Forcella Sassolungo/Langkofel Schwaige – Rifugio Toni Demetz (2685 m) – Ferrata Furcela de Saslonch – Dolomiti – agosto 2023

La Forcella Sassolungo/Langkofel Schwaige ed il Rifugio Toni Demetz sono situati a 2685 metri di quota nel gruppo dolomitico del Sassolungo/Langkofel; la forcella ed il rifugio sono raggiungibili sia in cabinovia che su sentiero e via ferrata partendo dai pressi del Passo Sella sul versante della Val Gardena/Gröden (QUI la “pillola” sul Passo Sella e QUI quella su Selva Gardena/Wolkenstein, paese dal quale si raggiunge il valico sul versante gardenese).

Il percorso descritto, che offre meravigliosi panorami su diversi gruppi dolomitici, sale inizialmente su sentiero e poi per la via ferrata “Furcela de Saslonch”; la ferrata, di recente costruzione, alterna passaggi impegnativi ad altri con difficoltà moderata portando alla Forcella Sassolungo ed al Rifugio Demetz.

La discesa avviene poi integralmente su sentiero; il percorso, nel suo complesso, presenta uno sviluppo e dislivello contenuti, la via ferrata richiede, però, esperienza su questo genere di tracciati ed equipaggiamento corretto.

La salita comincia dal parcheggio posto nei pressi della cabinovia Sassolungo sulla strada del Passo Sella sul versante gardenese poco prima del passo (2180 m, rifugi), si segue il sentiero numero 525 per il Rifugio Toni Demetz.
La traccia, sassosa ed erbos, sale inizialmente in moderata pendenza tra massi e radi prati, costeggiato un grosso masso la traccia sassosa sale più ripida in tornanti fino alla targa della ferrata Furcela de Saslonch; deviando a sinistra dal sentiero 525 si raggiunge, quindi, in breve, l’attacco della ferrata (2500 metri circa, 1.00 ora dalla partenza).

Si sale, seguendo il cavo, una prima paretina verticale ed una cengia stretta piuttosto esposta giungendo ad un’altra paretina e ad un tratto che traversa tra due cenge; si alternano adesso tratti più verticali (attrezzati con anche alcune staffe) ed altri più appoggiati giungendo ad un canalino e parete successiva ombreggiati.

Superato questo tratto un po’ esposto si giunge ad una piccola panchina con libro firme, la ferrata risale adesso su una crestina ed una parete (con diverse staffe)  di nuovo piuttosto verticale; alla destra si vede il Rifugio Toni Demetz ed una possibile via di fuga dalla ferrata (in parte attrezzata).

Continuando sulla ferrata si risalgono altre paretine attrezzate in parte con staffe e tratti meno difficoltosi giungendo ad un breve ponticello con cavo e particolari appoggi per i piedi; superata l’ultima breve paretina si giunge ad una selletta (2700 metri circa) dalle quale si scende sul versante opposto giungendo, in breve, alla fine delle attrezzature.

Seguendo la traccia sassosa si giunge, quindi, alla vicina Forcella Sassolungo ed al Rifugio Toni Demetz (2685 m, stazione a monte della cabinovia biposto Sassolungo,1.45 ore dall’attacco della ferrata, 2.45 ore dalla partenza).

In discesa si segue, quindi, il sentiero 525 per il Passo Sella, la traccia sassosa e ghiaiosa scende in tornanti, piuttosto ripidamente, portando alla targa della ferrata incontrata in salita; scendendo sul sentiero già noto si torna quindi al parcheggio (1.00 ora dalla Forcella del Sassolungo, 3.45 ore dalla partenza).

Percorso: Parcheggio cabinovia Sassolungo – Ferrata Furcela de Saslonch – Forcella del Sassolungo-Rifugio Toni Demetz – parcheggio cabinovia Sassolungo

Sentieri: 525 – Ferrata Furcela de Saslonch – 525

Dislivello: 550 metri in salita e discesa

Tempo di percorrenza: 3.45 ore totali (2.45 ore la salita, 1.00 ora la discesa)

Quota massima: 2700 m

Difficoltà: EEA – itinerario relativamente breve ma che presenta una via ferrata di media diffiicoltà per esperti questi percorsi con, comunque, presenza di diversi passaggi piuttosto verticali e/o esposti, necessari esperienza di ferrate, kit da ferrata e casco; sviluppo totale di circa 6 chilometri

Data di ascesa: agosto 2023

Annotazioni: è bene informarsi sui periodi di apertura del rifugio e della cabinovia (qualora la si volesse usare in discesa). Dalla Forcella del Sassolungo si dipartono anche i percorsi del giro intorno al Sassolungo e della ferrata Oskar Schuster che porta alla vetta del Sasso Piatto (QUI la “pillola” sul giro intorno al Sassolungo e QUI quella sulla ferrata Oskar Schuster al Sasso Piatto).
Il parcheggio nei pressi del Passo Sella e della cabinovia Sassolungo è anche punto di partenza della ferrata al Col Rodella e del Sentiero Friedrich August Weg che porta al Rifugio Sasso Piatto/Plattkofelhütte (QUI la “pillola” sulla ferrata Col Rodella e QUI quella sul Sentiero Friedrich August)

Esperienza di Stefano: è necessario scegliere una giornata asciutta e possibilmente con buona visibilità per godere dei bellissimi panorami; e bene partire presto al mattino per evitare di trovare i parcheggi occupati. Il percorso presenta un afflusso piuttosto elevato in alta stagione e va fatta attenzione, quindi, alle altre persone presenti sulla ferrata ed a possibili cadute di sassi

Alla partenza

Lungo il sentiero di salita

Targa di inzio ferrata

Lungo la prima parte della ferrata

Panca con libro firme

Tratto di salita con vista sul Rifugio Toni Demetz

Possibile via di fuga dalla ferrata

Seconda parte della ferrata

Breve discesa alla Forcella Sassolungo ed al Rifugio Toni Demetz

Cartelli informativi sulla ferrata

Rifugio Toni Demetz

Discesa verso il parcheggio


Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio nei pressi della cabinovia Sassolungo sotto il Passo Sella su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta.

Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Gardena e Alpe di Siusi



Sentiero Friedrich August Weg – Rifugio Sasso Piatto/Plattkofelhütte (2300 m) – Rifugio Sandro Pertini (2300 m) – Rifugio Friedrich August (2293 m) – Dolomiti – agosto 2023

Il Sentiero Friedrich August Weg è un tracciato, realizzato oltre 100 anni fa, che collega le notissime aree del Passo Sella-Col Rodella e dell’Alpe di Siusi/Seiseralm; la parte più nota e frequentata, qui descritta, parte poco sotto il valico (sul versante della Val Gardena/Gröden) toccando diversi rifugi fino a raggiungere il Rifugio Sasso Piatto/Plattkofelhütte a 2300 metri di quota (QUI la “pillola” sul Passo Sella e QUI quella su Selva Gardena/Wolkenstein, paese dal quale si raggiunge il valico sul versante gardenese).

Il percorso descritto si svolge, a cavallo tra Alto Adige/Südtirol e Trentino, ai piedi del gruppo Sassolungo-Sasso Piatto ed offre magnifiche visuali su molti gruppi dolomitici; il tracciato presenta un dislivello moderato, ma con continui saliscendi, ed uno sviluppo piuttosto lungo.

Il percorso comincia dal parcheggio posto nei pressi della cabinovia Sassolungo sulla strada del Passo Sella sul versante gardenese poco prima del passo (2180 m, rifugi); si segue la traccia con indicazioni per il Rifugio Salei ed altri rifugi incrociando in breve la mulattiera sterrata numero 557 che porta al Rifugio Valentini e, in breve, al Rifugio Salei (2222 m) ed alla Baita Miara (2270 m).
Dalla Baita Miara con breve salita su ripida mulattiera si giunge, quindi, alla Forcella Rodella (2313 m); dalla Forcella si segue sempre il sentiero 557 verso il Sentiero Friedrich August verso il Rifugio Sasso Piatto.

Su mulattiera sterrata si raggiunge in breve il Rifugio Fridrich August (2293 m) dal quale si diparte, poco più avanti, il sentiero Friedrich August Weg; il sentiero terroso e sassoso procede in discesa con anche diversi gradoni di legno portando ad attraversare un torrente con breve tratto fangoso.
Il percorso procede poi in continuo saliscendi in pendenza moderata (alternando tratti con traccia terrosa, ghiaiosa e sassosa) fino al Rifugio Sandro Pertini (2300 m, 1.30 ore dalla partenza).

Dal Rifugio Sandro Pertini si continua sul Sentiero Friedrich August verso il Rifugio Sasso Piatto; si procede dapprima in saliscendi e poi, più ripidamente, su salita su sentiero sassoso con alcuni gradoni di legno fino a giungere ad una sella a circa 2360 metri di quota.

Dalla sella si scende, in breve, su traccia terrosa e ghiaiosa raggiungendo il bivio tra Malga e Rifugio Sasso Piatto; continuando sul sentiero per il rifugio si procede in saliscendi, tra reti che delimitano i pascoli, giungendo, quindi, al Rifugio Sasso Piatto (2300 m, 45 minuti dal Rifugio Sandro Pertini, 2.15 ore dalla partenza).

Ritorno per lo stesso percorso con tantissimi saliscendi in 2.00 ore, 4.15 ore dalla partenza.

Percorso: Parcheggio cabinovia Sassolungo – Rifugio Salei – Baita Miara – Rifugio Friedrich August – Rifugio Sandro Pertini – Rifugio Sasso Piatto – Rifugio Sandro Pertini – Rifugio Friedrich August – Baita Miara – Rifugio Salei – parcheggio cabinovia Sassolungo

Sentieri: 557 – Sentiero Friedrich August Weg

Dislivello: 500 metri in salita e discesa considerati i tantissimi saliscendi

Tempo di percorrenza: 4.15 ore totali

Quota massima: 2360 m

Difficoltà: E – percorso di difficoltà tecnica moderata ma con presenza di alcuni passaggi un po’ ripidi ed un tratto fangoso nell’attraversamento del torrente; sviluppo totale lungo di circa 13 chilometri

Data di ascesa: agosto 2023

Annotazioni: è bene informarsi sui periodi di apertura dei rifugi. Dal Rifugio Sasso Piatto si diparte anche  la via normale di salita alla vetta del Sasso Piatto; sul sito è descritta in discesa con salita tramite la ferrata Oskar Schuster (QUI la “pillola” relativa a questo percorso). Dalla Forcella Rodella è possibile anche raggiungere il Col Rodella su mulattiera e/o via ferrata (QUI la “pillola” sull’anello con via ferrata e sentiero al Col Rodella).
Inoltre, dal parcheggio è possibile salire alla Forcella Sassolungo ed al Rifugio Toni Demetz tramite sentiero e la Ferrata Furcela de Saslonch (QUI la “pillola” su questo itinerario)

Esperienza di Stefano: è bene scegliere una giornata con buona visibilità per godere dei bellissimi panorami e partire presto al mattino per evitare di trovare i parcheggi occupati. Il percorso non è particolarmente difficile tecnicamente e presenta un dislivello moderato ma non va sottovalutato visti i continui saliscendi tra andata e ritorno per cui è bene dosare le forze lungo il percorso.

Vista sul gruppo del Sassolungo alla partenza

Salendo nel primo tratto

Vista sulla Marmolada

Rifugio Salei

Baita Miara

Salendo alla Forcella Rodella con il Col Rodella soprastante alla sinistra

Tratto ripido in arrivo alla Forcella Rodella

Verso il Rifugio Friedrich August

Rifugio Friedrich August

Pannelli informativi sul Sentiero Friedrich August

Vista sulla Val di Fassa

Verso il Rifugio Sandro Pertini

Rifugio Sandro Pertini

Vista sul Catinaccio/Rosengarten

Verso il Rifugio Sasso Piatto

Vista sulla sottostante Malga Sasso Piatto

In arrivo al Rifugio Sasso Piatto

Al Rifugio Sasso Piatto

Vista sul Sasso Piatto

Vista su Denti di Terrarossa e Sciliar


Cliccare sull’immagine per visualizzare il parcheggio nei pressi della cabinovia Sassolungo sotto il Passo Sella su Google Maps

DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta.

Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

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Passo Sella/Sella Joch e Cabinovia Sassolungo/Langkofel – Val Gardena – inverno 2019 ed estate 2016, 2021 e 2023

Il Passo Sella/Sella Joch, posto a 2218 metri di quota nell’area dolomitica del gruppo del Sella e del Sassolungo-Sasso Piatto/Langkofel-Plattkofel, mette in comunicazione la  Val Gardena/Gröden/Gherdëina in Alto Adige con Canazei e la Val di Fassa in Trentino; dal versante sudtirolese il Passo Sella viene raggiunto dal paese di Selva Gardena/Wolkenstein/Selva Gherdëina (QUI la “pillola” sul paese di Selva Gardena).

Al valico si arriva dal paese di Selva Gardena in 10 chilometri di strada, passando anche per la località Plan de Gralba, con diversi tornanti con pendenza non eccessiva con  pendenza media del 6,8% e massima del 11%; dal versante trentino il passo viene raggiunto da Canazei, con molti tornanti, in 11 chilometri con pendenza media del 6,7% e massima del 9%.

Il Passo Sella è molto amato anche da ciclisti e motociclisti e si trova sul percorso del Sellaronda, posto tra Alto Adige, Trentino e Veneto, che raggruppa i passi Campolongo, Gardena/Gröden, Sella e Pordoi.

Dal passo e lungo i suoi versanti si godono bellissime vedute verso svariati i gruppi dolomitici e sono possibili diverse escursioni, nei gruppi di Sella e Sassolungo-Sassopiatto, sia più semplici che più impegnative.

Le escursioni in zona sono agevolate anche dalla presenza della caratteristica Cabinovia biposto Sassolungo che porta dall’Albergo Passo Sella (posto sul versante gardenese a breve distanza dal valico) alla Forcella del Sassolungo a 2685 metri di quota ove è posto anche il Rifugio Toni Demetz.

Dalla Forcella Sassolungo partono diversi percorsi come il giro intorno al Sassolungo (che tocca il Rifugio Vicenza/Langkofelhütte, il Rifugio-ristorante Emilio Comici e la “Città dei Sassi”) e la ferrata Oskar Schuster che raggiunge la cima del Sasso Piatto con percorso che scende poi al Rifugio Sasso Piatto/Plattkofelhütte (QUI la “pillola” sul giro intorno al Sassolungo e QUI quella sulla via ferrata Oskar Schuster).
Inoltre, la Forcella Sassolungo ed il Rifugio Toni Demetz sono, volendo, raggiungibili anche a piedi sia tramite sentiero che con la Ferrata Furcela de Saslonch (QUI la “pillola” su questo itinerario).

Dalla zona del Passo sella e dalla partenza della cabinovia si dipartono anche altre escursioni brevi a rifugi vicini, il Sentiero Friedrich August Weg (che porta anch’essa al Rifugio Sasso Piatto toccando vari punti di ristoro) e le impegnative ferrate delle Mesules e del Col Rodella (QUI la “pillola” sul Sentiero Friedrich August e QUI la “pillola” sulla Ferrata Col Rodella).

L’area nei pressi del Passo Sella, inoltre, è in inverno situato lungo il famosissimo circuito Sellaronda, votato come uno dei tour sciistici più belli del mondo,  che unisce le piste delle valli: Gardena e Badia in Sudtirolo, Livinallongo in Veneto e Fassa in Trentino; sul versante sudtirolese il Passo Campolongo è inserito nel comprensorio Val Gardena a ospitate oltre 100 chilometri di piste (QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Val Gardena).

Al Passo Sella

Gruppo del Sassolungo-Sasso Piatto visto dal Passo Sella

Marmolada vista dal versante trentino del Passo sella

Strada sul versante gardenese del passo

Escursionismo per famiglie nei pressi del passo

Rifugio Salei

Baita Miara

Cabinovia Sassolungo

Rifugio Toni Demetz

Discesa dal Rifugio Demetz al Rifugio Vicenza

Rifugio Vicenza

Rifugio-ristorante Emilio Comici

Città dei Sassi

Ferrata Furcela de Saslonch

Lungo la ferrata Oskar Schuster

In vetta al Sasso Piatto

Lungo la discesa dal Sasso Piatto al Rifugio Sasso Piatto

Rifugio Sasso Piatto

Lungo il Sentiero Friedrich August

Ferrata Col Rodella

In cima al Col Rodella

Vista dal Col Rodella verso l’area del Passo Sella

Piste della zona del Passo Sella in inverno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Gardena e l’Alpe di Siusi


Cliccare sull’immagine per visualizzare il Passo Sella su Google Maps

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Sasso Piatto/Plattkofel (2958 m) – Ferrata Oskar Schuster – agosto 2016

Il Sasso Piatto/Plattkofel, vetta di 2958 metri di quota, è una cima dolomitica molto prestigiosa facente parte del gruppo del Sassolungo-Sasso Piatto posto tra la sudtirolese Val Gardena/Gröden e la trentina Val di Fassa.

La cima offre un panorama bellissimo su molti gruppi dolomitici e presenta due possibili accessi, uno su via normale ed uno tramite ferrata Oskar Schuster, entrambi gli itinerari presentano la partenza dal Passo Sella, posto sul confine tra Sudtirolo e Trentino, dal versante sudtirolese il passo viene raggiunto dal paese di Selva Gardena/Wolkenstein (QUI la “pillola” sul Passo Sella e la Cabinovia Sassolungo e QUI quella sul paese di Selva Gardena).

Viene qui descritto il percorso ad anello che prevede la salita tramite via ferrata e discesa lungo la via normale, l’itinerario risulta essere tra i più belli delle Dolomiti, l’impegno tecnico e fisico sono però elevati ed è quindi consigliato solo ad esperti; è, tuttavia, possibile effettuare salita e discesa tramite via normale rimanendo, così, nell’ambito di una difficoltà comunque adatta ad escursionisti esperti, ma senza dover affrontare la via ferrata.

La salita comincia dal Rifugio Demetz (2685 m) raggiungibile con la cabinovia biposto Sassolungo dal Rifugio Passo Sella posto poco sotto il passo sul versante gardenese; dal rifugio si segue in discesa il sentiero 525 che conduce con traccia sassosa ripida nel vallone Dantersasc fino al Rifugio Vicenza/Langkofelhütte (2253 m, 45 minuti dalla partenza).
Dal Rifugio Vicenza si seguono i cartelli per la ferrata Oskar Schuster, si sale, quindi, nel valle della Conca del Sasso Piatto/Plattkofelkar con traccia ripida ghiaiosa e sassosa fino ad arrivare nei pressi dell’attacco della ferrata (meglio indossare il kit un po’ prima dell’attacco in quanto all’inizio delle attrezzature lo spazio è limitato).

Seguendo i bolli rossi di segnalazione si supera un primo tratto di roccette non attrezzate (questa sarà una caratteristica della via in quanto sono presenti sia tratti attrezzati talvolta impegnativi che altri in cui è necessario arrampicare su difficoltà basse ma senza l’aiuto delle attrezzature); superato il primo tratto non attrezzato si prosegue in una sequenza di gradoni, canalini e paretine con tratti attrezzati con cavi e staffe trovando anche alcuni passaggi esposti e piuttosto impegnativi.

Superata questa prima parte attrezzata la salita giunge ad una forcella dalla quale si continua su gradoni talvolta attrezzati con cavo giungendo poi alla seconda parte di percorso attrezzato superando anche un paio di tratti verticali ed esposti attrezzati con staffe e scala; si giunge quindi ad un’altra forcella dopo la quale si risale un lungo canalino con gradoni rocciosi non attrezzati (attenzione a non muovere sassi) fino ad arrivare infine in vetta al Sasso Piatto (2956 m, croce, 2.30 ore dal Rifugio Vicenza, 3.15 ore dalla partenza).

Dalla cima si scende sul versante opposto, sulla via normale, sul sentiero 527 che conduce in ripida discesa su traccia sassosa e ghiaiosa in tornanti fino a giungere ad una zona erbosa ed al Rifugio Sasso Piatto (2300 m).

Dal Rifugio Sasso Piatto si segue, quindi, il Sentiero Friedrich August che in lungo sviluppo in continuo saliscendi conduce su largo sentiero ghiaioso e terroso prima al rifugio Rifugio Sandro Pertini (2300 m) e poi al Rifugio Friedrich August (2298 m).

Dal Rifugio Friedrich August si segue ,quindi la mulattiera sterrata, che conduce in breve, passando per la Baita Miara, il Rifugio Salei ed il Rifugio Valentini, nuovamente al Rifugio Passo Sella (3.15 ore dalla cima del Sasso Piatto, 6.30 ore dalla partenza).

Percorso: Rifugio Demetz – Rifugio Vicenza – Ferrata O. Schuster – Sasso Piatto – Rifugio Sasso Piatto – Rifugio Pertini – Rifugio August – Rifugio Passo Sella

Sentieri: 525 – Ferrata Oskar  Schuster – 527 – Sentiero Friedrich August

Dislivello: 1000 metri in salita e 1400 metri in discesa considerati i tantissimi saliscendi

Tempo di percorrenza: 6.30 ore totali

Quota massima: 2956 m

Difficoltà: EEA – itinerario molto lungo con dislivello rilevante e tratti attrezzati di medio impegno tecnico e vari tratti esposti, presenza anche di alcuni tratti senza attrezzature in cui bisogna saper arrampicare in libera su difficoltà basse, necessari kit da ferrata, casco, assenza di vertigini ed esperienza di ferrate e di montagna.

Data di ascesa: agosto 2016

Annotazioni: è naturalmente possibile salire e scendere al Sasso Piatto dalla via normale non percorrendo la ferrata Oskar Schuster riducendo le difficoltà tecniche (rimanendo su comunque una difficoltà EE adatta ad escursionisti esperti).
La Forcella Sassolungo ed il Rifugio Demetz sono, volendo, raggiungibili anche a piedi tramite sentiero e la Ferrata Furcela de Saslonch (QUI la “pillola” su questo itinerario).
Inoltre, il Rifugio Demetz e Vicenza sono anche punto di partenza del percorso intorno al Sassolungo/Langkofel (QUI la “pillola” sul giro intorno al Sassolungo)

Esperienza di Stefano: è necessario scegliere una giornata con buona visibilità per non avere problemi di orientamento e godere dei bellissimi panorami ed ambienti della zona; il percorso risulta essere molto lungo anche nel ritorno e vanno, quindi, dosate bene le forze lungo tutto il tracciato

Cabinovia Sassolungo

Rifugio Demetz

Scendendo dal Rifugio Demetz al Rifugio Vicenza

Rifugio Vicenza

Salendo dal Rifugio Vicenza all’attacco della Ferrata Schuster

Lungo la via ferrata Schuster

Dalla vetta del Sasso Piatto

In cima al Sasso Piatto

Scendendo al Rifugio Sasso Piatto lungo la via normale

Rifugio Sasso Piatto

Lungo il Sentiero Friedrich August

Tornando al parcheggio


Cliccare sull’immagine per visualizzare la Cabinovia Sassolungo su Google Maps


DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Scopriamo QUI altre “pillole” sulle cime delle Dolomiti e delle Alpi Carniche

Scopriamo QUI altre “pillole” sul turismo in Val Gardena e Alpe di Siusi