Bicchiere/Becher (3196 m) – Cima Libera/Wilder Freiger (3418 m) – Alpi dello Stubai – agosto 2015

Il Bicchiere/Becher e la Cima Libera/Wilder Freiger sono due cime prestigiose, poste ben oltre 3000 metri di quota, nelle Alpi dello Stubai/Stubaier Alpen in Alta Valle Isarco/Wipptal; Cima Libera è posta sul confine tra Sudtirolo e Austria e il lungo accesso dal versante sudtirolese avviene, passando per vari rifugi e per la cima del Bicchiere, dalla Val Ridanna/Ridnuantal; la quale è una delle valli laterali della zona di Vipiteno/Sterzing (QUI la “pillola” collegata alla Val Ridanna).
Lungo il percorso dell’ascensione si hanno bellissimi visuali sul Ghiacciaio di Malavalle/Ubertalferner, il più grande del Sudtirolo.

L’ascensione comincia da Masseria/Masern presso il museo delle miniere ove finisce la strada asfaltata in Val Ridanna, si segue il sentiero 9 che salendo nel bosco con alcuni tratti ripidi porta in circa 1.15 ore al pianoro Aglsboden con malga (1717 m). Dall’Aglsbodenalm si continua su sentiero ghiaioso prima tra magri pascoli poi in ambiente roccioso con cascatelle fino al Rifugio Vedretta Piana/Grohmannhütte (2254 m).
Dal Rifugio Vedretta Piana si continua ripidamente sul sentiero sassoso attrezzato a tratti con alcuni cavi fino al Rifugio Vedretta Pendente/Teplitzerhütte (2586 m, 3.45 ore dalla partenza).

Dal Rifugio Vedretta Pendente si continua verso il Bicchiere, prima in lunghissimo sviluppo su sentiero sassoso in falsopiano, poi attraversando in breve i resti di un ghiacciaio e di seguito con ripido sentiero attrezzato con cavi fino alla cima del Bicchiere con Rifugio Gino Biasi/Becherhaus (3195 m, 2.30 ore dal Rifugio Vedretta Pendente, 6.15 ore dalla partenza).
Dal Bicchiere si procede verso la Cima Libera prima perdendo leggermente quota e poi risalendo sulla ripida cresta rocciosa, attrezzata con cavi, fino a raggiugere la Cima del Segnale/Signalgipfel (3395 m, stazione meteorologica).
Dalla cima del Segnale si continua per cresta, a tratti a volte innevata anche in piena estate, fino alla vetta di Cima Libera (3418 m, croce, 1.15 ore dal Bicchiere, 7.30 ore dalla partenza).
Discesa per lo stesso lunghissimo percorso in 6.30 ore.

Percorso: Masseria – Aglsboden – Rifugio Vedretta Piana – Rifugio Vedretta Pendente – Bicchiere e Rifugio Biasi – Cima del Segnale – Cima Libera – Cima del Segnale – Bicchiere e Rifugio Biasi – Rifugio Vedretta Pendente – Rifugio Vedretta Piana – Aglsboden – Masseria

Sentieri: 9 fino al Bicchiere poi indicazioni per Cima Libera

Dislivello: 2300 metri in salita e discesa considerati i vari saliscendi

Tempo di percorrenza: 14.00 ore (6.30 ore salita, 6.30 ore in discesa)

Quota massima: 3418 m

Difficoltà: alpinistica F/F+ a seconda delle condizioni – ascesa di difficoltà tecnica impegnativa, che richiede esperienza, lunghissimo sviluppo, è sempre bene avere con se ramponi e kit da ferrata.

Data di ascesa: agosto 2015

Annotazioni: è consigliabile suddividere la scalata in due o più giorni pernottando nei vari rifugi presenti sul percorso. Intraprendere la salita solo con buona visibilità e ottimo allenamento.

Cartelli alla partenza

Salendo all’Aglsboden

Piana dell’Aglsboden

Salendo al Rifugio Vedretta Piana

Vista sulla Val Ridanna salendo dal Rifugio Vedretta Piana al Rifugio Vedretta Pendente

Rifugio Vedretta Pendente

Salendo al Bicchiere

Vista verso il Bicchiere con l’omonimo rifugio salendo lungo la cresta verso la Cima del Segnale

Cresta attrezzata di salita alla Cima del Segnale

Tratto finale salendo a Cima Libera

In vetta a Cima Libera

Ghiacciaio di Malavalle visto da Cima Libera


Cliccare sull’immagine per visualizzare Masseria su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime del Gruppo di Tessa e delle Alpi dello Stubai

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo a Vipiteno e nell’alta Valle Isarco