considerati anche i saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.30 ore totali (2.30 ore la salita, 2.00 ore la discesa) La discesa aumenta di 20 minuti se si devia al Rifugio Rinderplatz

Quota massima: 2259 m

Difficoltà: E –  escursione senza particolari difficoltà tecniche ma dal lungo sviluppo di oltre 13 chilometri (1 chilometri in più se si devia al Rifugio Rinderplatz

Data di ascesa: giugno 2023

Annotazioni: è, naturalmente, possibile evitare la deviazione al Rifugio Rinderplatz seguendo anche in discesa integralmente il percorso fatto in salita. È bene controllare data e orari di apertura dei rifugi
L’Alpe di Villandro è anche punto di partenza del lungo percorso al Monte Forcella Sarentina/Sarner Scharte ed al Monte Villandro/Villanderer Berg (QUI la “pillola” relativa a questo percorso).

Esperienza di Stefano: è bene scegliere una giornata con buona visibilità per godere dell’amplissimo panorama; se fosse possibile è meglio anche percorrere l’escursione non in alta stagione turistica potendo, così, godere più tranquillamente del tranquillo ambiente dell’Alpe di Villandro e della vetta del Corno del Renon

Rifugio Gasser alla partenza

Salendo al Rifugio Mair in Plun

Rifugio Mair in Plun

Salendo alla Sella dei Sentieri

Alla sella dei Sentieri

Salendo al Corno del Renon

In vetta al Corno del Renon con omonimo rifugio

Vista sulle Alpi Sarentine

Vista sulle Dolomiti

Lungo l’eventuale deviazione al Rifugio Rinderplatz

Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio del Rifugio Gasser su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime ed escursioni nelle Alpi Sarentine

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Bressanone e in Valle Isarco

Corno del Renon/Rittner Horn (2259 m) – Alpi Sarentine – giugno 2020

Il Corno del Renon/Rittner Horn, vetta delle Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen di 2259 metri, è la cima più elevata dell’Altipiano del Renon/Ritten e presenta varie vie di accesso.

La più breve e frequentata parte dalla stazione a monte della cabinovia Schwarzseespitze, facente parte comprensorio escursionistico e sciistico “Corno del Renon” posto a pochi chilometri dal paese di Collalbo/Klobenstein (QUI la “pillola” sul comprensorio del Corno del Renon in estate e e QUI la “pillola” sul paese di Collalbo).

Il percorso, presentato qui in una variante con tracciato ad anello, permette, come detto, di salire sulla cima più alta dell’altipiano del Renon/Ritten e offre un panorama  spettacolare che spazia dalle Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen, all’Adamello a vari famosi gruppi dolomitici, sono presenti lungo il tracciato anche diversi rifugi e punti di ristoro.

La salita al Corno del Renon comincia dalla stazione a monte della cabinovia Schwarzseespitze (2070 m), seguendo la mulattiera sterrata numero 19 che porta in leggera discesa all’incrocio con il sentiero 1; si segue quindi in breve il sentiero 1 arrivando nei presso del Rifugio Corno di Sotto/Unterhornhaus (2042 m).

Dai pressi del Rifugio Corno di Sotto si segue la mulattiera numero 2 che porta in breve al Rifugio Feltunerhütte. Si prosegue quindi sempre sul sentiero 2, seguendo sempre per il Corno del Renon ai vari bivi, con salita con pendenza moderata con sviluppo piuttosto lungo che conduce alla vetta del Corno del Renon (2259 m, ripetitore e Rifugio Corno del Renon/Rittner Horn Haus, 1.30 ore dalla partenza).

Dalla vetta si scende sul sentiero numero 1 che con fondo lastricato con grossi sassi scende tra pascoli piuttosto ripidamente fino a riportare al Rifugio Corno di Sotto.
Dal Rifugio Corno di Sotto si segue quindi il sentiero già percorso all’andata che riporta in leggera salita alla stazione a monte della cabinovia Schwarzseespitze (1.15 ore dalla cima del Corno del Renon, 2.45 ore dalla partenza).

Percorso: stazione a monte cabinovia Schwarzseespitze – Rifugio Corno di Sotto/Unterhornhaus – Rifugio Feltuner – sentiero 2 – Corno del Renon – sentiero 1 – Rifugio Corno di Sotto/Unterhornhaus – stazione a monte cabinovia Schwarzseespitze

Sentieri: 19 – 2 – 1

Dislivello: 300 metri in salita e discesa considerati i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 2.45  ore (1.30 ore la salita, 1.15 ore la discesa)

Quota massima: 2259 m

Difficoltà: E – escursione non difficile tecnicamente ma dallo sviluppo moderato

Data di percorrenza: giugno 2020

Annotazioni: il Corno del Renon può essere salito, con percorso più lungo ma anch’esso molto interessante, anche dall’Alpe di Villandro, posta sopra i paesi di Villandro/Villanders e Barbiano/Barbian in Valle Isarco/Eisacktal (QUI la “pillola” su questo tracciato).

Esperienza di Stefano: è bene scegliere una giornata limpida per godere dei bellissimi panorami della zona; va tenuto conto che l’area del Corno del Renon è spesso ventosa quindi è meglio scegliere giornate con poco vento (soprattutto in caso di foehn).

QUI il link al video su YouTube relativo alla salita al Corno del Renon

Rifugio Schwarzseespitze alla stazione di arrivo della cabinovia

Tratto che porta dalla stazione della cabinovia al Rifugio Corno di Sotto

Cartelli all’incrocio tra sentiero 19 e sentiero 1

Rifugio Feltuner visto salendo sul sentiero 2

Salendo sul sentiero 2 verso il Corno del Renon

Vetta del Corno del Renon con rifugio omonimo

Vista dalla vetta verso le Alpi Sarentine


Vista dalla vetta verso le Dolomiti

Discesa sul sentiero 1


Cliccare sull’immagine per visualizzare la cabinovia del Corno del Renon su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

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