Castel Wolfsthurn e Museo provinciale della Caccia e della Pesca – Vipiteno e Alta Valle Isarco – agosto 2018

Il Castel Wolfsthurn/Schloss Wolfsthurn (anche detto Castello di Mareta) è situato su un rilievo dominante il piccolo abitato di Mareta/Mareit posto in Val Ridanna/Ridnauntal, valle laterale che si sviluppa ad ovest di Vipiteno/Sterzing e dell’Alta Val d’Isarco/Wipptal (QUI la “pillola” sulla Val Ridanna).

Il castello, raggiungibile in breve su percorso con sentiero lastricato dal paese di Mareta, è citato dal 1200 anche se con origini incerte, la rocca è stata più volte ristrutturata e dal 1600 circa ha assunto l’attuale aspetto barocco; questo stile si può ritrovare anche in una particolarità del castello consistente nella presenza di ben 365 finestre.

Dal 1996 il castello ospita al primo piano il Museo provinciale della Caccia e della Pesca con ingresso a pagamento; il museo ospita molti reperti di strumenti di caccia e pesca usati nei secoli scorsi oltre ad un buon numero di diorami con animali imbalsamati tipici dell’ambiente sudtirolese.

Al secondo piano del castello sono, invece, visibili stanze e ambienti del maniero con arredamenti originali e dipinti antichi; è così possibile coniugare la visione del museo con la vista degli ambienti del maniero, testimoni della storia dei secoli succedutisi nella rocca dominante Mareta.
Dal castello è, inoltre, possibile godere di un bellissimo panorama verso Mareta e la Val Ridanna.

Proporre un connubio tra visita ad ambienti originali di strutture antiche, come questi castelli, con la visione di musei e mostre moderne è un’ottima idea di marketing turistico per proporre un’offerta sempre più completa per gli esigenti turisti dei nostri giorni.

Il castello visto salendo da Mareta

Vista su Mareta dal castello

Museo della Caccia e della Pesca

Ambienti originali del castello

Scopriamo QUI altre “pillole” su Vipiteno e l’Alta Valle Isarco

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo



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Campo Tures/Sand in Taufers, Castello di Tures/Burg Taufers e Riva di Tures/Rein in Taufers – Valle Aurina – autunno 2019 e estate 2020, 2022 e 2023

Campo Tures/Sand in Taufers, comune dalla storia molto antica posto lungo il Torrente Aurino/Ahr, conta insieme alle sue frazioni oltre 5000 abitanti ed è il centro abitato principale della Valle di Tures/Tauferstal e della Valle Aurina/Ahrntal.

Il paese di Campo Tures è da tempo fulcro della storia della zona in quanto luogo di abitazione dei ricchi Signori di Tures, la famiglia più potente della zona in epoca medievale; su un’altura dominante il paese sorge, infatti, il Castello di Tures/Burg Taufers, la rocca è una delle meglio conservate del Sudtirolo ed è visitabile con visite guidate in orari prestabiliti.

Il castello ospita più di 20 stanze con arredi perfettamente conservati e nei locali della torre e del granaio vengono spesso tenute mostre sulle usanze e oggetti di epoca medievale; tutto ciò è reso possibile grazie ad un attento lavoro di marketing per la promozione globale della rocca e del paese di Campo Tures.

Tra gli altri punti di interesse del paese di campo Tures troviamo: la chiesa parrocchiale edificata in stile gotico nel 16° secolo e dedicata a Santa Maria Assunta, la centrale Piazza Hans Kammerlander (fortissimo alpinista nativo del luogo) con parco, il municipio adornato con varie statue e il centro visite del vicino Parco Naturale delle Vedrette di Ries-Aurina/Riesferner-Ahrn.

Nella zona di Campo Tures sono possibili numerose escursioni di varia difficoltà verso le Alpi Aurine, la Valle di Riva/Rein e il Gruppo delle Verdrette di Ries, a breve distanza dal paese si trova, inoltre, la cabinovia che porta al centro escursionistico e sciistico del Monte Spico/Speikboden.
Il comprensorio ospita percorsi di diversa difficoltà tra i quali si trova, ad esempio, il lungo sentiero panoramico che collega diverse cime tra cui il Monte Spico (QUI la “pillola” sul comprensorio del Monte Spico/Speikboden e QUI quella sul sentiero panoramico).

Dai pressi di Campo Tures è anche possibile intraprendere il Sentiero di San Francesco/Franziskusweg che, passando per varie sculture e strutture dedicate al Cantico delle Creature, permette la vista da vicino delle famose tre Cascate di Riva (QUI la “pillola” sul percorso di San Francesco e le Cascate di Riva).

In Valle di Riva è posta anche la frazione di Riva di Tures/Rein in Taufers, il piccolo paese è situato in zona idilliaca bucolica a oltre 1500 metri di quota ed è punto di partenza per diverse escursioni molto amate; tra esse troviamo, ad esempio, la salita al Rifugio Roma/Kasseler Hütte, quella alla Malga Knuttenalm ed al Passo di Gola/Klammljoch e la salita alla Croda Bianca/Weisse Wand passando per la Malga Durra Alm e la Malga Knuttenalm (QUI la “pillola” sulla salita al Rifugio Roma, QUI quella sull’escursione alla Malga Knuttenalm ed al Passo di Gola e QUI la “pillola” sul percorso per Croda Bianca, Malga Durra e Malga Knutten).

Chiesa parrocchiale di Campo Tures

Centro visite del Parco naturale delle Vedrette di Ries-Aurina

Castello di Tures

Sentiero di San Francesco e Cascate di Riva

Stazione a valle del comprensorio Speikboden

Nel comprensorio Speikboden

Vista sulla Valle Aurina dal comprensorio Speikboden

Sul percorso panoramico verso il Monte Spico

In vetta al Monte Spico

Riva di Tures

Rifugio Roma

Lago Covoni, nei pressi del Rifugio Roma) con vista sul Collalto

Salendo alla Malga Knuttenalm

Malga Knuttenalm

Salendo al Passo di Gola

Malga Durra Alm

Salendo alla Croda Bianca

In vetta alla Croda Bianca

Verso la Malga Knuttenalm

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Pusteria e la Valle Aurina

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Lago di Resia/Reschensee – Val Venosta – estate 2019 e inverno 2020

Il Lago artificiale di Resia/Reschensee si trova in Alta Val Venosta/Ober Vinschgau, a breve distanza dal Passo Resia/Reschenpass e dal confine con l’Austria, sulle sponde del lago si trovano i paesi di Resia/Reschen e Curon Venosta/Graun im Vinschgau (QUI la “pillola” collegata al Passo Resia ed ai due paesi).

Il grande lago artificiale è lungo 6 chilometri e largo 1 chilometro nel punto più ampio, con una capacità di 120 milioni di metri cubi di acqua risulta essere il bacino acquifero più grande del Sudtirolo; la costruzione del lago è stata ultimata nel 1949 ed ha una storia particolare da raccontare.

Per realizzare il Lago di Resia fu necessario “sacrificare” le case e la chiesa del vecchio paese di Curon Venosta, gli abitanti dovettero infatti trasferirsi nel nuovo sito del comune di Curon Venosta, che giace oggi sulle sponde del lago; del vecchio paese dallo specchio lacustre spunta oggi il campanile della chiesa, questo punto di interesse è oggi uno dei più noti e fotografati del Sudtirolo.

Lungo le sponde del Lago è stato realizzato un percorso circolare lungo 15 chilometri che permette di percorrere le sponde dello specchio d’acqua con bellissime visuali su pase e monti circostanti; in estate viene anche tenuta la corsa del Giro del Lago di Resia/Reschenseelauf.

Dal Lago di Resia sono possibili in estate svariate escursioni di varia difficoltà nell’area di Schöneben/Belpiano ed in inverno è presente il comprensorio escursionistico e sciistico di Schöneben-Haideralm/Belpiano-Malga San Valentino. L’area escursionistica e sciistica è raggiungibile in cabinovia dalle vicinanze del paese di Resia con la cabinovia Belpiano e da San Valentino alla Muta (QUI la “pillola” sull’area di Belpiano in estate e QUI la “pillola” sul comprensorio sciistico Belpiano-Malga San Valentino).

Tutti i punti di interesse di questo lago così particolare sono molto ben promossi, con attento sforzo di marketing, rendendo la zona appetibile, così, per un’ampia tipologia di turisti.

Lago di Resia con vista sul paese di Resia

Il campanile sommerso di Curon Venosta

Lago di Resia visto dal paese di Resia

Lungo il percorso sulle sponde del lago sede anche della corsa del Giro del Lago di Resia

Il campanile sommerso e il Lago di Resia a Curon Venosta in inverno

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Venosta

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Castel Tirolo/Schloss Tirol – Val Passiria – estate e autunno 2020

Castel Tirolo, uno dei simboli principali del Sudtirolo e del Tirolo nel complesso, si trova nei pressi di Tirolo paese/Dorf Tirol all’imbocco della Val Passiria/Passeiertal a pochi chilometri da Merano/Meran.

Il castello, posto a circa 650 metri di quota, è sito su un pendio in posizione soleggiata ed estremamente panoramica verso Merano, la Val d’Adige/Etschtal e la Val Venosta/Vinschgau ed raggiungibile in circa 20 minuti di passeggiata, da Tirolo paese, tramite cammino dedicato a Norman Falkner e poi su strada asfaltata chiusa al traffico privato (QUI la “pillola” su Tirolo paese).

Il maniero vide l’inizio della sua costruzione nell’XI secolo ed  è parte della storia tirolese in quanto era dimora dei Conti Tirolo che, nel XIII secolo, furono alla base dell’unificazione del Tirolo storico comprendente Tirolo austriaco, Sudtirolo e Trentino; oggi il complesso del castello è una delle strutture architettoniche e storiche più visitate di tutto il Tirolo.

Il castello ospita: 11 ambienti diversi ottimamente conservati ed arredati con vestigia dei secoli scorsi, resti di chiese paleocristiane, attività per bambini, musei permanenti e mostre sulla storia del Tirolo e del castello, sentieri panoramici, posto di ristoro e shop.

Su prenotazione sono disponibili anche visite guidate e approfondimenti; Castel Tirolo è normalmente chiuso in inverno e al lunedì, è comunque sempre bene informarsi su periodi e orari di apertura.

Nei pressi della rocca è presente, inoltre, anche un centro di avifauna dedicata ai rapaci con dimostrazioni di volo in orari predefiniti durante la giornata.

Tutti questi sforzi di marketing attuati a favore della struttura del maniero sono stati ben ricompensati in quanto il castello è, oggi, un punto di interesse importante per diverse tipologie di locali e turisti che visitano in gran numero la rocca che fu dei Conti Tirolo.

Castel Tirolo

Antiche chiese ed insediamenti

Area ristoro

Centro di avifauna posto nei pressi del castello

Lungo la passeggiata da Tirolo paese a Castel Tirolo

Castel Tirolo visto dai dintorni di Merano

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Passiria

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo



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Giardini Trauttmansdorff – Merano e Val d’Adige – estate 2018 e 2020

A Merano/Meran, notissima e antica città posta alla confluenza di Val Venosta/Vinschgau e Val Passiria/Passeiertal, sono presenti moltissimi monumenti, punti di interesse ed attrattive, una delle attrazioni più amate da locali e turisti sono i Giardini Trauttmansdorff (QUI la “pillola” sulla città di Merano).

I giardini, aperti al pubblico dalla primavera a metà autunno, si trovano nella zona orientale dell’abitato cittadino e sono situati intorno al Castel Trauttmansdorff, rocca in cui dimorava spesso l’Imperatrice Sissi nelle sue frequenti visite a Merano.

Il complesso dei Giardini Trauttmansdorff si sviluppa su 12 ettari di terreno, in cui sono presenti 80 ambienti botanici, con esemplari vegetali provenienti da tutto il mondo.

Lungo i sentieri che percorrono i giardini sono presenti anche una enorme voliera con uccelli variopinti, una zona d’acqua, punti panoramici su Merano, un percorso in gallerie nella roccia che porta a scoprire gli elementi della Terra e un bar ed un ristorante con vista panoramica sui giardini.

Nel Castel Trauttmansdorff, la cui visita è compresa nel biglietto di ingresso ai giardini, è posto anche il Touriseum, il museo provinciale del Turismo che mostra l’evoluzione del turismo degli ultimi secoli in Tirolo.  

La presenza di tutte queste attrattive offerte dai Giardini Trauttmansdorff è possibile anche grazie all’intenso sforzo, organizzativo e di promozione di marketing turistico, effettuato dai responsabili del complesso turistico dei giardini.

Varietà vegetali nei giardini

Uccelli tropicali nella voliera

Vista sul Castel Trauttmansdorff dalla zona acquatica dei giardini

Castel Trauttmansdorff con annesso museo del turismo “Touriseum”

Scopriamo QUI altre “pillole” su Merano e la Val d’Adige



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Sentiero dei mulini/Mühlen di S. Martino/Reinswald – Val Sarentino – maggio 2016

In Sudtirolo sono presenti molte facili escursioni che portano alla scoperta di luoghi e manufatti tradizionali dell’Alto Adige.

In Val Sarentino/Sarntal presso l’abitato di San Martino/Reinswald, sede di un piccolo centro sciistico ed escursionistico, troviamo il Sentiero dei Mulini/Mühlen che porta a visitare alcuni mulini ben conservati a testimonianza delle antiche attività della zona (QUI la “pillola” sul paese di San Martino e sul comprensorio escursionistico e sciistico Reinswald).

Il sentiero corre vicino al torrente, sfruttato anche dai mulini, e presenta anche vari giochi “avventurosi” per bambini (anche cresciuti!) e una Via Crucis che continua in seguito su sentiero ripido nel bosco che porta ad una cappella nel bosco.
Dalla cappella i più allenati possono salire alla chiesa Toten Kirchl, all’Alpe di Villandro/Villanderalm e al Monte Villandro/Villander Berg (QUI la “pillola” sulla salita al Monte Villandro).

La presenza di sentieri tematici e attinenti alle attività storiche del Sudtirolo, grazie ad un’attenta attività di marketing, arricchisce l’offerta turistica per raggiungere target differenti di turisti permettendo di arricchire le attività presenti nelle varie destinazioni turistiche.

Mulini lungo il sentiero

Cascatelle lungo il torrente a lato del sentiero

Via Crucis

Giochi “avventurosi”

Cartelli lungo il sentiero

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Sarentino



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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.

Alpe di Siusi/Seiser Alm in inverno – Val Gardena e Alpe di Siusi – inverno 2021, 2022 e 2023

Tra i luoghi più noti ed amati, in Alto Adige/Südtirol, che permettono di divertirsi in inverno in molti modi diversi troviamo l’Alpe di Siusi/Seiser Alm.
L’Alpe si sviluppa su uno degli altipiani più vasti d’Europa e, grazie alla sua conformazione con dolci pendii, oltre che per usi di fienagione e allevamento, l’Alpe è un notissimo comprensorio sciistico ed escursionistico. (QUI la “pillola” sull’Alpe di Siusi in versione estiva).

L’Alpe di Siusi è raggiungibile in cabinovia da Ortisei/Urtijëi/St. Ulrich in Val Gardena/Gröden/Gherdëina e da Siusi allo Sciliar/Seis am Schlern (facente parte del Comune di Castelrotto/Kastelruth) in cabinovia e, in alcune fasce orarie, anche in macchina. (QUI la “pillola” sul paese di Siusi allo Sciliar, QUI quella sul paese di Castelrotto e QUI la “pillola” su Ortisei).

Sull’Alpe sono presenti oltre 60 km di piste da sci alpino con piste, quasi sempre molto larghe, di varie difficoltà e lunghezza, oltre 80 km di piste per lo sci di fondo sui dolci pendii dell’altopiano e un funpark per snowboard e sci acrobatico.

Sono, inoltre, presenti innumerevoli malghe e rifugi che propongono piatti tipici e tante aree attrezzate per il gioco di bambini e famiglie, per chi non scia è possibile anche effettuare escursioni su sentieri innevati, gite in carrozza con i cavalli e slittare nella neve (QUI la “pillola” sull’escursione su sentiero innevato al Rifugio Punta d’Oro, QUI quella sul tour ad anello della Bullaccia/Puflatsch e QUI la “pillola” sul percorso al Rifugio Mont Seuc, Baita Sanon e Malga Schgaguler e QUI quella sul tracciato per il Rifugio Molignon/Mahlknechthütte e il Rifugio Almrosenhütte).

Tutte queste attività sono accompagnate dai magnifici panorami che dall’Alpe di Siusi spaziano verso  famosissime cime dolomitiche quali: Sciliar/Schlern, Sassolungo/Langkofel, Sasso Piatto/Plattkofel e i Denti di Terrarossa/Rosszähne.

Tipico paesaggio invernale sui dolci pendii dell’Alpe di Siusi

Piste da sci

Piste da sci di fondo con panorama su Sassolungo e Sasso Piatto

Malga Tschötschalm sulle piste della zona della Bullaccia

Cabinovia da Siusi paese all’Alpe di Siusi

Sui sentieri battuti invernali

Escursionismo invernale salendo al Rifugio-albergo Punta d’Oro

Escursionismo invernale alla Bullaccia

Esursionismo invernale salendo al Mont Seuc, Baita Sanon e Malga Schgaguler

Escursionismo invernale al Rifugio Molignon ed al Rifugio Almrosen

Carrozze trainate dai cavalli

Panorama verso lo Sciliar

Panorama dall’Alpe di Siusi verso le Odle/Geisler

Panorami su Sassolungo e Sasso Piatto

Panorama su Denti di Terrarossa e Molignon

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val Gardena e l’Alpe di Siusi

Scopriamo QUI altre “pillole” sui comprensori sciistici del Sudtirolo



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Monte Cavallo/Rosskopf in estate – Vipiteno e Alta Valle Isarco – estate 2023

Vipiteno/Sterzing, borgo dalla lunga storia inserito tra i Borghi più belli d’Italia, giace in una conca, a quasi 1000 metri di quota, in Alta Valle Isarco/Wipptal ed è il centro abitato più importante della zona (QUI la “pillola” sulla cittadina di Vipiteno).

Tra i tanti punti di interesse di Vipiteno troviamo il comprensorio sciistico ed escursionistico del Monte Cavallo/Rosskopf raggiungibile con cabinovia, recentemente rinnovata, che parte direttamente dalla cittadina (QUI la “pillola” sul Monte Cavallo in inverno).

In estate alla stazione a monte della cabinovia si trova una zona bucolica molto verde e tranquilla adatta per lo svago e il divertimento di escursionisti e famiglie; infatti, nei pressi dell’arrivo della cabinovia è possibile osservare diversi animali, sono presenti aree giochi per bambini e si trovano varie malghe e rifugi, raggiungibili con brevi percorsi, che offrono prodotti tipici.

Inoltre, lungo i percorsi del comprensorio del Monte Cavallo si ha anche la possibilità di godere di bellissimi panorami su Alta Valle Isarco/Wipptal, Alpi Sarentine/Sarntaler Alpen, Alpi Breonie/Stubaier Alpen, Monti di Fundres/Pfunderer Berge e Alpi di Zillertal.

Il comprensorio offre, infatti, diverse possibilità di cammino di diverso impegno come i percorsi per famiglie, l’anello del Flaner Jochl e la salita alla cima del Monte Cavallo/Rosskopf e la più impegnativa salita, attrezzata con cavi nella parte finale, alle Cime Bianche di Telves/Telfer Weißen (QUI la “pillola” sul percorso del Flaner Jochl e la salita al Monte Cavallo e QUI la “pillola” sull’ascesa alle Cime Bianche di Telves).

Nuova cabinovia del Monte Cavallo

Vista su Vipiteno dalla cabinovia

Alla stazione a monte della cabinovia

Aree gioco e animali nei pressi della stazione a monte

Rifugio Furl raggiungibile in circa 20 minuti dalla stazione a monte

Rifugio Sterzinger Haus posto anch’esso a circa 20 minuti dalla stazione a monte

Biotopo Kastellacke posto sul percorso circolare del Flaner Jöchl

Tra bosco e prati sul percorso circolare del Flaner Jöchl

Vista sul Monte Cavallo dal percorso circolare Flaner Jöchl

Vista sul gruppo del Tribulaun dal percorso circolare Flaner Jöchl

Fioriture di rododendri sul percorso

Salendo ripidamente al Monte Cavallo

Vista sull’Alta Valle Isarco e la stazione a monte della cabinovia salendo al Monte Cavallo

In vetta al Monte Cavallo

Panorami dalla vetta

Cime Bianche di Telves viste dal Monte Cavallo

Tratti attrezzati salendo alle Cime Bianche di Telves

In vetta alle Cime Bianche di Telves

Monte Cavallo visto dalle Cime Bianche di Telves



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Scopriamo QUI altre “pillole” su Vipiteno e l’Alta Valle Isarco

Passo di Pampeago/Reiter Joch – Val d’Ega – luglio 2019

Il Passo di Pampeago/Reiter Joch si trova a 1996 metri di quota al confine tra Sudtirolo e Trentino tra la sudtirolese Val d’Ega/Eggental e la trentina Val di Fiemme in una zona bucolica adatta per famiglie.

La zona del passo è raggiungibile dal Sudtirolo da Obereggen salendo o su strada asfaltata, percorribile solo da macchine autorizzate, o a piedi tramite strada e sentieri limitrofi o, con percorso pedestre più breve, dalla stazione a monte della seggiovia Oberholz (QUI la “pillola” su Obereggen e la seggiovia Oberholz).

Dal trentino il Passo di Pampeago è raggiungibile dall’Alpe di Pampeago, posta sopra il paese di Tresero; dall’Alpe si può salire al passo o con strada asfaltata chiusa al traffico dei non autorizzati o tramite seggiovia.

Tra i pascoli della zona del valico, dominati dalla mole dolomitica del Latemar, si trovano sentieri tematici, seggiovie, animali e malghe che propongono piatti tipici, questo sforzo organizzativo è un esempio di ottimo marketing turistico atto ad offrire momenti rilassanti in bell’ambiente alpestre per tante tipologie di turisti.

Dalla zona del passo sono possibili anche salite più impegnative, come quella verso il Rifugio Torre di Pisa e verso le cime dalla Pala di Santa/Zanggen e il Monte Agnello.

La presenza di vari impianti di risalita è dovuta al fatto che, d’inverno, la zona di Obereggen-Predazzo-Pampeago ospita il conosciuto e frequentato comprensorio sciistico dello Ski Center Latemar posto a cavallo tra Sudtirolo e la trentina Val di Fiemme (QUI la “pillola” sullo Ski Center Latemar)

Il Latemar domina il Passo di Pampeago

Malghe ed impianti di risalita in ambiente bucolico

Asini al pascolo

Attrazioni per i più piccoli (e non solo)

Scopriamo QUI altre “pillole” sulla Val d’Ega e il Monte Corno



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Castelfeder – Bassa Atesina – primavera 2021 e 2022

Nella Bassa Atesina/Unterland, tra il fondovalle nei comuni di Ora/Auer e Egna/Neumarkt e il paese posto sui pendii circostanti con vigneti di Montagna/Montan, si trova la collina di Castelfeder (QUI la “pillola” sul paese di Ora, QUI quella sul paese di Egna e QUI quella sul borgo di Montagna).

Sulla collina si trovano varie rovine di fortificazioni costruite in epoche diverse ed anche se oggi non rimane tantissimo delle strutture costruite nei millenni però si può avere un’idea dell’importanza strategica che rivestiva questo luogo.

La collina di Castelfeder è, infatti, dominante sul vicino fondovalle ed è, quindi, stata storicamente sempre molto importante; inoltre questa posizione garantisce ottimi panorami su tutto il fondovalle e la catena della Mendola/Mendel.

Lungo i versanti assolati della collina sono tracciati vari sentieri che permettono di visitare le varie rovine e, grazie ad una interessante iniziativa di marketing turistico, si trovano, inoltre, vari pannelli illustrativi di geologia, flora e fauna presenti nei vari ambienti, aridi, paludosi e boscosi che si incontrano lungo il percorso.

QUI il link YouTube al video sul giro di Castelfeder

Rovine sulla collina di Castelfeder

Vista sulla Mendola dal punto culminante di Castelfeder

Pianta degli antichi insediamenti

Panorami sulla Bassa Atesina

Pannelli informativi lungo il percorso

Biotopi acquitrinosi, zone di rado bosco e prati aridi

Lungo i sentieri per Castelfeder

Per maggiori informazioni su alloggi, eventi ed iniziative contattare l’ azienda turistica locale

Società cooperativa turistica Castelfeder sulla Strada del Vino

Piazza Principale 5 – 39040 – Ora (BZ)

Tel. +39 0471/810231 – E-mail: info@castelfeder.info – Sito: www.castelfeder.info

Scopriamo QUI altre “pillole” sull’Oltradige e sulla Bassa Atesina

Scopriamo QUI altre “pillole” sui castelli e rocche del Sudtirolo


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DISCLAIMER:

Le attività dell’alpinismo, arrampicata ed escursionismo sono pericolose se effettuate senza preparazione fisica, teorica e senza la adeguata attrezzatura, possono quindi creare danni a se stessi ed alle persone che condividono e sono coinvolte nell’attività.

Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Per la difficoltà che presentano le escursioni vi invitiamo a farvi guidare solo ed esclusivamente da Guide esperte ed ufficialmente autorizzate dalle organizzazioni preposte alla certificazione delle stesse.

Declino inoltre ogni responsabilità per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nell’articolo e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti.